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== La cucina dei Gonzaga ==
I Gonzaga sono anche ricordati per l'arte della cucina, definita da molti “di principi e di popolo”,<ref>{{cita|Brunetti|p.1|cidBrunetti}}</ref><ref>{{cita libro|Claudia|Colucci|Il quaderno delle ricette della grande provincia mantovana|2007||San Giovanni Lupatoto|coautori=Wainer Mazza}}</ref> perché hanno saputo coniugare piatti tipicamente popolari (esempio, la [[polenta]] fritta spolverata di zucchero) con piatti decisamente più elaborati, vanto dei numerosissimi cuochi che si sono alternati alla loro corte. Essi hanno saputo lasciare un'impronta nella [[gastronomia]] italiana, data dai prodotti ricavati dalla fertilità della loro terra (grano e [[Oryza sativa|riso]] soprattutto) e dall'importanza delle loro corti.


[[Bartolomeo Sacchi]] detto ''il Platina'', che operò come [[precettore]] dei figli del marchese [[Ludovico III Gonzaga|Ludovico III]], lasciò un'impronta nella cucina della corte mantovana: pubblicò a [[Venezia]] nel [[1474]] il trattato di gastronomia ''De honesta voluptate et valetudine'' che ben presto si diffuse presso tutte le corti d'Europa e dove si insegnava l'uso delle risorse del territorio a seconda delle stagioni.
{{Tradotto da|fr|Liste des souverains de Bozzolo|7-6-2013|}}
[[File:Arte di ben cucinare.jpg|thumb|Frontespizio del volume ''L'arte di ben cucinare'' di [[Bartolomeo Stefani]]]]


Con l'arrivo di [[Isabella d'Este]] nel [[1490]] la cucina mantovana venne influenzata da quella [[Cucina emiliana|emiliana]]:<ref>{{cita web|url=http://www.turismo.mantova.it/index.php/approfondimenti/scheda/id/358|titolo=Turismo a Mantova. Gastronomia|accesso=18 marzo 2013}}</ref> la marchesa si avvalse infatti della consulenza di [[Cristoforo di Messisbugo]], cuoco dei [[Este|signori]] di [[Ferrara]], che pare avesse creato appositamente per lei la “[[torta delle rose]]”.<ref>{{cita web|url=http://ricette.giallozafferano.it/Torta-delle-rose.html|titolo=Torta delle rose|editore=[[GialloZafferano]]| accesso=18 marzo 2013}}</ref><ref>{{cita web|url=http://accademiascalchi.altervista.org/download/tortarose.pdf|titolo=Accademia Gonzaghesca degli Scalchi. Torta delle rose Gonzaga|accesso=18 marzo 2013}}</ref> La corte dei Gonzaga è ricordata sia per i fastosi banchetti, che per la ricchezza della tavola e per gli elaborati piatti preparati da schiere di esperti cuochi, che lavoravano giornate intere per preparare i sontuosi piatti voluti dai signori di Mantova. Ricchissimo fu il banchetto che Isabella e il fratello [[Alfonso I d'Este|Alfonso]], duca di Ferrara, fecero allestire dal Messisbugo in occasione dell'arrivo a Mantova nel [[1530]] dell'imperatore [[Carlo V]] e del suo seguito, al quale parteciparono circa settecento invitati e del quale si parlò per anni in tutte le corti d'Europa.
== Signori di Bozzolo ==


Tra la ricca varietà locale merita un posto di riguardo un importante piatto della [[cucina mantovana]], i [[tortelli di zucca]], molto diffuso sulle tavole locali alla [[vigilia di Natale]]: esso compare in una ricetta del [[1584]] del [[coppiere]] di [[Lucrezia d'Este]]. Con [[Vincenzo I Gonzaga|Vincenzo I]] il fasto della tavola raggiunse splendori mai visti prima per presentazione ed elaborazione dei cibi. Per i banchetti del duca si allevavano anche nel [[Mincio]] diversi tipi di pesci d'acqua dolce, tra cui il [[Esox lucius|luccio]], il preferito dal principe.
La '''Signoria di [[Bozzolo (Italia)|Bozzolo]]''' è sempre stata, fin dalla sua nascita, sotto la sovranità di [[Gonzaga|Casa Gonzaga]], vale a dire la cosiddetta linea di [[Gonzaga di Sabbioneta e Bozzolo|Sabbioneta e Bozzolo]].
Fu sempre governata a praticamente dai [[Signori di Sabbioneta]].


