Bozza:Associazione Nazionale del Fante

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Associazione Nazionale del Fante
AbbreviazioneA.N.F.
TipoAssociazione d'Arma, no-profit, riconosciuta di personalità giuridica.
Fondazione7 luglio 1920
FondatoreTenente di Complemento Giuseppe Fontana
ScopoPatriottico, commemorativo, celebrativo, volontariato e assistenza sociale, culturale, sportivo e umanitario.
Sede centraleBandiera dell'Italia Milano
PresidenteBandiera dell'Italia dott. arch. Gianni Stucchi
MottoPER SE FULGET
Sito web
Medagliere dell'Associazione Nazionale del Fante, sezione di Rovigo.

L'Associazione Nazionale del Fante è un'associazione d'arma fondata nel 1920. La sede attuale è in Via Tonale 20, a Milano.[1]

La storia dell'Associazione Nazionale del Fante ha superato il secolo di vita.

La vita associativa dell'ANF è una storia congiunta a quella dell'Arma di Fanteria le cui radici vengono fatte risalire all'istituzione dell'Esercito Italiano (avvenuta il 4 maggio 1861). La sua denominazione e la sede dell'associazione sono mutate nel corso del tempo, mentre gli scopi sono sostanzialmente rimasti immutati.

La nascita del sodalizio va collocata nel Regno d'Italia, a cavallo tra il diciannovismo, termine con cui si identifica la nascita dei fasci italiani di combattimento, e il 1922, anno caratterizzato dalla Marcia su Roma, con il conseguente incarico di Vittorio Emanuele III dato a Mussolini di formare il Governo.

Il sodalizio operò durante tutto il Ventennio. A tale periodo poco documentato seguì anche una sospensione durante la Seconda guerra mondiale.

L'associazione venne riavviata per un nuovo corso nel Secondo dopoguerra, quindi dopo la guerra di liberazione e l'avvento della Repubblica.

Dopo un periodo di forte espansione e piena attività individuabile nel Secondo dopoguerra, con oltre duemila sezioni, il sodalizio ha registrato una costante diminuzione del numero dei propri soci tesserati, diminuzione dei soci anche fisiologica in ragione dell'evoluzione della società italiana, ma aggravata in gran misura dall'abrogazione del Servizio militare obbligatorio, come stabilito dalla legge 23 agosto 2004, n. 226.

Nell'intento di riuscire a portare avanti gli scopi statutari, l'Associazione Nazionale del Fante ha deliberato di estendere la possibilità di adesione all'associazione ad una quota di soci simpatizzanti, detti "Amici del Fante", analogamente a quanto previsto in analoghe associazioni d'arma, cioè una tipologia di tesseramento non solo e non più a beneficio esclusivo dei fanti in congedo o in servizio.

L'associazione è stata costituita a Milano il 7 luglio 1920, su iniziativa del Tenente di Complemento Giuseppe Fontana, in accoglimento a delle richieste dei fanti reduci della Prima guerra mondiale. La prima sezione (detta "La Primogenita" o anche solo "Primogenita"), fu inaugurata a Milano il 24 ottobre 1920.[2]

Distrutti gli archivi dalla furia degli eventi bellici della Seconda guerra mondiale, restano ancora tracce del primo numero della rivista "il Fante d'Italia" e dello svolgimento del primo raduno nazionale tenutosi a Roma il 24 maggio 1934.

Con Regio decreto 13 maggio 1943, l’Associazione assunse la denominazione di "Reggimento Fanti d'Italia".

Ripresa la vita associativa nel 1949 la struttura si espanse fino a comprendere più di duemila sezioni.[3]

Nel 1954 l'Associazione mutò il nome da "Reggimento Fanti d'Italia" a quello attuale.[4]

Il 10 settembre 1959 viene iscritta nel Pubblico Registro delle persone giuridiche al n. 96 del volume II presso la Cancelleria del Tribunale Civile di Milano.

Il 23 dicembre 2003 in seguito all'emanazione del D.P.R. n. 361/2000, è stata iscritta nel Registro delle Persone Giuridiche tenuto dalla Prefettura di Milano.[5]

Il 10 e 11 ottobre 2009, in occasione del Congresso straordinario di Milano, è stato redatto un nuovo Statuto.[6]

Le Associazioni d'Arma sono composte dagli ex appartenenti alle diverse Armi e Corpi dell'Esercito, indipendentemente dalla suddivisione in Categorie (Ufficiali, Sottufficiali, ecc.), o dalle Campagne di guerra combattute.[7]

Le finalità principali definite dallo statuto sono:

a. l'amore e la fedeltà alla Patria;

b. la glorificazione dei Fanti caduti nell'adempimento del dovere, perpetuandone la memoria;

c. l'esaltazione delle glorie dell'Arma;

d. il rafforzamento dei vincoli di fratellanza e di solidarietà fra tutti i Fanti, in congedo e in servizio;

e. l'assistenza ai Soci;

f. la collaborazione con le altre Associazioni d’Arma;

g. la promozione e la partecipazione - anche costituendo appositi gruppi - ad attività di volontariato per il conseguimento di finalità assistenziali, sociali, culturali, sportive ed umanitarie.

