Diocesi di Bielsko-Żywiec

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Diocesi di Bielsko-Żywiec
Dioecesis Bielscensis-Zyviecensis
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Cracovia
 
Mappa della diocesi
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
 
VescovoRoman Pindel
AusiliariPiotr Greger[1]
Vescovi emeritiTadeusz Rakoczy
Presbiteri685, di cui 555 secolari e 130 regolari
968 battezzati per presbitero
Religiosi189 uomini, 436 donne
 
Abitanti766.872
Battezzati663.286 (86,5% del totale)
StatoPolonia
Superficie3.000 km²
Parrocchie210 (22 vicariati)
 
Erezione25 marzo 1992
Ritoromano
CattedraleSan Nicola
ConcattedraleNatività di Maria Vergine
Indirizzoul. Zeromskiego 5a, 43-300 Bielsko-Biała, Polska
Sito webwww.diecezja.bielsko.pl
Dati dall'Annuario pontificio 2021 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Polonia

La diocesi di Bielsko-Żywiec (in latino: Dioecesis Bielscensis-Żyviecensis) è una sede della Chiesa cattolica in Polonia suffraganea dell'arcidiocesi di Cracovia. Nel 2020 contava 663.286 battezzati su 766.872 abitanti. È retta dal vescovo Roman Pindel.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi comprende i distretti di Bielsko-Biała, di Cieszyn e di Żywiec nella parte meridionale del Voivodato della Slesia.

Sede vescovile è la città di Bielsko-Biała, dove si trova la cattedrale di San Nicola. A Żywiec si trova la concattedrale della Natività di Maria Vergine. In diocesi sorgono anche 2 basiliche minori: la basilica della Visitazione della Beata Vergine Maria a Bielsko-Biała, e la basilica santuario di San Nicola a Rychwałd (voivodato della Slesia).[2]

Il territorio si estende su 3.000 km² ed è suddiviso in 22 decanati e in 210 parrocchie.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi è stata eretta il 25 marzo 1992 da papa Giovanni Paolo II con la bolla Totus tuus Poloniae populus, ricavandone il territorio dalla diocesi di Katowice (che contestualmente è stata elevata al rango di arcidiocesi metropolitana) e dall'arcidiocesi di Cracovia.[3]

Il 7 ottobre 1993, con la lettera apostolica Christifideles dioecesis, lo stesso papa Giovanni Paolo II ha confermato san Massimiliano Maria Kolbe patrono principale della diocesi, san Giovanni da Kęty e il beato Giovanni Sarkander patroni secondari.[4]

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi nel 2020 su una popolazione di 766.872 persone contava 663.286 battezzati, corrispondenti all'86,5% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1999 742.526 808.990 91,8 559 458 101 1.328 121 522 197
2000 742.300 808.900 91,8 567 464 103 1.309 121 520 202
2001 743.100 808.850 91,9 576 470 106 1.290 122 526 203
2002 740.200 807.800 91,6 580 470 110 1.276 125 515 203
2003 740.000 807.500 91,6 593 484 109 1.247 125 520 203
2004 730.500 807.000 90,5 590 479 111 1.238 129 541 204
2006 700.000 800.000 87,5 605 485 120 1.157 143 523 204
2012 680.700 766.300 88,8 634 499 135 1.073 152 480 207
2015 680.000 770.000 88,3 646 525 121 1.052 136 450 210
2018 664.179 764.508 86,9 688 545 143 965 156 442 210
2020 663.286 766.872 86,5 685 555 130 968 189 436 210

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vescovo titolare di Assava.
  2. ^ Decreto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, 25 marzo 2017; Prot. 322/16
  3. ^ Dalla diocesi di Katowice ha acquisito i decanati di Bielsko Centro, Bielsko Ovest, Cieszyn, Czechowice, Istebna, Skoczów, Strumień e Wisła; dall'arcidiocesi di Cracovia ha acquisito i decanati di Andrychów, Biała, Kęty, Oświęcim, Żywiec I e Żywiec II. Vedi: (PL) Nuncjatura apostolska v Polsce, Dekret o ustanoviwieniu i określeniu granic nowych diecezji i prowincji kościelnych w Polsce oraz przynależności metropolitanej poszczególnych diecezji, in Wrocławskie Wiadomości Kościelne, kwiecień-czerwiec 1992 r., XLV, 2, p. 143
  4. ^ (LA) Lettera apostolica Christifideles dioecesis, AAS 86 (1994), p. 128.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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