Caspar Weinberger

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Caspar Weinberger

15º Segretario della Difesa
Durata mandato21 gennaio 1981 - 23 novembre 1987
PresidenteRonald Reagan
PredecessoreHarold Brown
SuccessoreFrank Carlucci

10º Segretario della Salute e dei Servizi Umani
Durata mandato12 febbraio 1973 – 8 agosto 1975
PresidenteRichard Nixon
Gerald Ford
PredecessoreElliot Richardson
SuccessoreDavid Mathews

20º Direttore dell'Ufficio per la Gestione e il Bilancio
Durata mandato12 giugno 1972 – 1º febbraio 1973
PresidenteRichard Nixon
PredecessoreGeorge Shultz
SuccessoreRoy Ash

Dati generali
Partito politicoRepubblicano

Caspar Willard Weinberger, detto Cap (San Francisco, 18 agosto 1917Bangor, 28 marzo 2006), è stato un politico statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Avvocato, laureato ad Harvard. Repubblicano dal punto di vista politico, combatté come capitano durante la seconda guerra mondiale nella 41ª divisione di fanteria statunitense. Fu segretario alla difesa nella presidenza Reagan dal 21 gennaio 1981 al 23 novembre 1987, oltre ad aver avuto un ruolo nella Strategic Defense Initiative (SDI, il cosiddetto scudo stellare statunitense) e nello scandalo Iran-Contras, il cosiddetto Irangate che vide coinvolto anche il colonnello Oliver North.

Nel 1984, teorizzò la legittimità dell'uso della forza militare in politica estera solamente a patto che esso fosse puntuale, decisivo e in difesa di interessi vitali del proprio Paese.[1]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze statunitensi[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia Presidenziale della Libertà con lode - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce Onorario dell'Ordine dell'Impero Britannico (Regno Unito) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) C. Dansette e prof. M. Stéphane LAUNAY, La Stratégie Américaine dans la Crise du Kosovo (PDF), Università di lille III - Facoltà di Scienze Politiche, Giuridiche e Sociali, a.a. 2000-2001, p. 2. URL consultato il 10 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2020).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN109398845 · ISNI (EN0000 0001 2147 3577 · CERL cnp00842566 · LCCN (ENn50020964 · GND (DE124277748 · BNF (FRcb12041168d (data) · J9U (ENHE987007269762305171 · NDL (ENJA00516898 · CONOR.SI (SL133604451 · WorldCat Identities (ENlccn-n50020964