CASC Rainbow

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CASC Rainbow (in cinese Cai Hong, abbreviato CH) è una famiglia di aeromobili a pilotaggio remoto cinesi sviluppati dalla China Academy of Aerospace Aerodynamics, un ente subordinato alla Compagnia cinese di scienza e tecnologia aerospaziali.

Varianti[modifica | modifica wikitesto]

CH-1[modifica | modifica wikitesto]

Il CH-1 è stato sviluppato a partire dal 2000 ed è progettato principalmente per compiti di ricognizione e vigilanza. Ha un motore a pistoni con turbocompressore e un'elica bipala. Viene lanciato da una catapulta con l'ausilio di razzi.[1]

CH-2[modifica | modifica wikitesto]

Il CH-2 è uno sviluppo del CH-1 lanciato da catapulta e con decollo assistito da razzi.[1]

CH-3[modifica | modifica wikitesto]

Il CH-3 è un UAV da ricognizione che adotta una configurazione canard, ha due winglet e un'elica tripala.[2]

CH-3A[modifica | modifica wikitesto]

È uno sviluppo multiruolo del CH-3 in grado di trasportare maggiore carico utile e con un data link satellitare. Può trasportare 2 missili aria-superficie AR-1 o bombe guidate per missioni di combattimento.[3]

CH-4[modifica | modifica wikitesto]

Un CH-4 esposto alla China International Aviation & Aerospace Exhibition

Versione con impennaggio a V, prodotta nella versione da ricognizione CH-4A e da attacco e ricognizione CH-4B, che ha 6 piloni alari. La quota operativa è di 5 000 m, ha un raggio di azione compreso tra 3 500 e 5 000 km e autonomia compresa tra 36 e 40 ore.[4][5]

CH-5[modifica | modifica wikitesto]

Un CH-5 al Zhuhai Airshow

Versione con un turboelica in grado di trasportare fino a 1 000 kg di carico utile e dotato di un data link. Il CH-5 può trasportare fino a 16 missili aria-superficie. Ha compiuto il suo primo volo nell'agosto 2015.[6][7]

CH-6[modifica | modifica wikitesto]

Un CH-6 al Zhuhai Airshow

Versione in fase di sviluppo con due turbofan e peso massimo al decollo di 7 800 kg prevista in una versione da attacco da 18 ore di autonomia e un carico utile di 450 kg e in una versione da ricognizione con 21 ore di autonomia e carico utile di 120 kg.[8]

CH-7[modifica | modifica wikitesto]

Progetto di APR stealth ala volante con apertura alare di 22 m, velocità di crociera di 920 km/h e quota di tangenza di 13 000 m, autonomia di 15 ore e raggio d'azione di 2 000 km.[9]

CH-10[modifica | modifica wikitesto]

Prototipo con rotori basculanti con quota di tangenza di 7 000 m.[10]

CH-91[modifica | modifica wikitesto]

UAV da ricognizione con doppia trave di coda, impennaggi a V rovesciata e pattini al posto del carrello di atterraggio.[11][12]

CH-92[modifica | modifica wikitesto]

UAV da ricognizione e attacco con doppia trave di coda e carrello convenzionale.[13]

CH-95[modifica | modifica wikitesto]

Un CH-95 in servizio nell'aeronautica serba

Versione multiruolo con carrello convenzionale, quota di tangenza di 5 000 m, raggio d'azione di 200 km e autonomia di 20 ore.[14]

CH-802[modifica | modifica wikitesto]

UAV da ricognizione con impennaggi a V e ala alta.[15]

CH-803[modifica | modifica wikitesto]

Versione da ricognizione a corto raggio con autonomia di 12 ore.[16]

CH-804[modifica | modifica wikitesto]

Versione da ricognizione derivata dal CH-803 con aerodinamica modificata e maggiore carico utile.[17]

CH-805[modifica | modifica wikitesto]

Drone bersaglio in configurazione ala volante.[18]

CH-901[modifica | modifica wikitesto]

Una CH-901 esposta al Forum Army 2022

Munizione circuitante con ali in tandem pieghevoli e impennaggio a V che può essere equipaggiata con una testata esplosiva o una testata perforante.[19]

