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Gaillardia

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Gaillardia
Un fiore di Gaillardia aristata
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùHelenieae
SottotribùGaillardiinae
GenereGaillardia
Foug., 1786
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùHelenieae
SottotribùGaillardiinae
GenereGaillardia
Nomi comuni

(EN) Blanket flowers

Specie
(Vedi testo)

Gaillardia Foug., 1786 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Helenieae e sottotribù Gaillardiinae.[1][2][3]

Il nome del genere è stato dato in onore di M. Gaillard de Charentonneau, un magistrato francese del XVIII secolo, patrono della botanica.[4]

Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Auguste Denis Fougeroux de Bondaroy (1732-1789) nella pubblicazione "Observations sur la Physique, sur L'Histoire Naturelle et sur les Arts." (Observ. Phys. 29: 55) del 1786.[5]

Il portamento
Gaillardia aristata
Le foglie
Gaillardia pulchella
Infiorescenza
Gaillardia aestivalis
I fiori
Gaillardia pinnatifida

Portamento. Le specie di questo genere hanno un habitus erbaceo, qualche volta cespitoso; la parte sotterranea del fusto generalmente è un rizoma. I cicli biologici sono annuali o perenni. Alcune specie sono aromatiche.[6][7][8][9][10][11][12]

Fusto. La parte aerea in genere è eretta e filiforme (di altezza variabile tra i 10 e gli 80 cm). I fusti sono generalmente ramificati.

Foglie. Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alterno, picciolate o sessili; talvolta si formano delle rosette basali. La lamina varia da intera a pennatifida con forme lineari, ellittiche, lanceolate o ovate. I bordi possono essere dentati e la superficie pubescente. Alcune specie hanno le foglie semi-succulente.

Infiorescenza. Le infiorescenze sono formate da capolini lungamente peduncolati con forme radiate o discoidi; sono scaposi e solitari. Le infiorescenze vere e proprie sono formate da un capolino, normalmente con fiori eterogami, composto da un involucro, con forme emisferiche, formato da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: raggio e disco. Le brattee, da 12 a 40, con forme da lineari a lanceolate a triangolari, a consistenza erbacea o cartacea, con dimensioni più o meno uguali oppure graduate con differenti lunghezze (disposizione embricata) si trovano su 2-3 serie. Il ricettacolo varia da convesso a emisferico; normalmente è privo di pagliette a protezione della base dei fiori (raramente ne è provvisto); la base talvolta è alveolata e densamente setosa. Diametro capolino: 9-20 cm.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

  • fiori del raggio (esterni): (da 5 a 15; raramente 0) sono neutri (senza organi riproduttivi), raramente fertili; sono disposti su una o più serie; la forma è ligulata (fiori zigomorfi).
  • fiori del disco: (da 20 a 100) sono ermafroditi con forme tubolari (fiori attinomorfi.
*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[13]
  • fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa-imbutiforme, mentre all'apice è ligulata; la ligula può terminare con 3 lobi.
  • fiori del disco: la forma è tubulare bruscamente divaricata in 5 lobi; i lobi, patenti o eretti, hanno una forma deltata o più o meno lanceolata.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo. Le antere hanno delle code e le appendici variano da strettamente ovate a ovate; le cellule delle appendici sono per lo più sclerificate. Il tessuto endoteciale, rivestimento interno dell'antera, è quasi sempre polarizzato con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno. Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro ed è echinato con punte sporgenti e divergenti.
  • Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo, il recettore del polline, è profondamente bifido con due stigmi divergenti e con le linee stigmatiche marginali separate e parallele. I due bracci dello stilo hanno una forma da lanceolata a deltoide e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.

Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. La forma varia da ob-piramidale a ob-conica a 4 angoli. La superficie è percorsa da coste longitudinali ed è glabra o sericea. Il pappo è formato da 6-12 corte setole tipo squame a forma ovata, acuminata, aristata o raramente lineare. Lunghezza degli acheni: 1-1,5 mm.

Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[7][8] Le Gaillardia sono una fonte di cibo per le larve di alcune specie di lepidotteri tra cui Schinia bina, Schinia masoni (che si nutre esclusivamente di G. aristata) e Schinia volupia (che si nutre esclusivamente di G. pulchella).
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

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Le specie di questo genere sono distribuite nelle zone temperate dell'America. Altrove (resto del mondo) sono introdotte.[2] Il genere è nativo dell'America settentrionale, ma comprendente anche alcune specie endemiche dell'Argentina.[14] Le Gaillardia sono piante erbacee xerofite. Prediligono un clima arido e secco e sono diffuse prevalentemente nelle aree desertiche nordamericane, ma essendo piante resistenti sono capaci di adattarsi ad un'ampia varietà di climi; gli habitat tipici sono spazi aperti, talora parzialmente alberati, con suoli calcarei a tessitura sabbiosa o sabbioso-argillosa; alcune specie, come G. aristata, sono presenti anche come piante litoranee per la loro capacità di colonizzare le dune costiere.[11][15][16]

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi,[13] oppure 22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[17] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1679 generi).[18] La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][9][10]

Il gruppo di questa voce è descritto nella sottotribù Gaillardiinae caratterizzata da ampie brattee riflesse dell'involucro e dalla presenza di un ricettacolo spesso spinoso vicino ai margini delle pagliette.[9]

Nell'ambito della sottotribù Gaillardia si trova nel "core" delle Gaillardiinae e insieme al genere Balduina forma un "gruppo fratello".[9]

I caratteri distintivi del genere sono:[10]

  • sia le appendici delle antere che i bracci dello stilo sono privi di ghiandole.
  • il pappo è formato setole o da scaglie con nervatura centrale estesa fino alla punta.

