Islam in Europa

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Islam in Europa

     <1% (Armenia, Bielorussia, Repubblica Ceca, Estonia, Finlandia, Ungheria, Irlanda, Islanda, Lettonia, Lituania, Malta, Moldavia, Monaco, Polonia, Portogallo, Romania, San Marino, Slovacchia, Città del Vaticano)

     1%-2% (Andorra, Croazia, Ucraina

)

     2%-4% (Italia, Lussemburgo, Norvegia, Serbia, Slovenia, Spagna)

     4%-5% (Danimarca, Grecia, Liechtenstein, Regno Unito)

     5%-10% (Austria, Belgio, Bulgaria, Francia, Germania, Paesi Bassi, Svezia, Svizzera)

     10%-20% (Georgia, Montenegro, Russia)

     20%-30% (Cipro)

     30%-50% (Macedonia del Nord)

     50%-70% (Bosnia ed Erzegovina)

     70%-80% (Albania)

     80%-90% (Kazakistan)

     90%-100%

(Kosovo, Azerbaigian, Turchia}})

Secondo il Pew Research Center, l'Unione Europea conta 25,7 milioni di musulmani nel 2016, che rappresentano il 4,9%[1] della popolazione. Se si includono anche la Russia europea e la Turchia europea, nel 2010 i musulmani erano circa 44 milioni (6% della popolazione). [2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La storia dell'Islam in Europa ha radici antiche: nel corso dei secoli, a causa dello sgretolamento dell'impero romano, dell'instabilità che ne derivò e della spinta espansionistica della neonata religione islamica, a partire dal settecento dopo Cristo al millesettecento i musulmani si espansero dall'Africa e dall'Asia verso l'Europa, conquistando ampie parti del continente europeo come Spagna, Portogallo, parte della Francia, Sicilia, i Balcani e l'Austria fino a Vienna.

I territori conquistati dagli islamici vennero nei secoli successivi riconquistati dai popoli originari, e i territori ritornarono sotto il controllo occidentale, ma lasciarono nuclei di popolazione ormai da secoli integrata nei territori europei e priva di legami coi territori di lontana origine.

Poi, da queste basi, la religione islamica si diffuse in Europa abbastanza velocemente a causa dei moti migratori nel corso degli ultimi secoli, in particolare l’Ottocento e il Novecento.

Albania[modifica | modifica wikitesto]

L'Islam si è diffuso durante il dominio ottomano. L'Albania è l'unico membro europeo all'interno dell'Organizzazione della Cooperazione Islamica. Nell'aprile 2011 a Tirana è stata aperta la prima università islamica del Paese. Attualmente l'Islam rappresenta la prima religione con circa il 60% dei fedeli.

Francia[modifica | modifica wikitesto]

L'Islam in Francia risale al periodo della Conquista islamica della penisola iberica: i musulmani arrivarono infatti ad occupare alcune città sui monti Pirenei e sulla costa mediterranea. L'Islam moderno è nato inizialmente dal trasferimento dei Francesi nord-africani delle ex colonie, dopo la loro indipendenza.

Italia[modifica | modifica wikitesto]

La storia dell'Islam in Italia comincia nel IX secolo con la conquista della Sicilia che rimase sotto il dominio musulmano tra l'827 (inizio della conquista islamica della Sicilia) e il 1091 (caduta dell'ultima roccaforte di Noto). Anche dopo la conquista normanna, in Sicilia i musulmani rimasero molto numerosi, specie nella parte occidentale dell'isola, almeno fino alla seconda metà del XII secolo. Una piccola minoranza di musulmani continuò ad esistere anche fino al 1239, quando a seguito di alcune ribellioni furono deportati da Federico II a Lucera in Puglia, dove rimasero fino al 1300, anno in cui vennero sterminati da Carlo II d'Angiò (al quale si erano rifiutati di prestare obbedienza).

In epoca moderna, la presenza islamica in Italia è quasi inesistente fino agli anni '60, quando iniziarono ad arrivare i primi studenti dalla Siria, dalla Giordania e dalla Palestina, che si aggiunsero agli uomini d'affari e ai dipendenti delle ambasciate. Negli anni '70 nasce a Roma il Centro Culturale Islamico d'Italia (CCII), con l'appoggio e il coinvolgimento degli ambasciatori di Paesi sunniti presso l'Italia o la Santa Sede; al CCII si devono i primi progetti per la Moschea di Roma. Sempre negli anni '70 cominciano gli arrivi dei primi emigrati musulmani dalle coste del Nord Africa. Nel 1971 si ha la costituzione della prima associazione di musulmani, l'USMI (Unione degli Studenti Musulmani d'Italia), a partire dall'Università di Perugia. Nel 1980 si inaugura a Catania la prima moschea italiana (dopo la dominazione araba).

Principali paesi di provenienza[modifica | modifica wikitesto]

Paese Musulmani in Italia
Marocco 146.500
Albania 80.000
Tunisia 48.600
Senegal 37.400
Egitto 23.000
Pakistan 13.500
Algeria 13.000
Bangladesh 11.000
Somalia 10.000

[3]

Paesi Bassi[modifica | modifica wikitesto]

I Paesi Bassi colonizzarono nel XIX secolo l'arcipelago Indonesiano, un territorio a maggioranza musulmana. Negli anni '60 e '70, i Paesi Bassi necessitavano una forza lavoro che era assente nel territorio, e per questo cominciarono ad entrare nel paese i primi immigrati di fede islamica provenienti dall'ex colonia sud-asiatica. Successivamente, cominciò un flusso di migranti provenienti da paesi a maggioranza musulmana, in particolare da Marocco e Turchia, che oggi costituiscono la maggioranza della popolazione straniera nei Paesi Bassi. Gli islamici vanno a costituire il 6% circa della popolazione.

Regno Unito[modifica | modifica wikitesto]

Prima dell'immigrazione, l'Islam non era mai approdato nel Regno Unito: i primi fedeli si ebbero proprio per via della massiccia immigrazione nel territorio proveniente dalle ex colonie britanniche, sia dall'Asia (Pakistan e Bangladesh), sia dall'Africa (Ghana, Egitto, Sudan). Il Regno Unito fu fra i primi paesi europei a ricevere immigrati, tanto che agli inizi del Novecento si sviluppò a Londra la prima e più longeva comunità nera in Europa.

Da allora il flusso di immigranti che professavano la religione musulmana, prevalentemente sunnita, cominciò ad intensificarsi. La maggior parte dei migranti musulmani proviene dall'Africa e dai Paesi asiatici quali Pakistan e Bangladesh, e, in minor parte, anche dalla Cina e dal sud-est asiatico. Altri musulmani britannici provengono da Paesi islamici dell'est Europeo o dal Medio Oriente (Turchia, Siria, Albania, Palestina, Kosovo).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ENDEFR) Europe’s Growing Muslim Population, su pewforum.org, Pew Research Center, 29/11/2017. URL consultato il 23/02/2022.
  2. ^ (EN) The Future of the Global Muslim Population, su pewforum.org, Pew Research Center, 27/01/2011. URL consultato il 23/02/2022.
  3. ^ Andrea Pacini, I musulmani in Italia (PDF), su cestim.it, 29/01/2001, p. 8. URL consultato il 23/02/2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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