Blame!

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Blame!
ブラム!
(Buramu!)
Copertina del nono volume dell'edizione italiana, raffigurante il protagonista Killy
Generefantascienza[1], cyberpunk[2], postapocalittico[3]
Manga
AutoreTsutomu Nihei
EditoreKōdansha
RivistaAfternoon
Targetseinen
1ª edizione25 marzo 1997 – 25 settembre 2003
Periodicitàmensile
Tankōbon10 (completa)
Editore it.Panini Comics - Planet Manga
Collana 1ª ed. it.Planet 2000
1ª edizione it.16 marzo 2000 – 18 novembre 2004
Periodicità it.bimestrale
Volumi it.10 (completa)
Testi it.Giacomo Calorio (traduzione), Monica Rossi (lettering)
ONA
Studioe-records, Group TAC
1ª pubbl.24 ottobre 2003
Episodi6 (completa) +1 OAV
Rapporto16:9
Durata ep.6 min
Rete it.NekoTV (trasmissione non legittima)
1ª pubbl. it.30 novembre 2011
Episodi it.6 (completa)
Durata ep. it.6 min

Blame! (ブラム!?, Buramu!, pronunciato "blam" come il suono della pistola) è un manga scritto, disegnato da Tsutomu Nihei, e pubblicato in Italia da Planet Manga. Dal fumetto è stata tratta una miniserie ONA di sette episodi nel 2003; Netflix ha prodotto un adattamento cinematografico in animazione 3D, uscito sulla sua piattaforma streaming il 19 maggio 2017[4].

Trama e ambientazione[modifica | modifica wikitesto]

Il protagonista è Killy, un individuo solitario, armato solo di una piccola ma letale pistola. Il suo obiettivo è di trovare esseri umani che possiedono i cosiddetti "geni per i terminali di rete". Si tratta di geni o marcatori genetici che consentono a chi li possiede di accedere alla rete, l'infrastruttura digitale che controlla e lega la Città. Questo gene sembra essere la chiave di volta per bloccare l'espansione selvaggia della Città che cresce senza sosta da tempo immemore. I "Costruttori", individui meccanici di proporzioni enormi, la cui programmazione è quella di appunto ampliare la città, si dice possano essere controllati solo da chi possiede il net terminal gene.

L'universo di Blame! è un mondo inumano: un'enorme sequenza di livelli, enormemente estesi sia in orizzontale sia in verticale. Killy vaga per i vasti piani artificiali, separati da barriere apparentemente insuperabili conosciute col nome di "Megastrutture".

Nella sua ricerca Killy sarà ostacolato dagli esseri di silicio, creature tecnorganiche (transumane), anch'essi alla ricerca di un gene per i terminali che gli consenta di entrare nella rete. Un altro mortale pericolo è costituito dalle Safeguard, esseri che costituiscono il sistema di protezione della rete e che uccidono senza alcuna pietà gli esseri umani senza il gene per i terminali e, in generale, chiunque tenti di accedere abusivamente alla rete.

Durante il suo viaggio, Killy incontra e fa squadra con Cibo, un tecnico con capacità di interconnessione a terminali di minore sicurezza. La sua conoscenza della Città aiuterà Killy nella sua ricerca.

Personaggi[modifica | modifica wikitesto]

Personaggi principali[modifica | modifica wikitesto]

  • Killy (霧亥, Kirii): il protagonista, armato di un irradiatore gravitonico (重力子放射線射出装置, letteralmente “apparecchio d’emissione di raggi di gravitone”) e di una notevole forza fisica. È alla continua ricerca di qualcuno in possesso dei geni per i terminali di rete. Durante gli eventi si scopre essere una safeguard del precedente sistema di governatori che ora lavora per una non determinata organizzazione per la salvaguardia degli umani.
  • Cibo (シボ, Shibo) (nella prima edizione italiana viene erroneamente chiamata Tsubo): nel 2° numero diventa amica e compagna di viaggio di Killy. È una scienziata appartenente alla Cooperazione idroelettrica incredibilmente abile nell'uso di qualsiasi tecnologia, inizia il viaggio con Killy spinta dalla curiosità di scoprire gli altri livelli. Cambierà diversi corpi durante la storia.

