Wikipedia:Oracolo/Archivio/Marzo 2011 (2/2)

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Lacrime di coccodrillo[modifica wikitesto]

Buonasera! Legendo la voce Lacrime di coccodrillo vedo che è un'espressione riferita a chi si pente di qualcosa di sbagliato che ha commessa. Finora io però credevo che l'espressione indicasse, invece, chi piange per finta (cioè, finge di essere addolorato per un'azione commessa mentre in realtà non lo è). Sono solo io che avevo questa convinzione? -- Syrio posso aiutare? 21:02, 17 mar 2011 (CET)[rispondi]

Io le ho sempre dato questa interpretazione: si dice che il coccodrillo pianga dopo aver colpito una preda, quindi, chi versa lacrime di questo tipo si pente di qualcosa a cui non può rimediare, che ha fatto perché riteneva vantaggiosa. Poi, piú tardi, resosi conto della nefandezza, "piange sul latte versato". Ecco, si può dire che i due detti siano molto simili. --Triple 8 (sic) 23:11, 17 mar 2011 (CET)[rispondi]
forse è un uso regionale, però dove sono nato io (Guastalla) le si dà proprio il significato di piangere per finta.--Nickanc Fai bene a dubitare 23:29, 17 mar 2011 (CET)[rispondi]
Curioso, io invece la sapevo come Triple8. Che sia una differenza regionale? (la finisco qui, prima che qualcuno scriva {{WNF}}) :D --Mari (msg) 23:32, 17 mar 2011 (CET)[rispondi]
Pensate che io sapevo che le lacrime erano dovute alla fatica della digestione dopo aver divorato una grossa preda: da qui il detto, che significherebbe lacrime apparentemente di pentimento per aver ucciso la preda, ma causate invece da altri motivi. -- Lepido (msg) 23:51, 17 mar 2011 (CET)[rispondi]
Mi aggiungo a coloro che sapevano che le lacrime di coccodrillo sono di chi piange per finta. --Starwars (msg) 00:02, 18 mar 2011 (CET)[rispondi]
Ricordo anche una vignetta di Rat-Man dove si alludeva a quel significato. Comunque è interessante, se riesco a trovare delle fonti autorevoli provo ad aggiungerlo alla voce. -- Syrio posso aiutare? 00:50, 18 mar 2011 (CET)[rispondi]
La spiegazione fisiologica è quella data da Lepidus: i muscoli che chiudono le mascelle (per uccidere la preda) schiacciano anche le ghiandole lacrimali, cfr. quel rapporto fisiologico simile in una certa rana (non è la digestione che si svolge poi nello stomaco). Per il significato metaforico vi posso assicurare che anche nella lingua tedesca si usa per indicare un finto pentimento o una finto dispiacere (non necessariamente legato al piangere). Il pentimento o dispiacere inutile, semplicemente perché il fatto non può più essere riparato (il latte versato) non ha invece alcun rapporto con la metafora in questione. BerlinerSchule (msg) 03:02, 18 mar 2011 (CET)[rispondi]

(rientro)Stessa cosa anche su en:Crocodile tears. Appena ho tempo aggiorno la pagina. -- Syrio posso aiutare? 10:37, 18 mar 2011 (CET)[rispondi]

Curiosità: che io sappia (o almeno così diceva la mia professoressa di lettere) gli articoli di giornale che parlano di una persona scomparsa si chiamano coccodrilli perché vengono preparati prima della morte del personaggio famoso. Insomma i giornalisti "piangono" il defunto anni prima della sua morte.--Bedo2991-{contattami} 11:41, 20 mar 2011 (CET)[rispondi]
Io ricordo di aver sentito che capita che il coccodrillo mangi i suoi piccoli e, per questo, la tradizione popolare ha attribuito le lacrime di coccodrillo (dovute ad una reazione fisiologica e non emotiva) al senso di colpa di chi ha compiuto qualcosa di cui si è subito pentito. --151.56.58.169 (msg) 10:14, 21 mar 2011 (CET)[rispondi]
@Bedo2991. Vero, mi permetto anche di aggiungere che l'uso di prepar coccodrilli (che necessariamente comportano la raccolta di informzioni sul personaggio, tipo cosa ha fatto, perché è famoso, dove ha vissuto etc.) prima della scomparsa della persona si sta mano mano perdendo. E' più facile copiar da wikipedia. --Hal8999 (msg) 10:35, 21 mar 2011 (CET)[rispondi]
Uhm, ehm. Ho fatto una gaffe. Mi sono fatto ingannare dalla frase all'inizio del secondo paragrafo, "Il detto trae origine dal mito secondo cui i coccodrilli versano lacrime di pentimento dopo aver ucciso le loro prede o dopo averle divorate", mentre nel primo c'è il significato che dicevo io. Però dalla discussione vedo che anche la seconda interpretazione è diffusa. -- Syrio posso aiutare? 11:49, 21 mar 2011 (CET)[rispondi]
Anch'io lo sapevo come per indicare un pianto o pentimento "finto" (chissà, forse anche "tardivo", ma più che altro "finto", direi). --Gig (Interfacciami) 13:16, 21 mar 2011 (CET)[rispondi]

Vorrei sapere in che quartiere si trova la zona di Roma detta Salone (vedi la pagina Stazione di Salone), be... visto che ho trovato qualche informazione da mettere su wikipedia, vorrei sapere dove metterla...-- Angelorenzi  Esponi i tuoi problemi a sor Angelo 22:49, 17 mar 2011 (CET)[rispondi]

