Arcidiocesi di Side

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Side
Sede arcivescovile titolare
Archidioecesis Sidensis
Patriarcato di Costantinopoli
Sede titolare di Side
Mappa della diocesi civile di Asia (V secolo)
Arcivescovo titolaresede vacante
IstituitaXVII secolo
StatoTurchia
Arcidiocesi soppressa di Side
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche
L'anfiteatro romano di Side.

L'arcidiocesi di Side (in latino: Archidioecesis Sidensis) è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli e una sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Side, nei pressi di Selimiye nel distretto turco di Manavgat,[1] è l'antica sede metropolitana della provincia romana della Panfilia Prima nella diocesi civile di Asia e nel patriarcato di Costantinopoli.

Nel concilio di Nicea del 325 la sede metropolitana della Panfilia era Perge; solo nel concilio di Efeso del 431 sono menzionate due sedi metropolitane: Perge e Side. Ciò indica che, fino al IV secolo, Side era suffraganea di Perge, e solo in seguito fu elevata al rango di metropolia, probabilmente all'epoca dell'imperatore Teodosio I.

Nella Notitia Episcopatuum dello pseudo-Epifanio, composta durante il regno dell'imperatore Eraclio I (circa 640), la sede di Side è elencata al 10º posto nell'ordine gerarchico delle metropolie del patriarcato di Costantinopoli e le sono attribuite 16 diocesi suffraganee.[2] Nella Notitia attribuita all'imperatore Leone VI (inizio X secolo) la situazione è rimasta immutata; Side occupa ancora il 10º posto fra le metropolie del patriarcato, e le diocesi suffraganee sono in numero di 16: Aspendo, Cotenna[3], Etenna, Orimna, Case, Semnea, Carallia, Coracesio, Siedra, Milome o Giustinianopoli, Uamanada[4], Dalisando, Isba, Lirbe, Colibrasso e Manaua.[5] Faceva parte della provincia ecclesiastica di Side anche l'arcidiocesi di Selge, indicata come suffraganea di Side nella Notitia dello pseudo-Epifanio.

La sede fu soppressa nel XVI secolo e il suo territorio incorporato in quello della metropolia di Pisidia.[6]

Dal XVII secolo Side è annoverata tra le sedi arcivescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 5 marzo 1973.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi e arcivescovi greci[modifica | modifica wikitesto]

Arcivescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Foss, C., S. Mitchell, Places: 639105 (Side), su pleiades.stoa.org, Pleiades. URL consultato il 19 aprile 2024.
  2. ^ (FR) Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981, p. 208, nnº 185-201.
  3. ^ Questa diocesi è documentata per la prima volta solo in questa Notitia, mentre è assente nelle precedenti.
  4. ^ Di questa diocesi è noto un solo vescovo, Fotino nel 518. Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie, p. 87.
  5. ^ (FR) Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae, p. 277, nnº 240-256
  6. ^ (EN) Demetrius Kiminas, The ecumenical patriarchate. A history of its metropolitanates with annotated hierarch catalogs, 2009, p. 91.
  7. ^ Moroni (Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, vol. 47, p. 295) e Le Quien (op. cit.) escludono che san Nestore sia stato vescovo di Magido o di Perge, come testimoniato dalla tradizione e dal martirologio romano (26 febbraio), e lo ammettono invece come vescovo di Side.
  8. ^ Circa questo vescovo, inserito da Le Quien nella cronotassi di Side e datato da Gams al 381, vedere: Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie, p. 385.
  9. ^ (FR) Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie, pp. 134-143.
  10. ^ (FR) Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie, p. 581.
  11. ^ (FR) Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie, p. 792.
  12. ^ (FR) Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie, pp. 454-455.
  13. ^ (DE) Ioannes, Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, online, nº 2727.
  14. ^ (FR) Jean Darrouzès, Listes épiscopales du concile de Nicée (787), in Revue des études byzantines, 33 (1975), p. 13.
  15. ^ (DE) Thomas, Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, online, nº 8466.
  16. ^ (DE) Markos, Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, online, nº 24994.
  17. ^ (DE) Eustathios, Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, online, nº 21844.
  18. ^ Catalogue of Byzantine Seals at Dumbarton Oaks and in the Fogg Museum of Art, vol. II, 1994, p. 178.
  19. ^ (DE) Theodoros, Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, online, nº 27814.
  20. ^ (FR) Benjamin Moulet, Évêques, pouvoir et société à Byzance (VIIIe-XIe siècle), Paris, 2011, pp. 127-172 (edizione online nnº 108-109 e note 275-277).
  21. ^ (EN) Anthimos, metropolitan of Side, Prosopography of the Byzantine World 2016, online.
  22. ^ Vitalien Laurent, Le corpus des sceaux de l'empire Byzantin, vol. V/3, Paris, 1972, nº 1720 e p. 79.
  23. ^ (EN) Ioannes, metropolitan of Side, Prosopography of the Byzantine World 2016, online.
  24. ^ (EN) Metropolitan of Side, Prosopography of the Byzantine World 2016, online.
  25. ^ (EN) Basileios, metropolitan of Side, Prosopography of the Byzantine World 2016, online.
  26. ^ (EN) Metropolitan of Side, Prosopography of the Byzantine World 2016, online.
  27. ^ (EN) Ioannes, metropolitan of Side, Prosopography of the Byzantine World 2016, online.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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