Corso Francia

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L'inizio di corso Francia da piazza Statuto.
Veduta di corso Francia dal Castello di Rivoli
Corso Francia vista da Piazza Statuto

Corso Francia è una delle principali strade di Torino, con una lunghezza di 11,6 km complessivi è il corso rettilineo più lungo d'Europa: tuttavia attraversando tre differenti comuni[1], non è il corso più lungo del capoluogo piemontese, che invece è Corso Regina Margherita. Parte dal centro storico della città e si prolunga in direzione ovest. La costruzione del rettilineo fu voluta da Vittorio Amedeo II di Savoia che, da Chambéry, l'ordinava nel 1711.

Geografia

Il corso, partendo da Piazza Statuto, lascia sulla sinistra i quartieri di Cit Turin e Pozzo Strada, passa a fianco alla Villa La Tesoriera e alla Alenia Aeronautica; uscendo dai confini della città di Torino, dopo km.5, raggiunge prima Collegno e successivamente Rivoli, dove incrocia all'altezza del quartiere di Cascine Vica la Tangenziale di Torino.

Il Corso termina in piazza Martiri della Libertà a Rivoli, dove dà inizio a corso Susa e percorre, nella sua integrità, un tracciato quasi perfettamente rettilineo: quattro chilometri prima di Rivoli, ove i gesuiti anticamente avevano un podere che desideravano preservare, lo stradone subisce una leggera deviazione.

Arte, architettura e storia

Realizzata per editto regio dal 1711, la strada di Francia altro non faceva che ripercorrere il precedente asse della via Francigena, che passava in un suo ramo secondario per Torino. Allora al centro dell'attività commerciale, questa via, ben lontana dall'essere inglobata nel "corpus" cittadino, s'immetteva in città da porta Susa, passando per via Dora Grossa che oggi è più conosciuta sotto il nome di via Garibaldi.

Durante l'assedio di Torino del 1706, l'area venne destinata a campo francese, specie nelle zone intorno alla Pellerina, mentre presso la cittadella di Torino si svolsero molti atti sanguinosi.

Durante la seconda guerra mondiale a causa dell'entrata in guerra dell'Italia contro il paese transalpino, il corso cambiò nome in corso Gabriele d'Annunzio, per poi riassumere il nome originale con la fine delle ostilità.

Essendo un asse viario di fondamentale importanza per la corte, in quanto collegava in linea retta il centro cittadino e, quindi, anche Palazzo Reale con la Residenza di Rivoli, la strada di Francia divenne naturale palcoscenico dell'espansione torinese, e già dalla metà del XVIII secolo sorsero molte ville, appartenenti alla nobiltà cittadina, lungo il vialone, allora lungo 11 km, largo dodici metri e costeggiato da olmi.

Non sorprende, quindi, la presenza di alcuni storici palazzi come:

Illuminazione di corso Francia negli anni '60 con i cassoni a doppia emissione, su progetto di Guido Chiarelli

Di particolare interesse, poi, il Villaggio Leumann, quartiere operaio sorto verso fine XIX secolo, esteso su una superficie di 60.000 m²: le casette, ideate dall'imprenditore svizzero Napoleone Leumann, sono facilmente visibili da corso Francia, simbolo di un'epoca industriale ormai passata e, oggi, mantenute quale ricordo.

Lo stesso argomento in dettaglio: Liberty a Torino.
Lo stesso argomento in dettaglio: Casa Fenoglio-Lafleur, Villino Raby e Villaggio Leumann.

Trasporti pubblici

Casa Fenoglio-La Fleur

In fatto di trasporti, corso Francia venne fin dall'inizio considerato di grande importanza, proprio per il suo rapido collegamento con Rivoli. Già dal 17 settembre 1871, data della sua inaugurazione, una ferrovia a vapore a scartamento ridotto percorreva per la quasi totalità il vialone, partendo dall'incrocio con via Principi d'Acaja per terminare presso il limitare di Rivoli[2]: essa venne realizzata dal piemontese Giovanni Colli, che per questa realizzazione, per altro anche molto caricaturata dalla stampa di allora, venne soprannominato "Padrôn dël vapôr". Trasformata in tranvia a scartamento normale nel 1914, fu soppressa nel 1955 e sostituita da una filovia attiva fino al 1979.

Oggi, la metropolitana di Torino corre per lungo tratto sotto il suo asse viario: dal 2006, data della sua inaugurazione, essa sostituisce la storica primiera Linea 1 bus, servizio che collegava piazza Massaua al Lingotto. Lungo questo tragitto, sotto corso Francia, sono presenti, le fermate:

Note

  1. ^ Il corso passa inoltre a poche decine di metri dal territorio di un quarto comune, Grugliasco
  2. ^ All'inizio, in una prima tratta lunga 148 m, che collegava via Principi d'Acaja con piazza Bernini, il tragitto della ferrovia era sotterraneo, quindi percorreva una trincea che conduceva i binari allo stradone, in superficie

Bibliografia

  • Carlo Merlini, Ambienti e figure di Torino vecchia, Torino, Stamperia Rattero, 1962

Voci correlate

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