Dai un'occhiata qui.--LuigiPetrella (msg) 18:11, 18 mar 2011 (CET)[rispondi]

musica ed eulero[modifica wikitesto]

Ho visto questo annullamento sulla voce di Eulero. Condivido i motivi per l'annullamento, ma.... che cosa ha scritto Eulero di musica? --Nickanc Fai bene a dubitare 13:32, 18 mar 2011 (CET)[rispondi]

Parecchia roba, in realtà. Solo che non si può paragonare l'importanza del suo contributo all'acustica e alla teoria musicale con quello che ha dato in tutte le altre branche della matematica. --Guido (msg) 19:19, 20 mar 2011 (CET)[rispondi]

Crescita capelli[modifica wikitesto]

Vorrei sapere se la crescita dei capelli accelera con l'aumentare della loro lunghezza (cioè, se più li si lascia allungare senza tagliarli più crescono velocemente).

--82.51.154.221 (msg) 21:27, 18 mar 2011 (CET)[rispondi]

La risposta è due volte no.
No, non crescono più velocemente.
In totale crescono meno velocemente, perché, pur crescendo il singolo capello con la stessa velocità di sempre, più sono lunghi e più si strappano. BerlinerSchule (msg) 09:25, 19 mar 2011 (CET)[rispondi]
Non solo. Un capello lungo cresce fisiologicamente più lentamente, non solo perché "si strappa". Si controlli (su google) catagen, telogen, anagen.--Cecco...dica 33! 11:17, 19 mar 2011 (CET)[rispondi]

Energia di ionizzazione[modifica wikitesto]

L'energia di ionizzazione di un atomo è l'energia minima richiesta per allontanare da esso/a un elettrone a infinito. Prendiamo in esame uan qualsiasi energia di ionizzazione di un elemento, questa, da quanto mi è sempre stato detto è identica all'enegia che esso cede se gli venisse "riconsegnato" un e-.
Mi sorge però un dubbio, infatti sapendo che le energie di 2° e 3° ionizzazione sono maggiori delle prima vuol dire che il nucleo (protoni) si "rivale" sugli altri elettroni da cui è circondato (dopo l'estrazione del 1°), questo presupporrebbe che la forza con cui può attrarre un elettrone esterno debba essere minore di quella con cui attraeva l'elettrone che gli è stato levato (altrimenti la forza totale è maggiore perchè maggiore è quella sugli elettroni + quella verso l'elettrone esterno che è uguale a prima). Ma questo non vorrebbe dire fare un minore lavoro, che di conseguenza produce un rilascio energetico minore rispetto a quello impiegato per la ionizzazione?
Grazie a tutti--80.104.0.75 (msg) 12:13, 19 mar 2011 (CET)[rispondi]

Per questo genere di domande c'è l'oracolo. Comunque, la domanda è molto imprecisa, il motivo per cui l'energia di seconda e terza ionizzazione è maggiore è il fatto che diminuisce la repulsione coulombiana tra gli elettroni, e dunque essi sentono maggiormente l'attrazione del nucleo. Il dipolo elettronico (che genera le transizioni elettroniche) quindi cresce, e pertanto l'energia acquistata dai dipoli compensa il bilancio di energia. ^musaz 12:37, 19 mar 2011 (CET)[rispondi]
"[...]il motivo per cui l'energia di seconda e terza ionizzazione è maggiore è il fatto che diminuisce la repulsione coulombiana tra gli elettroni[...] Ah ecco dove sbagliavo allora, io credevo fosse maggiore la 2° e la 3° ionizzazione, perchè la forza surplus + (positivo) che avanzava del protone (diciamo volgarmente) si "scaricava nei" confronti degli e- rimanenti, data la mancanza di 1 e- appunto allontanato. Invece è la repulsione tra gli e- che venendo meno permette una maggiore attrazione verso i protoni, quindi un conseguente maggior lavoro per l'allontanamento di ulteriori e-.

Mi hai risolto un dubbio però me ne sono sorti altri:

  • ammettendo che sia così come hai detto, resta un problema, nel senso che la forza da applicare per la separazione elettrone/atomo è minore di quella che il nucleo dello ione (catione) dovrebbe esercitare per attirare a se l'e- mancante. Infatti per toglierlo hai la repulsione elettronica che ne facilita l'allontnamento, ma nel momento in cui l'elettrone si rilega all'atomo il nucleo deve battere la repulsione eletronica, il che fa si che ci sia una disprorporzione tra energia di ionizzazione ed energia che si "sprigiona" al momento del legame con l'e-.
  • però non mi risulta che sia solo dovuto alla minore repulsione e- p+ come dici tu perchè: le linee di forza di due cariche puntiformi (protone elettrone nel caso) vengono deviate appunto dal protone verso l'elettrone, quindi quando viene a mancare un e- le linee di forza che precedentemente convergevano a lui adesso si trovano libere, quindi convergono verso i restatnti elettroni rimasti attorno al nucleo. La froza uscente dal nucleo verso l'esterno risulta quindi minore (a causa di questa deviazione) di quanta era rivolta verso l'elettrone ora mancante.

