Domenico Bartolucci

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Domenico Bartolucci
cardinale di Santa Romana Chiesa
Psallam Deo Meo
 
Nato7 maggio 1917 a Borgo San Lorenzo
Ordinato presbitero23 dicembre 1939 dal cardinale Elia Dalla Costa
Creato cardinale20 novembre 2010 da papa Benedetto XVI
Deceduto11 novembre 2013 a Roma
 

Domenico Bartolucci (Borgo San Lorenzo, 7 maggio 1917Roma, 11 novembre 2013) è stato un cardinale, compositore e direttore di coro italiano. Maestro perpetuo[1] della Cappella Musicale Pontificia Sistina e accademico di Santa Cecilia, è noto nel campo musicale, sia come compositore che come direttore.

Considerato tra i più autorevoli interpreti di Giovanni Pierluigi da Palestrina[2], ha compiuto, con il coro della Cappella Sistina, numerose esibizioni in tutto il mondo; ha anche diretto numerosi concerti con il Coro dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia (è da ricordare la tournée nell'ex Unione Sovietica).

Ha inoltre diretto il coro della RAI e i principali complessi sinfonico-corali italiani a Roma, Venezia, Trieste, Palermo, ecc.

Biografia

Nato in una famiglia operaia (il padre lavorava in una fornace) entrò giovanissimo nel seminario maggiore di Firenze. Le sue doti canore e musicali furono subito apprezzate e incoraggiate. Iniziò a comporre le prime messe, i primi mottetti, le musiche organistiche, i madrigali e la musica da camera. Nel 1939 ricevette gli ordini sacri e si diplomò in composizione. Alla morte del maestro Bagnoli gli succedette come direttore della Cappella della Cattedrale di Santa Maria del Fiore.

Alla fine del 1942 si recò a Roma per approfondire la conoscenza della musica sacra. Dopo aver ricoperto il ruolo di vice maestro di San Giovanni in Laterano, nel 1947 divenne maestro della Cappella Musicale Liberiana di Santa Maria Maggiore come successore di Licinio Refice. Nel 1952, su indicazione di Lorenzo Perosi, maestro della Cappella Musicale Pontificia "Sistina" dal 1898, fu nominato maestro sostituto. Alla morte di Perosi, avvenuta nel 1956, Pio XII gli conferì l'incarico di direttore perpetuo della Cappella Sistina.

Il complesso della Cappella Musicale Sistina, alla morte di Perosi versava in precarie condizioni. Avviò un'opera di risanamento, sostenuto anche da papa Giovanni XXIII. Nei 40 anni della sua direzione le esecuzioni durante le liturgie papali si alternarono a tournée in vari paesi.[3]

Negli anni del Concilio Vaticano II (1962-1965), contrario all'abbandono del latino, si impegnò affinché la riforma liturgica non prendesse un indirizzo ostile nei confronti della musica sacra. I suoi riferimenti in campo musicale furono la tradizione polifonica palestriniana e il canto gregoriano. Continuò a celebrare la messa tridentina anche dopo la riforma.

Nel 1997 fu sostituito - contravvenendo quindi la nomina papale a perpetuità - alla guida della Cappella Musicale Sistina da mons. Giuseppe Liberto, evento che destò alcune controversie nel contesto della musica liturgica: verosimilmente si volle optare per un'innovazione dello stile che più si confacesse alle celebrazioni di massa care a Giovanni Paolo II, e della cui regia era responsabile mons. Piero Marini, maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, a detta di molti tra i responsabili del suo accantonamento. Tra coloro che più avversarono la decisione fu il cardinale Joseph Ratzinger[4], il quale, divenuto papa, il 24 giugno 2006 lo richiamò a dirigere un concerto nella Cappella Sistina.[5]

Nel concistoro del 20 novembre 2010 papa Benedetto XVI lo elevò alla dignità cardinalizia all'età di 93 anni, 6 mesi e 13 giorni. Si trattava del cardinale nominato più anziano di sempre nella storia della Chiesa Cattolica. Gli fu assegnata la diaconia dei Santissimi Nomi di Gesù e Maria in via Lata.

Si spense l'11 novembre 2013 all'età di 96 anni.