Personaggi secondari[modifica | modifica wikitesto]

Safeguard
  • Sanakan (サナカン) : una piccola ragazza dai capelli scuri e corti che viene salvata da Killy e Cibo, in seguito si scoprirà essere una safeguard di livello 6 con l’intento di sterminare gli esseri umani senza il gene per i terminali di rete. Questo cambia quando, verso la fine del manga, diventa un rappresentante del dipartimento di governo, con l’obiettivo di recuperare Cibo.
  • Dhomochevski e Iko: safeguard speciali, come Killy, incaricate di proteggere gli esseri umani della loro megastruttura, ora deserta. Dopo un contrasto iniziale si alleeranno a Killy e Cibo.
Esseri di silicio
  • Ivy: Leader dell’attacco da parte degli esseri di silicio alla Toha Heavy Industries. Porta con lui un enorme spada.
  • Maeve: Aiutante di Ivy. Una volta sconfitta da Seu, prende il controllo di un modello di cyborg avanzato.
  • Blon: Uno dei sottoposti di Davinelulinvega. È capace di creare creature simil-vermi e creature simil-sanguisughe.
  • Schiff: Un tenente di Davinelulinvega. Ha una forma umanoide e possiede due lame rettangolari simili agli artigli di wolverine che può lanciare a piacimento.
  • Pcell: subordinata di Davinelulinvega, molto abile nel combattimento. Secondo Iko lei è la più pericolosa tra gli esseri di silicio sottoposti a Davine.
  • Davinelulinvega (chiamata anche Davine Lu Linvega): Essere di silicio il cui scopo è entrare nella Net Sphere. Ci riesce sotto forma di Seu, grazie al DNA donato a Cibo da Mensab. Dopo il fallito tentativo riesce a rubare i dati di una Safeguard di livello 9.
Umanoidi
  • Tecno Nomadi: sono braccati dai Limitatori e dai Governatori.
  • Pescatori degli Elettrosilos: un popolo pigmeo che aiuteranno Killy e Cibo nel loro viaggio verso le Industrie pesanti dell'estremo oriente.
  • Avvizziti: popolo quasi indigeno, estremamente forti, non comunicano con gli estranei e sono armati di lance ondulate. Vengono cacciati per fare esperimenti sui loro corpi.
  • Popolo di Kaito e dintorni: sono una specie umana più alta del normale di circa il doppio, tanto che credono che Killy sia un ragazzino.
  • Kumoi: viene da Yakima ed è un po' strano. Si occupa di Yaki. Incontra Killy durante il suo viaggio e gli indica un lungo ponte verso Yakima.
  • Yaki: viene da Yakima.
  • Nami: tratta i viveri portati da Tesshan e chiede a quest'ultimo di portare Killy a Kaito.
  • Tesshan (soprannominato Tesshi): trasporta merci. In particolare trasporta Avviziti verso Kaito per i tecnici della Elettro-vite. Da un passaggio a Killy verso Kaito e muore ucciso dagli Avviziti durante il viaggio.
  • Yosho: navigatore non umano (almeno non completamente) di Tesshan. Muore ucciso da Killy.
  • Saki: trasportatore merci come Tesshan. Non compare mai, ma Killy e Tesshan trovano il suo cargo distrutto durante il loro viaggio verso Kaito.
Personaggi minori
  • Mensab (chiamata Menserve in BLAME ACADEMY! e chiamata erroneamente Mancyborg nella prima edizione italiana): I.A. di controllo dell’ottava grotta della Toha Heavy Industry, espulsa dalla I.A. collettiva. È molto attaccata a Seu.
  • Seu: Un umano che serve e protegge Mensab, dotato di uno spadone e un’armatura che ricopre tutto il suo corpo.
  • Il presidente: essere gigantesco tecnologicamente connesso. Governa la Fabbrica Bio Elettro e probabilmente tutta Kaito. Viene ucciso da Killy.
  • Limitatori
  • Governatori: in principio conosciuti come "gli scartati" attaccano chiunque senza una vera ragione apparente.
  • Costruttori: automi senza controllo che continuano a costruire ed espandere i livelli.

