Giuliano Cenci

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Giuliano Cenci

Giuliano Cenci (Firenze, 10 agosto 1931Firenze, 12 aprile 2018) è stato un regista italiano di film d'animazione.

Biografia

Nel 1949 consegue il Diploma di Maturità Artistica presso il Liceo Artistico di Firenze. Ancora studente inizia a lavorare nel settore della grafica coltivando, da autodidatta, una vera passione per i cartoni animati. La sua opera più nota è il film lungometraggio Un burattino di nome Pinocchio, del 1971, in cui l'artista volle creare una versione del capolavoro di Collodi quanto più possibile vicina all'originale. Del film Cenci fu regista, sceneggiatore e coproduttore, oltre ad averne personalmente effettuato buona parte dell'animazione (condivisa con l'animatore Italo Marazzi).

Giuliano Cenci è l'artista che:

  • per primo ha realizzato in Italia, nel 1957, l'accoppiamento fra cartone animato e ripresa dal vero, cioè la tecnica del live action/animated film, ideando un cortometraggio a tecnica mista sulla Preistoria, filmati dal vero in 16mm con i propri familiari che interagiscono con personaggi animati (in particolare la figlia Patrizia che, sorridente, culla tra le braccia un nanetto) e realizzando successivamente molti cartoni animati abbinati alle pubblicità per il Carosello;
  • per primo ha escogitato in Italia l'animazione in Stop Animation, Model Animation e Clay Animation, con un particolare sistema di plastilina colorata che nacque in casa Cenci, antesignano del Pongo, realizzando numerosi esperimenti di Puppet animation che interagiscono con il filmato dal vero;
  • nell'animazione 2D ha apportato notevoli miglioramenti tecnici agli Special effects, mai realizzati prima in Italia, come la tecnica dell'acqua ben visibile nel film lungometraggio del 1971 Un burattino di nome Pinocchio (rimasta a tutt'oggi una trovata straordinaria) o come il sistema Disney del Rotoscoping utilizzato da Cenci sempre nel suo film, lo stesso utilizzato alla fine del decennio successivo da Ralph Bakshi per Il Signore degli Anelli;
  • negli anni '60 ha ideato, con il prezioso contributo del padre Guido e del fratello Renzo che le hanno realizzate, due Verticali Cinematografiche, munite di centraline elettroniche, capaci di ottenere effetti speciali complessi mai realizzati prima in Italia.

Carosello

Nel lontano 1957, ancora venticinquenne, Giuliano Cenci disegna per la Philco le primissime pubblicità animate, ideando uno spettacolo a cartoni animati unito al prodotto da reclamizzare: per questo, Cenci può essere veramente definito il "papà" di Carosello. E, grazie alla straordinaria novità ideata dall'artista fiorentino, il più fortunato programma della TV italiana permise ai maggiori talenti dell'animazione di quegli anni di esprimere tutto il proprio estro creativo, dal 1957 al 1977.

Negli anni '60 Giuliano Cenci è fra i fondatori a Milano, insieme ad altri professionisti e produttori italiani di cartoni animati, dell'Associazione I.S.C.A. (Istituto per lo Studio e la Diffusione del Cinema d'Animazione), poi diventata ASIFA Italia. In quel periodo, da giovane cartoonist ma già con un bagaglio professionale di rilievo, decide di realizzare il sogno personale di un'“opera prima”, firmare la regia di un film a cartoni animati! Nel frattempo lavora anche all'ufficio tecnico del Comune di Firenze come aiutante progettista, dividendosi fra l'ufficio e la sua casa dove nascerà il suo lungometraggio. Attraverso un azionariato popolare e dopo 5 anni di lavoro, con un'équipe di 50 fra tecnici e disegnatori con la medesima passione per i cartoons, vede la luce nel 1971 il film Un burattino di nome Pinocchio, girato in 35mm eastmancolor e prodotto per il circuito cinematografico.

Negli anni '80, per la TV, Cenci realizza l'animazione di moltissime puntate della fortunata serie Grisù il draghetto, personaggio ideato dai fratelli Nino e Toni Pagot per i quali, successivamente, collabora anche alla serie dedicata al pulcino nero Calimero. Nel 1985, insieme all'amico e collega Osvaldo Cavandoli, Cenci dà vita alle puntate della serie televisiva Rai La Pimpa, il simpatico personaggio di Altan. L'anno successivo, l'artista realizza l'animazione di Lalla, nell'isola di Tulla, con i personaggi in cartoon disegnati da Pierluigi De Mas di Raffaella Carrà e Sergio Japino, prima serie animata Rai andata in onda in diretta dall'America, all'interno del programma Buonasera Raffaella. Sempre per Pierluigi De Mas, realizza la sigla de Il principe azzurro, il primo programma Fininvest di Raffaella Carrà, uno show musicale animato a tecnica mista di altissima qualità rimasto nella storia della televisione italiana.

Negli anni '90 Giuliano Cenci lavora alle serie televisive Rai di Cocco Bill, il celebre cowboy di Jacovitti e del simpatico personaggio di Silver, Lupo Alberto, mentre per l'estero realizza, su disegni originali di Hugo Pratt, alcuni fra i più apprezzati telefilm animati della serie Corto Maltese. In quel periodo è insegnante di animazione alla scuola Cappiello di Firenze.

Maestro assoluto dell'arte dell'animazione, Giuliano Cenci è stato spesso chiamato a risolvere animazioni particolari o difficili, contribuendo negli ultimi anni a lungometraggi di altri animatori italiani, come La gabbianella e il gatto di Enzo D'Alò, Aida degli alberi di Guido Manuli, Johan Padan di Giulio Cingoli, Momo alla conquista del tempo, sempre di Enzo D'Alò, e altri.

Negli anni 2000 (2004/2013) l'artista insegna animazione all'Accademia delle Arti Digitali Nemo NT di Firenze, oltre ad essere stato ospite d'onore della manifestazione Nemoland, organizzata dall'Accademia stessa, insieme ad altri grandi ospiti dell'animazione internazionale, tra i quali Don Bluth, Gary Goldman, Yoichi Kotabe e Isao Takahata.

Cenci, a tutt'oggi, tiene numerose lezioni di animazione nelle scuole primarie e secondarie fiorentine per l'affetto, totalmente ricambiato, che da sempre lo lega al mondo dei giovani e giovanissimi (ai quali ha dedicato il suo film di Pinocchio).

L'artista si dedica anche alla divulgazione della storia e della cultura della sua città, come dimostra il suo libro Firenze segreta. Curiosità, fatti divertenti, notizie interessanti, aneddoti e verità nascoste sui più grandi artisti e monumenti di Firenze antica, pubblicato nel 2008 e già alla V ristampa. Recentemente il Comune di Firenze, nella persona del presidente della giunta Eugenio Giani, ha conferito a Giuliano Cenci il prestigioso premio Marzocco 2012 alla carriera, riservato a quegli artisti che riescono a portare la loro "fiorentinità" nel mondo.

Controllo di autoritàVIAF (EN216983 · ISNI (EN0000 0000 0881 7753 · BNF (FRcb140860611 (data) · WorldCat Identities (ENviaf-216983