Il numero cromosomico delle specie di questa voce è: 2n = 18, 30, 34 e 38.[10]

Elenco delle specie

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Questo genere ha 21 specie:[2]

Sono elencate oltre 200 tipi di piante tra sottospecie, varietà e cultivar.[11]

Varietà nordamericane:

  • G. aestivalis
    • Gaillardia aestivalis var. aestivalis
    • Gaillardia aestivalis var. flavovirens
    • Gaillardia aestivalis var. winkleri
  • G. arizonica
    • Gaillardia arizonica var. arizonica
    • Gaillardia arizonica var. pringlei
  • Gaillardia x grandiflora (ibrido G. aristata × G. pulchella)
  • G. multiceps
    • Gaillardia multiceps var. microcephala
    • Gaillardia multiceps var. multiceps
  • G. pinnatifida
    • Gaillardia pinnatifida var. linearis
    • Gaillardia pinnatifida var. pinnatifida
  • G. pulchella
    • Gaillardia pulchella var. australis
    • Gaillardia pulchella var. picta
    • Gaillardia pulchella var. pulchella

Specie e varietà argentine:[19]

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]

  • Agassizia A.Gray & Engelm.
  • Calonnea Buc'hoz
  • Cercostylos Less.
  • Galordia Raeusch.
  • Guentheria Spreng.
  • Polatherus Raf.
  • Virgilia L'Hér.

Specie spontanee italiane

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Elenco delle specie presenti in Italia:[2][20]

Chiave per le specie[21]

  • Gaillardia aristata: il ciclo biologico è perenne; le foglie basali e cauline sono sempre presenti; il ricettacolo è di 3-6 mm; le brattee dell'involucro sono 20-40; i fiori sono 12-18.
  • Gaillardia pulchella: il ciclo biologico è annuo; le foglie sono tutte cauline; il ricettacolo è di 0,3-3 mm; le brattee dell'involucro sono 8-14; i fiori sono 40-100.

Varie specie di Gaillardia sono estensivamente coltivate, in tutto il mondo, come piante ornamentali.[22] A partire dalle due dozzine di specie e varietà che costituiscono il genere sono state selezionate, nel tempo, oltre un centinaio di cultivar.

Galleria d'immagini

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  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b c d e World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 23 giugno 2025.
  3. ^ Susanna et al. 2020
  4. ^ Auguste Denis Fougeroux de Bandaroy, Description d'un nouveau genre de Plante. In Mémoires de Mathématique et de Physique, tipi dei Registres de l'Académie Royale des Sciences, 1786.
  5. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 23 giugno 2025.
  6. ^ Pignatti 1982, vol. 3, pag. 1
  7. ^ a b Strasburger 2007, pag. 860
  8. ^ a b Judd 2007, pag. 517
  9. ^ a b c d Funk & Susanna 2009, pag. 691.
  10. ^ a b c d Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 401.
  11. ^ a b c eFloras, su Flora of North America. URL consultato il 23 giugno 2025.
  12. ^ JSTOR Global Plants, su plants.jstor.org. URL consultato il 23 giugno 2025.
  13. ^ a b Judd 2007, pag. 520.
  14. ^ Sunset Western Garden Book, 1995:606–607
  15. ^ Gaillardia suavis, Gaillardia arizonica, Gaillardia aestivalis, Gaillardia coahuilensis, Gaillardia aristata, Gaillardia pulchella, Gaillardia amblyodon, Gaillardia pinnatifida, Gaillardia multiceps, Gaillardia parryi, Gaillardia spathulata. In e-floras.org.
  16. ^ USDA Plants Profile: Gaillardia
  17. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  18. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.
  19. ^ Elisa M. Petenatti, Mauricio J. Pestchanker, Luis A. Del Vitto e Eduardo Guerreiro. Chemotaxonomy of the argentinian species of Gaillardia, Phytochemistry Volume 42, n° 5, luglio 1996, pp 1367-1368
  20. ^ Pignatti 2018, vol. 3, pag. 814
  21. ^ Pignatti 2018, vol. 4, pag. 862
  22. ^ Rita, Gaillardia: Coltivazione, Informazioni e Cura, su L'eden di Fiori e Piante, 28 marzo 2021. URL consultato il 28 marzo 2021.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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