Luoghi[modifica | modifica wikitesto]

  • Yakima: città di Kumoi e Yaki
  • Kaito (detta "Città degli ammassati"): città dove si trova la Fabbrica Bio-Elettro, governata dal Presidente. La popolazione è composta per la maggior parte di Operai sfruttati dagli scienziati della fabbrica.
  • Industrie pesanti dell'estremo oriente (Toa Heavy Industries, 東亜重工, Tōa jūkō): enorme edificio (possibilmente un veicolo) separato dalla megastruttura, diviso in diversi settori, ognuno gestito da una intelligenza artificiale autonoma con lo scopo di salvaguardare gli abitanti ed il funzionamento dei macchinari. All'interno è possibile trovare tecnologica avanzatissima, perfino un macchinario in grado di creare qualsiasi cosa, ma anche persone ed interi villaggi. A governare l'intera struttura c'è un I.A. centrale la quale ha siglato un patto con la Netsphere per bloccare l'ingresso a safeguard e Governatori. Il patto verrà in seguito rotto dalla stessa I.A. centrale per permettere il teletrasporto della struttura.

Media[modifica | modifica wikitesto]

Manga[modifica | modifica wikitesto]

In Giappone la serie fu pubblicata da Kōdansha sulla rivista Afternoon dal 1997 al 2003 ed in seguito raccolta in 10 tankōbon[5].

In Italia è stata la prima opera pubblicata sulla testata Planet 2000 (collana della Planet Manga) dall'aprile 2000[6] al novembre 2004[7]. Su forum di discussione dedicati ci sono stati dibattiti relativi alla qualità della traduzione delle prime edizioni dell'opera: precisamente si parlava di diversi dialoghi palesemente errati e privi di senso[8]. Il manga è stato successivamente ristampato, sempre da Planet Manga, da ottobre 2011[9] a luglio 2012[10] in una riedizione in 5 volumi di grande formato con una traduzione riveduta e corretta, la ultimate deluxe edition[11]. Da novembre 2015 a gennaio 2018, sempre Planet Manga ha pubblicato Blame! nuova edizione, una riedizione in 10 volumi con la nuova traduzione della ultimate deluxe. Il 24 febbraio 2022 è stata pubblicata la Master Edition, 6 volumi, pagine a colore e più grande della ultime deluxe, disponibile anche in cofanetto.

L’universo narrativo manga di Blame! è formato da:

  • NOiSE (prequel)
  • BLAME!
  • BLAME ACADEMY! and so on (10 storie brevi: 8 di natura parodistica e i 2 sequel Netsphere Engineer e BLAME!2 )
  • BLAME!: the Electrofishers’ escape (versione alternativa)

Negli Stati Uniti è stato pubblicato dalla Tokyopop[12].

Volumi[modifica | modifica wikitesto]

Data di prima pubblicazione
GiapponeseItaliano
120 giugno 1998[13]ISBN 4-06-314182-9 16 marzo 2000[6]
Capitoli

Log 1: Il gene per i termini di rete

Log 2: I ricordi della terra

Log 3: I tecno-nomadi

Ex-Log

Log 4: Il dipartimento di governo

Log 5: La fuga

Log 6: Vite di silicio

Log 7: I costruttori

216 dicembre 1998[14]ISBN 4-06-314194-2 18 maggio 2000[15]
Capitoli

Ex-Log: Nido abbandonato

Log 8: Kaito

Log 9: L'industria Bioelettro

Log 10: La Netsphere

Log 11: Il sistema di sicurezza

320 agosto 1999[16]ISBN 4-06-314218-3 20 luglio 2000[17]
Capitoli

Log 12: Il re dalla grande sacca

Log 13: I pescatori della base elettrica

Log 14: I piantatori

Log 15: Risveglio

Log 16: Attacco

Log 17: La matrice linguistica

Log 18: Sterminio

421 marzo 2000[18]ISBN 4-06-314235-3 21 settembre 2000[19]
Capitoli

Log 19: Il cyberspazio di backup

Log 20: Limit off

Log 21: Hybrid

Log 22: Le industrie pesanti dell'estremo oriente

Log 23: I cavalieri elettrici

Log 24: L'ottava grotta

520 settembre 2000[20]ISBN 4-06-314251-5 22 febbraio 2001[21]
Capitoli

Log 25: Hacking

Log 26: La grotta della dispersione

Log 27: La fornace gravitonica

Log 28: Version

Log 29: La tredicesima grotta

Log 30: sospensione del conflitto

621 marzo 2001[22]ISBN 4-06-314263-9 31 gennaio 2002[23]
Capitoli

Log 31: Sanakan e Cibo

Log 32: Vibrazione

Log 33: Crollo

Log 34: Fusione

Log 35: Estinzione

Log 36: Beautiful life

Log 37: Unofficial megastructure

719 ottobre 2001[24] (ed. limitata)
20 ottobre 2001[25] (ed. regolare)
ISBN 4-06-314277-9 (ed. regolare)
ISBN 4-06-336342-2 (ed. limitata)
20 giugno 2002[26]
Capitoli

