Gian Carlo Riccardi

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Gian Carlo Riccardi
Premio Premio della critica Locarno 1973
Gian Carlo Riccardi Signature

Gian Carlo Riccardi (Frosinone, 21 ottobre 1933Frosinone, 7 febbraio 2015) è stato un artista, pittore, regista teatrale, scultore e scrittore italiano[1].

Biografia

Gian Carlo Riccardi nasce il 21 ottobre 1933, è il primo di cinque figli di Armando Riccardi[2], avvocato e sindaco di Frosinone e di Rosa Amati, pianista. Dopo aver manifestato già dall'infanzia predisposizione per l'arte ed aver conseguito la maturità classica, nel 1961 Gian Carlo Riccardi si diploma con lode in scenografia presso l'Accademia di Belle Arti di Roma[3] di via Ripetta[4]. Riccardi, inoltre, durante il periodo accademico è allievo di Toti Scialoja e Mario Rivosecchi. Dopo qualche anno, consegue il diploma in Regia Teatrale e Cinematografica presso il Centro Sperimentale di Roma.

L'artista Gian Carlo Riccardi (a sinistra) e il critico d'arte Enrico Crispolti (al centro). Spettacolo teatrale "Perché Lorca" 1977, Teatro Spazio Uno, Roma.

È stato definito dal critico d'arte Enrico Crispolti[5] un «artista multimediale»[6] ed ha frequentato scrittori e artisti come Alberto Moravia, Cesare Zavattini, Filiberto Menna, Giuseppe Bonaviri e Vito Riviello. Hanno scritto di lui, inoltre, scrittori e giornalisti come Angelo Maria Ripellino[7], Nino Ferrero[8] e André Pieyre de Mandiargues[9].

Gian Carlo Riccardi (a destra) con Libero De Libero (in basso) e Cesare Zavattini (a sinistra), 1977.

Tra gli anni '60 e '70 lavora come scenografo e regista presso la Rai e come assistente degli scenografi Carlo Cesarini da Senigallia e Giorgio Aragno[10]. È, inoltre, redattore di riviste satiriche come Il Travaso delle Idee, Marc'Aurelio, La Tribuna Illustrata, Simplicissimus e Il Borghese [11] e promotore della rivista culturale Dismisura[12]. Fa parte dell'Avanguardia Teatrale Romana collaborando con Pino Pascali, Carmelo Bene, Memè Perlini ed altri[13]. Insieme a Giancarlo Nanni, Manuela Kustermann, Valentino Orfeo, Giuliano Vasilicò e Pippo Di Marca uniscono le forze in uno spazio sulla via Portuense chiamandolo La Fede[14].

Queste esperienze lo portano ad aprire a Frosinone[15], nel 1961, il Gruppo Teatro Laboratorio Arti Visive e successivamente, nel 1962, il Teatro Club[16] nel centro storico della città, dove allestisce, con diversi attori, performance artistiche e spettacoli teatrali. Mette in scena spettacoli d'avanguardia in Italia e all'estero come Teorema[17], Eden[7], Pinocchio[18], Perché Lorca[19], Mia Terra[20] e Opera[21].

Nel 1962 sposa Regina Balducci dalla quale ha tre figli: Lucilla, Francesco e Simone.

È tra i promotori di festival e rassegne culturali nel centro storico di Frosinone come I percorsi della memoria (1984)[22][23] e Elektronpoiesis (1986)[24][25]. Prende parte, inoltre, ad eventi quali: il Teatro da Voi 1977 presso il teatro Spazio Uno di Roma, la Settimana di Teatro Nuovo (1978) e agli Incontri 1984 presso il Centro Associazione Stampa Grattacielo di Milano.

Gli spettacoli e le performance del regista sono imperniati sulla gestualità e sulla necessità di esprimere la condizione dell'uomo contemporaneo, imprigionato nella routine quotidiana e nelle contraddizioni della vita[26]. Gli eventi teatrali si rivolgono verso un recupero dello spazio pubblico, quale luogo di dialogo attivo con lo spettatore che collabora attivamente alla costruzione della messa in scena[27].

