János Nehadoma

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János Nehadoma
Nazionalità Bandiera dell'Ungheria Ungheria
Bandiera dell'Italia Italia (dal 1930)
Calcio
Ruolo Allenatore (ex attaccante)
Termine carriera 1938 - giocatore
1958 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1925-1927Pistoiese37 (34)
1927-1929Brooklyn Wanderers68 (55)
1929Brooklyn Hakoah5 (7)
1929-1930Brooklyn Wanderers32 (18)
1930-1932Pistoiese12 (6)
1932-1933Livorno31 (28)
1933-1936Fiorentina53 (12)
1936-1938Modena7 (1)
Carriera da allenatore
1930-1932Pistoiese
1936-1938Modena
1938-1939Triestina
1939-1940Spezia
1941-1945Atalanta
1945-1947Bari
1947-1948Mantova
1955-1956Ternana
1957-1958L'Aquila
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

János Nehadoma (Budapest, 20 agosto 1901 – ...) è stato un calciatore e allenatore di calcio ungherese con cittadinanza italiana.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Centravanti ungherese arrivato in Italia grazie alla Pistoiese, fu però costretto a lasciare l'Italia nel 1927 a causa delle leggi del regime fascista verso i giocatori stranieri Si trasferì quindi, grazie all'impegno di Heinrich Schönfeld, negli Stati Uniti dove militò con i Brooklyn Wanderers ed i Brooklyn Hakoah segnando una grande quantità di reti[1].

Rientrato in Italia, ritornò alla Pistoiese ed ottenne la residenza ed il passaporto italiano (che lo obbligò al cambio del nome in Giovanni Necadoma) grazie all'aiuto di un gerarca fascista locale. A Pistoia ricoprì il ruolo di allenatore-giocatore, per poi passare al Livorno, sempre in Serie B. Il salto di qualità si compì con il passaggio alla Fiorentina, con la quale debuttò in Serie A e vi militò per tre stagioni. Al termine dell'esperienza con i gigliati passò al Modena, con cui iniziò la stagione (in Serie B) da giocatore, venendo poi chiamato a sostituire l'allenatore. L'anno successivo ottenne la promozione nel massimo campionato, meritandosi per quello successivo la chiamata della Triestina. Questa esperienza tuttavia non si rivelò delle più fortunate, venendo esonerato prima del termine della stagione.

Passò quindi allo Spezia prima, ed all'Atalanta poi, con la quale aprì un ciclo nel massimo campionato: dal 1941 al 1945, terminato con le dimissioni in favore di Giuseppe Meazza.[2]. Seguì un anno e mezzo sulla panchina del Bari, ed un altro su quella del Mantova.

Seguirono numerosi anni di inattività, interrotti prima dal ruolo di direttore sportivo all'Atalanta, e poi dalle panchine con Ternana e Aquila Calcio.

Fece anche parte di rappresentative italiane, giocando in quella del Nord Ovest nella gara di Genova del 30 ottobre 1932 contro la Polonia, in occasione della quale segnò 3 reti nella vittoria degli azzurri per 5-1.[3]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Pistoiese: 1927
Livorno: 1932-1933

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Modena: 1937-1938, 1942-1943
Spezia: 1939-1940

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il mistero dell'ungherese Nehadoma. Allenò la Dea negli anni quaranta.
  2. ^ Elio Corbani e Pietro Serina, op. cit. p. 404.
  3. ^ Littoriale, 31 ottobre 1932, p. 1, emeroteca.coni.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]