John A. Volpe
John A. Volpe | |
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61º Governatore del Massachusetts | |
Durata mandato | 5 gennaio 1961 – 3 gennaio 1963 |
Predecessore | Foster Furcolo |
Successore | Endicott Peabody |
63º Governatore del Massachusetts | |
Durata mandato | 7 gennaio 1965 - 22 gennaio 1969 |
Predecessore | Endicott Peabody |
Successore | Francis W. Sargent |
2º Segretario dei Trasporti | |
Durata mandato | 22 gennaio 1969 - 2 febbraio 1973 |
Predecessore | Alan Stephenson Boyd |
Successore | Claude Brinegar |
Ambasciatore in Italia | |
Durata mandato | 6 marzo 1973 - 24 gennaio 1977 |
Predecessore | Graham Martin |
Successore | Richard N. Gardner |
Dati generali | |
Partito politico | Repubblicano |
John Anthony Volpe (Wakefield, 8 dicembre 1908 – Salem, 12 novembre 1994[1]) è stato un politico statunitense di origine italiana, ambasciatore degli Stati Uniti in Italia dal 1973 al 1977.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di un muratore abruzzese originario di Pescosansonesco[2] ed emigrato negli Stati Uniti alla fine dell'Ottocento[3], John Anthony Volpe nacque nel 1908 a Wakefield, cittadina dello stato del Massachusetts. Dopo gli studi presso il Wentworth Institute of Technology di Boston, ove si laureò nel 1930[3] in architectural construction, fondò una società di costruzioni di cui fu il presidente fino al 1969[4]. Dal 1943 al 1945, partecipò alla seconda guerra mondiale arruolato nel Civil Engineer Corps della Marina degli Stati Uniti[4].
La carriera politica
[modifica | modifica wikitesto]Membro del Partito Repubblicano, nel 1953 Volpe divenne commissario ai Lavori pubblici del Massachusetts e nel 1956 il presidente Eisenhower lo nominò primo amministratore della Federal Highway, divisione del Dipartimento dei Trasporti per le autostrade[4]. Governatore del Massachusetts dal 1961 al 1963 e dal 1965 al 1969, nel 1969, con la nuova amministrazione del presidente repubblicano Nixon, fu nominato segretario del Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti incarico che mantenne sino al 1973[4]. Durante tale periodo, per contrastare il declino del trasporto passeggeri su rotaia, diede un contributo decisivo per la realizzazione (1º maggio 1971) della National Railroad Passenger Corporation (nome commerciale Amtrak), un sistema di trasporto extraurbano su ferrovia di proprietà del governo federale[4].
Ambasciatore in Italia
[modifica | modifica wikitesto]Già durante il primo mandato di Nixon Volpe aveva espresso interesse per l'Italia[5]. Il 2 febbraio 1973 Nixon, al suo secondo mandato presidenziale, lo nominò nuovo ambasciatore in Italia[6]. Il 6 marzo successivo Volpe presentò le sue credenziali succedendo a Graham Martin[7]. Nel 1974, nelle sue funzioni di ambasciatore, consegnò a Michele Sindona, discusso banchiere italiano con rilevanti interessi anche negli USA[8], il riconoscimento quale "uomo dell'anno 1973"[9]. Nel 1975, in un'intervista al settimanale Epoca, espresse la contrarietà dell'amministrazione statunitense all'eventuale ingresso del Partito Comunista Italiano nel Governo italiano: tale evenienza "determinerebbe una contraddizione di fondo" con l'appartenenza dell'Italia alla NATO[10]. Con l'elezione del nuovo presidente Jimmy Carter, esponente del Partito Democratico, cessò dall'incarico il 24 gennaio 1977[7], sostituito da Richard Newton Gardner.
Morì nel 1994, all'età di ottantacinque anni, a Salem, capoluogo della contea di Essex, nel Massachusetts. È sepolto nel cimitero di Wakefield, sua città natale[11].
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- John Volpe. Assessing U.S. Competitiveness in World Markets, Washington, DC: International Division, Chamber of Commerce, 1979.
- John Volpe. Industrial Incentive Policies and Programs in the Canadian-American Context, Montreal: Canadian-American Committee, 1976.
- John Volpe. Relazioni fra Italia e Stati Uniti. Presente e futuro, Roma: Banco di Roma, 1974
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— 3 agosto 1957[13]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Questa è la data riportata nel sito "Find A Grave". Il sito "National Governors Association" indica l'11 settembre dello stesso anno.
- ^ L'ambasciatore statunitense John Volpe e sua moglie visitano Chieti
- ^ a b L'ambasciatore John Volpe un italiano d'America, quotidiano La Stampa, 9 dicembre 1972, p.2, Archivio storico.
- ^ a b c d e Sito della "National Governors Association", riferimenti e link in Collegamenti esterni.
- ^ «Nell'ottobre '69 "le convulsioni italiane" sono tali da indurre il ministro dei Trasporti John Volpe, un italoamericano amico di Nixon, a prendere le redini della diplomazia. Volpe, che diverrà ambasciatore a Roma, si reca da Saragat. Il presidente italiano avverte che Nixon deve proteggere non solo l'Italia "ma tutta l'Europa, se no l'Urss tenterà di fagocitarla come Praga", e paragona la Superpotenza all'impero romano "arbitro dell'equilibrio e la pace mondiali". Volpe chiede a Nixon di invitare Rumor e Saragat a Washington per un chiarimento»: ENNIO CARETTO, ARCHIVI USA: NIXON E L'ITALIA, Corriere della sera, 17 marzo 2004.
- ^ "Uomo di fiducia di Nixon, era il primo ambasciatore americano con origine italiana e, pur non essendo fautore di una politica progressista, tendeva a svolgeva il suo compito in modo equilibrato", secondo Pelizzari, Paolo. 2007. 1974. L'Italia attraverso l'occhio statunitense. Brescia: Associazione Familiari Caduti Strage Piazza Loggia, p. 17.
- ^ a b Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, riferimenti e link in Collegamenti esterni.
- ^ Dal 1972 Sindona aveva il controllo azionario della Franklin National Bank, una delle prime venti banche statunitensi.
- ^ Michele Torrealta, Il quarto livello, cap. Ascesa e crollo di Michele Sindona, prefazione di Antonio Ingroia, BUR, 2011. ISBN 978-88-17-04607-7.
- ^ L'Italia di Volpe. Gli Stati Uniti di fronte all'eventualità di un ingresso del pci al governo, quotidiano La Stampa, 11 settembre 1975, p.2, Archivio storico.
- ^ (EN) John A. Volpe, in Find a Grave.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Rose Marie Boniello. "John Anthony Volpe". In Italian Americans of the Twentieth Century, ed. George Carpetto and Diane M. Evanac (Tampa, FL: Loggia Press, 1999), pp. 394–395.
- (EN) Kathleen Kilgore. John Volpe: The Life of an Immigrant's Son, Dublin, NH: Yankee Books, 1987.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su John A. Volpe
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) John Anthony Volpe, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Scheda di John A. Volpe nel sito del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America. URL consultato il 30 agosto 2016
- (EN) Scheda di John A. Volpe nel sito "National Governors Association" URL consultato il 30 agosto 2016
Controllo di autorità | VIAF (EN) 70402829 · ISNI (EN) 0000 0000 2562 7003 · LCCN (EN) n86007981 · GND (DE) 1174897295 · J9U (EN, HE) 987007329916805171 |
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