Coppa del Mondo di rugby femminile 1998

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Coppa del Mondo di rugby femminile 1998
1998 Women’s Rugby World Cup
Wereldkampioenschap rugby vrouwen 1998
Logo della competizione
Competizione Coppa del Mondo femminile
Sport Rugby a 15
Edizione
Organizzatore Rugby Nederland e World Rugby[1]
Date dal 1º maggio 1998
al 16 maggio 1998
Luogo Paesi Bassi
Partecipanti 16
Formula fase a gironi + play-off
Sede finale Nationaal Rugby Centrum (Amsterdam)
Risultati
Vincitore Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda
(1º titolo)
Finalista Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Terzo Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
Statistiche
Miglior marcatore Bandiera della Nuova Zelanda Annaleah Rush (73)
Record mete Bandiera dei Paesi Bassi Minke Docter (9)
Incontri disputati 40
Cronologia della competizione
Coppa del Mondo 1994 Coppa del Mondo 2002

La Coppa del Mondo di rugby femminile 1998 (in inglese 1998 Women’s Rugby World Cup; in olandese Wereldkampioenschap rugby vrouwen 1998) fu la 3ª edizione della Coppa del mondo di rugby a 15 femminile per squadre nazionali, nonché la prima organizzata dall’International Rugby Board[2], l’organo di governo del rugby a 15 mondiale oggi noto come World Rugby; per circa dieci anni dalla sua istituzione quella in oggetto fu considerata la 1ª Coppa del Mondo fin quando l’IRB non ne ufficializzò anche il palmarès delle edizioni 1991 e 1994 non tenutesi sotto la sua egida[3].

Si tenne tra 16 squadre nazionali dal 1º al 16 maggio 1998 ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, e tutti gli incontri furono ospitati nel complesso sportivo federale Nationaal Rugby Centrum, fornito di due campi che resero possibile anche lo svolgimento in contemporanea di due incontri alla volta, laddove necessario per esigenze di calendario. La vittoria finale arrise alla Nuova Zelanda, che così conquistò il primo di quattro consecutivi titoli di campione del mondo, che in finale batté gli Stati Uniti con il punteggio di 44-12 davanti a un pubblico di circa 2 500 spettatori[4].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'organizzazione[modifica | modifica wikitesto]

La Coppa del 1998 prese vita su premesse completamente differenti da quelle delle prime due edizioni; se nel 1991 l’International Rugby Football Board aveva ignorato l’avvenimento e nel 1994 aveva ventilato un proprio patrocinio salvo poi sconfessarlo a tre mesi dalla data d’inizio, per la terza edizione della Coppa decise di assumere in proprio l’organizzazione dell’evento[2] garantendole così l’ufficialità necessaria ad assicurare la presenza di tutte le federazioni ad essa affiliate o associate. La federazione dei Paesi Bassi, che quattro anni prima aveva rifiutato di affrontare le spese di organizzazione dopo che l’IRFB negò il sostegno alla manifestazione, fu incaricata di allestire la prima edizione ufficiale del torneo.

L’egida della IRFB, nel frattempo divenuta International Rugby Board nel 1997, garantì anche la copertura di tutti i costi organizzativi[2] e l’afflusso degli sponsor: per esempio la squadra inglese poté affrontare il torneo forte di un finanziamento di 146 000 sterline dell’epoca provenienti dalla quota di fondo delle lotterie di Stato destinato agli aiuti allo sport[2][5] e di un compenso della compagnia assicurativa Swiss Life per portare il suo nome sulle maglie[2]; la nazionale irlandese ricevette altresì un contributo federale di 20 000 sterline[2] e più in generale, sebbene molte giocatrici, in particolare quelle che svolgevano pubblico servizio come agenti di polizia o infermiere, dovettero prendere permessi non retribuiti sul posto di lavoro, le spese individuali di partecipazione si ridussero di molto[2].