In entrambe i casi ho che l'energia di ionizzazione è minore di quella che il catione dovrebbe imporre per riavere il proprio elettrone per diventare neutro. Ho usato la notazione grafica delle linee di forza per esporre meglio il concetto, so che non si capirà molto perchè ho pasticciato un po ;). comunque grazie di tutto --80.104.0.245 (msg) 14:04, 19 mar 2011 (CET)[rispondi]

Riporto per comodità di chi interessato la risposta che mi ha permesso di capire l'errore:
Ti rispondo brevemente sperando che all'oracolo qualcuno abbia più tempo di me per approfondire: innanzitutto non ragionare con le linee di forza, è scomodo e penso che conduca all'errore nella maggor parte dei casi. Il ragionamento corretto avviene sui potenziali in gioco, e solo su quelli ti devi concentrare. La grandezza fisica interessata sono i dipoli che gli elettroni formano col nucleo (sono i responsabili delle transizioni elettroniche, se ionizzi un atomo quella che si rilascia è l'energia associata al dipolo). Quando hai ionizzato l'atomo, però, devi considerare che esso non è più neutro ma è carico, e quindi globalmente esercita un campo elettrico. Ora il bilancio energetico preciso non te lo so descrivere a memoria (non ho libri sottomano e sono di fretta) però al tuo ragionamento devi aggiugere il fatto che uno ione è una carica, ed ha in generale un potenziale elettrico di cui devi tenere conto. Spero di averti aiutato, mi spiace di non potermi dilungare e spero che qualcuno ti risponda meglio all'oracolo. Ciao, ^musaz 14:40, 19 mar 2011 (CET)[rispondi]

Affinità elettronica[modifica wikitesto]

Ciao a tutti. Oggi passavo di qua e ho letto la discussione sopra, interessato a fare un piccolo ripasso generale di chimica dopo alcuni anni di inattività cerebrale su questa materia ;) mi sono letto alcune pagine correlate, e sono finito su "affinità elettronica". L'atomo ha carica neutra ok, però nella spiegazione del perchè il fluoro abbia mior affinità elettronica del cloro si legge: Ciò che bisogna anche notare è la differenza di affinità elettronica tra Cl e F, in quanto, sebbene il F sia più elettronegativo del Cl, quest'ultimo presenta un valore di affinità elettronica maggiore. Questo è spiegato dal raggio dell'atomo stesso, in quanto il Cl è più grande del F e che quindi gli elettroni che vogliamo aggiungere negli orbitali esterni risentono in maniera minore della forza repulsiva esercitata dagli elettroni di valenza. Questo vuol dire che per avvicinare un elettrone al nucleo ho una repulsione contraria rispetto alla forza che applico. ma se l'atomo è neutro non dovrei avvertire la repulsione degli elettroni di valenza. L'unica spiegazione che mi viene in mente è che l'atomo abbia proprietà neutre macroscopicamente, ma che a grandezze atomiche (1A) le repulsioni tra cariche puntiformi si sentono. Se qualcuno può confermare o smentire...--Anbril (msg) 20:23, 19 mar 2011 (CET)[rispondi]

Copyright immagini al contrario[modifica wikitesto]

Se inserisco un'immagine al contrario, posso inserirla su Wikipedia? Perchè ad esempio io vedo molte volte video od immagini allo "specchio", proprio per risolvere questo problema.

--Akyil grande 12:11, 20 mar 2011 (CET)[rispondi]

No. E non risolve il problema affatto, malgrado sia convinzione comune. --Vito (msg) 12:13, 20 mar 2011 (CET)[rispondi]
Assolutamente no (a meno che l'immagine di partenza non fosse rilasciata con una licenza libera compatibile con Wikipedia e che ne consentisse la modifica, ma a quel punto non ci sarebbe motivo per "specchiarla"!). Si tratta di opera derivata, e per poterla realizzare servono ancora maggiori diritti che per utilizzare l'immagine originale. Ciao! PS: la domanda sarebbe stata da Aiuto:Sportello informazioni. --Gig (Interfacciami) 13:00, 20 mar 2011 (CET)[rispondi]
In realtà non è nemmeno un'opera derivata ma è una semplice copia: flipping, cropping, scaling ed alterazioni cromatiche non hanno alcuna originalità, quindi ciccia. --Vito (msg) 18:39, 20 mar 2011 (CET)[rispondi]
Li mettono "a specchio" per eludere i controlli automatici. Ecco invece una vera domanda da oracolo: perché lo specchio inverte destra e sinistra e non sopra e sotto? --ArtAttack (msg) 19:11, 20 mar 2011 (CET)[rispondi]

(rientro) Perché lo specchio è dritto. Prova a specchiarti da lontano con quelli con cui ci si spinzetta i peli facciali ;-) La Cara Salma necrologi 19:53, 20 mar 2011 (CET)[rispondi]

