Cannabaceae

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Cannabaceae
Cannabis sativa
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
(clade) Rosidi
(clade) Eurosidi
(clade) Eurosidi I
Ordine Rosales
Famiglia Cannabaceae
Martinov, 1820
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Urticales
Famiglia Cannabaceae
Generi

Le Cannabacee (Cannabaceae Martinov, 1820) sono una famiglia di piante angiosperme dicotiledoni dell'ordine Rosales.[1][2]

La canapa (Cannabis sativa) e il luppolo (Humulus lupulus) sono le uniche specie economicamente importanti.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia comprende sia specie arboree che erbacee, erette o rampicanti, annuali o perenni.[3]

Sono provviste di foglie alterne od opposte, semplici, intere o palmato-lobate, fornite di stipole.

I fiori sono unisessuali, ascellari, riuniti in infiorescenze caratteristiche; quelle del genere Humulus sono provviste di grandi brattee ricoperte di ghiandole secretrici. I fiori maschili formano una pannocchia lassa e portano un calice pentapartito e 5 stami. I fiori femminili, provvisti di ampie brattee, sono riuniti in corte spighe e portano un calice che circonda quasi completamente l'ovario; questo è uniloculare, porta un solo ovulo e termina all'apice con uno stilo bifido.

Il frutto è un achenio ricoperto dal perianzio persistente o una drupa.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Alcune specie (Cannabis, Humulus) sono dioiche, cioè presentano gli organi riproduttivi maschili (stami) e femminili (pistillo) su due piante distinte. Si riproducono per impollinazione anemogama, cioè il polline è disperso dal vento.[4][5]

Ecologia[modifica | modifica wikitesto]

Molte cannabacee sono piante nutrici per i bruchi di svariate famiglie di lepidotteri (Arctiidae, Cosmopterigidae, Geometridae, Hepialidae, Lycaenidae, Noctuidae, Nymphalidae, Papilionidae, Psychidae, Pyralidae, Saturniidae, Sphingidae, Tortricidae, Zygaenidae).[6]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Distribuzione naturale[modifica | modifica wikitesto]

In natura, la famiglia delle Cannabacee è distribuita in tutti i continenti della Terra eccetto l'Antartide[3], con esclusione di gran parte delle regioni artiche e desertiche.

Distribuzione in coltura[modifica | modifica wikitesto]

Il luppolo comune (Humulus lupulus), spontaneo in Europa, Asia e Nordamerica, è anche largamente coltivato nelle regioni temperate. (Già allo stato selvatico era usato nella produzione della birra fin da tempi preistorici. La coltivazione è iniziata verosimilmente in Germania nel IX secolo d.C.[7].)

Il luppolo giapponese (Humulus scandens), spontaneo in Cina, Giappone e regioni limitrofe[8], è coltivato per ornamento e si è naturalizzato in alcuni territori fuori della sua zona d'origine, Italia compresa[9]; in Nordamerica è considerato infestante[10].

La Cannabis sativa si ritiene originaria dell'Asia centrale[11]; oggi è conosciuta quasi esclusivamente allo stato coltivato, essendo stata largamente diffusa fin da tempi antichi in tutte le regioni calde e temperato-calde della Terra.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Secondo il Sistema Cronquist la famiglia, veniva attribuita all'ordine Urticales, e comprendeva due soli generi[12]:

La classificazione filogenetica disconosce l'esistenza dell'ordine Urticales e assegna la famiglia all'ordine Rosales, includendovi anche sette generi in precedenza attribuiti alle Ulmaceae[1][2]:

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

Cladogramma dei generi di Cannabaceae secondo recenti studi:[13][14][15][16]


Moraceae (Outgroup)

Cannabaceae

Aphananthe

Gironniera

Lozanella

Cannabis

Humulus

Celtis

Pteroceltis

Chaetachme

Trema

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Cannabis sativa è coltivata per la produzione di fibre (canapa), di olio e di medicinali, nonché per scopi ricreativi.

Il luppolo è utilizzato come aromatizzante per la birra[17] e come alimento (si mangiano i giovani germogli).[18]

Trema orientale, una specie ampiamente diffusa nella fascia tropicale e caldo-temperata di Africa, Asia e Oceania è utilizzata da molte popolazioni indigene per la produzione di carbone.[19]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b (EN) Cannabaceae, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 15/5/2022.
  3. ^ a b Stevens P.F., Cannabaceae, su Angiosperm Phylogeny Website, 2001. URL consultato il 18 dicembre 2014.
  4. ^ Eriksson O. and Bremer B., Pollination Systems, Dispersal Modes, Life Forms, and Diversification Rates in Angiosperm Families, in Evolution, vol. 46, n. 1, 1992, pp. 258-266.
  5. ^ Rana A., Floral Biology and Pollination Biology of Cannabis sativa L. (PDF), in The International Journal of Plant Reproductive Biology, vol. 2, n. 2, 2010, pp. 191-195. URL consultato il 18 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2014).
  6. ^ Hostplant Family: Cannabaceae, su HOSTS - a Database of the World's Lepidopteran Hostplants. URL consultato il 18 dicembre 2014.
  7. ^ Luppolo, su Birra&Malto. URL consultato il 19 aprile 2015.
  8. ^ (EN) Flora of China, http://www.efloras.org/florataxon.aspx?flora_id=2&taxon_id=242325576. URL consultato il 19 aprile 2015.
  9. ^ Schede di Botanica, http://luirig.altervista.org/flora/taxa/index1.php?scientific-name=humulus+scandens. URL consultato il 19 aprile 2015.
  10. ^ (EN) Humulus japonicus - Japanese hop, su USDA. URL consultato il 19 aprile 2015.
  11. ^ Cannabaceae: Cannabis sativa, su Schede di Botanica. URL consultato il 19 aprile 2015.
  12. ^ (EN) Cronquist A., An integrated system of classification of flowering plants, New York, Columbia University Press, 1981, ISBN 9780231038805.
  13. ^ (EN) K. J. Sytsma, J. Morawetz e J. C. Pires, Urticalean rosids: circumscription, rosid ancestry, and phylogenetics based on rbcL, trnL-F, and ndhF sequences, in American Journal of Botany, vol. 89, n. 9, 1º settembre 2002, pp. 1531–1546, DOI:10.3732/ajb.89.9.1531. URL consultato il 15 aprile 2020.
  14. ^ (EN) Michael S. Zavada e Muyeol Kim, Phylogenetic analysis ofUlmaceae, in Plant Systematics and Evolution, vol. 200, n. 1-2, 1996, pp. 13–20, DOI:10.1007/BF00984745. URL consultato il 15 aprile 2020.
  15. ^ (EN) Mei-Qing Yang, Robin van Velzen e Freek T. Bakker, Molecular phylogenetics and character evolution of Cannabaceae, in Taxon, vol. 62, n. 3, 17 giugno 2013, pp. 473–485, DOI:10.12705/623.9. URL consultato il 15 aprile 2020.
  16. ^ (EN) C. Yesson, S. J. Russell e T. Parrish, Phylogenetic Framework for Trema (Celtidaceae), in Plant Systematics and Evolution, vol. 248, n. 1-4, 2004-09, DOI:10.1007/s00606-004-0186-3. URL consultato il 15 aprile 2020.
  17. ^ P.Garofalo, Luppolo, su Mondo Birra. URL consultato il 16 aprile 2016.
  18. ^ Aspargina - Cime di luppolo selvatico o bruscandoli o lavertìn, su alimentipedia.it. URL consultato il 16 aprile 2016.
  19. ^ The Cannabaceae family, su Sensi Seeds. URL consultato il 18 dicembre 2014.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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