Nel 1997 fonda il Teatro dell'Immagine. Coadiuvato dal figlio Francesco, compositore e docente presso l'Accademia di Santa Cecilia di Roma[28], il teatro di Gian Carlo Riccardi diventa un teatro-concerto[29].

Gian Carlo Riccardi e gli attori del Teatro Laboratorio Arti Visive, 1974.

La produzione pittorica di Riccardi affronta varie tematiche come il grottesco, il doppio, l'ironia, ma anche il mondo dell'infanzia[30], tramite il disegno, la caricatura[31] e la pittura astratta. Quest'ultima viene realizzata attraverso l'uso del collage e del ready-made[32][11]. Le sue opere sono state esposte presso personali e collettive in Italia e all’estero come il Palazzo delle Esposizioni di Roma (1968), la Rassegna ArtExpo di Ginevra (1984)[33], la British Art Fair in the City di Londra (1985), il Centre International D’art Contemporain di Parigi (1988)[34], la Kodama Gallery di Osaka (1993)[35], la Rassegna internazionale di arti visive di Cracovia (1995) e la Fundació Antoni Tàpies di Barcellona (1999)[36].

Nelle sculture Riccardi utilizza materiali poveri come plexiglas, carta, legno e ferro[37].

Le Stanze[38], realizzate dagli anni '80[39], sono installazioni eseguite sempre con elementi semplici e di recupero (prevalentemente legno e ferro)[40]. Queste sono esempi di opere site specific[27][41] capaci di costruire un dialogo con lo spazio circostante e con l'osservatore[42][43]. Questi dispositivi sono realizzati mediante pareti colorate secondo motivi astratti, frammenti di legno e oggetti di uso comune[44].

Riccardi espone le sue installazioni all' EXPO CT 72[45] nel 1972, al Parlamento europeo[46] nel 1991, alla XLV Biennale d’Arte di Venezia[47] nel 1993, e al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 1995[48] .

Scrive copioni teatrali, testi in prosa e poetici[49]. In questi ultimi emergono varie tematiche (affrontate già in ambito pittorico, teatrale e scultoreo) riguardanti il surreale, l'inverosimile, la memoria[23], l'infanzia ed in particolare la "nonnitudine", ovvero la fase dell'essere nonno[50]. L'artista figura, inoltre, su numerose riviste di arte e cultura quali Artecontro, Le Arti, La Fiera Letteraria, Flash Art e su enciclopedie[51].

E' l'ideatore della maschera carnevalesca ciociara del Bravante[52][53].

Scompare il 7 febbraio 2015 nella sua città natale[54].

Nel 2015 l'amministrazione comunale di Frosinone intitola all'artista una sala all'interno della Villa Comunale della città[55][56].

Le tele astratte Combustione n. 1, Combustione n. 2, Combustione n.3 e Composizione n.1 sono conservate presso la Fondazione Umberto Mastroianni di Arpino[57]. Nel 2022 un'opera dell'artista viene donata al Comune di Frosinone[58].

Opere

  • G. C. Riccardi, Gian Carlo Riccardi : combustioni : Frosinone, Palazzo della Provincia, dal 6 al 13 dicembre 2014, Arpino, Fondazione Umberto Mastroianni, 2014, SBN IT\ICCU\RL1\0041637.
  • G. C. Riccardi, Proposta e stop : spazio figurale, Frosinone, Dismisura, 1973, SBN IT\ICCU\RL1\0039585.
  • G. C. Riccardi, In fondo al pozzo dell'immaginazione, Frosinone, Dismisuratesti, 1981, SBN IT\ICCU\RLZ\0184007.
  • G. C. Riccardi, Mattatoio, Frosinone, Romart Service, 2011, SBN IT\ICCU\RMS\2801966.
  • G. C. Riccardi, Lo sguardo deviato, Frosinone, Dismisura, 1986, SBN IT\ICCU\RMS\1882230.
  • G. C. Riccardi e G. Morandini, Rotta di collisione, Frosinone, La Tipografica, 1991, SBN IT\ICCU\RLZ\0057024.
  • G. C. Riccardi, Delocazione : la rivelazione di ciò che la rivelazione distrugge (M. Blanchot), Frosinone, 2004, SBN IT\ICCU\RMS\1243481.

