Gerione (mitologia)

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Gerione
Gerione ed il cane Ortro, anfora greca del 500 a.C. circa.
SagaDodici fatiche di Eracle
Nome orig.Γηρυών
Caratteristiche immaginarie
SpecieGigante
Sessomaschio
Professionere di Eritea

Gerione (in greco antico: Γηρυών, Ghēryṑn) è un personaggio della mitologia greca figlio di Crisaore e di Calliroe[1][2][3][4] e fratello di Echidna[5].

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Era un fortissimo gigante con tre teste, tre busti e sei braccia ma con un solo bacino e di conseguenza due sole gambe.

Mitologia[modifica | modifica wikitesto]

Gerione era il Re dell'Isola dell'Eritea, situata nell'Oceano occidentale e che si estendeva fino ai confini di Tartesso e possedeva una mandria di vacche rosse consacrate ad Apollo che erano sorvegliate dal pastore Euritione (figlio di Ares e dell'esperide Eritea) e dal cane a due teste Ortro.

La cattura dei buoi e l'uccisione di Gerione, Ortro ed Euritione costituirono la decima fatica di Eracle: infatti Euristeo ordinò a Eracle di catturare quei buoi ed Eracle partì usando la barca dorata di Helios, che si fece dare in prestito. Giunto sull'isola, uccise Gerione e si prese i suoi buoi. Era, infuriatasi, mandò uno sciame di mosche a uccidere i buoi, ma Eracle sconfisse anche queste.

Influenza culturale[modifica | modifica wikitesto]

Gerione è il protagonista della Gerioneide di Stesicoro.

All'uccisione di Gerione da parte di Ercole è legato un mito sull'origine della Torre di Ercole a A Coruña.

Gerione è uno dei personaggi della Commedia di Dante. A Gerione sono intitolati i Geryon Montes su Marte[6].

Il protagonista del romanzo in versi di Anne Carson, Autobiografia del rosso, è un mostro rosso con le ali, ispirato alla figura di Gerione[7].

Gerione compare anche nel 4° libro della saga di Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo.

In Devil May Cry 3, terzo capitolo della saga videoludica liberamente ispirata alla Divina Commedia, uno dei boss è chiamato Geryon, anche se qui prende la forma di un cavallo demoniaco.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Esiodo, Teogonia, 287, 981.
  2. ^ Pseudo-Apollodoro, Biblioteca 2. 5. 10.
  3. ^ Stesicoro frammenti 512-513, 587.
  4. ^ Igino, Fabulae, Prefazione e 151.
  5. ^ (EN) Esiodo, Teogonia, su perseus.tufts.edu, vol. 270-300, Perseus Project, Università Tulfts.
  6. ^ (EN) Geryon Montes, su Gazetteer of Planetary Nomenclature. URL consultato il 21 dicembre 2015.
  7. ^ Seeing Red, in The New York Times, 3 maggio 1998. URL consultato il 17 gennaio 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) C. Jourdain-Annequin, « Héraclès en Occident. Mythe et histoire », in Dialogue d'Histoire ancienne, n. 8, 1982, pp. 227-282.
  • (FR) J. Ramin, « Héraklès et les bœufs de Géryon », in Mythologie et géographie, Parigi, Les Belles Lettres, 1979, pp. 105–113.
  • (FRIT) Jean de Witte, Il mito di Gerione, Bruxelles-Roma, Académie Royale de Belgique - Institut d'archéologie de Rome.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN15560969 · LCCN (ENsh87001242 · GND (DE118538926 · BNF (FRcb165581692 (data) · J9U (ENHE987007539013705171 · WorldCat Identities (ENviaf-15560969
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