Qualificazioni alla Coppa del Mondo di rugby femminile 2021

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Qualificazioni alla Coppa del Mondo di rugby femminile 2021
Organizzatore World Rugby
Date dal 9 agosto 2019
al 25 febbraio 2022
Partecipanti 23
Qualificate 5
Qualificazioni Africa
Date 9 agosto 2019 ― 17 agosto 2019
Partecipanti 4
Qualificate Bandiera del Sudafrica Sudafrica
Qualificazioni Asia
Date 19 giugno 2019 ― 12 ottobre 2021
Partecipanti 7
Qualificate Bandiera del Giappone Giappone
Qualificazioni Europa
Date 7 marzo 2020 ― 25 settembre 2021
Partecipanti 6
Qualificate Bandiera dell'Italia Italia
Qualificazioni Oceania
Date 18 novembre 2019 ― 18 aprile 2020
Partecipanti 4
Qualificate Bandiera delle Figi Figi
Ripescaggi
Date 19 febbraio 2022 ― 25 febbraio 2022
Partecipanti 3
Qualificate Bandiera della Scozia Scozia
Cronologia della competizione
2017 2025

Le qualificazioni alla Coppa del Mondo di rugby femminile 2021 si tennero tra il 9 agosto 2019 e il 25 febbraio 2022 e videro la partecipazione di 23 squadre nazionali che si affrontarono in tornei di qualificazione su base geografica.

Alla Coppa del Mondo 2021 partecipano 12 federazioni, 7 delle quali già qualificate automaticamente in base ai risultati ottenuti nella Coppa del Mondo 2017[1] (Nuova Zelanda campione uscente, Inghilterra finalista, Francia e Stati Uniti semifinaliste, Canada, Australia e Galles classificatesi dal quinto al settimo posto). Gli altri cinque posti provennero da qualificazioni regionali (Africa, Asia ed Europa), e da un torneo finale di ripescaggio[1] tenutosi a febbraio 2022.

L'intero processo di qualificazione subì ricalendarizzazioni varie in ragione delle restrizioni sulle attività sportive imposte dal contrasto alla pandemia di COVID-19, dichiarata ufficialmente a marzo 2020 e cessata solo tre anni più tardi.

Al termine del percorso di qualificazione le squadre ammesse alla competizione, in ordine cronologico di promozione, furono Sudafrica (Africa), Figi (Oceania), Italia (Europa), Giappone (Asia) e Scozia (ripescaggi).

Criteri di qualificazione[modifica | modifica wikitesto]

  • Africa (1 qualificata). Nel 2019 fu istituito il campionato africano la cui squadra vincitrice si qualificò direttamente, mentre la seconda dovette spareggiare contro la vincente della zona sudamericana per l'ammissione al torneo finale di qualificazione[1].
  • Americhe (nessuna qualificata). Canada e Stati Uniti erano qualificate di diritto. Le due squadre migliori del Sudamerica si incontrarono tra di loro e la vincente spareggiò contro la seconda africana per un posto al torneo finale di qualificazione[1].
  • Asia (1 qualificata, 1 al torneo finale). Il percorso originale di qualificazione avrebbe dovuto riguardare i campionati asiatici femminili 2019 e 2020 (quest'ultimo poi ricalendarizzato al 2021[1]), con la vincitrice di quest'ultima manifestazione qualificata direttamente e la seconda ammessa al torneo finale[2]; tuttavia, a ottobre 2021, per sopraggiunta impossibilità di disputare in tempo utile il campionato asiatico, World Rugby decise di ammettere direttamente il Giappone come squadra meglio piazzata nel ranking continentale, e di mandare al torneo di qualificazione la vincitrice di uno spareggio tra Hong Kong e Kazakistan[3], alfine calendarizzato per febbraio 2002[4].
  • Europa (1 qualificata, 1 al torneo finale): 6 squadre parteciparono alle selezioni, le tre del Sei Nazioni femminile non automaticamente ammesse, più le tre che presero parte al campionato europeo 2020: la squadra campione d'Europa affrontò Italia, Irlanda e Scozia in un torneo quadrangolare che si tenne in Italia[2]. La vincente di tale competizione si qualificò direttamente, mentre la seconda accedette al torneo finale[2].
  • Oceania (1 qualificata, 1 al torneo finale): le due migliori classificate del campionato oceaniano 2019 tra quelle non automaticamente qualificate spareggiarono tra di loro per il posto diretto: la vincitrice dello spareggio si qualificò direttamente, mentre la perdente spareggiò con le altre oceaniane per un posto al torneo finale[1][2].
  • Torneo di qualificazione finale (1 qualificata): competizione di ripescaggio riservata alle seconde di Asia, Europa e Oceania e alla vincitrice dello spareggio Sudamerica 1 / Africa 2; fu l'ultimo torneo a tenersi, a febbraio 2022.