Sì, il flipping altera l'hash ed imbroglia pressoché tutti i software di riconoscimento automatico. Lo specchio specchia sx-dx perché i tuoi occhi sono orientati sull'asse orizzontale, avessi un occhio sopra l'altro lo specchio specchierebbe basso-alto. --Vito (msg) 20:12, 20 mar 2011 (CET)[rispondi]
Flipping, cropping e scaling sono tutte operazioni che -a quanto ne so- noi non possiamo fare sulle immagini che non hanno una licenza libera. Ad esempio, mi risulta che per gli screenshot copyrighted l'unica correzione concessa sia la gamma correction globale. --Gig (Interfacciami) 00:17, 21 mar 2011 (CET)[rispondi]
Infatti, il problema degli screenshot è un altro discorso. --Vito (msg) 15:07, 21 mar 2011 (CET)[rispondi]
@ArtAttack: semplicemente, la riflessione in uno specchio piano non scambia affatto la direzione destra-sinistra, esattamente come non scambia l'alto col basso. La riflessione inverte l'orientazione, per cui l'immagine riflessa della tua mano destra (che non si è certo scambiata con l'immagine della mano sinistra) risulta avere orientazione invertita. Ma è sempre la stessa mano! Il fatto di avere due occhi, poi, non c'entra nulla: vi pare forse che l'immagine speculare cambi se guardate con un occhio solo? Casomai c'entra (nel generare l'equivoco) il fatto che il nostro corpo è (esteriormente) simmetrico rispetto a un piano (che in genere risulta verticale - tranne se siamo sdraiati su un fianco). Quindi associamo l'immagine speculare di una parte del nostro corpo alla parte corrispondente sull'altro lato. Prova a definire la "mano sinistra" come "la mano dal lato del cuore" e vedrai che destra e sinistra non si scambiano affatto. A una chiocciola, che non ha quel tipo di simmetria, il dubbio non verrebbe mai. E infatti non ho mai sentito una chiocciola rivolgere quella domanda. --Guido (msg) 22:11, 21 mar 2011 (CET)[rispondi]
Urgh, ho detto la cazzata del millennio. --Vito (msg) 22:04, 23 mar 2011 (CET)[rispondi]

Un brano della Witz Orchestra[modifica wikitesto]

Sto cercando il titolo di un brano degli esordi della Witz Orchestra. Il mio problema di memoria è che il ritornello è composto da una sequenza di parole inesistenti e all'epoca non la memorizzai. Ricordo però che il basso, durante il canto, ripeteva continuamente "Direttore direttore, roditore roditore" e che la sequenza di parole inesistenti sembrava terminare con una frase di senso compiuto: "ma che musica si fa qui". Qualcuno cortesemente si ricorda? Magari cortesemente mi linka "yutub" o, in mancanza d'altro, anche solo il testo?

--Achillu (msg) 17:50, 20 mar 2011 (CET)[rispondi]

Sono riuscito a trovare il titolo, questa volta altrove. Si tratta di "Titilini Upa" tratto dall'album "Proffimamente... Non Stop" che prende il nome dalla trasmissione televisiva del 1987 in cui ho scoperto la Witz Orchestra (quando ancora era un'orchestra). Ciao, --Achillu (msg) 09:31, 5 apr 2011 (CEST)[rispondi]

Dubbi su networking Linux[modifica wikitesto]

La domanda è teorica, intanto vorrei capire se è possibile, poi valuteremo come sarebbe possibile... dunque avendosi un linux con due schede di rete eth0 (192.128.16.1) ed eth1 (192.128.16.2) ed una lan (192.128.16.3 - 192.128.16.10), è possibile mettere a tutti i pc della lan eth0 come gateway e poi al linux dire di passare tutti pacchetti, che gli arrivano dall lan su eth0, verso la eth1, in modo tale che poi da eth1 vadano verso internet attraverso un router? Cioè di solito il gateway fa anche un NAT cioè cambia la classe degli indirizzi (che ne so da 192.168.16.1 a 192.168.50.1)... In pratica mi servirebbe far credere al router internet di ricevere pacchetti da un unico PC (il linux) invece che da una LAN composta da più PC... Non so come spiegarmi meglio di cosi, chiedo venia, ma da autodidatta vado un po' col lumicino... Qualunque mezzo consiglio è benvenuto. Grazie. Arrivederci


--83.149.156.90 (msg) 19:21, 21 mar 2011 (CET)[rispondi]

Cioè vuoi che Linux agisca da NAT? Il gateway non fa da NAT di default, semplicemente è il passante per la rete esterna, uso un gateway perché devo "spiegare" ai pacchetti come raggiungere il mondo esterno, loro di default parlano solo con la propria sottorete. Se avessi voluto comunicare solo intra-lan, non servirebbe specificarlo. Diverso è dire che tipicamente coincidono (nell'affare definito router, cioè "instradatore") le figure di NAT e Gateway (e DHCP e DNS), perché non ha senso creare due reti di cui una Gateway/mondo esterno-NAT e l'altra NAT-altri pc. Ho uno strumento che fa esclusivamente da gateway e basta, quando potevo utilizzarlo anche per altri servizi.
Questo in generale; nel caso in cui tu voglia costruire una rete con NAT e Gateway esterno distinti(ad esempio per implementare un firewall fisico, per avere dei servizi evoluti di NAT, di DHCP e di DNS che magari il modem da 50 € non ha, ecc.) devi ricordarti che un NAT deve avere 2 schede di rete, di cui una destinata alla rete esterna, l'altra alla rete interna. Il server Linux quindi dovrà avere per la rete esterna un IP, un Gateway ed un DNS da contattare, eventualmente ottenuti tramite DHCP dall'esterno (es. dal modem), mentre per la rete interna devi definire l'IP statico (non può essere dinamico l'indirizzo del router) che sarà il gateway/DNS/DHCP server per la rete interna con indirizzi nascosti. Devi poi configurare il servizio NAT nel server Linux, in maniera tale che traduca gli indirizzi della rete interna e li passi, "tradotti" sulla rete esterna, nonché viceversa, per permettere la comunicazione bidirezionale. Devi configurare poi gli eventuali port forwarding, se vuoi ad esempio che alcuni pc della sottorete interna siano raggiungibili dall'esterno (sempre in modalità trasparente). Devi infine definire sempre sul server Linux il servizio DHCP per la rete interna (se lo vuoi, altrimenti all'interno devi assegnare a mano gli indirizzi) e il servizio DNS, come semplice DNS relay. Se ti serve, poi ci puoi mettere sopra un servizio di firewall e hai creato il router linux-based perfetto. Se il server avesse altre schede di rete fisica, oltre le 2 definite, devi chiarire cosa gli vuoi far fare. Gli altri PC della rete dovranno essere connessi a questo server tramite switch di rete e non altro. Come vedi è un po' un casino... --Superfranz83 Scrivi qui 15:37, 31 mar 2011 (CEST)[rispondi]

