Baarle-Hertog
Baarle-Hertog comune | |
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(FR) Baerle-Duc (NL) Baarle-Hertog | |
Municipio | |
Localizzazione | |
Stato | Belgio |
Regione | Fiandre |
Provincia | Anversa |
Arrondissement | Turnhout |
Amministrazione | |
Sindaco | Leo Van Tilburg (CDK) dal 2012 |
Territorio | |
Coordinate | 51°26′N 4°55′E |
Superficie | 7,42 km² |
Abitanti | 2 705 (01-01-2018) |
Densità | 364,56 ab./km² |
Altre informazioni | |
Lingue | Olandese |
Cod. postale | 2387 |
Prefisso | 014 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice Statbel | 13002 |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Baarle-Hertog (in francese Baerle-Duc, a volte ricordato come Baer-Hertog[1]) è una città belga di 2.337 abitanti nelle Fiandre (provincia di Anversa).
È composta da 24 enclavi distinte: il centro principale, 3 parti all'interno del confine belga e 20 exclavi in territorio olandese, all'interno della municipalità di Baarle-Nassau.
Le porzioni di territorio olandese al suo interno, insieme all'emiratina Nahwa, costituiscono, dopo il trattato sul confine tra India e Bangladesh che ha eliminato l'80% di quelle esistenti,[N 1] le uniche 8 enclavi di 2º livello al mondo.
È patria del pittore fiammingo Petrus Christus (XV secolo).
L'exclave
[modifica | modifica wikitesto]All'interno della cittadina i confini con l'exclave belga Baarle-Hertog sono tracciati lungo le strade e i marciapiedi con due differenti tipi di linee. Una serie di croci bianche, con le indicazioni B e NL (rispettivamente B = Belgio, NL = Paesi Bassi), delimitano le due nazioni sopra i marciapiedi o nelle piazze. I confini tracciati per le strade appaiono semplicemente come delle linee grigie. A differenza dei confini sui marciapiedi, svolgono, senz'altro, un ruolo più amministrativo che turistico.
L'exclave di Baarle-Hertog costituisce il caso più complicato di exclave situata in territorio europeo. Al comune belga di Baarle-Hertog appartengono difatti ben 22 exclave in territorio olandese all'interno del comune di Baarle-Nassau e alcune di queste exclave contengono ulteriori sette exclave, questa volta olandesi.
Il confine è così articolato che alcune case sono divise tra due stati. In passato, quando la legge olandese prevedeva per i ristoranti un orario di chiusura anteriore a quello belga, alcuni esercizi posti sul confine risolsero il problema semplicemente facendo cambiare tavolo ai clienti.[2]
La storia dell'exclave di Baarle-Hertog risale al Trattato di Maastricht del 1843, che stabilì il confine tra il Belgio e i Paesi Bassi. In particolare, il confine tra i cippi 214 e 215 non poté essere stabilito per una lunghezza di 50 km, cosicché i due stati giunsero a un accordo per attribuirsi la sovranità su 5.732 parcelle di terreno. Ne risultò un arcipelago di exclavi (circostanza non del tutto infrequente nei confini di allora) per una superficie di 8 km².
Il 20 giugno 1959 la Corte internazionale di giustizia, investita della controversia, stabilì la sovranità del Belgio sul gruppo di enclavi, risolvendo così un contenzioso fra i due Paesi confinanti.
Il 26 aprile 1974 il Belgio e i Paesi Bassi firmarono un trattato a Turnhout, nella provincia di Anversa nelle Fiandre in Belgio, per rendere ufficiali i confini così delineati tra i cippi 214 e 215. Successivamente venne però scoperto un lotto di terreno a sud della frazione di Ulicoten che non era stato assegnato a nessuno dei due stati e che nel 1995 fu attribuito al Belgio come ventiduesima exclave di Baarle-Hertog.
Durante la pandemia di COVID-19, le diverse legislazioni nazionali in materia (ad esempio, il Belgio applicò il lockdown mentre i Paesi Bassi no) crearono una situazione di disparità tra gli abitanti, che a seconda che vivessero a Baarle-Hertog o Baarle-Nassau erano soggetti a restrizioni diverse, tra cui coprifuoco e obbligo di indossare la mascherina. Ciononostante, alcuni negozi dal lato olandese hanno deciso di propria iniziativa di chiudere comunque e seguire le regole belghe.[3][4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- Annotazioni
- ^ è stata eliminata anche Dahala Khagrabari, l'unica enclave al mondo di 3º livello
- Fonti
- ^ Es.: Louis Dieudonne Joseph Dewez, Histoire générale de la Belgique, tomo 7, Bruxelles, 1828.
- ^ Selena, Il curioso confine di Baarle-Hertog, su sconfinato.it, 21 maggio 2019. URL consultato il 4 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2020).
- ^ Coronavirus, mondo diviso su lockdown, su ansa.it, 18 aprile 2020. URL consultato il 4 maggio 2020.
- ^ Redazione, Coronavirus, Baarle-Nassau/Hertog la cittadina olandese-belga con lockdown a metà, in 31 mag, 22 marzo 2020. URL consultato il 4 maggio 2020.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Baarle-Hertog
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (NL) Sito ufficiale, su baarle-hertog.be.
- gemeente Baarle-Hertog (canale), su YouTube.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 157270659 · LCCN (EN) n96035786 · GND (DE) 4280265-9 · J9U (EN, HE) 987007540139605171 |
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