Rispetto al 1994 tornarono nel torneo la Nuova Zelanda, dopo che la mancata ufficializzazione dell’edizione precedente aveva causato il ritiro del patrocinio alla squadra da parte della NZRU[2], l’Italia e la Spagna ed esordìrono l’Australia, nata quattro anni prima e ancora in cerca della sua prima vittoria in un test match, e la Germania.

Il torneo[modifica | modifica wikitesto]

Le Black Ferns si presentavano forti di un 67-0 inflitto all’Inghilterra pochi mesi prima in occasione del primo incontro assoluto tra le due squadre, e apparvero a tutti come le più serie candidate al titolo finale[2], mentre l’Inghilterra campione uscente, gli Stati Uniti e la Francia erano indicate come le più attendibili rivali. La ripartizione dei quattro gruppi, in ciascuno dei quali ognuna delle squadre citate fu sorteggiata, confermò in effetti tale indicazione, perché tutte le favorite vinsero il proprio girone ed entrarono nei quarti a punteggio pieno; nel girone dell’Inghilterra la sorpresa fu il Canada che ebbe la meglio sulle padrone di casa olandesi a pari punti perché vincitrici dello scontro diretto. Stessa dinamica negli successivi due gironi, dove ci furono altrettanti ex aequo a quota 2 punti: in quello degli Stati Uniti la seconda classificata, la Spagna, si qualificò a spese del Galles, in quello della Nuova Zelanda fu la Scozia ad avere la meglio sull’Italia (nonostante quest’ultima vantasse un +47 di differenza punti rispetto alle britanniche). Nel girone D invece fu la differenza punti marcati/subìti a mandare avanti l’Australia e a dirottare il Kazakistan al minitorneo per il nono posto.

Anche i quarti di finale rispettarono sostanzialmente il pronostico con Inghilterra, Stati Uniti e Nuova Zelanda che prevalsero nettamente su, rispettivamente, Australia, Scozia e Spagna[6]; di nuovo il Canada fu la sorpresa, vincitore 9-7 sulla Francia e in semifinale destinato a incontrare le vicine di casa statunitensi.

Lo scontro nordamericano di finale si risolse in una vittoria della nazionale a stelle e strisce che si impose per 46-6, mentre invece quello tra neozelandesi e inglesi vide le Black Ferns sopravanzare nettamente le Roses per 44-11[7].

La finale fu la riproposizione di quella di due edizioni prima che vide le americane battere le neozelandesi, ma pochi tra gli addetti ai lavori pronosticarono un esito simile a quello del 1991[7]: le Black Ferns vinsero infatti 44-12 e si laurearono per la prima volta campionesse del mondo, mentre nella finale di consolazione l’Inghilterra surclassò il Canada per 81-15[4]. Per gli Stati Uniti si trattò dell’ultima presenza fra le prime 4 per i successivi 19 anni, mentre per la Nuova Zelanda del primo di quattro titoli mondiali consecutivi.

Squadre partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Americhe Asia Europa Oceania

Formula[modifica | modifica wikitesto]

Le 16 squadre furono ripartite in 4 gironi di 4 squadre ciascuno (A, B, C e D), e l’accoppiamento riguardò solo la prima giornata; nella successiva le due squadre vincitrici si sarebbero incontrate tra di loro, e così le due perdenti della prima giornata. La classifica complessiva, calcolata su tali due incontri, avrebbe tenuto conto, a pari punti tra due o più squadre, innanzitutto dei risultati degli incontri diretti tra di esse e a seguire della differenza punti fatti/subiti.

Le prime due classificate di ogni girone accedettero ai quarti di finale per il titolo; le ultime due a quelle del nono posto a scalare. Gli accoppiamenti di quarti e semifinale delle prime 8 squadre furono:

  1. Vincente A1 — D2 vs vincente C1 — B2
  2. Vincente A2 — D1 vs vincente C2 — B1

Le perdenti di tali incontri disputarono il minitorneo per il quinto posto (Plate).

