Chiesa di Sant'Eulalia (Palermo)

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Chiesa di Sant'Eulalia dei Catalani
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneSicilia
LocalitàPalermo
Coordinate38°07′12″N 13°21′36″E / 38.12°N 13.36°E38.12; 13.36
Religionecattolica
Arcidiocesi Palermo
Inizio costruzione1630 Attuale edificio

La chiesa di Sant'Eulalia dei Catalani è un edificio di culto situato nel centro storico di Palermo. È ubicata a ridosso del mercato della Vucciria lungo via Argenteria antistante la Fontana del Garraffo.

Culto di Sant'Eulalia[modifica | modifica wikitesto]

Crociera.
Prospetto.
  • Sant'Eulalia, martire sentitamente venerata dalle comunità catalane insediate a Palermo Le corporazioni commerciali e mercantili si prodigano affinché fosse edificato un tempio. La festa in suo onore è celebrata il 12 febbraio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Museo diocesano custodisce parte degli arredi e quadri del XVI e XVII secolo che ornavano pareti e altari, tra cui opere di Vincenzo degli Azani da Pavia e Gerardo Astorino.

Dopo un radicale restauro l'edificio è utilizzato per mostre e attività culturali promosse dall'Istituto Cervantes e riaperto ai visitatori.

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

Lo stile è tipicamente plateresco, riccamente ornato. Si compone di tre ordini movimentati con colonne, con l'arco centrale che accoglie lo stemma del regno di Spagna e sotto il rombo con le insegne della Contea di Barcellona affiancate da quattro colonne a simboleggianti le Colonne d'Ercole.

La raffigurazione di un lingotto d'argento ricavato dall'estrazione del minerale nelle ricchissime miniere del sud America (Potosí) sancisce il legame tra il Regno di Spagna e le colonie del Nuovo Mondo - qui allegoricamente rappresentate dal superamento delle Colonne d'Ercole, tra via dell'Argenteria - collocata nel cuore pulsante delle attività economiche e il ceto degli argentieri, corporazione tra le più attive in città.

Nell'ultimo ordine quattro ghirlande con busti raffiguranti sovrani spagnoli.[1][2]

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno è a croce greca, a tratti presenta resti di interessanti affreschi seicenteschi. Due cornicioni dalle linee miste raccordano in altezza i vari spazi. Pilastri e quattro colonne di marmo iberico broccatello sostengono una cupola ottagonale.[3]

  • Altare maggiore in marmi policromi, sovrastato da un pannello che simboleggia il Creato con una miriade di stelle, il sole e la luna su sfondo celeste. Nel primitivo cappellone è documentata l'immagine della Santissima Trinità,[3] di Gaspare Serenari. Nel 1874 fu riassemblato uno degli altari proveniente dalla demolita chiesa di San Giovanni dei Tartari.
    • Braccio destro: Altare in marmi policromi. Alla base sono presenti le due antiche campane della torre campanaria abbattuta dopo il terremoto del 1823.
    • Braccio sinistro: Cappella di Sant'Eulalia. Patronato della famiglia Bertola con sepolture. L'altare ospitava una tela opera del palermitano Gerardo Astorino del 1636 raffigurante il Martirio della vergine Eulalia.[2] La tela è stata restaurata nel 2009 ed è oggi esposta presso la Galleria Regionale della Sicilia a Palazzo Abatellis. Negli anni '90 da questi ambienti è stato trafugato un crocifisso ligneo del '600. Il manufatto è stato sostituito con un Crocifisso di Miquel Barceló. L'artista spagnolo presente a Palermo per il festival del Novecento (1998) realizzò un disegno a carboncino con soggetto un Gesù Cristo con le braccia aperte in croce raffigurato su un somaro, a sua volta crocifisso a testa in giù.
    • Parete destra.

Istituto dei Chierici[modifica | modifica wikitesto]

Vittorio Amedeo II di Savoia destina il tempio a sede dei ritirati.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Gaspare Palermo Volume primo, pp. 129.
  2. ^ a b c d Vincenzo Mortillaro, pp. 4.
  3. ^ a b c Gaspare Palermo Volume primo, pp. 130.
  4. ^ Cfr. M. Di Natale, Le Confraternite…, Palermo, 1993, pag. 41.
  5. ^ Cfr M. C. Di Natale, Capolavori d'Arte nel Museo Diocesano, Palermo, 1998, pag. 89.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Chiese accomunate al culto catalano della Madonna di Monserrato:

Ambienti e luoghi di culto appartenenti e patrocinati dalla Nazione Spagnola.

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