Prisoners in Paradise (album): differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
WikiMusic (discussione | contributi)
WikiMusic (discussione | contributi)
Riga 50: Riga 50:
== Il disco ==
== Il disco ==
È un album che segna una leggera svolta stilistica nel sound della band che, in questo disco, è alle prese con melodie molto ''catchy'' e americaneggianti stile [[Bon Jovi]]. Il cantante [[Joey Tempest]] dà la prova di essere ancora un ottimo compositore, nonostante le continue pressioni della [[Epic Records]] che voleva un numero di vendite paragonabile a quello di ''[[The Final Countdown (album)|The Final Countdown]]''.
È un album che segna una leggera svolta stilistica nel sound della band che, in questo disco, è alle prese con melodie molto ''catchy'' e americaneggianti stile [[Bon Jovi]]. Il cantante [[Joey Tempest]] dà la prova di essere ancora un ottimo compositore, nonostante le continue pressioni della [[Epic Records]] che voleva un numero di vendite paragonabile a quello di ''[[The Final Countdown (album)|The Final Countdown]]''.
La prima traccia dell'album, ''All or Nothing'', evidenzia questa nuova direzione sonora, voluta dalla casa discografica, per poter avere un definitivo incremento di vendite oltre l'Atlantico. ''[[Halfway to Heaven]]'', l'ultimo singolo estratto dall'album nel marzo del 1992, si fa notare per la melodia allegra e piuttosto grintosa, oltre che per gli assoli di chitarra di [[Kee Marcello]]. ''[[I'll Cry for You]]'', altro singolo pubblicato, è una [[power ballad|ballad]] piacevole, anche se non al livello di altre composizioni. Proseguendo nell'ascolto si trova ''Talk to Me'', piuttosto popolare in [[Italia]] per essere stata utilizzata in una pubblicità della [[Mulino Bianco]] all'inizio degli anni 2000. ''[[Prisoners in Paradise (singolo)|Prisoners in Paradise]]'', singolo e title track dell'album, è una canzone malinconica e da un testo profondo. ''Girl from Lebanon'' chiude il quinto lavoro degli Europe con un testo provocante e una melodia più cupa rispetto al resto del disco. Le canzoni, al contrario che in passato, sono scritte oltre che dal frontman Joey Tempest anche dagli altri componenti del gruppo e da compositori esterni. Il titolo nascondeva un messaggio intrinseco lanciato dalla band, che in questo periodo si vedeva sfruttata dalla Epic Records. Originariamente l'album doveva chiamarsi ''Break Free'' e la sua pubblicazione sarebbe dovuta realizzarsi l'anno precedente (salvando probabilmente le vendite negli Stati Uniti dove il movimento [[grunge]] ancora non aveva invaso il mercato), ma la traccia omonima e altre come ''Yesterday's News'' furono escluse dalla casa discografica perché considerate troppo "heavy" e non adatte alla band (che invece voleva dimostrare l'opposto). Queste furono pubblicate come [[lato B|lati B]] dei singoli estratti dall'album e alcune furono inserite in varie raccolte negli anni successivi. Tutta la sessione di registrazioni del periodo '89-'90 è inclusa in un [[bootleg]] intitolato ''Le Baron Boys''. A causa dell'insuccesso commerciale ottenuto dall'album, gli Europe vennero abbandonati dalla Epic e fecero la stessa fine di molte altre band nel mondo del genere [[pop metal]] (ormai in pieno declino). Gli Europe si sciolsero quindi verso la fine del 1992, per poi decidere di riformarsi solamente nel 2003.
La prima traccia dell'album, ''All or Nothing'', evidenzia questa nuova direzione sonora, voluta dalla casa discografica, per poter avere un definitivo incremento di vendite oltre l'Atlantico. ''[[Halfway to Heaven]]'', l'ultimo singolo estratto dall'album nel marzo del 1992, si fa notare per la melodia allegra e piuttosto grintosa, oltre che per gli assoli di chitarra di [[Kee Marcello]]. ''[[I'll Cry for You]]'', altro singolo pubblicato, è una [[power ballad|ballad]] piacevole, anche se non al livello di altre composizioni. Proseguendo nell'ascolto si trova ''Talk to Me'', piuttosto popolare in [[Italia]] per essere stata utilizzata in una pubblicità della [[Mulino Bianco]] all'inizio degli anni 2000. ''[[Prisoners in Paradise (singolo)|Prisoners in Paradise]]'', singolo e title track dell'album, è una canzone malinconica e da un testo profondo. ''Girl from Lebanon'' chiude il quinto lavoro degli Europe con un testo provocante e una melodia più cupa rispetto al resto del disco. Le canzoni, al contrario che in passato, sono scritte oltre che dal frontman Joey Tempest anche dagli altri componenti del gruppo e da compositori esterni. Il titolo nascondeva un messaggio intrinseco lanciato dalla band, che in questo periodo si vedeva sfruttata dalla Epic Records. Originariamente l'album doveva chiamarsi ''Break Free'' e la sua pubblicazione sarebbe dovuta realizzarsi l'anno precedente (salvando probabilmente le vendite negli Stati Uniti dove il movimento [[grunge]] ancora non aveva invaso il mercato), ma la traccia omonima e altre come ''Yesterday's News'' furono escluse dalla casa discografica perché considerate troppo "heavy" e non adatte alla band (che invece voleva dimostrare l'opposto). Queste furono pubblicate come [[lato B|lati B]] dei singoli estratti dall'album e alcune furono inserite in varie raccolte negli anni successivi. Tutta la sessione di registrazioni del periodo '89-'90 è inclusa in un [[bootleg]] intitolato ''Le Baron Boys''.<ref>{{cita web|url=http://www.lastfm.it/music/Europe/Le+Baron+Boys+Demo|titolo = Europe – Le Baron Boys Demo|editore=last.fm|lingua=en|accesso=5 gennaio 2015}}</ref> A causa dell'insuccesso commerciale ottenuto dall'album, gli Europe vennero abbandonati dalla Epic e fecero la stessa fine di molte altre band nel mondo del genere [[pop metal]] (ormai in pieno declino). Gli Europe si sciolsero quindi verso la fine del 1992, per poi decidere di riformarsi solamente nel 2003.


