Ališer Usmanov

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Alisher Usmanov)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ališer Usmanov nell'agosto 2013

Ališer Burchanovič Usmanov (in russo Алише́р Бурха́нович Усма́нов?; Chust, 9 settembre 1953) è un imprenditore e dirigente sportivo uzbeko naturalizzato russo, proprietario del quotidiano Kommersant, comproprietario della holding USM, che comprende il secondo operatore di telefonia mobile russo, MegaFon, il conglomerato industriale russo Metalloinvest[1], Udokan Copper, che sta sviluppando un grande deposito di rame, e il produttore di cemento Ackermann Cement. Secondo Forbes, nel 2022 ha un patrimonio netto stimato di 14 miliardi di dollari[2][3].

Dal 2008 al 2022 è stato presidente della Federazione internazionale della scherma.[4] Nel febbraio 2008 la sua Metalloinvest è diventata anche sponsor della Dinamo Mosca, la squadra di calcio della capitale russa.[5][6][7] Dopo essere stato anche dal 2007 al 2018 uno dei principali azionisti del club di calcio inglese Arsenal, dal luglio 2019 il suo gruppo USM holding è lo sponsor dell'Everton Football Club.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di origine uzbeka e di religione musulmana, è nato nel 1953 a Chust, nell'odierno Uzbekistan, ed ha passato gran parte dell'infanzia a Taškent dove il padre lavorava come procuratore di Stato. Nel 1976, con l'idea di voler fare il diplomatico, Ališer Burchanovič Usmanov ha conseguito a Mosca la laurea in diritto internazionale presso l'Istituto Statale dei Rapporti Internazionali di Mosca (MGIMO MID URSS)[8]. Quindi è tornato a Tashkent dove è diventato direttore della Foreign Economic Association del Comitato per la pace sovietica[9] e si è laureato nel 1997 all'Accademia delle Finanze del Governo della Federazione Russa in Scienze Bancarie. Ha un’ottima padronanza delle lingue inglese, francese, russa, uzbeka ed araba.

Nell'agosto 1980 fu arrestato e condannato a otto anni di carcere con l'accusa di frode e "furto di proprietà socialista" nella Repubblica Socialista Sovietica Uzbeka e imprigionato per sei anni.[10][11][12] Nel luglio 2000, nove anni dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica, fu riabilitato dalla Corte suprema dell'Uzbekistan che stabilì come "le convinzioni originali erano ingiuste, nessun crimine fu mai commesso e quelle accuse erano fabbricate".[11][13]

Prima della caduta dell'URSS nel 1989, Usmanov ha fatto parte della direzione delle organizzazioni non governative e delle compagnie che hanno un ruolo importante nello sviluppo dell'economia della Russia. Dal 1990 al 1994, è stato vice direttore generale della CJSC Intercross. Negli anni 1994-1998 Ališer Usmanov capeggiava l’azienda interbancaria di gestioni investimenti “Interfin” (ZAO “MIFK Interfin”). Dal 1995 al 1997 è stato il primo vice del Presidente del Consiglio di amministrazione della MAPO-Banca e dal 1994 al 1995 anche Consigliere del Direttore generale della Moscow Aviation Production Association (MAPO).

Сon Dmitry Medvedev nel 2008

Dal febbraio 2000 all’ottobre 2014 ha rivestito la carica di direttore generale della “Gazprom Invest holdings[14], dopo essere stato consigliere del Presidente del Consiglio di amministrazione della “Gazprom” e primo vice del Direttore Generale della “Gazprom Invest holdings”.

Usmanov è il fondatore della USM, un'azienda internazionale diversificata. Nelle attività del gruppo ci sono l'azienda Metalloinvest, il fornitore principale dei prodotti ferriferi e del ferro bricchettato a caldo nel mercato globale, l’azienda LLC Baikal Mining Company ("Udokan rame"), titolare della licenza per l’estrazione del rame dalla più importante miniera in Russia. Oltre ad avere fondato MegaFon, il secondo operatore di telefonia mobile russo, è stato pioniere nel campo della tecnologia 4G/LTE e leader del mercato web nel segmento russofono con "Mail.ru Group".

