Lino Červar

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Lino Červar
Nazionalità Bandiera della Croazia Croazia
Altezza 195 cm
Pallamano
Ruolo Allenatore
Termine carriera 1973 - giocatore
2021 - allenatore
Carriera
Carriera da allenatore
1974-1980Novigrad
1980-1991Umago
1991Klagenfurt
1994-2000Bandiera dell'Italia Italia
2000-2001Zagabria
2001-2002Prato
2002-2010Bandiera della Croazia Croazia
2002-2004Conversano
2004-2009Zagabria
2009-2017Metalurg
2017-2021Bandiera della Croazia Croazia
2018Zagabria
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici 1 0 0
Mondiali 1 2 0
Europei 0 3 1
Giochi del Mediterraneo 1 2 0

Per maggiori dettagli vedi qui

 
Lino Červar

Deputato della Repubblica di Croazia
Durata mandato22 dicembre 2003 –
11 gennaio 2008
SuccessoreNevio Šetić
LegislaturaVII, VIII
CircoscrizioneVIII circoscrizione
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoUnione Democratica Croata (HDZ)
Titolo di studioLaurea in scienze umanistiche
UniversitàUniversità Juraj Dobrila di Pola
ProfessioneDocente universitario, giornalista

Lino Červar (Delici, 22 settembre 1950) è un ex pallamanista, allenatore di pallamano e politico croato con cittadinanza macedone.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Delici, piccolo villaggio del comune di Orsera (Istria), nel 1971 divenne insegnante di lingua croata alla facoltà di Pedagogia dell'Università di Pola. Si è poi laureato in giornalismo, nel 1983, presso l'Istituto federale per il giornalismo di Fiume. Lavora come insegnante nella scuola elementare di Cittanova e dal 1980 al 1990 ricopre il ruolo di caporedattore del giornale locale delle città di Umago, Agroturist.

Entra a far parte del parlamento croato in qualità di deputato nel 2003[1].

Lino Červar ha scritto due libri che raccontano il suo modo di vedere la pallamano: La pallamano secondo me[2] e Od Ucke do Olimpia (prossimamente tradotto in quattro lingue).

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Inizi in Istria[modifica | modifica wikitesto]

Inizia a lavorare come allenatore di pallamano a 23 anni, nel 1973, mentre la carriera professionale inizia solo più tardi nel 1991, in Austria. La prima squadra allenata è quella degli "juniores" dell'Istriaturis di Umago, la squadra della sua città. La prima esperienza "seniores" è quella al Triko di Cittanova. Ritorna poi nella sua città natale e al suo club, l'Umago, portandolo dalla quinta alla prima Lega Jugoslava.

Parentesi a Zagabria[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2000 ritorna in Croazia e diventa allenatore del RK Zagreb. Qui vince per la prima volta il campionato croato in una finale molto tesa con il RK Metković: in gara-5, con la serie in pareggio 2-2, i giocatori del Metković abbandonano il campo ad un minuto dalla fine sul punteggio di 22-21 per Zagabria, in quanto accusarono gli arbitri di non aver fischiato l'ennesimo fallo su un loro giocatore (Jerković in quel caso). La Federazione croata constatato ciò non poté far altro che assegnare la vittoria a Zagabria per 10-0 a tavolino[3].

Prato e Conversano[modifica | modifica wikitesto]

Nell'estate 2001 approda all'AlPi Prato, formazione di vertice del campionato italiano. Porta con sé Igor Vori e Silvio Ivandija, ma non riesce a vincere lo Scudetto, perdendo in gara-3 contro Trieste per 20-19 dopo essere stato in vantaggio a fine primo tempo per 9-8.

La stagione successiva firma un biennale per guidare l'ambizioso Conversano[4]. Al primo anno compie il double nazionale vincendo campionato e Coppa Italia[5]. L'anno successivo riesce a ripetersi solamente a metà, in quanto vince la Serie A1, ma perde in finale contro il Merano la possibilità di vincere la Coppa Italia.

Ritorno a Zagabria[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2004 fa ritorno a Zagabria e vi rimane sino al 2009. in Queste cinque stagioni vince sempre campionato e coppa nazionale. Nella stagione 2004-2005 trova ai gironi di Champions proprio il Conversano, vincendo entrambi i match per 29-25.

Metalurg Skopje[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2009 al 2017 lega il suo nome alla squadra macedone del RK Metalurg Skopje dove vince quattro campionati, di cui tre consecutivi tra il 2010 e il 2013, e tre coppe nazionali. Nel 2012 ottiene la cittadinanza macedone[6].

