Cerreto Castello

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Cerreto Castello
ex Comune
Cerreto Castello – Stemma
Cerreto Castello – Bandiera
Cerreto Castello – Veduta
Cerreto Castello – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Biella
Amministrazione
SindacoCarmelo Busso (lista civica Uniti per Cerreto) dal 25-5-2014
Territorio
Coordinate45°34′N 8°10′E / 45.566667°N 8.166667°E45.566667; 8.166667 (Cerreto Castello)
Altitudine280 m s.l.m.
Superficie2,57 km²
Abitanti615[1] (30-6-2017)
Densità239,3 ab./km²
Comuni confinantiCossato, Quaregna, Valdengo, Vigliano Biellese
Altre informazioni
Cod. postale13854 (già 13852)
Prefisso015
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT096017
Cod. catastaleC526
TargaBI
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 727 GG[3]
Nome abitanticerrettesi
Patronosan Tommaso
Giorno festivo3 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cerreto Castello
Cerreto Castello
Sito istituzionale

Cerreto Castello (Sciarèj o Ciarèj in piemontese) è stato un comune italiano di 615 abitanti della provincia di Biella, in Piemonte. Il toponimo deriva dal cerro, un tipo di quercia ora scomparsa dalla flora del Biellese ma in passato piuttosto diffusa nella zona.[4]

Dal 1º gennaio 2019 si è fuso con il comune di Quaregna per dare vita al nuovo comune di Quaregna Cerreto.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il villaggio di Cerreto viene menzionato per la prima volta nel 999 quando un diploma dell'imperatore Ottone III ne riconfermò il possesso alla diocesi di Vercelli nella persona del vescovo Leone. Nel 1165 il vescovo Uguccione concesse il feudo a Corrado Avogadro di Quaregna. Gli Avogadro, una nobile famiglia dai numerosi rami, erano infatti di origine vercellese e di sicura fede guelfa. A Cerreto essi fecero costruire una casaforte nel XIII secolo, edificio che fu ampliato nella seconda parte del Quattrocento.[5]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma di Cerreto Castello era stato concesso con regio decreto del 26 maggio 1942.[6]

«D'argento, alla torre di rosso, merlata alla guelfa, aperta e finestrata di nero, fondata su terreno erboso. Ornamenti esteriori da Comune.»

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

  • Castello medioevale degli Avogadro, che dà il nome al paese;
  • villa Rosazza: conserva al suo interno affreschi di Fabrizio Galliari risalenti al XVIII secolo[7];
  • chiesa parrocchiale di San Tommaso: si tratta di un rifacimento seicentesco di una preesistente chiesa romanica[7];
  • campanile medioevale, risalente all'XI secolo[7].

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[8]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il municipio
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2004 2009 Ulderico Animali lista civica Sindaco
2009 2014 Ulderico Animali lista civica Cerreto per tutti Sindaco II mandato
2014 in carica Carmelo Busso lista civica Uniti per Cerreto[9] Sindaco

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Il comune faceva parte della soppressa Comunità montana Val Sessera, Valle di Mosso e Prealpi Biellesi, mentre fino al 2010 apparteneva alla Comunità montana Prealpi Biellesi, abolita in seguito all'accorpamento disposto dalla Regione Piemonte nel 2009.[10]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1926 al 1951 Cerreto Castello ospitò una fermata della tranvia Biella-Cossato e, fra il 1891 e il 1958, un analogo impianto della ferrovia Biella-Cossato-Vallemosso[11].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2017.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Prealpi Biellesi - Cerreto castello, su montagnapiemonte.it. URL consultato il 25 aprile 2021 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2012).
  5. ^ Sito ufficiale del comune di Cerreto Castello www.comune.cerretocastello.bi.it Archiviato l'8 ottobre 2007 in Internet Archive. (consultato nel maggio 2010)
  6. ^ Cerreto Castello, decreto 1942-05-26 RD, concessione di stemma e gonfalone, su dati.acs.beniculturali.it. URL consultato il 6 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2021).
  7. ^ a b c Gabriella Giovannacci Amodeo, Nuova guida di Biella e provincia, Biella, Libreria Vittorio Giovannacci, 1994.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. ^ Comune di Cerreto Castello, La Repubblica; risultati on-line su www.repubblica.it (consultato nel giugno 2014)
  10. ^ Val Sessera, Valle di Mosso e Prealpi Biellesi, cartografia ufficiale in .pdf su www.regione.piemonte.it/montagna/osservatorio[collegamento interrotto] (consultato nell'ottobre 2012)
  11. ^ Mario Matto, La tramvia Santhià-Ivrea e la rete tranviaria locale, in Santhià e la ferrovia: una storia che dura 150 anni, GS Editrice, Santhià, 2006, pp. 203-266. ISBN 88-87374-95-3

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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