Note

  1. ^ M. R. Testa, New Art 2000, Casalpusterlengo, New Art Promotion, 2000, p.88.
  2. ^ Aldo Sica, Edmondo Caretta e Giovanni Lotito (a cura di), Armando Riccardi: ricordo di un uomo, La Tipografia, 1982.
  3. ^ Accademia di Belle Arti di Roma, su abaroma.it. URL consultato il 26 febbraio 2022.
  4. ^ Roccasecca, Pietro., Accademia di Belle Arti di Roma : centoquaranta anni di istruzione superiore dell'arte in Italia, De Luca Editori d'Arte, 2018, ISBN 978-88-6557-395-2, OCLC 1085693552. URL consultato il 26 febbraio 2022.
  5. ^ Enrico Crispolti, Fernando Rea, Carte segrete, Roma, 1978.
  6. ^ S. Perdicaro, L'élite 2004. Selezione arte italiana, Varese, L'elite, 2004, p. 587.
  7. ^ a b Angelo Maria Ripellino, Eden di Riccardi, in L’Espresso, Roma, 1973.
  8. ^ Nino Ferrero, Perché Lorca di Gian Carlo Riccardi, in l’Unità, Roma, 1977.
  9. ^ (EN) Codingest, Gian Carlo Riccardi, storia del disincanto e del rifiuto, su WordNews, 9 aprile 2021. URL consultato il 26 febbraio 2022.
  10. ^ F. Castellani, Atlante Italiano dell’Arte, Catanzaro, Carello Editore, 2002, p. 151.
  11. ^ a b Lunetta, pp. 1-3.
  12. ^ Comune di Frosinone - Dismisura, su www.comune.frosinone.it. URL consultato il 25 febbraio 2022.
  13. ^ G. C. Riccardi, Gian Carlo Riccardi. 1960-2001, Roma, Romart Service, 2001, p. 185-196.
  14. ^ Riccardi, p.11.
  15. ^ Comune di Frosinone - La Saletta delle Arti, su www.comune.frosinone.it. URL consultato il 26 febbraio 2022.
  16. ^ Comune di Frosinone - Teatro Club, su www.comune.frosinone.it. URL consultato il 25 febbraio 2022.
  17. ^ Elio Pagliarani, “Teorema” di Riccardi, in Paese Sera, Roma, 1970.
  18. ^ Libero De Libero, Pinocchio di Gian Carlo Riccardi, in La Fiera Letteraria, Roma, 1974.
  19. ^ Pietro Favari, “Perché Lorca” allo Spazio Uno. L’attore, laboriosa formica, in Corriere della Sera, Roma, 1977.
  20. ^ Gian Carlo Riccardi’s Theatre: Some Psychological Considerations - Psychology - SCIRP, su www.scirp.org. URL consultato il 20 febbraio 2023.
  21. ^ (EN) Rosella Tomassoni, Francesco Spilabotte e Valentina Coccarelli, Gian Carlo Riccardi’s Theatre: Some Psychological Considerations, in Psychology, vol. 13, n. 12, 1º novembre 2022, pp. 1748–1764, DOI:10.4236/psych.2022.1312109. URL consultato il 17 novembre 2022.
  22. ^ (EN) Territori 30 by Giovanni Fontana - Issuu, su issuu.com. URL consultato il 1º aprile 2022.
  23. ^ a b Comune di Frosinone - Passeggiata nella memoria, su www.comune.frosinone.it. URL consultato il 26 febbraio 2022.
  24. ^ (FR) J. R. Lowell, Elektronpoiesis, in Inter : art actuel, n. 33, 1986, pp. 42–43. URL consultato il 15 novembre 2022.
  25. ^ V. Sanfilippo, Elektronpoiesis, Frosinone, La Provincia, 1986.
  26. ^ Caretta.
  27. ^ a b Perelli, Lorenza, author., Arte che non sembra arte : arte pubblica, pratiche artistiche nella vita quotidiana e progetto urbano, ISBN 978-88-917-5189-8, OCLC 1006413073. URL consultato il 2 marzo 2022.
  28. ^ Home, su Accademia Nazionale di Santa Cecilia. URL consultato il 26 febbraio 2022.
  29. ^ Francesco Riccardi, su www.francescoriccardi.it. URL consultato il 25 febbraio 2022.
  30. ^ R. Zani, Il Viaggio di Gian Carlo Riccardi. Sulle tracce dell’infanzia strappate all’oblio, in Flash Magazine, 2006.
  31. ^ Galleria Giraldi | Livorno, su galleriagiraldi.it. URL consultato il 26 febbraio 2022.