Nel [[1662]] [[Bartolomeo Stefani]], in servizio come capocuoco presso il [[ducato di Mantova]], pubblicò in città il volume di cucina ''L'Arte di Ben Cucinare'', dedicato a [[Ottavio Gonzaga (1622-1663)|Ottavio Gonzaga]] principe di [[Vescovato (Italia)|Vescovato]]. È stato il primo a offrire una sezione dedicata al vitto ordinario ("cibo ordinario").<ref>{{cita|Brunetti|p.4-124.|cidBrunetti}}</ref> Il libro descrive uno dei tre banchetti offerti dal duca [[Carlo II di Gonzaga-Nevers|Carlo]] per la regina [[Cristina di Svezia]] alla vigilia di Natale del [[1655]], con il dettaglio delle impostazioni di cibo e tavola per ogni ospite, tra cui un coltello, forchetta, cucchiaio, bicchiere, un piatto (al posto delle ciotole più usati) e un tovagliolo. Pare che il cuoco, in onore della regina, avesse creato appositamente la [[torta di tagliatelle]], presente ancora oggi nelle pasticcerie della città.
Il primo signore di Bozzolo fu [[Carlo Gonzaga|Carlo]], secondogenito del [[Marchesato di Mantova|marchese]] di [[Mantova]] [[Gianfrancesco Gonzaga|Gianfrancesco]]. Sembra che egli ha fatto la sua parte di eredità di feudi per il figlio di quattro, avvenuta la sua morte nel 1444:<br>
*Luigi , il maggiore, riceve importante ducato di Mantova;
*Charles , il più giovane, riceve, tra le altre roccaforti Sabbioneta Bozzolo Luzzara, Reggiolo;
*Alessandro , il più giovane, ricevendo, tra gli altri, i feudi di Castiglione, Solferino Castelgoffredo;
*Gianlucido, il più giovane, ha ricevuto i feudi di Volta, Cavriana e Castellaro.


Il fasto della cucina gonzaghesca seguì di pari passo il declino della famiglia.
Charles morirà nel 1456. Suo figlio, Ugoletto , che gli succederà, ma lui non avrà figli. Le sue roccaforti, come quelle dei suoi zii sono morti senza figli, Gianlucido nel 1448 e Alessandro nel 1466 , si troveranno governati da suo zio Luigi.
, a sua volta, Louis sarà ridistribuire questi feudi tre dei suoi cinque il figlio (il terzo e il più giovane che abbraccia la carriera ecclesiastica per diventare vescovi):
Frederic , la maggiore, erediterà Mantova;
Jean-François , il più giovane, e avrà in eredità Sabbioneta Bozzolo;
Rudolph , la quarta, erediterà Castiglione e Solferino Luzzara (poi condividerlo tra suo figlio).

Da questi eredi svilupperà quattro linee relativamente indipendenti. Si creerà altri ( Viscovato da zero da John , un fratello minore di Federico, Guastalla acquistata da Ferdinando , un nipote di Federico e Nevers tardi da Luigi IV di Nevers , il cui figlio Carlo riprenderà torcia di Mantova).

Nel 1703 , il Ducato di Bozzolo, la mancanza di eredi maschi, sarà integrato nelle roccaforti del Gonzaga di Guastalla .

Nel 1746 , Joseph Marie de Guastalla , idiota nato che regnò sotto la tutela di suo ministro Spilimbergo e la moglie morirà senza figli. Il ducato, come quelli di Guastalla e Sabbioneta sarà collegato a quelli di Parma e di Piacenza nelle mani di Filippo di Borbone-Parma .

