Superstitious

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Superstitious
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaEurope
Pubblicazione1º luglio 1988
Durata4:35
Album di provenienzaOut of This World
GenereHard rock
Hair metal
EtichettaEpic Records
ProduttoreRon Nevison
Formati7", 12", CD
Europe - cronologia
Singolo precedente
(1987)
Singolo successivo
(1988)

Superstitious è una canzone del gruppo musicale svedese Europe, pubblicata come singolo di lancio del quarto album in studio del gruppo, Out of This World nel 1988.

Il brano ottenne buoni piazzamenti in classifica, segnalandosi come l'ultimo singolo di rilevante successo nella carriera del gruppo.[1] Durante le esibizioni dal vivo del periodo 1990-92, gli Europe includevano una parte di No Woman, No Cry di Bob Marley come medley in mezzo alla canzone.

Il singolo[modifica | modifica wikitesto]

È stato il primo singolo estratto dall'album Out of This World. Il brano ha un ritmo moderato e una melodia orecchiabile e allegra, con le tastiere sempre in primo piano che in alcuni punti sembrano richiamare le melodie aggressive del precedente album. È inoltre il primo singolo registrato con il nuovo chitarrista Kee Marcello, che si esibisce in questa canzone in uno dei suoi assoli più celebri. Il testo parla degli effetti deleteri della superstizione. Designata come l'erede della precedente "megahit" The Final Countdown, Superstitious riuscì a scalare la maggior parte delle classifiche mondiali, ma non riuscì a toccare dappertutto la top ten. Raggiunse comunque il primo posto in Svezia e Norvegia, il nono in Svizzera e il decimo in Italia. Ottenne inoltre la nona posizione nella statunitense Mainstream Rock Songs, superando The Final Countdown che in tale classifica si era fermata solo al diciottesimo posto.[1] A tutt'oggi non ha una fama paragonabile alla traccia che l'ha preceduta, nonostante rimanga comunque una delle canzoni più riconoscibili e popolari degli Europe.

Video musicale[modifica | modifica wikitesto]

Il video musicale del brano, diretto da Nick Morris, è stato filmato in un vecchio castello a Long Island, New York.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Superstitious – 4:35 (Joey Tempest)
  2. Lights and Shadows – 4:04 (Tempest)

Lato B[modifica | modifica wikitesto]

Il lato B del singolo è Lights and Shadows, brano anch'esso incluso nell'album Out of This World.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1988) Posizione
massima
Australia[2] 45
Belgio (Fiandre)[2] 24
Canada[3] 30
Finlandia[4] 6
Francia[2] 33
Germania[2] 21
Irlanda[5] 24
Italia[6] 10
Norvegia[2] 1
Nuova Zelanda[2] 22
Paesi Bassi[2] 11
Regno Unito[7] 34
Spagna[8] 33
Stati Uniti[9] 31
Stati Uniti (mainstream rock)[9] 9
Sudafrica[10] 12
Svezia[2] 1
Svizzera[2] 9

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Joel Whitburn, The Billboard Book of Top 40 Hits, Billboard Books, 1989, ISBN 0-85112-389-9.
  2. ^ a b c d e f g h i (NL) Europe - Superstitious, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 10 novembre 2014.
  3. ^ Dati SoundScan
  4. ^ (FI) Timo Pennanen, Sisältää hitin - levyt ja esittäjät Suomen musiikkilistoilla vuodesta 1972, 1ª ed., Helsinki, Kustannusosakeyhtiö Otava, 2006, ISBN 978-951-1-21053-5.
  5. ^ Irish Recorded Music Association, Search the Charts - Superstitious, su irishcharts.ie, Fireball Media. URL consultato il 10 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  6. ^ I singoli più venduti del 1988, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 10 novembre 2014.
  7. ^ (EN) Chart Archive – Europe – Superstitious, su chartarchive.org, Chart Stats. URL consultato il 10 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2015).
  8. ^ (ES) Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1ª ed., Spagna, Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN 84-8048-639-2.
  9. ^ a b (EN) 301928 – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 10 novembre 2014. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  10. ^ (EN) South African Rock Lists Website SA Charts 1969 – 1989 Acts (E), su rock.co.za. URL consultato il 10 novembre 2014.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]