Per quanto riguarda invece i posti dal nono al sedicesimo, gli accoppiamenti riguardarono gli stessi gironi. Le semifinali per il nono posto (Bowl) furono determinati dai seguenti incontri:

  1. Vincente A3 — D4 vs vincente C3 — B4
  2. Vincente A4 — D3 vs vincente C4 — B3

Le perdenti disputarono il minitorneo per il tredicesimo posto (Shield). Tutte le gare si svolsero a eliminazione diretta.

Gironi[modifica | modifica wikitesto]

Girone A Girone B Girone C Girone D

Fase a gironi[modifica | modifica wikitesto]

Girone A[modifica | modifica wikitesto]

Data Incontro Risultato Sede
1-5-1998 Paesi BassiCanada 7-16 Amsterdam
2-5-1998 InghilterraSvezia 75-0 Amsterdam
5-5-1998 CanadaInghilterra 6-72 Amsterdam
5-5-1998 SveziaPaesi Bassi 0-44 Amsterdam
Classifica G V N P PF PS PT
1 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 2 2 0 0 147 6 +141 4
2 Bandiera del Canada Canada 2 1 0 1 22 79 -57 2
3 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 2 1 0 1 51 16 +35 2
4 Bandiera della Svezia Svezia 2 0 0 2 0 119 -119 0

Girone B[modifica | modifica wikitesto]

Data Incontro Risultato Sede
2-5-1998 SpagnaGalles 28-18 Amsterdam
2-5-1998 RussiaStati Uniti 0-84 Amsterdam
5-5-1998 SpagnaStati Uniti 16-38 Amsterdam
5-5-1998 RussiaGalles 7-83 Amsterdam
Classifica G V N P PF PS PT
1 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 2 2 0 0 122 16 +106 4
2 Bandiera della Spagna Spagna 2 1 0 1 44 56 -12 2
3 Bandiera del Galles Galles 2 1 0 1 101 35 +66 2
4 Bandiera della Russia Russia 2 0 0 2 7 167 -160 0

Girone C[modifica | modifica wikitesto]

Data Incontro Risultato Sede
2-5-1998 GermaniaNuova Zelanda 6-134 Amsterdam
2-5-1998 ItaliaScozia 8-37 Amsterdam
5-5-1998 Nuova ZelandaScozia 76-0 Amsterdam
5-5-1998 GermaniaItalia 5-34 Amsterdam
Classifica G V N P PF PS PT
1 Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda 2 2 0 0 210 6 +204 4
2 Bandiera della Scozia Scozia 2 1 0 1 37 84 -47 2
3 Bandiera dell'Italia Italia 2 1 0 1 42 42 0 2
4 Bandiera della Germania Germania 2 0 0 2 11 168 -157 0

Girone D[modifica | modifica wikitesto]

Data Incontro Risultato Sede
2-5-1998 FranciaKazakistan 23-6 Amsterdam
2-5-1998 AustraliaIrlanda 21-0 Amsterdam
5-5-1998 AustraliaFrancia 8-10 Amsterdam
5-5-1998 IrlandaKazakistan 6-12 Amsterdam
Classifica G V N P PF PS PT
1 Bandiera della Francia Francia 2 2 0 0 33 14 +19 4
2 Bandiera dell'Australia Australia 2 1 0 1 29 10 +19 2
3 Bandiera del Kazakistan Kazakistan 2 1 0 1 18 29 -11 2
4 Bandiera dell'Irlanda Irlanda 2 0 0 2 6 33 -27 0

Fase a play-off[modifica | modifica wikitesto]

Quarti di finale per il 9º posto[modifica | modifica wikitesto]