Lo Statuto Sociale definisce il simbolismo dell'Associazione Nazionale del Fante:

  • la Bandiera dell'Associazione corrisponde alla bandiera d'Italia. È dotata di un nastro azzurro, con la dizione in color oro "Associazione Nazionale del Fante";
  • le Bandiere di Sezione e di Federazione;
  • le Fiamme dei gruppi;
  • Il Medagliere Nazionale e i Medaglieri di sezione;
  • il Labaro delle Patronesse;
  • il Distintivo, da cui deriva il logo presente in Wikipedia, adotta lo stesso colore rosso presente nella bandiera italiana;
  • il Distintivo d'Onore per le Patronesse;
  • lo Stemma araldico, in accordo con quanto riportato nello statuto, è stato approvato con Decreto del Presidente della Repubblica nel 1984. Il motto è chiaramente allusivo alla tradizione militare della Fanteria (in italiano "Di per sé risplende")[8] e ha la seguente blasonatura:

«Di rosso, all'emblema dell'Arma di Fanteria, d'oro al capo interzato in palo, di verde, di bianco, di rosso sostenuto dal filetto azzurro; il tutto alla bordatura dìazzurro. Lo scudo è timbrato da un cerchio dìoro ornato da quattro stelle (tre visibili) d’argento, di cinque raggi, poste a guisa di gemme, infilato da due spade romane d'argento in decusse, con l'impugnatura d'oro all'ingiù. Sotto lo scudo, su lista d'argento bifida, il motto, in caratteri capitali di nero: "Per Se Fulget

Si tratta di raduni nazionali che si tengono con cadenza quasi annuale. Il primo raduno si è registrato nel 1934, con la presenza di 15.000 fanti. Le adunate si svolgono in varie città d'Italia ed i soci, tra cui molti militari in congedo, seguono una disciplina molto precisa per quanto riguarda l'uniforme o i segni distintivi che riguardano l'associazione.[9]

Cronologia delle Adunate[10]
Anno Città Note
1934 Roma Ventennio
1936 Napoli Ventennio
1955 Napoli 1° Raduno Nazionale
1958 Cagliari 2° Raduno Nazionale
1960 Palermo 3° Raduno Nazionale
1961 Torino 4° Raduno Nazionale
1962 Gorizia 5° Raduno Nazionale
... ... ...
2018 Vittorio Veneto 35° Raduno Nazionale
2024 Trieste 36° Raduno Nazionale

Messaggi istituzionali di rilievo nazionale

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Anno 2024 - XXXVI Raduno nazionale a Trieste.[11]

«I Fanti d'Italia sono stati decisivi nella realizzazione dell'unità nazionale e mi è grato, in occasione del XXXVI raduno nazionale della loro associazione, formulare a tutti i partecipanti il più cordiale saluto. Il pluridecorato labaro esprime il valore dell'Arma di Fanteria e degli uomini che hanno vestito la loro uniforme. L'omaggio della Repubblica va a quanti hanno perso la vita a servizio della Patria e delle sue istituzioni, scrivendo pagine della storia d’Italia. Quest'anno, al raduno di Trieste, si celebra il quattrocentesimo anniversario della costituzione del 1° reggimento di Fanteria, nato a servizio del Duca di Savoia, Carlo Emanuele I e destinato, nei secoli, a divenire pietra angolare, nel 1861, dell'Esercito del Regno d'Italia. Alla meritoria attività condotta dall'Associazione Nazionale del Fante per rinnovare il legame tra i fanti di ieri e di oggi e custodirne le tradizioni, va l'apprezzamento del Paese. Con questi sentimenti di stima e considerazione, giunga a tutti i convenuti l'augurio di un’ottima riuscita della manifestazione».[1]

Pubblicazioni

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L'organo informativo del sodalizio è Il Fante d'Italia, rivista cartacea.[14]

In occasione del Centenario della traslazione del Milite Ignoto:

  • Il Viaggio del Milite Ignoto da Aquileia a Roma, Associazione Nazionale del Fante, Vicenza 2021.[15]

