Costruttori italiani che hanno corso in Formula 1

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Sono 29 le scuderie italiane che hanno preso parte al Campionato mondiale di Formula 1.

Tra queste, 5 hanno ottenuto successi nei Gran Premi e titoli iridati: Ferrari, Benetton, Alfa Romeo, Maserati e RB. Le cinque squadre che compaiono in fondo alla lista con un doppio zero, non si qualificarono alle prime partecipazioni e in seguito abbandonarono le competizioni.

Nome Sede Gran Premi Vittorie Periodo
Ferrari[1] Maranello (MO) 1 077 244 1950-oggi
RB[2] Faenza (RA) 354 2 2006-oggi
Minardi Faenza (RA) 340 0 1985-2005
Benetton[3] Treviso (e Regno Unito) 260 27[4] 1986-2001
Osella Torino 132 0 1980-1990
Alfa Romeo[5] Arese (MI) 110 10 1950-1951 e 1979-1985
Scuderia Italia Brescia 92 0 1988-1993
Maserati[5] Modena 70 9 1950-1960
Iso-Marlboro Bresso (MI) 30 0 1973-1974
Forti Alessandria 23 0 1995-1996
Fondmetal Bergamo 19 0 1991-1992
EuroBrun Milano 14 0 1988-1990
Coloni Perugia 13 0 1987-1991
De Tomaso Modena 10 0 1961-1963 e 1970
Merzario Milano 10 0 1978-1980
Tecno Bologna 10 0 1972-1973
A-T-S Bologna 6 0 1963-1964
Lamborghini Modena 6 0 1991
Lancia Torino 4 0 1954-1955
Scuderia Milano Milano 4 0 1950-1951
OSCA Bologna 4 0 1951-1953 e 1958
Bellasi Novara 2 0 1970-1971
Andrea Moda Morrovalle (MC) 1 0 1992
Tec-Mec Modena 1 0 1959
Arzani-Volpini Milano 0 0 1955
Cisitalia Torino 0 0 1952
Life Modena 0 0 1990
SVA Pont-Saint-Martin (AO) 0 0 1950
Trussardi Bergamo 0 0 1987

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 16 titoli costruttori e 15 titoli piloti.
  2. ^ Dal 2006 al 2019 ha corso con la denominazione di Scuderia Toro Rosso e dal 2020 al 2023 con la denominazione di Scuderia AlphaTauri.
  3. ^ 1 titolo costruttori e 2 titoli piloti, tutti con licenza britannica.
  4. ^ Dal 1986 al 1995 ha corso con licenza britannica. Dei 27 successi solo la vittoria di Gerhard Berger nel Gran Premio di Germania 1997 è avvenuta con licenza italiana.
  5. ^ a b 2 titoli piloti.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • La Gazzetta dello Sport-Sportweek, anno 9, n° 29 del 26 luglio 2008.

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