Jules Rossi

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Jules Rossi
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Ciclismo
SpecialitàStrada
Termine carriera1950
Carriera
Squadre di club
1935Armor
1936Alcyon-Dunlop
1936Dei
1936-1937Thomann
1938-1948Alcyon-Dunlop
1938-1946La Française
1949-1950Vanoli-Dunlop
1950Patria W.K.C.
Nazionale
1937Italia (bandiera) Italia
 

«Giulio Rossi, il primo italiano a vincere la Parigi-Roubaix»

Giulio Rossi, detto Jules (Boccolo de' Tassi, 3 novembre 1914Champigny-sur-Marne, 30 giugno 1968), è stato un ciclista su strada italiano. Professionista dal 1935 al 1950, vinse una Parigi-Roubaix e una Parigi-Tours.

Pavé celebrativo

Nacque a Tiglio, località della frazione Santa Giustina dell'allora comune di Boccolo dei Tassi (attualmente compresa nel comune di Bardi), nella provincia parmense, ed emigrò in Francia da bambino.

Dopo essere stato un buon dilettante, colse piazzamenti importanti nel primo anno da professionista (1935) e l'anno successivo la prima vittoria (Parigi-Saint Étienne). Mantenne la cittadinanza italiana ma divenne conosciuto come Jules. Nel 1936 terminò secondo alla Bordeaux-Parigi e quinto alla Parigi-Roubaix, in cui trionfò l'anno successivo. Nel 1938 si impose anche alla Parigi-Tours, aggiudicandosi il nastro giallo che distingueva, e distingue, il ciclista che ha corso più velocemente una gara con chilometraggio superiore ai duecento chilometri; quell'anno la media fu di 42,097 km/h, record battuto nel 1948 dal belga Rik Van Steenbergen.

Non ebbe fortuna con i grandi giri: partecipò al Giro d'Italia nel 1935 e 1936 ma fu costretto a ritirarsi in entrambe le edizioni. Al Tour de France, a cui partecipò con la nazionale italiana, ebbe la stessa sorte, ritirandosi sia nell'edizione 1937, quando cadde con Gino Bartali nel torrente Colau, sia l'anno successivo, quando riuscì tuttavia ad imporsi in una tappa.

Molto più adatto alle corse di un giorno, si impose in due edizioni della Parigi-Reims (1941 e 1943) e terminò secondo alla Parigi-Roubaix del 1944. Era il 2 aprile, giorno del massacro di Ascq, rappresaglia compiuta poco distante dalle truppe naziste, ed al traguardo di Roubaix si presentarono in dieci, tra i quali Rossi era favorito: il belga De Simpelaere, rientrato nel gruppetto di testa grazie ad un passaggio a livello che costrinse i fuggitivi a fermarsi nella parte finale della gara, lo batté.

Partecipò al Gran Premio delle Nazioni in quattro edizioni: nel 1941 vinse la prova svoltasi nel territorio della Francia libera dall'occupazione nazista, e terminò al terzo posto l'anno successivo, nella gara nella Francia occupata. Nel 1943 e nel 1944 colse altrettanti secondi posti.

Corse fino al 1950, distinguendosi per essere stato il primo italiano ad imporsi nell'Inferno del Nord (la Parigi-Roubaix), finché non fu scoperta la nazionalità italiana di Maurice Garin.

Morì il 30 giugno 1968.[1]

Altri successi

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Natura-Critérium des Champions d'Europe
1937: ritirato (8ª tappa)
1938: ritirato (13ª tappa)
1935: ritirato
1936: ritirato

Classiche monumento

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1935: 35º
1937: 16º
1938: 20º
1936: 5º
1937: vincitore
1943: 51º
1944: 2º

Competizioni mondiali

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Copenaghen 1937 - In linea Professionisti: ritirato

Riconoscimenti

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  1. ^ a b 20.000 pietre sotto le ruote-La vera storia di Giulio Jules Rossi [collegamento interrotto], su cicloweb.it. URL consultato il 7 dicembre 2009.

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Collegamenti esterni

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