Arcidiocesi di Katowice

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Arcidiocesi di Katowice
Archidioecesis Katovicensis
Chiesa latina
 
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
Diocesi suffraganee
Gliwice, Opole
 
Arcivescovo metropolitaAdrian Józef Galbas, S.A.C.
AusiliariMarek Szkudło[1],
Adam Wodarczyk[2],
Grzegorz Olszowski[3]
Arcivescovi emeritiDamian Zimoń,
Wiktor Paweł Skworc
Presbiteri1.066, di cui 938 secolari e 128 regolari
1.303 battezzati per presbitero
Religiosi193 uomini, 830 donne
Diaconi5 permanenti
 
Abitanti1.461.000
Battezzati1.390.000 (95,1% del totale)
StatoPolonia
Superficie2.400 km²
Parrocchie322
 
Erezione28 ottobre 1925
Ritoromano
CattedraleCristo Re
Indirizzoul. Jordana 39, 40-056 Katowice, Polska; skr. poczt. 206, 40-950 Katowice, Polska
Sito webarchidiecezjakatowicka.pl
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Polonia

L'arcidiocesi di Katowice (in latino Archidioecesis Katovicensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Polonia. Nel 2021 contava 1390000 battezzati su 1461000 abitanti. È retta dall'arcivescovo Adrian Józef Galbas, S.A.C.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi si estende nella parte centrale del Voivodato della Slesia.

Sede arcivescovile è la città di Katowice, dove si trova la cattedrale di Cristo Re. Nel territorio dell'arcidiocesi sorgono 6 basiliche minori: il santuario di Santa Maria Immacolata a Pszów; la basilica della Beata Vergine Maria e di San Bartolomeo a Piekary Śląskie; la basilica di Sant'Antonio da Padova a Rybnik; la basilica di San Luigi e dell'Assunzione di Maria nel quartiere Panewniki di Katowice; la basilica di Sant'Adalberto a Mikołów; e la basilica di Santo Stefano e di Nostra Signora di Bogucka a Katowice.

Il territorio si estende su 2.400 km² ed è suddiviso in 33 decanati e in 322 parrocchie.

Provincia ecclesiastica[modifica | modifica wikitesto]

La provincia ecclesiastica di Katowice, istituita nel 1992, comprende due suffraganee:

Storia[modifica | modifica wikitesto]

In seguito all'assegnazione alla Polonia di parte del territorio dell'Alta Slesia, il 7 novembre 1922 la Santa Sede nominò per questi territori, che formalmente facevano ancora parte dell'arcidiocesi di Breslavia, un amministratore apostolico nella persona del salesiano August Hlond.[4]

L'amministrazione apostolica comprendeva 14 decanati, 140 parrocchie e chiese filiali, 291 sacerdoti e poco più di un milione di fedeli.[5]

Sul medesimo territorio, il 28 ottobre 1925 è stata eretta la diocesi di Katowice con la bolla Vixdum Poloniae unitas di papa Pio XI, ricavandone il territorio dalla stessa arcidiocesi di Breslavia. La nuova sede fu resa suffraganea dell'arcidiocesi di Cracovia. La bolla stabiliva come cattedrale della nuova diocesi la chiesa dei Santi apostoli Pietro e Paolo di Katowice.

Il capitolo della cattedrale, costituito da 8 canonici, fu istituito il 2 gennaio 1926 con la bolla Divina disponente clementia dello stesso papa Pio XI.[6]

Il 25 marzo 1992, in seguito alla riorganizzazione delle diocesi polacche voluta da papa Giovanni Paolo II con la bolla Totus tuus Poloniae populus, ha ceduto porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione delle diocesi di Bielsko-Żywiec[7] e di Gliwice[8] e contestualmente è stata elevata al rango di arcidiocesi metropolitana.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi nel 2021 su una popolazione di 1.461.000 persone contava 1.390.000 battezzati, corrispondenti al 95,1% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 1.260.000 1.282.000 98,3 506 459 47 2.490 62 1.806 233
1970 1.600.000 1.700.000 94,1 858 719 139 1.864 186 1.753 261
1980 2.036.000 2.200.000 92,5 919 803 116 2.215 222 1.499 348
1990 2.260.934 2.373.374 95,3 1.136 979 157 1.990 292 1.390 425
1999 1.700.000 1.750.000 97,1 1.008 882 126 1.686 213 922 310
2000 1.650.000 1.700.000 97,1 1.018 894 124 1.620 202 914 311
2001 1.650.000 1.700.000 97,1 1.035 908 127 1.594 222 887 312
2002 1.735.000 1.785.000 97,2 1.053 920 133 1.647 212 977 313
2003 1.670.000 1.719.000 97,1 1.052 922 130 1.587 203 883 313
2004 1.660.000 1.712.000 97,0 1.061 930 131 1.564 199 879 313
2006 1.640.000 1.685.000 97,3 1.071 946 125 1.531 180 843 314
2013 1.477.900 1.520.900 97,2 1.105 976 129 1.337 194 819 319
2016 1.443.000 1.486.000 97,1 1.092 966 126 1.321 3 199 870 321
2019 1.390.000 1.461.000 95,1 1.066 959 107 1.303 5 174 870 322
2021 1.390.000 1.461.000 95,1 1.066 938 128 1.303 5 193 830 322

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vescovo titolare di Wigry.
  2. ^ Vescovo titolare di Pomesania.
  3. ^ Vescovo titolare di Roga.
  4. ^ (LA) Decreto Sanctissimus Dominus della Sacra Congregazione per gli affari ecclesiastici straordinari, AAS 14 (1922), pp. 598-599.
  5. ^ (PL) Bolesław Kumor, Granice metropolii i diecezji polskich (966-1939), Archiwa, Biblioteki I Muzea Kościelne, 22, 1971, pp. 373-374.
  6. ^ Testo della bolla in: (PL) Wiadomości Diecezjalne. Organ Urzędowy Śląskiej Kurji Biskupiej, 1, 1925-26, nº 9, pp. 61-62.
  7. ^ La diocesi di Bielsko-Żywiec ha acquisito i decanati di Bielsko Centro, Bielsko Ovest, Cieszyn, Czechowice, Istebna, Skoczów, Strumień e Wisła. Vedi: (PL) Nuncjatura apostolska v Polsce, Dekret o ustanoviwieniu i określeniu granic nowych diecezji i prowincji kościelnych w Polsce oraz przynależności metropolitanej poszczególnych diecezji, in Wrocławskie Wiadomości Kościelne, kwiecień-czerwiec 1992 r., XLV, 2, p. 143
  8. ^ La diocesi di Gliwice ha acquisito i decanati di Lubliniec, Sadów, Tarnowskie Góry Centro, Tarnowskie Góry Ovest e Woźniki, nonché le parrocchie di Nowe Chechło, Świerklaniec, Orzech, Sucha Góra, scorporate dal decanato di Piekary. Vedi: (PL) Nuncjatura apostolska v Polsce, Dekret o ustanoviwieniu i określeniu granic nowych diecezji i prowincji kościelnych w Polsce oraz przynależności metropolitanej poszczególnych diecezji, in Wrocławskie Wiadomości Kościelne, kwiecień-czerwiec 1992 r., XLV, 2, pp. 155-156

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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