ciao scusate l'ora vorrei chiedervi se potevate darmi una descrizione delle uova dei guppy reticolati.grazie e arrivederci.Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.21.24.13 (discussioni · contributi) 21:27, 21 mar 2011 (CET).[rispondi]

Se fai una veloce ricerca con google scopri in memo di un minuto che i guppy sono ovovivipari. --Guido (msg) 21:50, 21 mar 2011 (CET)[rispondi]
Scusate l' ora??? Arrivederci??? Ma quanto odio qualsiasi domanda intitolata "Domanda", soprattutto se non firmata!!! Scusate, oggi l' umore è pessimo!--Utente:Debian_enzog (si accettano critiche!) 21:19, 22 mar 2011 (CET)[rispondi]

Domanda su wiki[modifica wikitesto]

Mi ha sempre incuriosito cosa succede alle pagine di wkipedia.it (come per gli altri wiki, ma in particolare per la "nostra") quando subiscono il processo di cancellazione. So che possono essere cancellate ma recuperate quando si vuole, praticamente viene solo nascosto dagli "occhi comuni", ma gli admin possono leggere quando vogliono. Questo non comporta un dispendio di spazio inutile sul server, quando le pagine chiaramente vandaliche sarebbe più utile cancellarle definitivamente. E ancora pagine non più recuperate da anni che senso ha tenerle ancora? spazio in più, costi maggiori, per nulla. Inoltre dato che gli admin possono vedere anche le immagini cancellate per copyright (per esempio), questo non lede ancora il copyright, dato che in un certo senso il file è ancora visibile alla gente (certo un centinaio di persone, ma è comunque cpyviol). Grazie a chiunque voglia rispondere. Ciao--80.104.0.175 (msg) 19:03, 23 mar 2011 (CET)[rispondi]

Esiste una procedura che elimina la visibilità anche agli admin ma viene utilizzata solo in casi particolari. Per quanto riguarda lo spazio il problema in realtà non si pone. Il costo degli hard disk nei bilanci di wikimedia incide in misura minima, gli hard disk oramai costano frazioni di centesimo al gigabyte e in un gigabyte ci stanno decine di migliaia di voci con il loro storico. Se ti può interessare componente che incide di più è la connettività internet. Hellis (msg) 19:14, 23 mar 2011 (CET)[rispondi]
Grazie, ma nel caso fosse ad esempio nascosta la visibilità anche agli admin per contenuti sensibili ecc... Mettimo che un admin per errore nasconda un contenuto con questa metologia, può comunque essere recuperato o è irreversibile? Resta comunque il problema che se il file è nascosto in lettura come si fa a decidere se recuperarlo o meno (es. da un altro admin) se se ne sconosce il contenuto?
Ciao--80.104.0.110 (msg) 23:43, 23 mar 2011 (CET)[rispondi]
Se hai un'infarinatura di basi di dati ti posso dire che quest'ultima operazione implica solo uno spostamento su un'altra tabella ad accesso ristretto, se non ce l'hai la risposta è "no, in ogni caso nulla viene distrutto". --Vito (msg) 00:34, 24 mar 2011 (CET)[rispondi]


Crescita capelli 2[modifica wikitesto]

Sono quello dell'altro giorno... e viste le risposte, (che tutto sommato mi aspettavo..) vi dico da cosa era nata la mia domanda: avevo trovato delle foto di una nota cantante, Anna Tatangelo, scattate, sembrerebbe a un mese di distanza: varie foto durante il programma Kalispera a inizio gennaio (se non l'hanno registrato tanto prima) e a Sanremo a febbraio (mentre mostra le scarpe per il festival...): la mia è una curiosità, magari stupida: i capelli sembrano proprio cresciuti molto o è un'impressione mia? o portava delle extensions a Sanremo? a me sembrano capelli veri... che ne pensate? (non esagerate con le prese in giro... )

--82.51.154.225 (msg) 00:55, 24 mar 2011 (CET)[rispondi]

Una crescita naturale del genere nell'arco di un mese è semplicemente impossibile. I capelli crescono circa un centimetro al mese o poco più[1][2], non 15 o 20 centimetri. Quindi o la prima trasmissione è stata registrata molto prima (ma si parla di almeno un anno) o Anna a Sanremo si è aiutata con qualche "protesi". -- Lepido (msg) 06:08, 24 mar 2011 (CET)[rispondi]

Una goccia nell'oceano (ho perso il conto)[modifica wikitesto]

Boh!!!