Con Vladimir Putin nel 2015

Dal 2006 è membro del consiglio di amministrazione dell'Unione Russa degli Industriali e degli Imprenditori (RSPP). Nel settembre 2008 il presidente della Federazione Russa ha assegnato a Usmanov il diploma d'onore per i risultati conseguiti nello sviluppo dell'industria nazionale e dell'imprenditorialità. Possiede importanti quote azionarie in aziende di tecnologia (tra cui Facebook ed Apple).

Usmanov è considerato uno dei più grandi filantropi in Russia, ed è membro del consiglio di amministrazione di una serie di organizzazioni pubbliche, educative e culturali, tra cui la Società Geografica Russa e l'Istituto Statale dei Rapporti Internazionali di Mosca. Nel 2015 e nel 2017 Usmanov è stato insignito del titolo di mecenate dell’anno, istituito dal Ministero della Cultura della Federazione Russa.

Nel 2018 Usmanov ha detto che avrebbe lasciato metà della sua fortuna ai suoi parenti e metà al management della USM.[15] Il 19 settembre 2018 il paese di Arzachena, piccolo centro gallurese nel nord est della Sardegna, gli ha conferito la cittadinanza onoraria.

Nel 2020 Alisher Usmanov ha donato mezzo milione di euro alla regione Sardegna per combattere il SARS-CoV-2.[16] Nel maggio 2020 Usmanov è stato in cima alla lista dei contributori alla lotta contro il COVID-19 tra i partecipanti della Sunday Times Rich List con una donazione di £117,7 milioni.[17] Nel 2021 il Sunday Times ha nominato Usmanov il filantropo più generoso; ha donato più di £4,2 miliardi in beneficenza, personalmente e tramite le sue aziende nei 20 anni di storia del Sunday Times Giving List.[18] Il 28 febbraio 2022, in reazione all'invasione russa dell'Ucraina, l'Unione europea ha inserito Usmanov nella lista nera, imponendogli un divieto di viaggio in tutta l'UE e congelando tutti i suoi beni. Il 3 marzo gli Stati Uniti gli hanno imposto sanzioni simili, con alcune eccezioni per le sue società. A seguito delle sanzioni nei suoi confronti, il 1º marzo 2022 ha annunciato le dimissioni dalla carica di presidente della FIE. Tra le sanzioni, il sequestro del suo yacht da 600 milioni di dollari.

Dirigente sportivo[modifica | modifica wikitesto]

Usmanov ha prestato particolare attenzione allo sviluppo dello sport in Russia e a livello internazionale. Nel 2008 è eletto al vertice della Federazione internazionale della scherma, dopo essere stato presidente dal 2001 al 2009 della federazione russa e della Confederazione europea di scherma dal 2005 al 2008. È tutt'oggi Presidente del consiglio di fondazione della Federazione Russa di Scherma e membro del Consiglio della Fondazione di sostegno agli atleti olimpici russi.

Nel 2014 è stato membro del comitato organizzatore dei XXII Giochi olimpici invernali di Soči. Dal 2015 Usmanov è stato membro della Commissione del Comitato Olimpico Internazionale per lo Sviluppo della Televisione Olimpica. È anche membro della Commissione indipendente pubblica Antidoping, istituita nel 2016 per iniziativa del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin.

Dal 2007 al 2018 Usmanov è stato uno dei principali azionisti del club di calcio inglese Arsenal. Dal luglio 2019 il suo gruppo "USM holding" diviene lo sponsor dell'Everton Football Club[19]

Dopo lo scoppio del conflitto russo-icraino, il 1º marzo 2022 si è dimesso da presidente della Federazione internazionale della scherma.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Con Putin nel 2018

Nel 2013 ad A.B. Usmanov è stato conferito l'Ordine “Al merito per la Patria” di IV classe per servizi eccezionali prestati allo stato e attività pubbliche e di beneficenza, ha ricevuto l'Ordine di Aleksandr Nevskij e l'Ordine d'Onore per i suoi risultati lavorativi e molti anni di lavoro coscienzioso, il segno distintivo del Ministero degli Esteri della Russia “Per il contributo alla cooperazione internazionale” e l'Ordine di Amicizia della Repubblica del Kazakistan.

Nel 2016 A.B. Usmanov per il suo contributo alle attività caritative e sociali è stato premiato con il segno di distinzione "Per beneficenza", nonché con il più alto riconoscimento del Consiglio dei Mufti della Russia - Ordine “Al-Fakhr” di I grado - per l’impegno nel rafforzare la comprensione reciproca tra diverse nazionalità.

