Pianta perenne

In botanica, pianta perenne è una pianta che vive più di due anni[1], a differenza delle annuali e delle biennali. In questo tipo specie la parte aerea dell'organismo vegetale nella stagione fredda può anche morire, ma la radice o altri organi sotterranei sono in grado in primavera di dare origine nuovamente a tali porzioni della pianta.[2]
Esempi[modifica | modifica wikitesto]

Esempi di piante perenni legnose sono: il lillà Syringa vulgaris, mentre la rosa può vivere per qualche decennio; il genere (tassonomia) Lupinus che vive circa sei anni. Gli alberi di alto fusto vivono anche per millenni come esempio il carrubo Ceratonia siliqua, le querce quercus, l'ulivo olea europea, il castagno castanea sativa, ecc... Altre per secoli per esempio il mandorlo prunus dulcis, il mirto Myrtus communis, il ginepro Juniperus communis, il corniolo cornus mas, ecc. Un esempio di pianta erbacea perenne che secca in autunno per poi rifiorire a partire dal rizoma la primavera successiva è la canna comune (Arundo donax).[3]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Marina Mansi, Bianca Venturi e Ettore Ughi, 16 - Le funzioni delle piante superiori, in Tutto biologia, De Agostini, 2010, pp. 188. URL consultato il 24 ottobre 2020.
- ^ perenne, Acta Plantarum - Flora delle Regioni italiane. URL consultato il 21 ottobre 2020.
- ^ Andrea Bucci, Francesco Cerino Badone, Roberto Pilu, CIclo biologica (PDF), in La canna comune (Arundo donax L.), Roma, ARACNE editrice S.r.l, 2012, pp. 13-14, ISBN 978–88–548–4735–4. URL consultato il 21 ottobre 2020.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Pianta perenne, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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