Situazione prima degli incontri di qualificazione[modifica | modifica wikitesto]

Fase Africa Americhe Asia Europa Oceania Spareggio Ripescaggi
Qualificate d’ufficio
Esito qualificazioni Qualificata Africa 1 Qualificata Asia 1 Qualificata Europa 1 Qualificata Oceania 1 Qualificata torneo finale
Terzo turno

Campionato asiatico 2021

Torneo europeo di qualificazione

Spareggio oceaniano

  • Perdente spareggio qualificazione -
    Vincente terzo turno

Africa 2 - Sudamerica 1

  • Asia 2
  • Europa 2
  • Oceania 2
  • Vincitrice spareggio
Secondo turno

Coppa d'Africa 2019

Spareggio sudamericano

Spareggio asiatico

Campionato europeo 2020

  • Prima delle oceaniane aventi titolo
    Seconda delle oceaniane aventi titolo
  • Seconda delle non classificate -
    Bandiera delle Tonga Tonga
Primo turno

Campionato asiatico 2019 I Div

Campionato oceaniano 2019

Qualificazioni Africa[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Rugby Africa Women's Cup 2019.

La Coppa d'Africa femminile si tenne tra il 9 e il 17 agosto 2019. Il torneo africano fu il primo atto delle qualificazioni mondiali a tenersi e l'unico a esprimere tutti i verdetti prima dell'esplosione della pandemia di COVID-19. Vinctirice fu il Sudafrica[5], direttamente ammesso, mentre secondo fu il Kenya[5].

Verdetto[modifica | modifica wikitesto]

  • Bandiera del Sudafrica Sudafrica: qualificato alla Coppa del Mondo come prima squadra africana
  • Bandiera del Kenya Kenya: ammesso allo spareggio contro la vincitrice dello spareggio sudamericano

Qualificazioni Americhe[modifica | modifica wikitesto]

Spareggio sudamericano[modifica | modifica wikitesto]

Mentre l'America del Nord aveva Canada e Stati Uniti come qualificate di diritto, quella del Sud non aveva neppure mai visto la disputa di un test match tra due XV del continente, fino a quando Brasile e Colombia si incontrarono a Medellín nell'agosto 2019. Furono proprio tali due squadre, a marzo 2020, a disputarsi il diritto di spareggiare contro il Kenya, seconda africana, per un posto nei ripescaggi. L'incontro, il terzo assoluto per il Brasile e il secondo per la Colombia, si tenne ancora a Medellín e fu vinto 23-19 dalle padrone di casa[6].

Medellín
9 marzo 2020, ore 15 UTC-5
Spareggio sudamericano
Colombia Bandiera della Colombia23 – 19
referto
Bandiera del Brasile BrasileStadio del Cinquecentenario

Spareggio Africa 2 / Americhe 1[modifica | modifica wikitesto]

Il match tra Colombia e Kenya, originariamente in calendario per aprile 2020[6], fu rinviato a data da destinarsi a causa della pandemia. Fu, infine, messo in calendario per il 25 agosto 2021 allo stadio Nyayo di Nairobi. Le Tucanes sudamericane batterono di misura, 16-15, le Leonesse africane e quindi si aggiudicarono uno dei quattro posti nel torneo finale di ripescaggio[7].

