Jason va all'inferno

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Jason va all'Inferno
Il cuore di Jason Voorhees in una scena del film
Titolo originaleJason Goes to Hell: The Final Friday
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1993
Durata

84 min.(Cut Version)

90 min.(Versione integrale)

Genereorrore
RegiaAdam Marcus
SoggettoJay Huguely, Adam Marcus
SceneggiaturaJay Huguely, Dean Lorey
ProduttoreSean S. Cunningham
Distribuzione in italianoCecchi Gori Group
FotografiaBill Dill
MontaggioDavid Handman
Effetti specialiK.N.B. Effect Group
MusicheHarry Manfredini
ScenografiaWhitney Brooke Wheeler
CostumiJulie Rae Engelsman
TruccoKimberly Greene
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Jason va all'Inferno (Jason Goes to Hell: The Final Friday) è un film del 1993 diretto da Adam Marcus.

La pellicola fa parte della saga cinematografica horror di Venerdì 13, di cui rappresenta il nono capitolo. Inizialmente progettato come ultimo film della saga slasher di Jason Voorhees, molti anni più tardi venne realizzato un ulteriore sequel (Jason X del 2001).

Il finale del nono film della serie vede comparire il guanto di Freddy Krueger che afferra la maschera di Jason e la porta sotto la sabbia: sembra preannunciare un incontro tra i due assassini, che avverrà in Freddy vs. Jason, film crossover realizzato dieci anni più tardi (nel 2003).

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Una ragazza sceglie come posto per la notte una baita al Camp Crystal Lake, dove viene presto sorpresa e inseguita dal deforme serial killer mascherato Jason Voorhees. Arrivata ad uno spiazzo, la ragazza si rivela essere un'agente dell'FBI sotto copertura che lo ha appena attirato in un'imboscata, numerosi agenti circondano l’assassino, lo crivellano e lo fanno saltare in aria. Sembra così che la minaccia sia annientata e mentre gli uomini esultano per la riuscita del piano, di nascosto fra gli alberi un misterioso figuro, il cacciatore di taglie Creighton Duke, afferma il contrario.

I resti di Jason vengono portati in un obitorio in Ohio, dove il medico legale gli fa una autopsia regolare, ma c'è una cosa che questi non sa; lo spirito di Jason è capace di trasmigrare da un corpo all'altro servendosi del suo cuore, il cui battito ipnotizza il medico, che inizia a mangiarlo facendo entrare l'anima di Jason nel suo corpo. Fuggendo dall'obitorio per tornare a Crystal Lake, il killer continuerà così a uccidere, nascondendosi nella vecchia casa abbandonata dei Voorhees.

Creighton Duke sa che Jason è nato da un Voorhees e può rinascere solo da un altro Voorhees, e può essere ucciso solo da uno della sua stirpe. Tramite un altro corpo, Jason tenta di trasmettere il suo spirito ad una certa Diana Kimble, la quale perde la vita in una colluttazione nella quale era intervenuto in soccorso della donna il genero Steven Freeman. Questi scopre che la donna era in realtà la sorella di Jason e che quindi adesso la sua ex Jessica e la loro figlia neonata Stephanie, sono le uniche a poter eliminare Jason. Dopo una serie di sventure, durante le quali Jason passa da un corpo all’altro e miete innumerevoli vittime per arrivare alle sue famigliari superstiti, riesce infine a rinascere tramite la sorella, potendo servirsene anche se morta. Cerca poi di uccidere Stephanie e Jessica nella villa Voorhees, ma viene impegnato in uno scontro da Steven e Duke, che rimane ucciso. Jessica interviene e pugnala il diabolico zio con una lama magica datale in precedenza da Duke. Jason viene così trascinato all'Inferno da dei demoni, non prima di aver cercato di trascinare a sua volta con sé Steven, che viene salvato in tempo da Jessica. Tutto ciò che rimane del terribile mostro è solo la sua maschera da hockey.

Sembra dunque che Jason sia stato vinto definitivamente e che la pace sia tornata. Ma all'alba, mentre Steven e Jessica si allontanano con la bambina per rifarsi una vita, dal terreno spunta la mano di Freddy Krueger che trascina la maschera all’Inferno ridendo malignamente.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Originariamente il regista doveva essere Tobe Hooper. Produce il film Sean S.Cunningham, il regista di Venerdì 13. Originariamente doveva chiamarsi Jason va a Los Angeles (Jason Takes L.A.) dove due bande rivali si alleano per fermare Jason, avendo decimato tutti i membri delle bande, ma il regista decise di far morire Jason.

In una scena del film, anche se per pochi secondi, viene omaggiata una leggenda: il Necronomicon, oggetto protagonista del film La casa di Sam Raimi e invenzione letteraria dello scrittore H. P. Lovecraft. Il pugnale stesso con cui Jason viene ucciso da Jessica ha una notevole somiglianza con quello che appare nel finale del sequel (o remake con maggior budget) La casa 2, dello stesso Raimi. La presenza del Necronomicon è un fatto che viene, successivamente, esplorato nel fumetto Freddy vs. Jason vs. Ash.

Viene reso omaggio anche al film Creepshow del 1982: la cassa che appare nel sotterraneo di casa Voorhees, accanto al cadavere della madre di Jessica, con la dicitura Artic Expedition - Julia Carpenter - Horlicks University è simile a quella che si vede nel quarto episodio del film Creepshow intitolato appunto "The Crate" (sulla quale sta scritto Ship to Horlicks University - Via Julia Carpenter - Artic Expedition June 19. 1834).

Il cuore nero di Jason verrà usato anche in Dal tramonto all'alba come il cuore dell'Uomo Scimmia. Il braccio di Freddy Krueger che si vede alla fine del film è in realtà il braccio di Kane Hodder. In questo film Jason è molto simile a Freddy Krueger, in quanto adesso è rappresentato come un demone mentre nei film precedenti, secondo i fans, era più simile a Michael Myers.

Il body count è di ventidue vittime.

In Italia il film è uscito direttamente in VHS dalla Medusa Film nel novembre del 1996, successivamente anche in DVD dalla CG Entertainment.

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Il film venne stroncato dai critici e attualmente ha un indice di gradimento del 24% da parte della critica su Rotten Tomatoes.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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