== Tracce ==
== Tracce ==

Versione delle 11:46, 7 gen 2015

Prisoners in Paradise
album in studio
ArtistaEurope
Pubblicazione23 settembre 1991
Durata54 min : 58 s
Dischi1
Tracce12
GenerePop metal
Hair metal
Hard rock
Album-oriented rock
EtichettaEpic
ProduttoreBeau Hill
RegistrazioneEnterprise Studios, Burbank, Stati Uniti
1990 – 1991
Certificazioni
Dischi di platinoBandiera della Svezia Svezia (1)[1]
(vendite: 40 000+)
Europe - cronologia
Album precedente
(1988)
Album successivo
(1993)
Singoli
  1. Prisoners in Paradise
    Pubblicato: settembre 1991
  2. I'll Cry for You
    Pubblicato: dicembre 1991
  3. Halfway to Heaven
    Pubblicato: marzo 1992
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
Allmusic[2]

Prisoners in Paradise è il quinto album in studio della band svedese Europe, pubblicato nel 1991 dalla Epic Records e prodotto da Beau Hill. Il chitarrista Kee Marcello ha scritto nella sua autobiografia del 2011 che il primo produttore scelto per quest'album era stato Bob Rock, che aveva inizialmente accettato di collaborare con gli Europe, ma successivamente rinunciò per lavorare sul Black Album dei Metallica.

L'album registrò discrete vendite in Europa e in Asia, ma fu un disastro commerciale negli Stati Uniti dove in quel periodo era in piena ascesa il movimento grunge. Tale insuccesso portò la band allo scioglimento nella tarda primavera del 1992, salutando i fan con la raccolta 1982-1992 pubblicata l'anno successivo.

Il disco

È un album che segna una leggera svolta stilistica nel sound della band che, in questo disco, è alle prese con melodie molto catchy e americaneggianti stile Bon Jovi. Il cantante Joey Tempest dà la prova di essere ancora un ottimo compositore, nonostante le continue pressioni della Epic Records che voleva un numero di vendite paragonabile a quello di The Final Countdown. La prima traccia dell'album, All or Nothing, evidenzia questa nuova direzione sonora, voluta dalla casa discografica, per poter avere un definitivo incremento di vendite oltre l'Atlantico. Halfway to Heaven, l'ultimo singolo estratto dall'album nel marzo del 1992, si fa notare per la melodia allegra e piuttosto grintosa, oltre che per gli assoli di chitarra di Kee Marcello. I'll Cry for You, altro singolo pubblicato, è una ballad piacevole, anche se non al livello di altre composizioni. Proseguendo nell'ascolto si trova Talk to Me, piuttosto popolare in Italia per essere stata utilizzata in una pubblicità della Mulino Bianco all'inizio degli anni 2000. Prisoners in Paradise, singolo e title track dell'album, è una canzone malinconica e da un testo profondo. Girl from Lebanon chiude il quinto lavoro degli Europe con un testo provocante e una melodia più cupa rispetto al resto del disco. Le canzoni, al contrario che in passato, sono scritte oltre che dal frontman Joey Tempest anche dagli altri componenti del gruppo e da compositori esterni. Il titolo nascondeva un messaggio intrinseco lanciato dalla band, che in questo periodo si vedeva sfruttata dalla Epic Records. Originariamente l'album doveva chiamarsi Break Free e la sua pubblicazione sarebbe dovuta realizzarsi l'anno precedente (salvando probabilmente le vendite negli Stati Uniti dove il movimento grunge ancora non aveva invaso il mercato), ma la traccia omonima e altre come Yesterday's News furono escluse dalla casa discografica perché considerate troppo "heavy" e non adatte alla band (che invece voleva dimostrare l'opposto). Queste furono pubblicate come lati B dei singoli estratti dall'album e alcune furono inserite in varie raccolte negli anni successivi. Tutta la sessione di registrazioni del periodo '89-'90 è inclusa in un bootleg intitolato Le Baron Boys.[3] A causa dell'insuccesso commerciale ottenuto dall'album, gli Europe vennero abbandonati dalla Epic e fecero la stessa fine di molte altre band nel mondo del genere pop metal (ormai in pieno declino). Gli Europe si sciolsero quindi verso la fine del 1992, per poi decidere di riformarsi solamente nel 2003.