Nairobi
25 agosto 2021, ore 15 UTC+3
Spareggio Africa/Americhe
Kenya Bandiera del Kenya15 – 16
referto
Bandiera della Colombia ColombiaNyayo National Stadium
Arbitro: Bandiera dello Zimbabwe Precious Pazani

Verdetto[modifica | modifica wikitesto]

  • Bandiera della Colombia Colombia: ammessa al torneo finale di ripescaggio

Qualificazioni Asia[modifica | modifica wikitesto]

Primo turno[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Asia Rugby Women's Championship 2019.

L'Asia Rugby Women's Championship 2019 vide la partecipazione di quattro squadre nazionali (Cina, Filippine, India e Singapore); la vincitrice di tale torneo, sostanzialmente la seconda divisione asiatica, dovette spareggiare contro il Kazakistan, assente dalla scena internazionale a XV da circa 4 anni, per tornare nella massima divisione continentale e lì disputarsi nel 2020 un posto alla Coppa del Mondo[8]. Fu la Cina ad aggiudicarsi il titolo e ad affrontare nel play-off promozione le ex-sovietiche[9]che, nel doppio confronto tenutosi in casa cinese a Jiangxi, si assicurarono il passaggio del turno: sconfitte 8-13 nella prima gara, le kazake ribaltarono il risultato e vinsero 15-0 la seconda, prevalendo per differenza punti e guadagnando l'accesso alla prima divisione[10].

Jiujiang
31 luglio 2019, ore 15 UTC+8
Spareggio 1ª divisione – andata
Cina Bandiera della Cina13 – 8
referto
Bandiera del Kazakistan KazakistanJiujiang Stadium
Arbitro: Bandiera del Giappone Mayumi Takahashi

Jiujiang
3 agosto 2019, ore 15 UTC+8
Spareggio 1ª divisione – ritorno
Kazakistan Bandiera del Kazakistan15 – 0
referto
Bandiera della Cina CinaJiujiang Stadium
Arbitro: Bandiera del Giappone Mayumi Takahashi

Secondo turno[modifica | modifica wikitesto]

A causa della pandemia di COVID-19 il campionato asiatico femminile 2020 non si tenne mai, e quello 2021, divenuto a quel punto il torneo necessario per la qualificazione, fu rinviato più volte. Nell'impossibilità di procedere alla disputa del torneo in tempo utile a garantire la presenza della squadra al torneo finale di qualificazione, World Rugby decise di ammettere il Giappone direttamente in qualità di squadra con il miglior ranking in Asia[3] e, a seguire, di destinare al torneo finale a quattro la vincente di uno spareggio continentale tra Hong Kong e Kazakistan, quest'ultimo a propria volta vincitore dello spareggio contro la Cina per l'ammissione alla prima divisione del campionato asiatico[3].

Tuttavia, a gennaio 2022, giunsero a World Rugby le defezioni di Hong Kong e di Samoa (quest'ultima già ammessa ai ripescaggi per la zona oceaniana) per impossibilità a organizzare in sicurezza le trasferte e i problemi causati dal dover adeguarsi alle normative sulla quarantena contro la pandemia di COVID-19 vigenti nei rispettivi Paesi[11], il che comportò l'ammissione diretta del Kazakistan al ripescaggio e l'esclusione di Samoa dallo stesso[11].

Verdetto[modifica | modifica wikitesto]

  • Bandiera del Giappone Giappone: qualificata alla Coppa del Mondo come prima squadra asiatica
  • Bandiera del Kazakistan Kazakistan: ammessa al torneo finale di ripescaggio

Qualificazioni Europa[modifica | modifica wikitesto]

Primo turno[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato femminile Rugby Europe 2020.