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera dell'Algeria Algeria
5 CH-3 e 5 CH-4 consegnati[20] mostrati per la prima volta nel 2018,[21] alcuni CH-5 acquistati nel 2022.[22]
Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita
Circa 300 CH-4 acquistati.[23] Presentati per la prima volta nel 2018.[24]
Bandiera della Birmania Birmania
12 CH-3A consegnati tra il 2014 e il 2015.[25][26]
Bandiera della RD del Congo RD del Congo
3 CH-4 consegnati a luglio 2023 su un totale di 9 esemplari ordinati.[27]
Bandiera della Giordania Giordania
6 CH-4B consegnati a partire dal 2016 e ritirati all'inizio del 2019.[28]
Bandiera dell'Indonesia Indonesia
6 CH-4B ordinati ad inizio 2019, e consegnati a partire da ottobre dello stesso anno.[29]
Bandiera dell'Iraq Iraq
20 CH-4B acquistati, consegnati a partire dal 2015, 8 andati persi.[28]
Bandiera della Nigeria Nigeria
4 CH-3 in servizio nel 2020 su 5 consegnati nel 2014 dopo che uno è stato perso nel 2015, altri 8 ordinati nel 2020.[25][30]
Bandiera del Pakistan Pakistan
5 CH-4 ricevuti nel 2021, non è noto il totale degli esemplari ordinati.[31]
Bandiera della Serbia Serbia
Un CH-92A in servizio nell'aeronautica serba
CH-92A acquistati nel 2018[32]; 6 consegnati a luglio 2020.[33] Alcuni CH-95 sono stati presentati per la prima volta nell'aprile 2023.[34]
Bandiera del Turkmenistan Turkmenistan
CH-3A mostrati per la prima volta nel 2016.[35]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) CH-1 (Chang Hong 1) Chinese Reconnaissance Unmanned Aerial Vehicle (UAV), su odin.tradoc.army.mil. URL consultato il 9 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2022).
  2. ^ (EN) Rainbow CH-3 Medium Range UAV, su China Defence Website. URL consultato il 9 settembre 2023.
  3. ^ (EN) Rainbow CH-3A Reconnaissance and Strike UAV, su China Defence Website. URL consultato il 9 settembre 2023.
  4. ^ (EN) Rainbow CH-4 UAV, su China Defence Website. URL consultato il 9 settembre 2023.
  5. ^ (EN) CH-4A (CH-4A Rainbow) Chinese Unmanned Aerial Vehicle (UAV), su odin.tradoc.army.mil. URL consultato il 9 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2022).
  6. ^ (EN) CASC CH-5 Rainbow Drone, su China Defence Website. URL consultato il 9 settembre 2023.
  7. ^ (EN) CH-5 (Rainbow-5) Chinese Unmanned Aerial Vehicle (UAV), su odin.tradoc.army.mil. URL consultato il 9 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2022).
  8. ^ (EN) Airshow China 2021: CASC's twin-turbofan CH-6 armed reconnaissance UAV prototype breaks cover, su Janes.com, 27 settembre 2021. URL consultato il 9 settembre 2023.
  9. ^ (EN) The CH-7: China’s latest unmanned combat air vehicle, su www.sae.org, 9 novembre 2018. URL consultato il 9 settembre 2023.
  10. ^ (EN) China’s CASC to push tiltrotor UAV development in Tazhou, su Asian Military Review, 25 febbraio 2022. URL consultato il 9 settembre 2023.
  11. ^ (EN) Rainbow CH-91 Reconnaissance Surveillance and Artillery Correction Drone, su China Defence Website. URL consultato il 9 settembre 2023.
  12. ^ (EN) CH-91 (BZK-008) Chinese Reconnaissance Unmanned Aerial Vehicle (UAV), su odin.tradoc.army.mil. URL consultato il 9 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2023).
  13. ^ (EN) FH-92A Reconnaissance & Attack UAV System, su China Defence Website. URL consultato il 9 settembre 2023.