Bibliografia giuridica

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  • Regio Decreto 13 maggio 1943 s.n. conferisce al "Reggimento Fanti d'Italia" personalità giuridica.
  • Regio Decreto 2 agosto 1943 n. 704 pone le Associazioni d'Arma sotto la vigilanza del Ministero della Guerra, ora Ministero della Difesa.
  • Decreto 12 febbraio 1954 n. 186 ripristina al sodalizio la denominazione di "Associazione Nazionale del Fante" e ne approva lo Statuto sociale.
  • Decreto 2 febbraio 1956 n. 652 approva il Regolamento sociale.
  • Decreto 15 aprile 1959 n. 457 approva le modifiche allo Statuto deliberate dal Congresso Nazionale di Cagliari (24 gennaio 1958).
  • Decreto 23 maggio 1966 n. 486 approva le modifiche allo Statuto deliberate dal Congresso Nazionale di Trieste (3 novembre 1964).
  • Decreto 17 novembre 1969 n. 825 approva le modifiche allo Statuto deliberate dal Congresso Nazionale di Grado (2 novembre 1968).
  • Decreto del Presidente della Repubblica del 3 luglio 1984, concede lo Stemma Araldico all'associazione, atto iscritto nei Registri dell'Ufficio Araldico il 9 gennaio 1985; Reg. anno 1984 (pag. 71).
  • Decreto 29 settembre 1998, approva le modifiche dello Statuto e del Regolamento deliberate dal Congresso Straordinario di Marina di Massa (20-21 settembre 1997) - Gazzetta Ufficiale n. 247 del 22 ottobre 1998.[16]

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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  1. ^ Associazione Nazionale del Fante - Esercito Italiano, su www.esercito.difesa.it. URL consultato il 12 giugno 2024.
  2. ^ Presidenza Nazionale, La Storia, su Associazione Nazionale del Fante. URL consultato il 5 giugno 2024.
  3. ^ Esercito Italiano- Associazione Nazionale del Fante, su web.archive.org, 8 gennaio 2014. URL consultato il 5 giugno 2024 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2014).
  4. ^ DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 12 febbraio 1954, n. 186 - Normattiva, su www.normattiva.it. URL consultato il 5 giugno 2024.
  5. ^ Statuto Sociale.
    «In data 23 dicembre 2003 Prot. n. 1000/471 Area V bis in seguito all'emanazione del D.P.R. n. 361/2000, è stata iscritta nel Registro delle Persone Giuridiche tenuto dalla Prefettura di Milano al n. d'ord. 471 della pagina 726 del Vol. II.»
  6. ^ Statuto.
    «È stato redatto un nuovo Statuto, che è stato approvato dal Congresso Straordinario di Milano del 10 e 11 ottobre 2009, ed è stato trascritto, in data 21 luglio 2010, nel Registro delle Persone Giuridiche tenuto dalla Prefettura di Milano al n. d'ord. 471 della pagina 726 del Vol. II.»
  7. ^ Associazioni d'Arma e di Corpi - Esercito Italiano, su www.esercito.difesa.it. URL consultato il 12 giugno 2024.
  8. ^ Statuto, p. 22.
    «Decreto Presidente della Repubblica del 3 luglio 1984, che concede lo Stemma Araldico all'Associazione, iscritto nei Registri dellìUfficio Araldico il 9 gennaio 1985; Reg. anno 1984 (pag. 71).»
  9. ^ UNIFORMI PER I MILITARI IN CONGEDO: IL REGOLAMENTO DEL 2019 IN VIGORE, su Congedati Folgore, 17 luglio 2023. URL consultato l'11 giugno 2024.
  10. ^ Raduni, su www.associazionenazionaledelfante.it. URL consultato il 6 giugno 2024.
  11. ^ In migliaia a Trieste per il raduno nazionale dei fanti, disagi al traffico ridotti al minimo, su Il Piccolo, 26 maggio 2024. URL consultato il 6 giugno 2024.
  12. ^ Cristina Beltrami, L'archivio della scultura: Monumento al Fante – copia da Angelo Balzardi, su L'archivio della scultura, sabato 15 marzo 2014. URL consultato il 19 giugno 2024.
  13. ^ Monumento al Fante – Rovigo | Pietre della Memoria, su pietredellamemoria.it, 19 dicembre 2017. URL consultato il 19 giugno 2024.
  14. ^ Direttore Responsabile: Gr. Uff. Savino Vignola. Stampa: Tipografia PI-ME Editrice Srl, Pavia. Registrazione n. 346 Tribunale di Milano del 13.02.2012.
  15. ^ Associazione Nazionale del Fante Gruppo Sezioni "Arco Romano" Pasubio e dell'Associazione Culturale Archeion - Malo. (a cura di), Il Viaggio del Milite Ignoto. Da Aquileia a Roma. 29 Ottobre - 2 Novembre 1921, Vicenza, 2021.
  16. ^ Statuto. (PDF), su assofanteroma.it.