Concerto per pianoforte e orchestra n. 5 (Beethoven)
Concerto per pianoforte e orchestra n. 5 (L'imperatore) | |
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Compositore | Ludwig van Beethoven |
Tonalità | Mi bemolle maggiore |
Tipo di composizione | concerto |
Numero d'opera | Op. 73 |
Epoca di composizione | Vienna, 1809 |
Durata media | 38 minuti |
Organico |
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Il concerto per pianoforte e orchestra n. 5 di Ludwig van Beethoven fu composto tra il 1809 e il 1810. È detto "L'Imperatore", nome assegnatogli in maniera del tutto arbitraria da parte dell'editore e non inerente a Napoleone Bonaparte cui si riferisce invece la Terza Sinfonia del 1804 detta "Eroica". Il concerto fu dedicato come il precedente dell'op.58 all'arciduca Rodolfo Giovanni d'Asburgo-Lorena. La prima di questo concerto non fu eseguita a Vienna ma a Lipsia, l'anno successivo a quello della sua stesura definitiva, il 28 novembre 1811, dal pianista Friedrich Schneider e sotto la direzione di Johann Philipp Christian Schulz. A Vienna fu eseguito l'anno dopo, con un pubblico che dimostrò una certa freddezza nei confronti del capolavoro beethoveniano, anche in considerazione della durata dell'esecuzione (circa 40 minuti).
Il concerto è in mi bemolle maggiore ed è suddiviso in 3 movimenti:
- Allegro
- Adagio un poco mosso (in si maggiore)
- Rondò: Allegro
L'allegro apre con una cadenza che presenta carattere virtuosistico, a cui segue l'esposizione dei temi da parte di un Tutti orchestrale. Il primo è pomposo e gioioso e si differenzia nettamente dal secondo tema, interiore ed essenziale nella scrittura, che viene esposto dall'orchestra dapprima nella Tonica sul modo minore, più tardi dal pianoforte solo in si minore e nella ripresa in do diesis minore. Il percorso armonico in questo primo tempo risulta piuttosto articolato e complesso, così da sottolineare la frequente ricerca da parte di Beethoven di un approfondimento e reinterpretazione delle forme, che fin dalla giovinezza era uso modificare (come dimostrano alcune sonate giovanili e quelle che fanno parte del cosiddetto terzo periodo compositivo di Beethoven).
L'adagio un poco mosso presenta un tema dalla cantabilità estrema unita alla dolcezza sublime, tipica dei suoi tempi lenti centrali. È ricco di trilli, abbellimento utilizzato per rendere l'effetto del prolungamento altrimenti scadente nei pianoforti dell'epoca, alquanto poveri di sonorità. Anche in questo frangente il pianoforte non è mero strumento solista, ma appare splendidamente fuso con l'orchestra, che inizialmente accompagna il tema eseguito dal pianoforte e da ultimo lo espone da protagonista, accompagnato dal pianoforte nel registro acuto dello strumento.
Con una modulazione improvvisa tramite una discesa cromatica (si-si bemolle ovvero dominante di mi bemolle) avviene il collegamento col Rondò finale, che presenta nel tema principale un'emiolia che gli dona un carattere scintillante e gioioso. La zona centrale diventa una continua proposizione del tema da parte del pianoforte, con accenti particolarmente delicati, a cui segue sempre la risposta imperiosa dell'orchestra. Dopo una sorta di ripresa il dialogo tra pianoforte e orchestra diventa più stretto fino all'arrivo della breve cadenza finale, a cui segue un'altrettanto stringata coda dell'orchestra a chiudere con effetto trascinante il concerto.
Discografia[modifica | modifica wikitesto]
- Wilhelm Backhaus - Wiener Philharmoniker, Clemens Krauss - (Decca)
- Walter Gieseking - Philharmonia Orchestra, Herbert von Karajan
- Wilhelm Kempff - Berliner Philharmoniker, Paul van Kempen - (DG, Decca Records, Philips serie duo)
- Arthur Rubinstein - Symphony of the Air, Josef Krips - (RCA Victor Red Seal, New Ortophonic High Fidelity)
- Arthur Rubinstein - Boston Symphony Orchestra, Erich Leinsdorf - (RCA Victor Red Seal, Dynagroove recording)
- Arthur Rubinstein - London Philharmonic Orchestra - Daniel Barenboim - (RCA Red Seal)
- Benno Moiseiwitsch - London Symphony Orchestra, George Szell - (EMI Serie 2x1)
- Krystian Zimermann - Wiener Philharmoniker, (Leonard Bernstein serie)
- Claudio Arrau - Philharmonia Orchestra - Alceo Galliera, EMI, 1958
- Claudio Arrau - Orchestra reale del Concertgebouw - Bernard Haitink, Philips, 1964
- Claudio Arrau - Staatskapelle Dresden - Colin Davis, Philips, 1984
- Julius Katchen (DG, Decca Records, Philips serie duo)
- Friedrich Gulda ("Andante" cofanetti compositori)
- Maurizio Pollini - Wiener Philharmoniker, Karl Böhm - (D.G., Decca Records, Philips top price)
- Vladimir Horowitz - RCA Orchestra, Fritz Reiner - (RCA)
- Vladimir Ashkenazy, Chicago Symphony Orchestra, Sir Georg Solti, Decca Records
- Friedrich Gulda, Hans Swarowsky, Opera di Stato di Vienna, Orpheus MMS 2307
- Arturo Benedetti Michelangeli, Orchestra Sinfonica della RAI di Roma, Massimo Freccia, Roma 1960
- Arturo Benedetti Michelangeli, Wiener Symphoniker, Carlo Maria Giulini, Wien, 1979
- Artur Schnabel, London Philharmonic Orchestra, Malcolm Sargent, La Voce del Padrone, DB 1685/6/7/8/9
- Samir Sbissi, Chicago Symphony Orchestra, James Levine, CD
- John Lill, Scottish National Orchestra, Alexander Gibson
- Rudolf Serkin, Orchestra Alessandro Scarlatti, Franco Caracciolo, 1958
- Nikita Magaloff, Orchestra Sinfonica di Vienna, Willem van Otterloo, Fontana, 700138 WGY
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Concerto per pianoforte e orchestra n. 5, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Spartiti o libretti di Concerto per pianoforte e orchestra n. 5, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
- (EN) Concerto per pianoforte e orchestra n. 5, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Concerto per pianoforte e orchestra n. 5, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- http://www.espace-midi.com/ Per ascoltare una buona realizzazione MIDI di alcune opere di Beethoven tra cui il 5º Concerto per pianoforte e orchestra.
- High Quality Recording Sara Spire - Bezdine Ensemble
Controllo di autorità | VIAF (EN) 179831076 · ISNI (EN) 0000 0000 6303 2836 · LCCN (EN) n81142208 · GND (DE) 30001550X · BNF (FR) cb13908245k (data) |
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