Tracce

  1. All or Nothing – 3:55 (Eric Martin, Andre Pessis,[4] Joey Tempest)
  2. Halfway to Heaven – 4:07 (Tempest, Jim Vallance)
  3. I'll Cry for You – 5:21 (Tempest, Nick Graham)
  4. Little Bit of Lovin' – 4:48 (Tempest, Kee Marcello)
  5. Talk to Me – 4:07 (Mic Michaeli, Tempest)
  6. Seventh Sign – 4:43 (Tempest, Marcello, Michaeli)
  7. Prisoners in Paradise – 5:37 (Tempest)
  8. Bad Blood – 4:20 (Tempest, Michaeli, Marcello)
  9. Homeland – 4:51 (Tempest, Michaeli, Marcello)
  10. Got Your Mind in the Gutter – 5:00
  11. Til My Heart Beats Down Your Door – 3:48
  12. Girl from Lebanon – 4:21

Tracce bonus dell'edizione giapponese

  1. Break Free – 4:05
  2. Yesterday's News – 5:27 – inserita anche nelle raccolte Rock the Night: The Very Best of Europe, 1982-1992 e 1982-2000

Tracce bonus della ristampa Spitfire Records del 2001

  1. Mr. Government Man – 3:37 – anche nella raccolta Rock the Night: The Very Best of Europe
  2. A Long Time Comin' – 4:09 – anche nella raccolta Rock the Night: The Very Best of Europe

Tracce disponibili solo in raccolte varie

  1. Sweet Love Child – 4:57 – pubblicata nelle raccolte Rock the Night: The Very Best of Europe, 1982-1992 e 1982-2000
  2. Rainbow Warrior – 6:35 – pubblicata in CD in allegato con la Encyclopedia Of Swedish Hard Rock And Heavy Metal 1970-1996
  3. Blame It On Me – 4:45 – pubblicata in CD in allegato con la Encyclopedia Of Swedish Hard Rock And Heavy Metal vol II (2002)[5]
  4. Here Comes the Night – 4:26 – pubblicata nella raccolta Rock the Night: The Very Best of Europe e registrata in una nuova versione da Kee Marcello per il suo album Redux: Europe (2011)

Tracce demo rimaste inedite

  1. Wild Child – mai pubblicata
  2. Don't Know How To Love No More – mai pubblicata
  3. Wanted Man – mai pubblicata
  4. Little Sinner – mai pubblicata
  5. Never Gonna Say Goodbye – mai pubblicata

Posizioni in classifica

Classifica (1991) Posizione
Austria[6] 32
Italia[7] 22
Norvegia[8] 18
Paesi Bassi[9] 60
Regno Unito[10] 61
Svezia[11] 9
Svizzera[12] 17

Classifiche di fine anno

Classifica (1991) Posizione
Italia[7] 106

L'album ha fallito l'accesso in classifica negli Stati Uniti, fatto abbastanza inusuale per una band proveniente da due album multi-platino.

Formazione

Altro personale

Note

  1. ^ Swedish album chart, su hitlistan.se, sverigetopplistan.se. URL consultato il 18 settembre 2009.
  2. ^ (EN) Prisoners in Paradise - Europe, su allmusic.com, All Music Guide.
  3. ^ (EN) Europe – Le Baron Boys Demo, su lastfm.it, last.fm. URL consultato il 5 gennaio 2015.
  4. ^ http://ccdexpo.com/2011/andre-pessis-grammy-award-winning-songwriter/#.UWXbtqJqje8
  5. ^ http://www.bokus.com/bok/9789189136137/encyclopedia-of-swedish-hard-rock-and-heavy-metal/
  6. ^ (EN) Austrian Chart, su austriancharts.com. URL consultato il 24 giugno 2008.
  7. ^ a b Gli album più venduti del 1991, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 9 novembre 2014.
  8. ^ (EN) Norwegian Chart, su norwegiancharts.com. URL consultato il 24 giugno 2008.
  9. ^ (EN) Dutch Chart, su dutchcharts.nl, dutchcharts.com. URL consultato il 24 giugno 2008.
  10. ^ (EN) British Chart, su chartstats.com, Chart Stats. URL consultato il 24 giugno 2008.
  11. ^ (EN) Swedish Album Chart, su swedishcharts.com. URL consultato l'11 giugno 2009.
  12. ^ (EN) Swiss Chart, su hitparade.ch, Die Offizielle Schweizer Hitparade. URL consultato il 30 settembre 2009.