Nel 2017 A.B. Usmanov ha ricevuto l'onorificenza di Commendatore dell'"Ordine al merito della Repubblica Italiana” per progetti di restauro dei monumenti architettonici. Il premio è stato assegnato dal Presidente italiano Sergio Mattarella.[20]

Nel 2016 la fondazione di beneficenza “Arte, Scienza e Sport” di Usmanov ha ricevuto il più alto riconoscimento del premio “Maschera d'Oro” nella nomination “Per il sostegno delle arti teatrali russe”. Nel 2017 la Fondazione ha ricevuto il ringraziamento dal Presidente della Federazione Russa per aver partecipato attivamente alla realizzazione dei progetti significativi, attività sociali e di beneficenza, in particolare, alla esecuzione della prima operazione in Russia di inserimento degli impianti retinali a un paziente cieco.

Nel 2018 Usmanov ha ricevuto l'Ordine “El Yurt Hizmati” (“Riconoscimento e rispetto a livello nazionale”) per il suo grande contributo al rafforzamento dei legami economici, sociali, culturali e umanitari tra l'Uzbekistan e la Federazione Russa.

Nel novembre 2018 ha ricevuto il premio più alto della FICTS (Federazione Internazionale della Televisione Sportiva) “Catena di gloria 2018” (Excellence Guirlande d’Honneur).

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Usmanov, credente islamico, si è sposato nel 1992 con l'ex ginnasta ebrea Irina Aleksandrovna Viner.[21][22] Dal 1992 Viner è capo allenatore della nazionale russa di ginnastica ritmica, presidente della Federazione Russa di Ginnastica Ritmica, anche ex vice presidente della Federazione Internazionale di Ginnastica. La coppia, che ha divorziato nel maggio 2022, non ha figli biologici ma Usmanov ha un figliastro che è diventato un investitore immobiliare.[23]

Lo yacht "Dilbar" di Usmanov ormeggiato ad Antibes, in Costa Azzurra (Francia)

Usmanov possiede la villa Tudor Sutton Place di 120 ettari (300 acri) nel Surrey, acquistata per 10 milioni di sterline nel 2004. Nel 2012, l'uomo d'affari Boris Berezovsky ha affermato che Usmanov ha ricevuto Sutton Place come parte di un accordo commerciale, un'affermazione che Usmanov ha comunque negato. Nel 2008, Usmanov ha acquistato Beechwood House, una proprietà di 4,5 ettari (11 acri) di terreno nel sobborgo londinese di Highgate dallo sceicco qatariota Hamad bin Khalifa Al Thani per 48 milioni di sterline. Usmanov possiede anche una proprietà di 12 ettari a Mosca e una villa sull'isola italiana della Sardegna. Inoltre, in Italia il magnate russo possedeva diverse proprietà in Costa Smeralda e l'ex Villa Merloni a Romazzino[24].

Usmanov ha posseduto due yacht di lusso di nome Dilbar. Nel 2008 ha ricevuto il primo Dilbar (ora Al Raya) da Lürssen ad un costo dichiarato di 250 milioni di dollari. A dicembre 2019 è il 38° yacht a motore più grande per lunghezza, misura 110 metri. Nel 2015 Usmanov ha commissionato il secondo Dilbar, un superyacht più grande al mondo per stazza lorda (15.917 gt) e il 6° più grande con una lunghezza di 156 metri per 24 metri di larghezza. Si dice che sia costato 800 milioni di dollari, impiega 84 membri di equipaggio a tempo pieno e contiene la più grande piscina coperta installata su un superyacht. Dopo aver preso in consegna il secondo Dilbar, Usmanov ha rinominato Ona l'originale e nel 2018 l'ha venduto a un acquirente mediorientale. All'inaugurazione dello yacht, avvenuto nel 2016, Usmanov ha organizzato, secondo quanto riportato dai giornali, una festa a bordo dell'imbarcazione con ospiti internazionali (tra cui Andrea Bocelli, Carla Bruni ed il vicepremier russo Igor' Šuvalov)[25].

