Daniela Gini

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Daniela Gini
Dati biografici
Paese Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 162 cm
Peso 67 kg
Familiari Massimo Gini (padre)
Rugby a 15
Ruolo Terza linea centro
Ritirata 2010
Carriera
Attività giovanile
1990-1991S.S. Lazio
1991-1992Rugby Roma
Attività di club[1]
1992-1999Rugby Roma
1999-2006CUS Roma
2006-2007Rugby Roma
2007-2010Red & Blu
Attività da giocatrice internazionale
1993-2010Bandiera dell'Italia Italia51 (0)

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Statistiche aggiornate al 30 maggio 2020

Daniela Gini (Roma, 14 agosto 1977) è un'ex rugbista a 15 italiana, in carriera attiva nel ruolo di terza e, talora, seconda linea.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia di Massimo Gini, già giocatore del Rugby Roma e internazionale per l'Italia tra gli anni sessanta e settanta[1], Daniela Gini iniziò a giocare a rugby a 13 anni nelle giovanili della S.S. Lazio; l'assenza di un torneo under-14, tuttavia, non le permetteva di scendere in campo in maniera ufficiale[1]. A 14 anni fu tesserata dalla femminile del Rugby Roma[1].

Già nel 1993, a 16 anni, esordì in nazionale italiana, a Rovigo contro la Francia. Dopo 7 stagioni nel Rugby Roma, passò al CUS Roma, per poi fare ritorno dopo sei anni alla società d'origine; a causa della crisi economica del club che nel 2007 chiuse la sezione femminile[1], emigrò con molte compagne di squadra nella neoistituita Red & Blu, squadra provinciale con sede a Colleferro, della quale divenne capitano capitano; nel 2010, a 33 anni, chiuse l'attività agonistica[1].

In nazionale ha disputato due Coppe del Mondo (1998 e 2002), tutte le edizioni dei tornei europei femminili laureandosi campione d'Europa nel 2005 e saltando solo quello del 2004 per maternità[2], nonché tutti i Sei Nazioni, nella cui edizione 2010, il 12 marzo a Montpellier contro la Francia, divenne la quinta italiana a raggiungere quota 50 test match[2]; a parte la maternità, l'unica altra interruzione della sua attività fu dovuta a un infortunio occorsole nel novembre 2005, in cui si procurò una frattura a malleoli e perone nel segnare una meta[3].

Di professione contabile[3][4], è sposata con Vincenzo Biondi, già rugbista per L'Aquila, campione d'Italia 1993-94, e ha una figlia nata nel 2004[2]; nel 2005 fu anche commentatrice per Sky degli incontri dell'Italia nel Sei Nazioni[5].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia di bronzo al valore atletico - nastrino per uniforme ordinaria
«Oltre 20 presenze in nazionale (brevetto 22558)[6]»
— 2002

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Alessio Argentieri, Daniela Gini: di padre in figlia e oltre, in Attualità, 30 gennaio 2022. URL consultato il 29 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2022).
  2. ^ a b c Daniela Gini: 50 caps, il rugby un marchio di famiglia (PDF), su federugby.it, Federazione Italiana Rugby, 12 marzo 2010. URL consultato il 30 maggio 2010 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2016).
  3. ^ a b Corrado Sannucci, Rugby, rimmel e fango: le ragazze che fanno meta, in la Repubblica, 30 gennaio 2008. URL consultato il 30 maggio 2010.
  4. ^ Daniela Gini, Gioco, lavoro e faccio la mamma, in l'Unità, 10 ottobre 2008. URL consultato l'8 aprile 2016 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2016).
  5. ^ Enrica Speroni, Lo sport con la voce da donna, in la Gazzetta dello Sport, 25 febbraio 2005. URL consultato l'8 aprile 2016.
  6. ^ Benemerenze sportive di Daniela Gini, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Daniela Gini, su Red&Blu Rugby a.s.d., agosto 2019. URL consultato il 12 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).