==Les seigneurs de Bozzolo==

*'''[[1444]]-[[1456]]''' : '''[[Charles de Sabbioneta|Charles]]''' ([[1417]]-[[1456]])
:épouse en premières noces en [[1437]] Lucie d'Este (1419-1437)
:épouse en deuxièmes noces en [[1445]] Ringarda Manfredi de Faenza
*'''[[1456]]-????''' : '''[[Ugolotto de Sabbioneta|Ugolotto]]''' ([[1450]]-????), fils du précédent et de Ringarda
:non marié et sans descendance
::''régence assumée par [[Louis III de Mantoue]] (1414-1478), oncle d'Ugolotto''
*'''[[1478]]-[[1496]]''' : '''[[Jean-François de Sabbioneta|Jean-François]]''' ([[1443]]-[[1496]]), fils de Louis III de Mantoue, cousin d'Ugolotto
:épouse en [[1479]] Antonia del Balzo (1461-1538)
*'''[[1496]]-[[1527]]''' : '''[[Frédéric de Bozzolo|Frédéric]]''' (NC-[[1527]]), fils des précédents
:épouse en [[1497]] Giovanna Orsini de Pitigliano, sans héritier
*'''[[1527]]-[[1539]]''' : '''[[Jean-François de Bozzolo|Jean-François ''il Cagnino'']]''' (ca 1498-[[1539]]), neveu du précédent
:épouse en 1528 Luiga Pallavicino de Busseto
*'''[[1539]]-[[1591]]''' : Prince '''[[Vespasien Ier de Sabbioneta|Vespasien I{{er}}]]''' ([[1531]]-[[1591]]), neveu du précédent, [[Liste des souverains de Sabbioneta|Prince au titre de Sabbioneta]]
:épouse en premières noces en [[1549]] Diana di Cardona de Giuliana
:épouse en deuxièmes noces en [[1564]] Anna d'Aragon de Sogorb
*'''[[1591]]-[[1592]]''' : Prince '''[[Pirro de Bozzolo|Pirro]]''' ([[1540]]-[[1592]]), cousin éloigné de Vespasien ([[Jean-François de Sabbioneta|Jean-François]], l'arrière-grand-père de Vespasien est l'arrière-grand-père de Scipion), [[Liste des souverains de Sabbioneta|Prince au titre de Sabbioneta]], obtient le Principat de Bozzolo en [[1591]] et le cède à son frère Jules César
:épouse en [[1684]] Luigi Carafa, prince de Stigliano, duc de Rocca Mondragone
==Seigneurs et Princes de Bozzolo==

<small>note : Le Principat est une dignité et non pas un titre de souveraineté. Les seigneurs restent ''Seigneurs de Bozzolo'' mais sont titrés ''Princes de Bozzolo''.</small>

*'''[[1592]]-[[1609]]''' : Prince '''[[Jules César de Bozzolo|Jules César]]''' ([[1552]]-[[1609]]), frère du précédent, Prince de Bozzolo grâce à son frère
:épouse Flaminia Colonna de Castelnuovo, sans descendance
*'''[[1609]]-[[1670]]''' : Prince '''[[Scipion Ier de Sabbioneta|Scipion I{{er}}]]''' ([[1595]]-[[1670]]), neveu du précédent
:épouse Maria Mattei de Giove
*'''[[1670]]-[[1672]]''' : Prince '''[[Ferrante Ier de Sabbioneta|Ferrante I{{er}}]]''' ([[1643]]-[[1672]]), fils du précédent
:non marié et sans descendance
*'''[[1672]]-[[1703]]''' : Prince '''[[Jean-François Ier de Sabbioneta|Jean-François I{{er}}]]''' ([[1646]]-[[1703]]), frère du précédent
:épouse Rosa Martinengo, sans descendance
*'''[[1703]]-[[1714]]''' : Prince '''[[Vincent Ier de Guastalla|Vincent I{{er}}]]''' ([[1634]]-[[1714]]), parent éloigné
:épouse en premières noces Porzia Guidi de Bagno et Montebello (NC-1672)
:épouse en deuxièmes noces en [[1679]] [[Marie Victoire de Guastalla|Marie Victoire]]
*'''[[1714]]-[[1729]]''' : Prince '''[[Antoine Ferdinand de Guastalla|Antoine Ferdinand]]''' ([[1687]]-[[1729]]), fils du précédent et de Marie Victoire
:épouse en [[1727]] Teodora de Hesse-Darmstadt
*'''[[1729]]-[[1746]]''' : Prince '''[[Joseph Marie de Guastalla|Joseph Marie]]''' ([[1690]]-[[1746]]), frère du précédent
:épouse en [[1731]] [[Éléonore de Schleswig-Holstein-Sondenburg|Éléonore, duchesse de Schleswig-Holstein-Sondenburg]], sans descendance
==Arbre de succession des souverains de Bozzolo==

