Chiesa di Santa Margherita (Genova)

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Chiesa di Santa Margherita
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLiguria
LocalitàMarassi (Genova)
Indirizzopiazza Rosmini 1[1]
Coordinate44°25′03.35″N 8°57′20.63″E / 44.417596°N 8.95573°E44.417596; 8.95573
Religionecattolica di rito romano
Titolaresanta Margherita
Arcidiocesi Genova
Consacrazione1769
Stile architettonicobarocco

La chiesa di Santa Margherita è la parrocchiale di Marassi, quartiere di Genova, in città metropolitana ed arcidiocesi di Genova[2][3]; fa parte del vicariato di Marassi - Staglieno.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima citazione di una chiesetta a Marassi dedicata a santa Margherita risale al 1027[2]; questa cappella, originariamente dipendente dalla prevostura dei Santi Nazario e Celso, in seguito fu affidata ai monaci benedettini dell'abbazia di Santo Stefano[4].

La cura d'anime del borgo, dopo essere passata sotto l'influenza del capitolo della cattedrale di San Lorenzo, passò nel 1444 ai frati minori e successivamente al clero diocesano; nel 1604 papa Clemente VIII assegnò la chiesa ai carmelitani, che realizzarono un convento attiguo e che provvidero al rifacimento del coro della struttura[4].

Nel 1619 la chiesa e il convento vennero ceduti ai frati Minimi di Gesù e Maria, i quali ampliarono il convento e sottoposero la parrocchiale a un generale intervento di rifacimento e di ingrandimento[4].

La consacrazione venne impartita il 16 ottobre 1769 dall'arcivescovo genovese Giovanni Lercari[2] e nel 1866 la facciata fu rimaneggiata; la chiesa fu restaurata in seguito al bombardamento del 1942[4][2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

La facciata a salienti della chiesa è suddivisa da una cornice marcapiano in due registri: quello inferiore, più largo e scandito da sei lesene corinzie, presenta nel mezzo il portale maggiore, sormontato da un architrave su peducci e da un dipinto ad affresco delimitato da un'elaborata cornice in rilievo, mentre ai lati, al di sopra del basamento, si trovano quattro specchiature ad arco, coronate da bassorilievi e da finestrelle a tutto sesto; quello superiore, tripartito da quattro lesene sorreggenti il timpano di forma triangolare e affiancato da due volute alle estremità, è caratterizzato da un finestrone centrale a tutto sesto, chiuso da una balaustra marmorea e fiancheggiato da specchiature ad arco e bassorilievi[2].

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno dell'edificio si compone di un'unica navata coperta da una volta a botte affrescata, sulla quale si aprono quattro cappelle laterali con volte a vela, e del transetto, anch'esso voltato a botte, sul quale si affacciano due ulteriori cappelle; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, a sua volta chiuso dall'abside di forma semicircolare, riccamente dipinta sulle pareti e sul catino[2].

Nella chiesa sono conservate opere di importanti artisti di scuola genovese, tra le quali il Crocifisso con Maria Vergine e san Giovanni Evangelista di Bernardo Castello (1557-1629), i Santi Michele, Gerolamo e Bartolomeo e sant'Anna in contemplazione della Vergine di Giovanni Battista Carlone (1603-1680) e la Decollazione del Battista di Domenico Fiasella (1589-1669), quest'ultimo proveniente dalla chiesa di San Giovanni Battista di Paverano.[5],[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ S. MARGHERITA DI MARASSI, su chiesadigenova.it. URL consultato l'8 giugno 2021.
  2. ^ a b c d e f Chiesa di Santa Margherita di Marassi <Genova>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato l'8 giugno 2021.
  3. ^ Chiesa di Santa Margherita - Marassi, Genova (GE), su beweb.chiesacattolica.it. URL consultato l'8 giugno 2021.
  4. ^ a b c d Un po’ di storia.., su santamargheritamarassi.it. URL consultato l'8 giugno 2021.
  5. ^ Sito del Municipio III Bassa Valbisagno., su municipio3bassavalbisagno.comune.genova.it. URL consultato il 21 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2014).
  6. ^ TCI, " Guida d'Italia – Liguria (ed. 2009)”

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]