Canzoniere Internazionale

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Canzoniere Internazionale
Paese d'origineItalia (bandiera) Italia
GenereFolk
Periodo di attività musicale1967 – 1980
EtichettaMoon, I Dischi dello Zodiaco, Fonit-Cetra
Album pubblicati9

Il Canzoniere internazionale è stato un gruppo musicale italiano folk attivo negli anni '70.

Storia del gruppo

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Il gruppo nasce con la denominazione Canzoniere dell'Armadio, poi Canzoniere Internazionale dell'Armadio e infine Canzoniere Internazionale dall'incontro a Roma nel marzo 1965 di alcuni musicisti folk del Centro-Italia che si ritrovano nel locale di cabaret L'Armadio (Leoncarlo Settimelli, Ferruccio Castronuovo, Ivan Orano, Luciano Francisci Marco Ligini, Elena Morandi, Laura Falavolti, Adria Mortari, Ivo Bruner) con lo spagnolo Juan Antonio Antequera e i cileni Juan Capra e Ines Carmona.

Dopo le prime incisioni dedicate a brani spagnoli e latinoamericani e lo spettacolo teatrale Canta Cuba Libre, il gruppo ha alcuni cambiamenti nella formazione: Orano è sostituito da Oretta Orengo.

Nel 1967 pubblicano un 45 giri con un brano pacifista, A chi chiama, il cui testo recita "A chi chiama per la guerra rispondiamo no", che diventa un inno per i giovani pacifisti italiani[1].

Nello stesso anno incidono un brano fortemente critico verso i governi di centro-sinistra, Quando lo sciopero, scritto tre anni prima da Settimelli[2]; sul lato A del 45 giri c'è Ninna Nenni canzone scritta da Marco Ligini, all'epoca militante del Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria, e cantata come voce solista da Elena Morandi, fortemente critica verso la politica portata avanti dal Partito Socialista Italiano sotto la segreteria di Pietro Nenni[3].

Negli anni '70 mettono in scena alcuni spettacoli di successo, tra cui Nel 1973 Cittadini e contadini e nel 1974 L'ingiustizia assoluta, in collaborazione con il Teatro regionale toscano e il comune di Pistoia, su un testo di Emilio Jona e Sergio Liberovici. In seguito prendono parte a un ciclo di trasmissioni sulla musica popolare italiana per la televisione della Svizzera italiana[4].

Nel 1974 il Canzoniere Internazionale partecipa a Canzonissima, rappresentando nel girone folk la Toscana[5]; in questo periodo Luciano Francisci lascia il gruppo per entrare nei Carnascialia, sostituito da Peppe Caporello.

L'attività del Canzoniere Internazionale prosegue per tutto il decennio, fino allo scioglimento nel 1980

  • 1966: A chi chiama/Li abbiam chiamati alleati (CIAR, 0001; come Canzoniere Internazionale dell'Armadio)
  • 1966: Ninna Nenni/Il fucile del partigiano/Quando lo sciopero (CIAR, 0002; come Canzoniere Internazionale dell'Armadio)
  • 1966: Nell'unione sta la forza/Si spera (CIAR, 0002; come Canzoniere Internazionale dell'Armadio)
  • 1967: A chi chiama/Li abbiam chiamati alleati (Moon, GNP-NP 79021; stesse registrazioni di CIAR 0001, come Canzoniere dell'Armadio)
  • 1967: Ninna Nenni/Il fucile del partigiano/Quando lo sciopero (Moon, GNP-NP 79022; stesse registrazioni di CIAR 0002, come Canzoniere dell'Armadio)
  • 1967: Nell'unione sta la forza/Si spera (Moon, GNP-NP 79023; stesse registrazioni di CIAR 0003, come Canzoniere dell'Armadio)
  • 1968: Ninna Nenni/Il fucile del partigiano/Quando lo sciopero (Pol-Star, AQ 124; stesse registrazioni di Moon, GNP-NP 79022, ma pubblicato come Elisa e Leoncarlo))
  • 1968: Nell'unione sta la forza/Si spera (Pol-Star, AQ 125; stesse registrazioni di Moon, GNP-NP 79023, ma pubblicato come Canzoniere Internazionale dell'Armadio))
  • 1975: Addio a Lugano/Canzone per Giuseppe Pinelli (Fonit-Cetra, SP 1599)
  • 1975: Siam venuti a cantar maggio/O montagnola (Fonit-Cetra, SP 1601)

Partecipazioni

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  1. ^ Giuseppe Vettori (a cura di), Ci siam spezzati le mani, in Canzoni italiane di protesta 1794-1974, Roma, Newton Compton, 1976, p. 410.
  2. ^ Quando lo sciopero, su antiwarsongs.org. URL consultato il 10 settembre 2023.
  3. ^ Giuseppe Vettori (a cura di), Ninna Nenni, in Canzoni italiane di protesta 1794-1974, Roma, Newton Compton, 1976, p. 407.
  4. ^ Canzoniere Internazionale, su digilander.libero.it. URL consultato il 10 settembre 2023.
  5. ^ Jacopo Tomatis, Il pubblico e il popolo, su jstor.org. URL consultato il 10 settembre 2023.

Collegamenti esterni

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