''[[Jean-François de Mantoue]] (possesseur des terres, non régnant es qualité)''
├─>[[Charles de Sabbioneta]], seigneur
│ │
│ └─>[[Ugoletto de Sabbioneta]], seigneur
└─>''[[Louis III de Mantoue]] dit ''le Turc'' (non régnant, régent entre Ugolotto et Jean-François)''
├─>[[Jean-François de Sabbioneta]], seigneur
│ │
│ ├─>[[Frédéric de Bozzolo|Frédéric]], seigneur
│ │
│ ├─>''[[Louis de Sabbioneta]] non régnant)''
│ │ │
│ │ ├─>[[Jean-François de Bozzolo|Jean-François ''il Cagnino'']], seigneur
│ │ │
│ │ └─>''Louis le Rodomont (non régnant)''
│ │ │
│ │ └─>[[Vespasien Ier de Sabbioneta|Vespasien I{{er}} de Sabbioneta]], seigneur
│ │
│ └─>''[[Pirro de Sabbioneta]] (non régnant)''
│ │
│ └─>''Carlo de Gazzuolo (non régnant)''
│ │
│ ├─>[[Pirro de Bozzolo|Pirro]], seigneur et Prince
│ │
│ ├─>[[Jules César de Bozzolo|Jules César]], seigneur et Prince
│ │
│ └─>''Ferrante (non régnant)''
│ │
│ └─>[[Scipion Ier de Sabbioneta|Scipion I{{er}} de Sabbioneta]], seigneur et Prince
│ │
│ ├─>[[Ferrante Ier de Sabbioneta|Ferrante I{{er}} de Sabbioneta]], seigneur et Prince
│ │
│ └─>[[Jean-François Ier de Sabbioneta|Jean-François I{{er}} de Sabbioneta]], seigneur et Prince
6 générations, de père en fils : ''[[Frédéric Ier de Mantoue|Frédéric I{{er}} de Mantoue]]'',
''(non régnants)'' ''[[François II de Mantoue]]'',
''[[Ferdinand Ier de Guastalla|Ferdinand I{{er}} de Guastalla]]'',
''[[César Ier de Guastalla|César I{{er}} de Guastalla]]'',
''[[Ferdinand II de Guastalla]]'',
''Andrea de Guastalla''
└─>[[Vincent Ier de Guastalla|Vincent I{{er}} de Guastalla]], seigneur et Prince
├─>[[Antoine Ferdinand de Guastalla]], seigneur et Prince
└─>[[Joseph Marie de Guastalla]], seigneur et Prince
== Note ==
<references />

== Voci correlate ==
*[[Gonzaga]]
*[[Gonzaga di Castel Goffredo, Castiglione e Solferino]]
*[[Gonzaga di Guastalla]]
*[[Gonzaga di Luzzara]]
*[[Gonzaga di Novellara e Bagnolo]]
*[[Gonzaga di Palazzolo]]
*[[Gonzaga di Sabbioneta e Bozzolo]]
*[[Gonzaga di Vescovato]]
== Collegamenti esterni ==
*[http://genealogy.euweb.cz/gonzaga/gonzaga8.html#FB Genealogia dei Gonzaga di Bozzolo.]

