Arturo Maffei

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Arturo Maffei
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 176 cm
Atletica leggera
Specialità Salto in lungo
Società ASSI Giglio Rosso Firenze
Calcio
Ruolo Portiere
Carriera
Squadre di club1
1926-1931Fiorentina? (-?)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Arturo Maffei (Viareggio, 9 novembre 1909Torre del Lago Puccini, 17 agosto 2006) è stato un lunghista e calciatore italiano, uno dei migliori rappresentanti dell'atletica leggera italiana degli anni trenta, che videro il movimento italiano raccogliere successi insperati.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Atleta poliedrico fu, all'inizio della sua attività sportiva, combattuto fra il calcio e l'atletica. Il marchese Luigi Ridolfi, Presidente della A.C. Fiorentina (calcio) e della Giglio Rosso (atletica), rinunciò al suo portiere di riserva per farlo diventare un saltatore in lungo. Maffei vinse il suo primo titolo italiano nel 1930 a Udine, riuscendo a battere Virgilio Tommasi (padre del giornalista Rino) e il compaesano compagno di squadra Guido Cortopassi.

Collezionò altre sette maglie tricolori e, con otto titoli di campione italiano, è il saltatore in lungo più titolato in Italia.

La Nazionale italiana vide Maffei indossare per ben 25 volte la maglia azzurra, fra Olimpiadi (1936) e Campionati europei (1934 e 1938). Il saltatore della Giglio Rosso migliorò per ben tre volte il primato italiano della specialità, fino a raggiungere i m. 7,73 il 4 agosto nel corso della “storica” finale di Berlino 1936, che vide il successo di Jesse Owens. In quella gara Maffei fallì il bronzo per un solo centimetro e questo fatto costituì il grande cruccio della sua vita. Il primato di Berlino ha resistito per ben 32 anni, fino a quando Giuseppe Gentile non lo superò il 17 agosto 1968, saltando m. 7,91.

Maffei partecipò anche a due Campionati Inglesi (considerati la massima rassegna mondiale dell'epoca, giochi olimpici a parte). Nel 1931 giunse secondo con m. 7,06, mentre nel 1938 vinse il titolo con la misura di m 7,52, che costituì il primato dei campionati. Nei Campionati europei non ebbe buoni risultati. Nel 1934 giunse solamente quinto, mentre a Parigi nel 1938 si classificò al secondo posto con la misura di m 7,61, nonostante avesse una caviglia in disordine. Nel 1941 abbandonò l'attività agonistica e tornò al calcio, la sua prima passione. L'A.C. Fiorentina lo accolse nel suo staff tecnico, dove rimase fino al campionato 1955-1956, anno del primo scudetto viola della storia.

Negli ultimi anni di vita gli fu riconosciuto un vitalizio ai sensi della legge Giulio Onesti[1].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Fiorentina: 1930-1931

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il vitalizio Coni a De Piccoli, su ricerca.gelocal.it. URL consultato l'8 giugno 2022.

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