Quarti di finale Semifinali Finale 9º posto
  Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi   18
  Bandiera dell'Irlanda Irlanda   21  
  Bandiera dell'Irlanda Irlanda   20
    Bandiera dell'Italia Italia   5  
  Bandiera dell'Italia Italia   51
  Bandiera della Russia Russia   7  
  Bandiera dell'Irlanda Irlanda   10
    Bandiera del Kazakistan Kazakistan   26
  Bandiera della Germania Germania   12
  Bandiera del Galles Galles   55  
  Bandiera del Galles Galles   13 Finale 11º posto
    Bandiera del Kazakistan Kazakistan   18  
  Bandiera del Kazakistan Kazakistan   47   Bandiera dell'Italia Italia   10
  Bandiera della Svezia Svezia   5     Bandiera del Galles Galles   12
Amsterdam
9 maggio 1998, ore 11 UTC+2
Italia Bandiera dell'Italia51 – 7
referto
Bandiera della Russia RussiaRugby Centrum 1
Arbitro: Bandiera della Spagna José Juega

Amsterdam
9 maggio 1998, ore 13 UTC+2
Kazakistan Bandiera del Kazakistan47 – 5
referto
Bandiera della Svezia SveziaRugby Centrum 1
Arbitro: Bandiera dei Paesi Bassi Sean Mallon

Amsterdam
9 maggio 1998, ore 15 UTC+2
Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi18 – 21
referto
Bandiera dell'Irlanda IrlandaRugby Centrum 1
Arbitro: Bandiera dell'Inghilterra Sarah Stanley

Amsterdam
9 maggio 1998, ore 17 UTC+2
Galles Bandiera del Galles55 – 12
referto
Bandiera della Germania GermaniaRugby Centrum 1
Arbitro: Bandiera dell'Australia Carolyn Warren

Play-off per il 13º posto[modifica | modifica wikitesto]

Semifinali Finale 13º posto
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 61
Bandiera della Russia Russia 0 Bandiera della Russia Russia 3
Bandiera della Germania Germania 20 Bandiera della Svezia Svezia 23
Bandiera della Svezia Svezia 18
Finale 15º posto
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 67
Bandiera della Germania Germania 3


Semifinali[modifica | modifica wikitesto]

Amsterdam
12 maggio 1998, ore 11:15 UTC+2
Germania Bandiera della Germania20 – 18
referto
Bandiera della Svezia SveziaRugby Centrum 2
Arbitro: Bandiera della Francia Daniel Gillet

Amsterdam
12 maggio 1998, ore 13:15 UTC+2
Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi61 – 0
referto
Bandiera della Russia RussiaRugby Centrum 2
Arbitro: Bandiera dell'Irlanda Eddie Walsh

Finale per il 15º posto[modifica | modifica wikitesto]

Amsterdam
15 maggio 1998, ore 16:15 UTC+2
Russia Bandiera della Russia3 – 23
referto
Bandiera della Svezia SveziaRugby Centrum 2
Arbitro: Bandiera dei Paesi Bassi Sean Mallon

Finale per il 13º posto[modifica | modifica wikitesto]

Amsterdam
15 maggio 1998, ore 18 UTC+2
Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi67 – 3
referto
Bandiera della Germania GermaniaRugby Centrum 1
Arbitro: Bandiera dell'Irlanda Gordon Black

Play-off per il 9º posto[modifica | modifica wikitesto]

Semifinali[modifica | modifica wikitesto]

Amsterdam
12 maggio 1998, ore 15:15 UTC+2
Galles Bandiera del Galles13 – 18
referto
Bandiera del Kazakistan KazakistanRugby Centrum 2
Arbitro: Bandiera della Spagna José Juega

Amsterdam
12 maggio 1998, ore 17:15 UTC+2
Irlanda Bandiera dell'Irlanda20 – 5
referto
Bandiera dell'Italia ItaliaRugby Centrum 2
Arbitro: Bandiera dei Paesi Bassi Sean Mallon

Finale per l’11º posto[modifica | modifica wikitesto]

Amsterdam
15 maggio 1998, ore 16:15 UTC+2
Italia Bandiera dell'Italia10 – 12
referto
Bandiera del Galles GallesRugby Centrum 1
Arbitro: Bandiera della Spagna José Juega

Finale per il 9º posto[modifica | modifica wikitesto]