In base al regolamento di qualificazione[1], la squadra vincitrice del campionato europeo 2020 avrebbe dovuto incontrare, nel corso di quello stesso anno, le tre squadre del Sei Nazioni femminile non automaticamente qualificate, vale a dire Irlanda, Italia e Scozia. Iniziato il 7 marzo 2020, il campionato europeo fu tuttavia interrotto a causa della pandemia e ripreso quasi un anno più tardi, a febbraio 2021[12]. Vi parteciparono Paesi Bassi, Russia e Spagna e a uscire vincitrice da tale confronto furono le iberiche[13], ammesse quindi al quadrangolare finale europeo.

Secondo turno[modifica | modifica wikitesto]

Dopo sospensioni e rinvii vari, il torneo di qualificazione europea fu messo in calendario a settembre 2021 a Parma e affidato all'organizzazione della Federazione Italiana Rugby[14]. Il torneo, a girone unico, fu vinto dall'Italia che così si qualificò direttamente alla Coppa del Mondo[15], mentre invece la Scozia, giunta seconda, fu ammessa al turno finale di ripescaggio[15].

Verdetto[modifica | modifica wikitesto]

  • Bandiera dell'Italia Italia: qualificata alla Coppa del Mondo come prima squadra europea
  • Bandiera della Scozia Scozia: ammessa al torneo finale di ripescaggio

Qualificazioni Oceania[modifica | modifica wikitesto]

Primo turno[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Oceania Rugby Women's Championship 2019.

Il torneo oceaniano fu il secondo a essersi tenuto e, almeno per quanto riguarda la squadra direttamente qualificata, a esprimerla prima della pandemia di COVID-19; per stabilire la squadra da inviare ai ripescaggi si dovette attendere fino a novembre 2020.

Il torneo vedeva la partecipazione di sei squadre, due delle quali non interessate alla qualificazione, in quanto espressioni delle federazioni australiana e neozelandese, il cui posto al torneo era già assicurato[16]. Tonga non partecipò a causa di un'epidemia di morbillo che impedì ai giocatori di uscire dal Paese[17]. A qualificarsi direttamente fu Figi che spareggiò contro Samoa, la seconda migliore[18], mentre Samoa dovette affrontare ulteriori due turni di spareggio[17].

Classifica avulsa[modifica | modifica wikitesto]

Squadra G V N P P+ P- B PT
Bandiera delle Figi Figi 3 2 0 1 26 60 -34 1 9
Bandiera di Samoa Samoa 3 1 0 2 77 65 +12 1 5
Bandiera della Papua Nuova Guinea Papua Nuova Guinea 3 1 0 2 12 196 -184 0 4
Bandiera delle Tonga Tonga 3 0 1 2 0 0 0 0 2

Spareggio[modifica | modifica wikitesto]

Lautoka
30 novembre 2019, ore 16 UTC+10
Samoa Bandiera di Samoa13 – 41
referto
Bandiera delle Figi FigiChurchill Park
Arbitro: Bandiera della Nuova Zelanda Rebecca Mahoney

Secondo turno[modifica | modifica wikitesto]

World Rugby stabilì anche che Tonga dovesse avere la possibilità di competere per un posto mondiale, per cui decretò per essa un incontro con la seconda delle non classificate, a posteriori Papua Nuova Guinea; la vincente di tale incontro avrebbe affrontato la perdente dello spareggio qualificazione, rivelatasi essere Samoa[17]. Il 1º marzo 2020 a Port Moresby Tonga batté Papua Nuova Guinea per 36-24[19].

Port Moresby
1º marzo 2020
Papua Nuova Guinea Bandiera della Papua Nuova Guinea24 – 36
referto
Bandiera delle Tonga TongaBava Park

Terzo turno[modifica | modifica wikitesto]

L'incontro decisivo per il posto di ripescaggio in zona oceaniana si tenne ad Auckland, in Nuova Zelanda, il 14 novembre 2020 e si risolse in una netta vittoria samoana per 40-0 su Tonga; fu quindi Samoa a proseguire nel percorso di qualificazione[20].