Io questa opera l'ho già vista ma non ricordo dove. Qualcuno sa darmi qualche notizia. Da questa volta ringrazio pubblicamente l'oracolo nell'oggetto quando modificherò la pagina, le altre volte non l'ho fatto perchè hotcat è taaaanto comodo e io sono taaaaaanto pigro!--Pierpao.lo (listening) 10:18, 24 mar 2011 (CET)[rispondi]

Trovata grazie--Pierpao.lo (listening) 10:29, 24 mar 2011 (CET)[rispondi]
Siamo al Si faccia una domanda, si dia una risposta!... --Cruccone (msg) 13:34, 24 mar 2011 (CET)[rispondi]
Pierpao, toglimi una curiosità: ma te non c'hai di meglio da fare che andarti a cercare immagini di cinesi o arabi o prussostrogoti? :) --151.56.71.249 (msg) 14:59, 24 mar 2011 (CET)[rispondi]

A gentile domanda rispondere è cortesia :). Le categorie sono la mia passione e il mio inferno (per rispondere) specie adesso che mi sono svenduto come mercenario su Commons per un piccolo gadget (adottiamolo su WP!!!!), ma come fiero gnomo cerco di fare il mio dovere senza troppe discussioni fino in fondo senza pregiudizi localistici, di nessuna specie concedetemi un po' di orgoglio--Pierpao.lo (listening) 10:54, 25 mar 2011 (CET)[rispondi]

Monoutenza[modifica wikitesto]

Ciao ragazzi. Qualcuno ha idea di come si dica nelle altre lingue delle wikipedie principali (inglese, tedesca, francese) la parola "monoutenza" (nel senso di: utenza che agisce su una sola voce)? Sto cercando ma ho difficoltà anche solo a pensare da dove partire. ;) Se ci fosse un input almeno per l'inglese forse il resto magari verrebbe più semplice... ;) Oracoli, illuminatemi! O.o --Lucas 09:58, 25 mar 2011 (CET)[rispondi]

en:WP:SPA? --Vito (msg) 10:00, 25 mar 2011 (CET)[rispondi]
La parola "monoutenza" non c'è nei miei dizionari italiani. Ma "monouso" c'è, quindi "monoutenza" si capisce a colpo d'occhio cosa potrebbe significare. "Una siringa monouso" è in inglese "a disposable syringe". Allora, siccome in inglese il nome corrispettivo all'aggettivo "disposable" è "disposability", forse la traduzione di "monoutenza" sarebbe "disposability" (parola che c'è infatti negli English Dictionaries). Tutto questo è ipotetico, però, dato que sembrerebbe che la parola "monoutenza" non essiste (?). Saluti comunque. Zack Holly Venturi (msg) 23:25, 25 mar 2011 (CET)[rispondi]
Lucas intendeva utenza monotematica, e Vito ha suggerito la parola giusta. --Austro sgridami o elogiami 23:26, 25 mar 2011 (CET)[rispondi]

Grazie a tutti. Vito: grandioso :). --Lucas 08:36, 26 mar 2011 (CET)[rispondi]

Software per recupero dati persi[modifica wikitesto]

Sapete dirmi se esiste un software aggratis per recuperare le canzoni inspiegabilmente cancellate dal mio I-Pod dopo aver fatto la sincronizzazione con i-tunes su un altro computer? Grazie --RaMatteo 22:14, 25 mar 2011 (CET)[rispondi]

Uhm l'ipod è un po' strambo prova innanzitutto a ravanarci su un pc senza iTunes (oddio mi pare che killando un certo processo si ottenga lo stesso effetto) così da leggerlo come una normale memoria di massa (tipo pennetta usb), come software non ho molta esperienza con quelli freeware, gogola un po' anche se non è certissimo che otterrai qualche risultato...--Vito (msg) 22:18, 25 mar 2011 (CET)[rispondi]
tra i migliori c'è sicuramente pc inspector smart recovery http://www.pcinspector.de/SmartRecovery/info.htm?language=1. Buona fortuna--Pierpao.lo (listening) 22:25, 25 mar 2011 (CET)[rispondi]
Anche Photorec, che a dispetto del nome non recupera solo foto ma praticamente tutti i tipi di file, è molto buono; è a linea di comando ed è rilasciato sotto GPL, quindi è libero. Tra l'altro, accedendo a basso livello ai dati, magari forse ignora le varie limitazioni imposte alla navigazione integrale delle cartelle dell'ipod. --Superfranz83 Scrivi qui 19:18, 4 apr 2011 (CEST)[rispondi]
In realtà il livello è sempre quello, cambia solo la GUI, piuttosto il discorso è che se c'è il driver di iTunes in mezzo non si va da nessuna parte. --Vito (msg) 19:26, 4 apr 2011 (CEST)[rispondi]

Unità locale dell'ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme[modifica wikitesto]

L'ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme è, come dice anche l'articolo, suddiviso in 52 "luogotenenze". Esistono però anche delle unità più piccole all'interno di ciascuna "luogotenenza". Qualcuno sa come si chiamano? E come si chiama il capo di ciascuna di queste unità? Purtroppo l'articolo è un pasticcio, in parte pieno di info che però non sanno bene cosa ci vogliano dire (come la sezione "Gran Magistero"), in parte mescolato tra info sull'ordine (che per sua natura è internazionale) e info sul riconoscimento da parte di un solo Stato (la Repubblica Italiana) - e l'info che mi serve manca completamente... Grazie e ciao, BerlinerSchule (msg) 22:52, 25 mar 2011 (CET)[rispondi]