  14. ^ (EN) Rainbow CH-95 Medium and Long Range Reconnaissance Strike UAV, su China Defence Website. URL consultato il 9 settembre 2023.
  15. ^ (EN) CH-802 Chinese Reconnaissance Unmanned Aerial Vehicle (UAV), su odin.tradoc.army.mil. URL consultato il 9 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2022).
  16. ^ (EN) Rainbow CH-803 Reconnaissance and Surveillance UAV, su China Defence Website. URL consultato il 9 settembre 2023.
  17. ^ (EN) Rainbow CH-804 Small Long-Range Reconnaissance Drone, su China Defence Website. URL consultato il 9 settembre 2023.
  18. ^ (EN) Rainbow CH-805 Stealth high speed Target Drone, su China Defence Website. URL consultato il 9 settembre 2023.
  19. ^ (EN) CH-901 (BG-201) Chinese Suicide Unmanned Aerial Vehicle (UAV), su odin.tradoc.army.mil. URL consultato il 9 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2022).
  20. ^ (EN) Guy Martin, DRC operating CH-4 UAVs, su defenceWeb, 6 luglio 2023. URL consultato il 9 settembre 2023.
  21. ^ UAV cinesi per Algeria ed Egitto, su analisidifesa.it, 4 novembre 2018. URL consultato il 9 settembre 2023.
  22. ^ Aurelio Giansiracusa, L'Algeria acquista gli UAS da combattimento CH-5 Rainbow, su Ares Osservatorio Difesa, 27 gennaio 2022. URL consultato il 9 settembre 2023.
  23. ^ Michelangelo Cocco, Perché l'Arabia Saudita fa (grosse) compere di armi dalla Cina, su Startmag, 8 gennaio 2023. URL consultato il 9 settembre 2023.
  24. ^ (EN) Saudi Arabia unveiled CH-4 armed unmanned aerial vehicle, su defence-blog.com, 27 gennaio 2017. URL consultato il 9 settembre 2023.
  25. ^ a b (EN) CH-3 Chinese Unmanned Aerial Vehicle (UAV), su odin.tradoc.army.mil. URL consultato il 9 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2022).
  26. ^ (EN) Kelvin Wong, Wings over Mandalay: Myanmar's junta deploy Chinese-made CH-3A tactical UAVs to observe protest movements, su Janes.com, 8 aprile 2021. URL consultato il 9 settembre 2023.
  27. ^ Droni armati cinesi CH-4 per il Congo, su analisidifesa.it, 8 luglio 2023. URL consultato il 9 settembre 2023.
  28. ^ a b (EN) Operational Failure: The CH-4B’s Short-Lived Career In Jordan, su Oryx, 17 gennaio 2022. URL consultato il 9 settembre 2023.
  29. ^ (EN) Alessandra Giovanzanti, Indonesian Air Force's fleet of CH-4 UAVs granted airworthiness approval, su Janes.com, 2 settembre 2021. URL consultato il 9 settembre 2023.
  30. ^ Aurelio Giansiracusa, Otto droni CH-3 Rainbow Armed UAV per l'Aeronautica Nigeriana, su Ares Osservatorio Difesa, 12 ottobre 2020. URL consultato il 9 settembre 2023.
  31. ^ (EN) Gabriel Dominguez, Pakistan receives five CH-4 UAVs from China, su Janes.com, 27 gennaio 2021. URL consultato il 9 settembre 2023.
  32. ^ Aurelio Giansiracusa, Gli UAS CH-92A "Rainbow"arrivano in Serbia, su Ares Osservatorio Difesa, 4 luglio 2020. URL consultato il 9 settembre 2023.
  33. ^ (EN) Sebastien Roblin, Missile-Armed Chinese Drones Arrive In Europe As Serbia Seeks Airpower Edge, su Forbes, 9 luglio 2020. URL consultato il 9 settembre 2023.
  34. ^ (SR) Prikazan dron CH-95 – u vazduhu može da ostane do 20 sati i da ponese 200 kilograma ubojitih sredstava, su www.rts.rs, 22 aprile 2023. URL consultato il 9 settembre 2023.
  35. ^ (EN) The Last Of Many - Turkmenistan’s CH-3A UCAVs, su oryxspioenkop.com, 25 gennaio 2022. URL consultato il 9 settembre 2023 (archiviato il 30 gennaio 2022).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]