Log 38: Il database centrale

Log 39: Arma a contingenza critica di primo tipo

Log 40: Cattura

Log 41: Il campo elettrico anti-invasori

Log 42: La fessura interna alla megastruttura

Log 43: Le safeguard speciali

820 aprile 2002[27]ISBN 4-06-314289-2 19 dicembre 2002[28]
Capitoli

Log 44: L'interno della megastruttura

Log 45: Corpo mobile a struttura molecolare composita

Log 46: La linea di autenticazione per il collegamento provvisorio

Log 47: Intrusione

Log 48: Impulso

Log 49: Level 9

Log 50: Lontano

918 dicembre 2002[29]ISBN 4-06-314310-4 18 settembre 2003[30]
Capitoli

Log 51: Il gruppo di accumulatori elettrici in parallelo

Log 52: Una voce che chiama

Log 53: Dispersione

Log 54: Il catturatore

Log 55: Ritrovarsi

Log 56: Persone

Log 57: L'osservatore

1018 settembre 2003[31]ISBN 4-06-314328-7 18 novembre 2004[7]
Capitoli

Log 58: Cavo metallico asettato

Log 59: Continuum

Log 60: Organical

Log 61: Burning silicon

Log 62: Il recupero del ricettore

Log 63: Sterminatore di alto rango

Log 64: Recupero della personalità

FINAL-Log: Oltre i confini della metropoli

ONA[modifica | modifica wikitesto]

Una serie di brevi cortometraggi animati, lunghi circa 6 minuti, è stata prodotta e distribuita nel 2003[32], con il titolo Blame! Ver.0.11: inizialmente sei episodi sono stati pubblicati come ONA, ed in seguito l'opera è stata riedita in DVD come OAV aggiungendo un settimo episodio inedito. Tale serie è tutt'altro che chiarificatrice della trama: gli episodi infatti traspongono solo alcuni spezzoni del manga e non l'intera storia. L'opera è stata realizzata in maniera molto sperimentale, con inquadrature molto innovative e musiche e sfondi particolari.

La serie è ufficialmente inedita in Italia. Alcuni degli episodi sono stati trasmessi su NekoTV dal 30 novembre 2011, in lingua originale con sottotitoli in italiano: si trattava, però, di un fansub utilizzato illecitamente ed all'insaputa dei realizzatori, che ne hanno poi chiesto la rimozione, avvenuta circa un mese dopo[33].

Episodi[modifica | modifica wikitesto]

Titolo italiano (traduzione letterale)
GiapponeseKanji」 - Rōmaji
Distribuzione
Giapponese
Log 1megastruttura
「Megastructure」
24 ottobre 2003
Log 2creatura di silicio
「silicon creature」
24 ottobre 2003
Log 3netsphere
「netsphere」
24 ottobre 2003
Log 4Tochikyoku
「Tochikyoku」
24 ottobre 2003
Log 5Killy
「Killy」
24 ottobre 2003
Log 6Cibo
「Cibo」
24 ottobre 2003
Extra LogDati compressi
「Collapsed Data」
24 ottobre 2003

Film anime[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Blame! (film).

Un lungometraggio animato in CGI è stato annunciato da vari anni, ma la sua realizzazione è stata spesso rimandata. Alla fine la trasposizione è stata confermata a novembre 2015: il film omonimo, diretto da Hiroyuki Seshita, scritto da Tsutomu Nihei e Sadayuki Murai ed animato da Polygon Pictures, è stato distribuito da Netflix il 19 maggio 2017 anche doppiato in italiano[4][34].

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Jarred Pine di Mania.com ha commentato "non è un compito facile" parlare della storia nel primo volume in quanto "lascia una vasta gamma di domande aperte per il lettore, niente in superficie per dare al lettore un senso di direzione o scopo"[35][36]. Pine ha affermato che Blame! non ha un fascino di massa e "ci sarà una linea piuttosto forte che dividerà coloro che amano e odiano il viaggio cyberpunk unico e contorto di Nihei"[36].