L'attività di compositore

Bartolucci si è dedicato sia all'insegnamento che alla composizione. Il corpus di opere già pubblicate supera i quaranta volumi e comprende Mottetti, Madrigali, Messe, Laudi, Inni, musiche sinfoniche, organistiche e da camera, e soprattutto una serie di oratori per soli, coro e orchestra. È da menzionare anche il Brunellesco, un'opera lirica in tre atti mai eseguita con l'autore in vita.

La concezione della musica per Bartolucci si fonda sul "dire" con naturalezza e spontaneità, rifuggendo astrattezze e astruserie. I suoi punti di riferimento sono il canto gregoriano, Giovanni Pierluigi da Palestrina e Giuseppe Verdi. Caratteristica di tutta la concezione estetica del compositore è quella di un ossequio alla tradizione, alla cui base colloca «una notevole severità di canto e quella limpida e solida polifonicità» indicate nella prefazione del suo Primo Libro dei Mottetti.

Opere

Le opere di Domenico Bartolucci sono edite in 49 volumi da Edizioni Cappella Sistina.

Mottetti

  • Primo libro dei Mottetti (Antifone Mariane), 30 mottetti a 4 voci e Litanie Lauretane
  • Secondo libro dei Mottetti, 25 canti a 1-2-3-4 voci uguali con organo
  • Terzo libro dei Mottetti, 44 mottetti a 4 voci
  • Quarto libro dei Mottetti, 35 mottetti a 5-6-7-8 voci
  • Quinto libro dei Mottetti, 24 mottetti a 4-5-6 voci e organo
  • Sesto libro dei Mottetti, 20 mottetti a 4-5-6-7-8 voci a cappella o con organo
  • Cantica varia, 7 composizioni a 4-5-6 voci a cappella o con organo
  • Sacrae Cantiones, 46 mottetti a più voci

Inni

  • Inni, 36 inni a 3-4-5-6 voci per l'anno liturgico
  • Magnificat, 4 cantici a 2-3-4 voci a organo e 8 cantici a 5 voci a cappella sugli 8 modi modali
  • Natale, 26 composizioni a 1-2-3-4-5-6 voci
  • Settimana Santa, messe, mottetti e responsori a 4-5 voci

Laudi e Madrigali

  • Laudi Mariani, 24 laudi a 3-4-7 voci
  • Primo libro dei Madrigali, 18 madrigali a 3-4-5-6 voci
  • Secondo libro dei Madrigali, 13 madrigali a 3-4 voci e pianoforte
  • Miserere, per baritono solo, coro a 6 voci e orchestra; riduzione per canto e pianoforte. Prima esecuzione assoluta nella Pieve di San Lorenzo in Borgo San Lorenzo (FI), paese natale del Maestro. Video Parte 1 [1] e Parte 2 [2]

Messe

  • Messe (alternate al canto Gregoriano) 8 messe a 4-5 voci
  • Primo libro delle Messe, 5 messe a 1-2-3-4 voci
  • Secondo libro delle Messe, 5 messe a 2-3-4 voci
  • Terzo libro delle Messe, 6 messe a 3-4 voci
  • Quarto libro delle Messe (Dominicis infra annum), 5 messe a 3 voci
  • Messa Jubilaei, per coro a 4 voci, organo e piccola orchestra
  • Messa Assumptionis, a 6 voci con orchestra
  • Messa in onore di S. Cecilia, per soprano, coro a 4 voci, organo e piccola orchestra
  • Messa pro Defunctis, per soli, coro a 8 voci e orchestra; riduzione per canto e pianoforte
  • Messa de Angelis, per soli, coro a 4 voci e orchestra

Opere e Oratori

  • Brunellesco, opera lirica in tre atti, per coro e orchestra
  • Baptisma, poemetto sacro per soprano e basso solista, coro a 3 voci di soprani contralto e orch.
  • La Natività, oratorio per soli, coro a 8 voci e orchestra;
  • La Passione, oratorio per soli, coro a 6 voci e orchestra;
  • La tempesta sul lago, oratorio per soli, coro a 4-7 voci, e orchestra;
  • Gloriosi Principes, oratorio per soli, coro a 6 voci e orchestra;

Altre composizioni

  • Trittico Mariano, per organo
  • Organo, composizioni per organo e per clavicembalo
  • Sinfonia rustica (Mugellana)
  • Concerto in mi, per pianoforte e orchestra
  • Romanza, con variazioni, per violino solo
  • Sonata in sol, per violino e pianoforte
  • Trio in la, per violino, violoncello e pianoforte