Il miliardario e i suoi rappresentanti sostengono che la maggior parte dei suoi beni, sia in Italia che altrove (compresi l'aereo e lo yacht Dilbar), sono stati trasferiti in trust di famiglia irrevocabili molti anni fa e non appartengono più a Usmanov.[26][27]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Russe[modifica | modifica wikitesto]

Ordine al merito per la Patria di IV Classe - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di Aleksandr Nevskij - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria

Straniere[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
— 10 ottobre 2016, su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri
Ordine alla Cara Gente e alla Patria (Uzbekistan) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine alla Cara Gente e alla Patria (Uzbekistan)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Metalloinvest History, su metalloinvest.com. URL consultato il 21 marzo 2016.
  2. ^ (EN) Alisher Usmanov, in Forbes.
  3. ^ (EN) Alisher Usmanov, in Intellinews.
  4. ^ (EN) "Alisher Usmanov", su russiancapitalistwiki.com, 12 novembre 2013. URL consultato il 19 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2013).
  5. ^ (EN) James Appell, Kiev make mincemeat of Spartak, su ESPN Soccernet, 14 agosto 2008. URL consultato il 22 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2012).
  6. ^ (EN) Franklin Mossop, Lawrence Booth e Matthew Cunningham, Men behaving badly, in The Guardian, Londra, 8 maggio 2003. URL consultato il 22 dicembre 2010.
  7. ^ (EN) Usmanov to Sponsor Dynamo, su The Moscow Times.com.
  8. ^ (EN) Alisher Usmanov – founder of Metalloinvest, su metalloinvest.com. URL consultato il 25 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2013).
  9. ^ (EN) Ian Cobain, The colourful life of football's latest oligarch, in The Guardian, 19 novembre 2007. URL consultato il 10 dicembre 2014.
  10. ^ (RU) Обвинения Алишера Усманова в изнасиловании: откуда они взялись и как бизнесмен их опровергал, su Meduza.io.
  11. ^ a b (EN) Courtney Weaver e Charles Clover, Alisher Usmanov: Uzbek eyes a prize listing, in Financial Times, 16 novembre 2012. URL consultato il 25 febbraio 2013.
  12. ^ (EN) Ian Cobain, Usmanov's responses to Guardian questions, in The Guardian, Londra, 19 novembre 2007. URL consultato il 18 dicembre 2012.
  13. ^ (EN) Alisher Usmanov – An Apology, in Asia Times Online, 2 marzo 2011. URL consultato il 20 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2013).
  14. ^ interfax.com. URL consultato il 17 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2018).
  15. ^ Subscribe to read | Financial Times, su ft.com. URL consultato il 23 giugno 2021.
  16. ^ Magnate russo fa super donazione alla Sardegna per combattere il Covid. La lettera al presidente Solinas, su Tiscali Notizie. URL consultato il 13 maggio 2021.
  17. ^ (EN) Alastair McCall and Sian Griffiths, Sunday Times Giving List 2020: Stormzy breaks new ground. URL consultato il 23 giugno 2021.
  18. ^ (EN) The Sunday Times, Alisher Usmanov net worth — Sunday Times Rich List 2021. URL consultato il 23 giugno 2021.
  19. ^ royalbluemersey.sbnation.com
  20. ^ sputniknews.com
  21. ^ (EN) Anita Raghavan, The Hard Man of Russia, in Forbes, 12 marzo 2010. URL consultato il 13 ottobre 2013.
  22. ^ (EN) Alisher Usmanov and Irina Viner: The story of the Muslim Billionaire and his Jewish wife, in Jewish Business News, 1º febbraio 2013. URL consultato il 17 dicembre 2013.
  23. ^ (RU) Наследник Алишера Усманова застроит "Новую Москву", su Редакция ГдеЭтотДом.РУ, 22 marzo 2012.
  24. ^ Aumenta l'interesse per il Mezzogiorno - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 10 aprile 2022.
  25. ^ Usmanov, mega party con Bocelli e Carla Bruni per il nuovo yacht, su lanuovasardegna.it. URL consultato il 24 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2018).
  26. ^ Andrea Nicastro, L’oligarca Usmanov: «Le vostre sanzioni mi hanno ferito, gli amici non fanno così», su Corriere della Sera, 8 maggio 2023. URL consultato il 18 agosto 2023.
  27. ^ (EN) Simon Goodley, Alisher Usmanov’s assets may be out of reach of sanctions regime, in The Guardian, 22 marzo 2022. URL consultato il 18 agosto 2023.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN1514150869794522190000 · GND (DE1141800608 · WorldCat Identities (ENviaf-1514150869794522190000