Ultima giostra a Zagabria[modifica | modifica wikitesto]

A luglio 2018 viene ufficializzato il suo secondo rientro a Zagabria[7]; nel novembre dello stesso anno però, rassegna le dimissioni in quanto troppo impegnato dalla nazionale croata[8]

Nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Italia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1994 diventa selettore della Nazionale maschile italiana e più tardi direttore di tutte le sezioni, sia maschili sia femminili, della stessa selezione nazionale. Nel 1996 guadagna la prima e unica storica qualificazione ai mondiali della Nazionale italiana, con la squadra che si qualifica per la rassegna in Giappone del 1997 e si aggiudica la medaglia d'argento ai Giochi del Mediterraneo disputatisi in Puglia nel 1997. Nel 1998 guida la nazionale maschile alla prima partecipazione assoluta agli Europei svoltisi proprio in Italia, riuscendo ad impartire l'unica sconfitta nel torneo ai futuri vincitori della competizione (la Svezia) e battendo la Macedonia ai supplementari nella gara decisiva.

Croazia[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2002 ritorna nuovamente in Croazia come commissario tecnico della nazionale maschile, e in soli due anni la porta dall'ultimo posto del campionato europeo del 2002 a vincere i Mondiali del 2003, le Olimpiadi nel 2004 e per due volte è stato vicecampione d'Europa (nel 2008 e nel 2010).

Macedonia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo esservi stato vicino a sedervisi nel 2010[9], nell'ultimo anno passato sulla panchina del Metalurg ha allenato la Nazionale macedone. Con la nazionale balcanica ha partecipato ai Mondiali del 2017, venendo eliminato agli ottavi per mano dei futuri vice-campioni del mondo della Norvegia.

Di nuovo Croazia[modifica | modifica wikitesto]

Nel marzo 2017 Červar rassegna le dimissioni dalla Nazionale macedone a causa di una nuova offerta per il posto da CT della Croazia[10]. Il 13 marzo con una nota ufficiale, la Federazione macedone confermava la partenza dell'allenatore istriano in direzione Zagabria[11]; cinque giorni più tardi, l'ufficialità arrivava direttamente dalla Federazione croata[12]. Nel secondo ciclo vince i Giochi del Mediterraneo del 2018[13]. Nel 2020 perde la finale dell'Europeo e conquista la sua terza medaglia d'argento. Nel gennaio 2021, a seguito della disastrosa eliminazione dal Main Round dei Mondiali per mano di Argentina e Qatar, Červar si dimette e di fatto si ritira[14]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine della Stella d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine della Stella della Solidarietà Italiana[15] - nastrino per uniforme ordinaria
immagine del nastrino non ancora presente

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

2000-01, 2001-02, 2004-05, 2005-06, 2006-07, 2007-08, 2008-09
2004-05, 2005-06, 2006-07, 2007-08, 2008-09
2002-03, 2003-04
2002-03
2009-10, 2010-11, 2011-12, 2013-14
2009-10, 2010-11, 2012-13

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Premi[modifica | modifica wikitesto]

  • Premio per l'insieme dell'Opera Matija Ljubek.
  • Premio di Stato per lo Sport Franjo Bucar (per due volte).
  • Cittadinanza Onorario di Umago con il riconoscimento della Istria.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (HR) Červar, Lino, su sabor.hr.
  2. ^ Lino Cervar: "La pallamano secondo me", su hb-euro98.com, 1º giugno 1996. URL consultato l'8 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2009).
  3. ^ (HR) Zagrebu 10. uzastopni naslov prvaka, su hrsport.net, 25 maggio 2001. URL consultato l'8 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2016).
  4. ^ Cervar ha stregato Conversano 'Sono come Sacchi e Velasco', su ricerca.repubblica.it, 21 agosto 2002.
  5. ^ PALLAMANO / Coppa Italia alla Papillon Conversano, su puglia.coni.it. URL consultato l'8 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2021).
  6. ^ (HR) Lino Červar zbog iznimnih zasluga dobio makedonsko državljanstvo, su sportnet.rtl.hr, 21 dicembre 2012. URL consultato l'8 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2021).
  7. ^ (HR) Lino Červar novi trener PPD Zagreba, su index.hr, 1º luglio 2018.
  8. ^ (HR) VIJEST IZ REDOVA HRVATSKOG PRVAKA GLASNO JE ODJEKNULA Lino Červar napušta klupu PPD Zagreba nakon svega pet mjeseci, su sportske.jutarnji.hr, 22 novembre 2018.
  9. ^ (EN) Lino Cervar won’t be a coach of Macedonia NT, su handball-planet.com, 5 ottobre 2010.
  10. ^ (EN) Lino Cervar to leave Macedonia because Croatia!, su handball-planet.com, 12 marzo 2017.
  11. ^ (EN) Cervar new Croatian national coach, su hballtransfers.com, 13 marzo 2017. URL consultato l'8 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2021).
  12. ^ (HR) Lino Červar novi izbornik seniorske muške reprezentacije Hrvatske, su hrs.hr, 18 marzo 2017.
  13. ^ (HR) Hrvatski rukometaši golom u posljednjoj sekundi do zlata na Mediteranskim igrama, su tportal.hr, 1º luglio 2018.
  14. ^ (HR) Hrvoje Horvat novi izbornik muške seniorske reprezentacije!, su hrs.hr, 28 gennaio 2021.
  15. ^ ID Onorificenza, su quirinale.it.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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