Wilson Private Explorer

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Wilson Private Explorer
Descrizione
Tipoaereo da turismo e trasporto passeggeri
Equipaggio5
ProgettistaDean Wilson
CostruttoreBandiera degli Stati Uniti
Data primo vologennaio 1998
Esemplarinon noto
Dimensioni e pesi
Lunghezza9,07 m (29 ft 9 in)
Apertura alare14,40 m (47 ft 3 in)
Altezza3,40 m (11 ft 2 in)
Superficie alare47,0
Peso a vuoto973 kg (2.145 lb)
Peso max al decollo1 861 kg (4.102 lb)
Capacità combustibile1 400 kg
Propulsione
Motore1 Lycoming O-540
Potenza235 hp (175 kW)
Prestazioni
Velocità max180 km/h (112 mph, 97 kn)
Velocità di crociera160 km/h (100 mph, 87 kn)
Velocità di salita6,01 m/s (1,184 ft/min)
Autonomia1 287 km (800 mi)

dati tratti da Airlife's World Aircraft[1]

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Il Wilson Private Explorer è un aereo monoplano da trasporto passeggeri e turismo realizzato nella seconda metà anni novanta del XX secolo e costruito in una piccola serie.[2]

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

Nella seconda metà degli anni novanta del XX secolo l'ingegnere statunitense Dean Wilson progettò una versione più piccola, e monomotore, del precedente aereo anfibio Global Explorer progettato e costruito per l'esploratore francese Hubert de Chevigny.[3] Il nuovo aereo fu designato Private Explorer, ma divenne noto anche come Explorer II,[1] e il primo prototipo andò in volo nel gennaio 1998.

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Monoplano, monomotore, da trasporto passeggeri. L'ala era posta in posizione alta, collegata alla fusoliera tramite un montante per lato, e rivestita in tela.[3]

L'ampia fusoliera era costruita in tubi di acciaio, rivestita in tela e dotata di grandi finestrature.[3] All'interno si trovava la cabina di pilotaggio per due persone, mentre nello scompartimento potevano trovare posto quattro persone nella parte anteriore, e vi era un letto matrimoniale e due poltrone nella parte posteriore.[1] Il carrello di atterraggio era triciclo anteriore fisso, che poteva essere rimosso e sostituito da una coppia di galleggianti per renderlo un idrovolante, o in alternativa un aereo anfibio.[3] Il propulsore era un motore Lycoming O-540 a 6 cilindri contrapposti, raffreddati ad aria, erogante la potenza di 235 hp (175 kW) a 0 m. In sua alternativa poteva essere installato una turboelica Pratt & Whitney Canada PT6, che risulta montato su un paio di esemplari.[3]

Impiego operativo[modifica | modifica wikitesto]

Cinque esemplari sono stati completati nel Québec, Canada da Bernard Laferieere con ali in alluminio e motori che andavano da una potenza di 235 hp (175 kw) a un massimo di 300 hp (224 kw).[3] Un sesto esemplare, noto come Hubert, raggiunse il Polo Nord senza i moderni ausili alla navigazione.[3] Successivamente un costruttore in Quebec ne realizzò un altro come ultraleggero (ULM) con due posti letto, conosciuto come Mini-Explorer.[3][N 1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sono note le immatricolazioni N-7065H (c/n 1), N-7067N (c/n 2), C-GROS (c/n 003), C-GNUK (c/n 4), C-FBRO (c/n 5), C-FCTB (c/n 6), C-FANO (c/n 7), C-IHCZ (c/n N22-910-2-521), C-IGXF (c/n N89125-520).

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Simpson 2001, p. 583.
  2. ^ Airwar.
  3. ^ a b c d e f g h Aeropedia.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Periodici
  • Oreste Micheli, Explorer, in Aeronautica e Difesa, n. 61, Roma, Edizioni Monografiche s.r.l., dicembre 1991, pp. 26-29, ISSN 0394-820X (WC · ACNP).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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