  32. ^ Bevilacqua, Antonio, 1962-, Arte e poesia in terra ciociara, Convivio letterario, 1962, OCLC 898505205. URL consultato il 26 febbraio 2022.
  33. ^ André Pieyre, Presentazione in catalogo, Rassegna d’arte ArtExpo di Ginevra, Ginevra, 1984.
  34. ^ G. C. Riccardi, Gian Carlo Riccardi. 1960-2001, Roma, Romart Service, 2001, p. 185-196.
  35. ^ F. Gismondi, 1968-1998: attraversamenti-ripensamenti-utopie : rassegna d'arte gruppi nati nella provincia di Frosinone, Veroli, Manifesto Azzurro, 1998, p. 17, 39, 57, 85.
  36. ^ Riccardi, Gian Carlo nell'Enciclopedia Treccani, su www.treccani.it. URL consultato il 21 marzo 2023.
  37. ^ C. Baldazzi G. C. Riccardi, 1989, Frosinone, Perlagrigio, pp. 1-5.
  38. ^ Riccardi, Gian Carlo. Riviello, Vito., Gian Carlo Riccardi: la stanza del padre, [s.n.!], 1986, OCLC 955258616. URL consultato il 1º aprile 2022.
  39. ^ V. Riviello, Dizionario Enciclopedico d’Arte Contemporanea, Roma, Unedi, 1998.
  40. ^ Chi era Costui - Scheda di Gian Carlo Riccardi, su www.chieracostui.com. URL consultato il 26 febbraio 2022.
  41. ^ Lesley Ferris, Contemporary Ekkeklemas in Site-Specific Performance, Palgrave Macmillan. URL consultato il 2 marzo 2022.
  42. ^ D. Facci, Vorrei servisse a discutere un po’, in Ciociaria Oggi, 1993.
  43. ^ Birrozzi, Carlo. Auteur. Pugliese, Marina. Auteur., L'arte pubblica nello spazio urbano : committenti, artisti, fruitori, B. Mondadori, 2007, ISBN 978-88-6159-018-2, OCLC 494724609. URL consultato il 26 febbraio 2022.
  44. ^ C. Costantini, Tutti gli Uomini (e le donne) delle “cantine”, in Il Messaggero, 2007.
  45. ^ M. Di Rienzo, l'Expo CT 72 si inaugura a Milano con una giornata dedicata alla nostra provincia, in Il Messaggero, 1972.
  46. ^ V. Perna, Dalla Ciociaria intorno all'arte, Frosinone, Studiolinea, 1991.
  47. ^ La Biennale di Venezia, su La Biennale di Venezia, 20 febbraio 2017. URL consultato il 26 febbraio 2022.
  48. ^ Festival dei Due Mondi, su festivaldispoleto.com. URL consultato il 26 febbraio 2022.
  49. ^ AA. VV., G. Bonaviri (a cura di), Catalogo degli artisti Lazio, Roma, Unedi, 1979, pp. 273, 274.
  50. ^ Creativity and Madness: Some Psychological Considerations on Čechov’s The Black Monk and Ward no. 6 and Ludwig II of Bavaria-David Publishing Company, su www.davidpublisher.com. URL consultato il 20 febbraio 2023.
  51. ^ Francesco Spilabotte, Gian Carlo Riccardi: ricordando un artista d’avanguardia, su www.unoetre.it. URL consultato il 13 febbraio 2023.
  52. ^ simona aiuti, Bravante maschera buffa di Frosinone ispirata ad un brigante spaccone, su itFrosinone, 16 febbraio 2023. URL consultato il 28 febbraio 2023.
  53. ^ Mariaria Grieco, Fate largo torna Bravante!, in Il Messaggero, 1986.
  54. ^ Ilverdastro, ilverdastro.it: Un artista ciociaro conosciuto in ambito nazionale, su ilverdastro.it, 2 ottobre 2018. URL consultato il 26 febbraio 2022.
  55. ^ Frosinone, l'amministrazione Ottaviani dedica una sala della Villa Comunale a Giancarlo Riccardi, su FrosinoneToday. URL consultato il 25 febbraio 2022.
  56. ^ Comune di Frosinone - Villa comunale, su www.comune.frosinone.it. URL consultato il 26 febbraio 2022.
  57. ^ Storia – Fondazione Umberto Mastroianni, su fondazionemastroianni.it. URL consultato il 27 luglio 2022.
  58. ^ Redazione, Frosinone, la figlia dell'artista Gian Carlo Riccardi dona un'opera al Comune, su Area C, 14 gennaio 2022. URL consultato il 25 febbraio 2022.