Nel 2006 l'edizione Tokyopop è stata nominata per un Harvey Award nella categoria "Best American Edition of Foreign Material"[37].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Crystalyn Hodgkins, Vertical Licenses Blame!, Dissolving Classroom, Immortal Hounds Manga, in Anime News Network, 13 febbraio 2016. URL consultato il 18 maggio 2020.
  2. ^ (EN) Theron Martin, Blame! - Preview, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 23 maggio 2017. URL consultato il 18 maggio 2020.
  3. ^ (EN) Carlo Santos, Blame! DVD - Review, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 29 luglio 2005. URL consultato il 18 maggio 2020.
  4. ^ a b (EN) BLAME_anime, 進捗率、40.647%... 折り返し地点までもう少し! (Tweet), su Twitter, 14 settembre 2016 (archiviato il 18 maggio 2020).
  5. ^ 20 fumetti da ricordare usciti nel 1998, su Fumettologica, 7 febbraio 2018. URL consultato il 19 maggio 2020.
  6. ^ a b Blame 1, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 19 maggio 2020.
  7. ^ a b Blame 10, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 19 maggio 2020.
  8. ^ Blame!: Traduzioni completamente errate, su Google Gruppi, 23 settembre 2003. URL consultato l'8 ottobre 2021.
  9. ^ Blame! Deluxe 1, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 19 maggio 2020.
  10. ^ Blame! Deluxe 5, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 19 maggio 2020.
  11. ^ 2011: Un anno di manga, su animeclick.it, AnimeClick.it, 22 febbraio 2012. URL consultato il 19 maggio 2020.
  12. ^ (EN) Christopher Macdonald, Tokyopop Confirms Titles, in Anime News Network, 25 febbraio 2005. URL consultato il 19 maggio 2020.
  13. ^ (JA) BLAME!(1), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 19 maggio 2020.
  14. ^ (JA) BLAME!(2), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 19 maggio 2020.
  15. ^ Blame 2, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 19 maggio 2020.
  16. ^ (JA) BLAME!(3), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 19 maggio 2020.
  17. ^ Blame 3, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 19 maggio 2020.
  18. ^ (JA) BLAME!(4), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 19 maggio 2020.
  19. ^ Blame 4, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 19 maggio 2020.
  20. ^ (JA) BLAME!(5), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 19 maggio 2020.
  21. ^ Blame 5, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 19 maggio 2020.
  22. ^ (JA) BLAME!(6), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 19 maggio 2020.
  23. ^ Blame 6, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 19 maggio 2020.
  24. ^ (JA) BLAME!(7)限定電装版, su bookclub.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 19 maggio 2020.
  25. ^ (JA) BLAME!(7), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 19 maggio 2020.
  26. ^ Blame 7, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 19 maggio 2020.
  27. ^ (JA) BLAME!(8), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 19 maggio 2020.
  28. ^ Blame 8, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 19 maggio 2020.
  29. ^ (JA) BLAME!(9), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 19 maggio 2020.
  30. ^ Blame 9, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 19 maggio 2020.
  31. ^ (JA) BLAME!(10), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 19 maggio 2020.
  32. ^ OAV di Blame!: opinione ed immagini, in AnimeClick.it, 7 ottobre 2003. URL consultato il 19 maggio 2020.
  33. ^ AVVISO IMPORTANTE: Neko TV e la trasmissione illegittima dei fansub, su Kanjisub.com. URL consultato il 19 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2016).
  34. ^ (EN) Crystalyn Hodgkins, BLAME! Anime Film's English-subtitled Teaser Video Previews All-new Story, in Anime News Network, 23 luglio 2016. URL consultato il 19 maggio 2020.
  35. ^ (EN) Chris Beveridge, Blame! (also w/T-shirt), su Mania.com, 3 maggio 2005. URL consultato l'8 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2014).
  36. ^ a b (EN) Jarred Pine, Blame! Vol. #01, su Mania.com, 1º settembre 2005. URL consultato l'8 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2013).
  37. ^ (EN) 2006 Harvey Award Nominees, su harveyawards.org, Harvey Awards. URL consultato l'8 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2007).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Anime e manga: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di anime e manga