Immagino di sì, ma hai già guardato sul sito ufficiale? -- Syrio posso aiutare? 09:02, 28 mar 2011 (CEST)[rispondi]
Il quale, fra l'altro, nella sezione storia parla di 54 luogotenenze, e non 52. -- Syrio posso aiutare? 09:03, 28 mar 2011 (CEST)[rispondi]
Ti ringrazio. Sì, avevo guardato anche sul sito ufficiale dove però non risulta. Il sito linkato non è quello ufficiale dell'Ordine, ma solo della "Sezione Puglia Settentrionale", ma in effetti mi fornisce "sezione" e "delegazione" - uno dei due termini potrebbe essere quello giusto.
Il numero delle luogotenenze si trova con 54, 52, ma anche con 51; evidentemente corrispondono a diversi gradi di aggiornamento. Ciao, BerlinerSchule (msg) 18:47, 30 mar 2011 (CEST)[rispondi]
E in alto campeggiava pure "sezione puglia settentrionale", sono davvero ciecato. Vabbè, lieto che sia servito comunque :) -- Syrio posso aiutare? 08:44, 31 mar 2011 (CEST)[rispondi]

Armistizio con gli alleati[modifica wikitesto]

Salve, vorrei porvi una domanda. Quando un paese in guerra dopo essere stato in parte occupato dal nemico firma un armistizio, una resa senza condizioni, in teoria dovrebbe ritenersi totalmente "in mano" al nemico, giusto? Perchè ad esempio con l'armistizio dell'8 Settembre le truppe alleate presenti in Italia non sono state condotte ad occupare l'intera penisola, arrivando fino al confine austriaco (allora confine della Germania nazista), ma hanno continuato a conquistare un territorio che in teoria era già totalmente sotto il loro controllo?--79.50.42.9 (msg) 23:05, 25 mar 2011 (CET)[rispondi]