{{Portale|Gonzaga|storia}}

<pre>[[Categoria:Liste di nobili]]
[[Categoria:Gonzaga di Sabbioneta e Bozzolo]]</pre>
[[fr:Liste des souverains de Bozzolo]]

Versione delle 19:50, 2 ott 2015

La cucina dei Gonzaga

I Gonzaga sono anche ricordati per l'arte della cucina, definita da molti “di principi e di popolo”,[1][2] perché hanno saputo coniugare piatti tipicamente popolari (esempio, la polenta fritta spolverata di zucchero) con piatti decisamente più elaborati, vanto dei numerosissimi cuochi che si sono alternati alla loro corte. Essi hanno saputo lasciare un'impronta nella gastronomia italiana, data dai prodotti ricavati dalla fertilità della loro terra (grano e riso soprattutto) e dall'importanza delle loro corti.

Bartolomeo Sacchi detto il Platina, che operò come precettore dei figli del marchese Ludovico III, lasciò un'impronta nella cucina della corte mantovana: pubblicò a Venezia nel 1474 il trattato di gastronomia De honesta voluptate et valetudine che ben presto si diffuse presso tutte le corti d'Europa e dove si insegnava l'uso delle risorse del territorio a seconda delle stagioni.

Frontespizio del volume L'arte di ben cucinare di Bartolomeo Stefani

Con l'arrivo di Isabella d'Este nel 1490 la cucina mantovana venne influenzata da quella emiliana:[3] la marchesa si avvalse infatti della consulenza di Cristoforo di Messisbugo, cuoco dei signori di Ferrara, che pare avesse creato appositamente per lei la “torta delle rose”.[4][5] La corte dei Gonzaga è ricordata sia per i fastosi banchetti, che per la ricchezza della tavola e per gli elaborati piatti preparati da schiere di esperti cuochi, che lavoravano giornate intere per preparare i sontuosi piatti voluti dai signori di Mantova. Ricchissimo fu il banchetto che Isabella e il fratello Alfonso, duca di Ferrara, fecero allestire dal Messisbugo in occasione dell'arrivo a Mantova nel 1530 dell'imperatore Carlo V e del suo seguito, al quale parteciparono circa settecento invitati e del quale si parlò per anni in tutte le corti d'Europa.

Tra la ricca varietà locale merita un posto di riguardo un importante piatto della cucina mantovana, i tortelli di zucca, molto diffuso sulle tavole locali alla vigilia di Natale: esso compare in una ricetta del 1584 del coppiere di Lucrezia d'Este. Con Vincenzo I il fasto della tavola raggiunse splendori mai visti prima per presentazione ed elaborazione dei cibi. Per i banchetti del duca si allevavano anche nel Mincio diversi tipi di pesci d'acqua dolce, tra cui il luccio, il preferito dal principe.

Nel 1662 Bartolomeo Stefani, in servizio come capocuoco presso il ducato di Mantova, pubblicò in città il volume di cucina L'Arte di Ben Cucinare, dedicato a Ottavio Gonzaga principe di Vescovato. È stato il primo a offrire una sezione dedicata al vitto ordinario ("cibo ordinario").[6] Il libro descrive uno dei tre banchetti offerti dal duca Carlo per la regina Cristina di Svezia alla vigilia di Natale del 1655, con il dettaglio delle impostazioni di cibo e tavola per ogni ospite, tra cui un coltello, forchetta, cucchiaio, bicchiere, un piatto (al posto delle ciotole più usati) e un tovagliolo. Pare che il cuoco, in onore della regina, avesse creato appositamente la torta di tagliatelle, presente ancora oggi nelle pasticcerie della città.

Il fasto della cucina gonzaghesca seguì di pari passo il declino della famiglia.

  1. ^ Brunetti, p.1
  2. ^ Claudia Colucci, Wainer Mazza, Il quaderno delle ricette della grande provincia mantovana, San Giovanni Lupatoto, 2007.
  3. ^ Turismo a Mantova. Gastronomia, su turismo.mantova.it. URL consultato il 18 marzo 2013.
  4. ^ Torta delle rose, su ricette.giallozafferano.it, GialloZafferano. URL consultato il 18 marzo 2013.
  5. ^ Accademia Gonzaghesca degli Scalchi. Torta delle rose Gonzaga (PDF), su accademiascalchi.altervista.org. URL consultato il 18 marzo 2013.
  6. ^ Brunetti, p.4-124.