Moraceae

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Moraceae
Ficus carica
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
(clade) Rosidi
(clade) Eurosidi
(clade) Eurosidi I
Ordine Rosales
Famiglia Moraceae
Gaudich.
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Hamamelidae
Ordine Urticales
Famiglia Moraceae
Generi

Le Moracee (Moraceae Gaudich.) sono una famiglia di angiosperme dell'ordine Rosales[1][2], diffuse soprattutto nelle zone climatiche tropicali e subtropicali, e in misura minore nelle zone temperate. In Italia sono presenti poche specie quasi sempre di antica introduzione come piante coltivate. I due generi della famiglia con il maggior numero di specie sono Ficus e Dorstenia[3].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

All'interno della famiglia i caratteri morfologici sono molto variabili: l'unica sinapomorfia (ovvero l'unico carattere condiviso) all'interno delle Moraceae è la presenza di tessuti laticiferi.

Sono per lo più specie arboree e arbustive anche se alcune specie possono essere erbacee o lianose.

Presentano foglie spiralate con stipole concresciute.

I fiori sono unisessuali e spesso i fiori maschili e quelli femminili sono portati da individui diversi (piante dioiche). Sono attinomorfe con perigonio semplice e sepaloide. Gli stami sono in numero variabile, il gineceo è formato da 2 carpelli che formano un ovario nella maggior parte dei casi supero.

I frutti sono tipicamente infruttescenze carnose alla cui formazione partecipano anche i tepali del perigonio (es. siconi, sorosi).

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Si riproducono per impollinazione entomogama.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La classificazione tradizionale (Sistema Cronquist) assegnava la famiglia delle Moracee all'ordine Urticales[4] mentre la moderna classificazione APG la colloca nell'ordine Rosales[1].

La famiglia comprende i seguenti generi[2]:

Clarisia racemosa
Helicostylis tomentosa

Studi recenti[5][6][7] suggeriscono queste relazioni filogenetiche e questa suddivisione in gruppi:


Urticaceae (Outgroup)

Moraceae
Artocarpeae

Batocarpus

Clarisia

Artocarpus

Parartocarpus

Prainea

Moreae

Sorocea

Bagassa

Milicia

Streblus

Morus

Trophis

Maclureae

Maclura

Dorstenieae

Fatoua

Broussonetia

Malaisia

Bleekrodea

Sloetia

Trilepisium

Utsetela

Dorstenia

Brosimum

Trymatococcus

Helianthostylis

Ficeae

Ficus

Castilleae
Antiaropsineae

Sparattosyce

Antiaropsis

Castillineae

Antiaris

Mesogyne

Naucleopsis

Perebea

Pseudolmedia

Maquira

Helicostylis

Poulsenia

Castilla

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Molte Moraceae sono usate per il legname, sia come combustibile che come materiale. Tuttavia sono poche le Moracee che sono apprezzate da questo punto di vista, perché in genere il legno non è pregiato.

Diverse specie dei generi Artocarpus (albero del pane), Ficus (fico), Morus (gelso) producono frutti commestibili che sono regolarmente usati nell'alimentazione umana, anche se non rientrano tra i frutti più diffusi a livello commerciale. I frutti commestibili di altre specie (p.es. dei generi Brosimum, Broussonetia) hanno uso locale e limitato, oppure sono stati usati in passato ma non lo sono più oggi.

Alcune Moraceae sono usate per l'allevamento del baco da seta: soprattutto il gelso (Morus), ma anche occasionalmente Maclura.

Broussonetia, Maclura e Morus sono usati per la fabbricazione della carta.

Infine, alcune Moracee sono apprezzate come piante ornamentali, in particolare molte specie di Ficus (anche per interni) e alcune specie di Morus, Maclura, Broussonetia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b (EN) Moraceae, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 27/5/2022.
  3. ^ (FR) Jules Bouharmont e Charles-Marie Évrard, Botanique systématique: une perspective phylogénétique, De Boeck Université, 2002, ISBN 2-7445-0123-9, OCLC 49911925. URL consultato l'8 aprile 2021.
  4. ^ (EN) Cronquist A., An integrated system of classification of flowering plants, New York, Columbia University Press, 1981, ISBN 9780231038805.
  5. ^ (EN) Shannon L. Datwyler e George D. Weiblen, On the origin of the fig: phylogenetic relationships of Moraceae from ndh F sequences, in American Journal of Botany, vol. 91, n. 5, 2004-05, pp. 767-777, DOI:10.3732/ajb.91.5.767. URL consultato il 15 aprile 2020.
  6. ^ (EN) Wendy L. Clement e George D. Weiblen, Morphological Evolution in the Mulberry Family (Moraceae), in Systematic Botany, vol. 34, n. 3, 1º luglio 2009, pp. 530-552, DOI:10.1600/036364409789271155. URL consultato il 15 aprile 2020.
  7. ^ (EN) Nyree J.C. Zerega, Wendy L. Clement e Shannon L. Datwyler, Biogeography and divergence times in the mulberry family (Moraceae), in Molecular Phylogenetics and Evolution, vol. 37, n. 2, 2005-11, pp. 402-416, DOI:10.1016/j.ympev.2005.07.004. URL consultato il 15 aprile 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 2802 · LCCN (ENsh85087194 · GND (DE4169140-4 · BNF (FRcb122607406 (data) · J9U (ENHE987007543677305171