Auckland
14 novembre 2020, ore 14:05 UTC+12
Samoa Bandiera di Samoa40 – 0
referto
Bandiera delle Tonga TongaTrusts Arena (3000 spett.)
Arbitro: Bandiera della Nuova Zelanda Rebecca Mahoney

Verdetto[modifica | modifica wikitesto]

  • Bandiera delle Figi Figi: qualificata alla Coppa del Mondo come prima squadra oceaniana
  • Bandiera di Samoa Samoa: ammessa al torneo finale di ripescaggio ma rinunciataria a causa dell'impossibilità di fare fronte alle restrizioni imposte dalla quarantena nel proprio Paese[11].

Torneo finale di ripescaggio[modifica | modifica wikitesto]

Il torneo finale di ripescaggio si tenne al Sevens di Dubai (Emirati Arabi Uniti) tra il 19 e il 25 febbraio 2022; originariamente programmato con la formula della final four, dopo la citata defezione di Samoa[4] fu trasformato in un triangolare in cui le due più basse del ranking mondiale, Colombia e Kazakistan, si incontrarono in gara unica la cui vincente affrontò la Scozia[4].

Nella prima partita fu la Colombia (al quarto test match assoluto della sua storia) a battere a sorpresa le ex-sovietiche[21] e guadagnare il diritto di sfidare la Scozia per l'accesso alla Coppa; in finale le britanniche, più esperte, ebbero tuttavia la meglio e vinsero 59-3 con nove mete a zero[22][23].

Semifinali Finale
Bandiera della Scozia Scozia 59
Bandiera del Kazakistan Kazakistan 10 Bandiera della Colombia Colombia 3
Bandiera della Colombia Colombia 18

Preliminare[modifica | modifica wikitesto]

Dubai
19 febbraio 2022, ore 16:30 UTC+4
Kazakistan Bandiera del Kazakistan10 – 18
referto
Bandiera della Colombia ColombiaThe Sevens
Arbitro: Bandiera degli Stati Uniti Kat Roche

Finale[modifica | modifica wikitesto]

Dubai
25 febbraio 2022, ore 16:30 UTC+4
Scozia Bandiera della Scozia59 – 3
referto
Bandiera della Colombia ColombiaThe Sevens
Arbitro: Bandiera dell'Australia Amber McLachlan

Verdetto[modifica | modifica wikitesto]

  • Bandiera della Scozia Scozia: qualificata alla Coppa del Mondo come vincitrice del ripescaggio

Quadro completo delle qualificazioni[modifica | modifica wikitesto]

In grassetto le squadre ammesse al turno successivo.

Fase Africa Americhe Asia Europa Oceania Spareggio Ripescaggi
Qualificate d’ufficio
Esito qualificazioni
  • Bandiera della Scozia Scozia
    (Qualificata torneo finale)
Terzo turno

