Egidio Lari

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Egidio Lari
arcivescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
  • Arcivescovo titolare di Tiro (1931-1965)
  • Segretario del Nunzio apostolico a Berna (1917-1924)
  • Uditore presso la Nunziatura apostolica a Bruxelles (1924-1925)
  • Uditore presso la Nunziatura apostolica a Rio de Janeiro (1925-1931)
  • Delegato apostolico in Persia (1931-1939)
  • Nunzio apostolico in Bolivia (1939-1945)
 
Nato8 marzo 1882 a Buggiano
Ordinato presbitero18 settembre 1909 dal vescovo Angelo Simonetti
Nominato arcivescovo1º giugno 1931 da papa Pio XI
Consacrato arcivescovo15 agosto 1931 dal cardinale Luigi Sincero
Deceduto17 novembre 1965 (83 anni) a Montecatini Terme
 

Egidio Lari (Buggiano, 8 marzo 1882Montecatini Terme, 17 novembre 1965) è stato un arcivescovo cattolico italiano.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Giovanni e Giuseppa Pellegrini, all'età di dodici anni, avvertita la vocazione religiosa, iniziò gli studi privati con un sacerdote nella sua casa di Borgo a Buggiano, entrando poi nel seminario vescovile di Pescia, dove compì gli studi di filosofia. Nel 1902 s'iscrisse al Pontificio Collegio Leoniano di Anagni, dove nel 1909 conseguì le lauree in teologia e filosofia[1]. Il 18 settembre 1909 fu ordinato sacerdote a Pescia per mano del vescovo Angelo Simonetti. Successivamente all'ordinazione si trasferì a Roma, dove s'iscrisse alla Pontificio Istituto di Sant'Apollinare e qui conseguì la laurea in diritto canonico e civile. Nel dicembre 1912 vinse il concorso per un incarico presso la Sacra Congregazione del Concilio, ma il suo interesse era la carriera diplomatica e nel 1917 sostenne l'esame di diplomazia ecclesiastica alla presenza del pontefice Benedetto XV[1]. Promosso, fu inviato in Svizzera come segretario presso il nunzio apostolico a Berna e vi rimase fino al 1924. Successivamente fu destinato come uditore presso la nunziatura apostolica di Bruxelles per pochi mesi, quindi fu inviato presso la nunziatura apostolica di Rio de Janeiro. Il 1º giugno 1931 fu nominato arcivescovo titolare di Tiro e fu inviato come delegato apostolico in Persia[1]. Ordinato vescovo, tenne il suo primo pontificale il 18 agosto 1931 presso la chiesa di San Pietro apostolo a Borgo a Buggiano. Il 22 febbraio 1932 s'imbarcò da Trieste e giunse a Teheran il 31 marzo, dove fu ricevuto dallo scià. L'11 maggio 1939 fu inviato nunzio apostolico in Bolivia, dove rimase fino al 3 gennaio 1945. Portato a termine l'ultimo incarico, rientrò in famiglia, a Montecatini Terme, dove si dedicò ad attività di beneficenza per i successivi anni di vita. Finanziò la costruzione della nuova chiesa del Corpus Domini nella città termale, inaugurata il 26 luglio 1961, all'interno della quale fu sepolto dopo la morte[2].

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Di Piramo Giuliano, La Chiesa di Pescia, le origini, i vescovi, diocesani illustri, Stamperia Benedetti, Pescia, 1981.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Di Piramo Giuliano, La Chiesa di Pescia, le origini, i vescovi, diocesani illustri, Stamperia Benedetti, Pescia, 1981.
  2. ^ Chiesa del Corpus Domini, su corpusdomini.eu.
Controllo di autoritàVIAF (EN89605898 · ISNI (EN0000 0001 1774 0935 · SBN LIAV094588 · GND (DE1250797780 · WorldCat Identities (ENviaf-89605898