Amsterdam
15 maggio 1998, ore 20:15 UTC+2
Irlanda Bandiera dell'Irlanda10 – 26
referto
Bandiera del Kazakistan KazakistanRugby Centrum 1
Arbitro: Bandiera dell'Italia Rossano Faccioli

Quarti di finale per il titolo[modifica | modifica wikitesto]

Quarti di finale Semifinali Finale
  Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra   30
  Bandiera dell'Australia Australia   13  
  Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra   11
    Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda   44  
  Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda   46
  Bandiera della Spagna Spagna   3  
  Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda   44
    Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti   12
  Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti   25
  Bandiera della Scozia Scozia   10  
  Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti   46 Finale 3º posto
    Bandiera del Canada Canada   6  
  Bandiera della Francia Francia   7   Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra   81
  Bandiera del Canada Canada   9     Bandiera del Canada Canada   15
Amsterdam
9 maggio 1998, ore 11:15 UTC+2
Stati Uniti Bandiera degli Stati Uniti25 – 10
referto
Bandiera della Scozia ScoziaRugby Centrum 2
Arbitro: Bandiera dell'Italia Rossano Faccioli

Amsterdam
9 maggio 1998, ore 13:15 UTC+2
Francia Bandiera della Francia7 – 9
referto
Bandiera del Canada CanadaRugby Centrum 2
Arbitro: Bandiera dell'Inghilterra Rob Sawyer

Amsterdam
9 maggio 1998, ore 15:15 UTC+2
Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra30 – 13
referto
Bandiera dell'Australia AustraliaRugby Centrum 2
Arbitro: Bandiera della Francia Daniel Gillet

Amsterdam
9 maggio 1998, ore 17:15 UTC+2
Nuova Zelanda Bandiera della Nuova Zelanda46 – 3
referto
Bandiera della Spagna SpagnaRugby Centrum 2
Arbitro: Bandiera del Galles Huw Lewis

Play-off per il 5º posto[modifica | modifica wikitesto]

Semifinali Finale 5º posto
Bandiera dell'Australia Australia 17
Bandiera della Spagna Spagna 15 Bandiera dell'Australia Australia 25
Bandiera della Scozia Scozia 27 Bandiera della Scozia Scozia 15
Bandiera della Francia Francia 7
Finale 7º posto
Bandiera della Spagna Spagna 22
Bandiera della Francia Francia 9


Semifinali[modifica | modifica wikitesto]

Amsterdam
12 maggio 1998, ore 11 UTC+2
Scozia Bandiera della Scozia27 – 7
referto
Bandiera della Francia FranciaRugby Centrum 1
Arbitro: Bandiera dell'Inghilterra Ed Morrison

Amsterdam
12 maggio 1998, ore 13 UTC+2
Australia Bandiera dell'Australia17 – 15
referto
Bandiera della Spagna SpagnaRugby Centrum 1
Arbitro: Bandiera dell'Italia Rossano Faccioli

Finale per il 7º posto[modifica | modifica wikitesto]

Amsterdam
16 maggio 1998, ore 12:15 UTC+2
Francia Bandiera della Francia9 – 22
referto
Bandiera della Spagna SpagnaRugby Centrum 2
Arbitro: Bandiera dell'Irlanda Eddie Walsh

Finale per il 5º posto[modifica | modifica wikitesto]

Amsterdam
12 maggio 1998, ore 14 UTC+2
Australia Bandiera dell'Australia25 – 15
referto
Bandiera della Scozia ScoziaRugby Centrum 1
Arbitro: Bandiera del Galles Huw Lewis

Play-off per il titolo[modifica | modifica wikitesto]

Semifinali[modifica | modifica wikitesto]

Amsterdam
12 maggio 1998, ore 15 UTC+2
Stati Uniti Bandiera degli Stati Uniti46 – 6
referto
Bandiera del Canada CanadaRugby Centrum 1
Arbitro: Bandiera dell'Irlanda Gordon Black

Amsterdam
12 maggio 1998, ore 17 UTC+2
Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra11 – 44
referto
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova ZelandaRugby Centrum 1
Arbitro: Bandiera del Galles Huw Lewis