Spareggio asiatico

Torneo europeo di qualificazione

Africa 2 - Sudamerica 1

Secondo turno

Coppa d'Africa 2019

Spareggio sudamericano

Spareggio asiatico

Campionato europeo 2020

Spareggio qualificazione

Spareggio ripescaggi

Primo turno

Campionato asiatico 2019 I Div

Campionato oceaniano 2019

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g (EN) World Rugby announces new Rugby World Cup 2021 qualification pathway, su world.rugby, World Rugby, 5 aprile 2019. URL consultato il 10 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2019).
  2. ^ a b c d (EN) RWC2021 Qualifiers, su rugbyworldcup.com, World Rugby. URL consultato il 10 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2021).
  3. ^ a b c (EN) RWC 2021 Asia qualification pathway update: Japan secure direct qualification to RWC 2021, su rugbyworldcup.com, World Rugby, 20 ottobre 2021. URL consultato il 31 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2021).
  4. ^ a b c (EN) Rugby World Cup 2021 Final Qualification Tournament, su asiarugby.com, Asia Rugby, 7 gennaio 2022. URL consultato il 12 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2022).
  5. ^ a b (EN) South Africa qualify for Women's Rugby World Cup 2021, su world.rugby, World Rugby, 17 agosto 2019. URL consultato il 23 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2019).
  6. ^ a b (EN) RWC 2021 dream still alive for Colombia and Russia, su world.rugby, World Rugby, 9 marzo 2020. URL consultato il 13 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2020).
  7. ^ (EN) Maria Arzuaga the hero as Colombia keep Rugby World Cup 2021 dream alive, su women.rugby, World Rugby, 15 settembre 2021. URL consultato il 13 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2021).
  8. ^ (EN) Kazakhstan women aiming for Rugby World Cup return, su women.rugby, World Rugby, 3 luglio 2020. URL consultato il 15 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2021).
  9. ^ (EN) China take step closer to Women’s Rugby World Cup 2021, su asiarugby.com, Asia Rugby, 22 giugno 2019. URL consultato l'8 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2019).
  10. ^ (EN) Kazakhstan win Promotion and keep their dream alive of a 7th World Cup appearance, su asiarugby.com, Asia Rugby, 3 agosto 2019. URL consultato il 15 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2021).
  11. ^ a b c (EN) Statement regarding Rugby World Cup 2021 Final Qualification Tournament, su rugbyworlcup.com, World Rugby, 21 gennaio 2022. URL consultato il 26 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2022).
  12. ^ (EN) Statement - Suspension of Games & Tournaments, su rugbyeurope.eu, Rugby Europe, 12 marzo 2020. URL consultato il 10 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2020).
  13. ^ (ES) Campeonato de Europa femenino: España barre a Países Bajos (87-0) y logra su octavo título, in RTVE, 27 febbraio 2021. URL consultato il 10 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2021).
  14. ^ (EN) Rugby World Cup 2021 European Qualifier: All You Need to Know, su rugbyworld.com, Rugby World, 25 settembre 2021. URL consultato il 9 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2021).
  15. ^ a b (EN) Italy qualify for Rugby World Cup 2021 as Scotland keep their own dream alive, su world.rugby, World Rugby, 25 settembre 2021. URL consultato il 9 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2021).
  16. ^ (EN) Expanded Oceania Championship doubles as Rugby World Cup qualifier, su world.rugby, World Rugby, 16 novembre 2019. URL consultato il 22 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2019).
  17. ^ a b c (EN) World Rugby Statement: Rugby World Cup 2021 Qualification Process, su world.rugby, World Rugby, 22 novembre 2019. URL consultato il 22 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2019).
  18. ^ (EN) Fiji qualify for Rugby World Cup 2021, su world.rugby, World Rugby, 30 novembre 2019. URL consultato il 22 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2019).
  19. ^ (EN) Tonga keep RWC 2021 dream alive, su rugbyworldcup.com, World Rugby, 1º marzo 2020. URL consultato il 14 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2020).
  20. ^ (EN) Samoa maintain Rugby World Cup 2021 hopes with six-try defeat of Tonga, su world.rugby, World Rugby, 14 novembre 2020. URL consultato il 14 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2020).
  21. ^ (EN) Colombia one step closer to Rugby World Cup 2021 after beating Kazakhstan, su rugbyworldcup.com, World Rugby, 19 febbraio 2022. URL consultato il 27 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2022).
  22. ^ (EN) Scotland through to Rugby World Cup 2021, ending 12-year wait, su rugbyworldcup.com, World Rugby, 25 febbraio 2022. URL consultato il 27 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2022).
  23. ^ (ES) Las Tucanes cayeron con Escocia, pero hicieron historia para Colombia, in Radio Caracol, 25 febbraio 2022. URL consultato il 27 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2022).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


  Portale Rugby: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Rugby