Onorificenze

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Balì cavaliere di gran croce di onore e devozione per cardinali di Santa romana chiesa - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme - nastrino per uniforme ordinaria

Note

  1. ^ http://www.vatican.va/news_services/press/documentazione/documents/cardinali_biografie/cardinali_bio_bartolucci_d_it.html
  2. ^ Ho fatto un sogno: è risorta la musica di Palestrina e Gregorio Magno, in chiesa.espresso.repubblica.it, 21 luglio 2006.
  3. ^ I Paesi visitati da Bartolucci furono: Austria, Germania, Irlanda, Francia, Belgio, Olanda, Spagna, Isole Filippine, Australia, Canada, Stati Uniti, Turchia, Polonia, Giappone.
  4. ^ Articolo su www.chiesa.espressoonline.it
  5. ^ Il programma del concerto comprendeva musiche del repertorio della polifonia sacra di Giovanni Pierluigi da Palestrina, accanto a composizioni dello stesso Bartolucci, tra cui il mottetto a 6 voci "Oremus pro Pontifice nostro Benedicto" dedicato al Papa.
  6. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

Bibliografia

DOMENICO BARTOLUCCI e la Musica sacra del Novecento, Enzo Fagiolo
La monografia, di circa 250 pagine, pubblicata nel 2009 da Armelin – Musica (Padova), ampiamente illustrata ed annotata, vuole documentare l’opera di compositore, interprete e didatta di Domenico Bartolucci e il suo pensiero sulla musica sacra, in particolare liturgica, nella storia e nel difficile momento presente. I capitoli dell’opera sono preceduti da un profilo biografico del Maestro, riguardante principalmente il periodo di formazione giovanile, musicale e sacerdotale. Il primo capitolo contiene l’elenco dettagliato delle sue composizioni, preceduto da una guida ragionata al catalogo. Il secondo, il più ampio, i saggi critici sulle composizioni, scritti da vari musicologi nel tempo, preceduti dalle prefazioni che lo stesso autore ha redatto per i relativi volumi a stampa evocanti le circostanze della composizione ed esecuzione delle stesse. Il terzo rievoca la sua lunga attività di compositore e direttore della Cappella Musicale Pontificia Sistina e di altri complessi di varie istituzioni concertistiche. Il quarto riunisce alcuni dei suoi più significativi saggi, già pubblicati altrove. Il quinto riporta saggi di musicologi, musicisti e cantori sul suo modo di comporre, dirigere e insegnare. Conclude il volume un elenco delle incisioni discografiche di musiche polifoniche, oratoriali ed organistiche, quasi tutte da lui eseguite.
Storia della Cappella Musicale Pontificia. Il Novecento, Salvatore de Salvo
Il volume, edito nel 2005 dalla Fondazione Giovanni Pierluigi da Palestrina fa parte di un progetto editoriale che vuole documentare l’attività del prestigioso complesso corale a servizio della liturgia dei romani pontefici, fin dalla sua costituzione. Nel volume in oggetto, il settimo della serie, si ripercorre la storia della Cappella Musicale Pontificia nel secolo XIX, dominata, nella sua prima metà da Lorenzo Perosi, nella seconda da Domenico Bartolucci, vice maestro dal 1952 al 1956, quando venne nominato Direttore Perpetuo da Papa Pio XII. Mediante i diari della Cappella, lettere e documenti vari, rivivono i particolari della sua vita interna, dei servizi liturgici e concertistici e del repertorio musicale composto per le funzioni papali, da Pio X a Giovanni Paolo II.

Voci correlate

Collegamenti esterni

Predecessore Maestro Direttore della Cappella Musicale Liberiana Successore
Licinio Refice 1947 - 1977 Valentino Miserachs Grau
Predecessore Maestro Direttore della Cappella Musicale Pontificia “Sistina” Successore
Lorenzo Perosi 1956 - 1997 Giuseppe Liberto
Predecessore Cardinale diacono dei Santissimi Nomi di Gesù e Maria in via Lata Successore
Avery Robert Dulles 20 novembre 2010 - 11 novembre 2013 vacante
Controllo di autoritàVIAF (EN51536651 · ISNI (EN0000 0000 7826 3004 · SBN CFIV118640 · Europeana agent/base/39010 · LCCN (ENnr89017343 · GND (DE140254757 · BNE (ESXX4825320 (data) · BNF (FRcb138912029 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nr89017343