Bibliografia

  • F. Castellani, Atlante Italiano dell'Arte, Catanzaro, Carello Editore, 2002.
  • M. Lunetta, Gian Carlo Riccardi e lo sguardo dell'Angelo, Frosinone, La Tipografica, 2007.
  • V. Riviello, Dizionario Enciclopedico d'Arte Contemporanea, Roma, Unedi, 1998.
  • R. Zani, Il Viaggio di Gian Carlo Riccardi. Sulle tracce dell'infanzia strappate all'oblio, Flash Magazine, 2006.
  • G. C. Riccardi, Gian Carlo Riccardi, Roma, Romart Service, 2013.
  • E. Carretta, Il “Teatro Laboratorio” di Giancarlo Riccardi, Estro, 1965.
  • G. C. Riccardi e testo di C. Baldazzi, Perlagrigio, Frosinone, Romart90, 1989.
  • D. Facci, Vorrei servisse a discutere un po', Ciociaria Oggi, 1993.
  • C. Costantini, Tutti gli Uomini (e le donne) delle “cantine”, Il Messaggero, 2007.
  • AA. VV. e G. Bonaviri (a cura di), Catalogo degli artisti Lazio, Roma, Unedi, 1979, SBN IT\ICCU\SBL\0334416.
  • G. C. Riccardi, Gian Carlo Riccardi. Quaderno, Roma, Romart Service, 2008.
  • A. Moravia, L'Arte di Gian Carlo Riccardi, L'Espresso, 1988.
  • V. Perna, Dalla Ciociaria intorno all'arte, Frosinone, Bianchini, 1991.
  • G. C. Riccardi, Gian Carlo Riccardi. 1960-2001, Roma, Romart Service, 2001, SBN IT\ICCU\RMS\0167857.
  • F. Gismondi, 1968-1998: attraversamenti-ripensamenti-utopie : rassegna d'arte gruppi nati nella provincia di Frosinone, Veroli, Manifesto Azzurro, 1998.
  • G. Fontana e G. C. Riccardi, I percorsi della memoria (fantasia e creatività nel centro storico di Frosinone), Frosinone, La Tipografica, 1984, SBN IT\ICCU\NAP\0819837.
  • M. R. Testa, New Art 2000, Casalpusterlengo, New Art Promotion, 2000.
  • S. Perdicaro, L'élite 2004. Selezione arte italiana, Varese, L'elite, 2004.
  • L. Perelli, Arte che non sembra arte : arte pubblica, pratiche artistiche nella vita quotidiana e progetto urbano, ISBN 978-88-917-5189-8, OCLC 1006413073.
  • L. Ferris, Contemporary Ekkeklemas in Site-Specific Performance, Palgrave Macmillan.
  • C. Birozzi e M. Pugliese, L'arte pubblica nello spazio urbano : committenti, artisti, fruitori, Mondadori, 2007, ISBN 978-88-6159-018-2, OCLC 494724609.

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