Finale per il 3º posto[modifica | modifica wikitesto]

Amsterdam
12 maggio 1998, ore 14 UTC+2
Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra81 – 15
referto
Bandiera del Canada CanadaRugby Centrum 1
Arbitro: Bandiera della Francia David Gillet

Finale[modifica | modifica wikitesto]

Amsterdam
12 maggio 1998, ore 16:15 UTC+2
Nuova Zelanda Bandiera della Nuova Zelanda44 – 12
referto
Bandiera degli Stati Uniti Stati UnitiRugby Centrum 1 (2500 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Inghilterra Ed Morrison

Classifica finale[modifica | modifica wikitesto]

Squadra
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
4 Bandiera del Canada Canada
5 Bandiera dell'Australia Australia
6 Bandiera della Scozia Scozia
7 Bandiera della Spagna Spagna
8 Bandiera della Francia Francia
9 Bandiera del Kazakistan Kazakistan
10 Bandiera dell'Irlanda Irlanda
11 Bandiera del Galles Galles
12 Bandiera dell'Italia Italia
13 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
14 Bandiera della Germania Germania
15 Bandiera della Svezia Svezia
16 Bandiera della Russia Russia

Il post-torneo[modifica | modifica wikitesto]

David Hands, dalle colonne del Times, scrisse che la vittoria della Nuova Zelanda[4] aveva «fissato un nuovo standard di eccellenza» nel gioco, e che quello sarebbe stato il livello cui aspirare per puntare alla vittoria della successiva Coppa del 2002[4] (che in effetti fu vinto di nuovo dalle Black Ferns in finale sulle inglesi).

In particolare fu messo in risalto il gap tra le prime tre e le altre, come la vittoria inglese per 81-15 sul Canada nella finale per il terzo posto testimoniò[4]. Nonostante quest’ultimo pesante rovescio, tuttavia, la Coppa del 1998 significò il passaggio del testimone del rugby nordamericano: la squadra a stelle e strisce, infatti, fino all’edizione 2017 non riuscì più a raggiungere neppure la semifinale mentre le canadesi disputarono la prima di tre consecutive e, nel 2014, giunsero a giocarsi il titolo in finale contro l’Inghilterra.

Per quanto riguarda invece la citata Inghilterra e la Nuova Zelanda, nelle successive tre edizioni le due squadre monopolizzarono il torneo incontrandosi sempre in finale; di fatto, fino al 2017, non vi sarebbe stata un’edizione in cui una delle due o entrambe non figurassero nella gara di assegnazione per il titolo.

Nel 2009 l’International Rugby Board, infine, ufficializzò anche le due edizioni del 1991 e del 1994, facendo così diventare quella del 1998 la terza edizione della Coppa del Mondo[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ All’epoca sotto il nome di International Rugby Board
  2. ^ a b c d e f g h i (EN) David Hands, England outlook blackened by rivals, in The Times, 1º maggio 1998. URL consultato il 29 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2018).
  3. ^ a b (EN) The History of the Women’s Rugby World Cup, su englandrugby.com, Rugby Football Union, 21 luglio 2017. URL consultato il 14 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2018).
  4. ^ a b c d e (EN) David Hands, New Zealand expose limitations, in The Times, 19 maggio 1998. URL consultato il 29 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2018).
  5. ^ (EN) Chris Hewett, Women’s Rugby Union: Burns sets tone as a Corinthian with attitude, in The Independent, 2 maggio 1998. URL consultato il 29 agosto 2018.
  6. ^ (EN) Marian Phillips, George opens route for grand England defence, in The Sunday Times, 10 maggio 1998. URL consultato il 29 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2018).
  7. ^ a b (EN) John Wales, Rugby Union: Other All Blacks end defence, in The Guardian, 13 maggio 1998. URL consultato il 29 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2018).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (NLEN) Sito ufficiale, su home.wxs.nl (archiviato dall'url originale il 21 aprile 1999). Modifica su Wikidata
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