Perché forse i tedeschi e compari saloini non si erano volatilizzati? --Vito (msg) 23:27, 25 mar 2011 (CET)[rispondi]
Ma sto parlando dell'epoca in cui c'era Badoglio, cioè tra il 25 Luglio e l'8 Settembre del '43, quando Mussolini era stato deposto e la Repubblica di Salò ancora non c'era.--79.50.42.9 (msg) 23:32, 25 mar 2011 (CET)[rispondi]
Operazione Alarico. --Vito (msg) 23:38, 25 mar 2011 (CET)[rispondi]
Ho capito, ma l'occupazione tedesca e la creazione della Repubblica di Salò sono avvenuti dopo l'8 Settembre quindi dopo la firma dell'armistizio e la resa agli alleati.--79.50.42.9 (msg) 23:50, 25 mar 2011 (CET)[rispondi]
(Oddio guardando i tuoi edit, e le crono incrociate, non mi sembri tanto digiuno di storia ;) ) la sera dell'8 settembre viene annunciato l'armistizio, all'alba del 9 gli alleati sbarcano a Salerno, l'esercito italiano, abbandonato dai suoi comandi (oltre che sfornito di mezzi ed in una situazione tragica in termini di dislocazione), in particolare dal re che fugge da Roma, viene fatto prigioniero dai tedeschi o si sbanda o inizia a formare quelle che saranno le formazioni partigiane. Nel frattempo, i tedeschi (che avevano forti contingenti schierati in Italia) avviano la succitata operazione Alarico per occupare l'Italia, operazione che gli riesce perfettamente. --Vito (msg) 00:00, 26 mar 2011 (CET)[rispondi]
L'armistizio è un accordo per sospendere i combattimenti, ma non è una resa e non significa che la guerra è finita. Vincola solo chi lo firma e quindi non vincolava la Germania, che infatti non sospese le operazioni militari, per cui gli Alleati la penisola se la dovettero conquistare. --Donjel (msg) 00:12, 26 mar 2011 (CET)[rispondi]
Scusa, se ricordo bene quella dell'8 Settembre fu una "resa incondizionata" della sola Italia (se ho detto una stupidaggine qualcuno di certo mi correggerà), quindi vincolava l'Italia a favorire le operazioni militari alleate sul territorio. L'occupazione tedesca è stata facilitata da questi fattori sopra citati, ma se i comandi militari avessero istruito l'esercito fin dai primi minuti su cosa era successo e su come avrebbe dovuto favorire l'occupazione alleata dell'intero territorio nazionale opponendosi ad eventuali tentativi di reparti tedeschi stanziati in Italia di prendere il controllo cosa sarebbe successo? Gli alleati sarebbero stati così in grado di fronteggiare i tedeschi con l'Italia totalmente nelle loro mani spostando il fronte sull'attuale confine italo-austriaco o quest'ipotesi sarebbe stata impossibile?--79.50.42.9 (msg) 00:27, 26 mar 2011 (CET)[rispondi]
In realtà non era una resa senza condizioni ma in ogni caso non si può consegnare ciò che non si ha. Ad ogni modo la resistenza dell'esercito italiano non avrebbe di certo evitato l'occupazione tedesca coi suoi crimini ma avrebbe dato filo da torcere ai tedeschi, in particolare si temevano sbarchi nel livornese ed attacchi alle loro lunghissime linee di comunicazione. Il recupero ed il soccorso delle guarnigioni nell'Egeo avrebbe evitato massacri come a Cefalonia e Kos. --Vito (msg) 00:36, 26 mar 2011 (CET)[rispondi]
Quindi se ho capito la presenza tedesca in Italia nei giorni che precedettero l'8 settembre era talmente massiccia che una sorta di occupazione tedesca già c'era e non sarebbe stato fattibile perchè il territorio nazionale fino a Salerno era già di fatto in mano a Hitler, giusto? Ma l'Operazione Alarico quando di preciso ebbe inizio, il 25 luglio? Sarebbe potuta comunque essere stata in parte arginata in tempo dal comando italiano.--79.50.42.9 (msg) 00:51, 26 mar 2011 (CET)[rispondi]
No, inizia dopo l'armistizio, fino ad allora italiani e nazi erano formalmente alleati. Semplicemente i tedeschi erano sparsi per l'Italia ed erano pronti da tempo ad occupare l'Italia, al contrario l'esercito italiano non fu messo in condizione di reagire e lo sbarco alleato non andò come doveva andare. --Vito (msg) 01:06, 26 mar 2011 (CET)[rispondi]
Comunque tra "un armistizio" e "una resa senza condizioni" c'è una bella differenza! --79.11.147.46 (msg) 08:41, 26 mar 2011 (CET)[rispondi]
Non necessariamente: un armistizio può anche essere una resa senza condizioni, come fu quello di Cassibile. Questo il testo e io non ci leggo nessuna "condizione". Paola Michelangeli (msg) 09:34, 26 mar 2011 (CET)[rispondi]
Lo storico Alfio Caruso (In cerca di una patria, Mursia) fa notare come al 25 luglio la situazione militare degli italiani contro i tedeschi non fosse così male, almeno nella penisola: le forze tedesche erano in schiacciante inferiorità numerica rispetto a quelle italiane, e per di più concentrate quasi tutte a sud (delle otto divisioni della 10ª armata di Kesselring, quattro erano in Sicilia, una in Puglia, una in Campania, una in Sardegna ed una in Toscana); Caruso sostiene che se il governo Badoglio avesse "giocato d'azzardo" dichiarando subito l'armistizio, troncando l'alleanza con la Germania (come, legalmente, poteva fare) e disarmato le divisioni tedesche, sarebbe probabilmente riuscito a conservare gran parte della penisola (la paura più grande dei tedeschi era che gli italiani interrompessero i passi alpini, tagliando fuori le truppe di Kesselring dalla Germania). Invece, la decisione di continuare la guerra "a fianco dell'alleato germanico" giocò a favore dei tedeschi: i piani per "Alarico" erano pronti nei cassetti dello stato maggiore fin dal 1941, e già a partire dalla fine di luglio reparti tedeschi varcarono le Alpi, ufficialmente per "portare rinforzi" ai camerati italiani, in realtà per prepararsi al voltafaccia, andando ad occupare snodi stradali e postazioni strategiche, soprattutto nel nord. All'8 settembre, la situazione era ormai in gran parte a favore dei tedeschi.--Franz van Lanzee (msg) 13:46, 26 mar 2011 (CET)[rispondi]
Secondo me il punto decisivo della questione è sempre il solito: la Wehrmacht era una forza formidabile, mentre l'Esercito italiano, demoralizzato, guidato da generali infidi o incapaci, era debole e disorganizzato. Anche nell'ipotesi 25 luglio di Caruso le scarsissime capacità organizzative italiche e la fredda efficenza del comando tedesco avrebbero con tutta probabilità condotto ugualmente ad un rapido crollo italiano ed ad una occupazione tedesca, vista anche la straordinaria rapidità di spostamento delle forze mobili tedesche e la lenta e prudente capacità di pianificazione e di esecuzione degli Alleati. Ricordo che fin dal 14 luglio Hitler aveva previsto lo spostamento dell'intero 2° PzK. SS dal fronte russo e che erano in arrivo alcune cosiddette divisioni "Stalingrado" ricostituite in Francia e pronte ad entrare in azione in situazioni di emergenza. Con i nostri modesti mezzi avremmo avuto una nuova Operazione Anton o Operazione Margarethe. I tedeschi fallirono nelle occupazioni-lampo solo in Romania e solo perche il loro esercito sul posto era già stato completamente accerchiato dall'Armata Rossa. A mio parere 25 luglio o 8 settembre non avrebbe fatto molta differenza (basta leggere i resoconti delle riunioni al Quartier generale del Fuhrer del 25 luglio con i suoi terrificanti propositi di vendetta, impiego di paracadutisti su Roma, cattura del Re e Badoglio...) e quindi armistizio, resa, resa incondizionata, cobelligeranza o quant'altro, in Italia il gioco lo condussero i più forti, e cioè i tedeschi. Quanto alla domanda dell'IP: è chiaro che la presenza dei tedeschi rendeva un pò ottimistico pensare ad una "passeggiata militare" alleata in Italia solo per la firma di un Armistizio con un governo "fantasma" che non controllava più nulla. --Stonewall (msg) 19:48, 26 mar 2011 (CET)[rispondi]
Anche perché l'orografia italiana favoriva un esercito "tenace" come quello tedesco e sfavoriva lo spiegamento delle colossali forze alleate. --Vito (msg) 19:51, 26 mar 2011 (CET)[rispondi]
Secondo me un altro fattore da considerare era che non esisteva un paese da consegnare ad una od all'altra parte belligerante. L'arresto di Mussolini e le altre vicende seguite al 25 luglio non risolvevano il problema: gli italiani non erano un blocco unico che non voleva più il fascismo (come avrebbero dimostrato gli eventi). Certamente speravano nella rapida fine della guerra (speranza da cui nacque l'illusorio Tutti a casa), ma è un altro paio di maniche... Tant'è che lo stesso regnante fuggì (...FUGGI'...) dalla propria patria, per rimanere nella propria patria ben sapendo che in realtà il concetto di patria era ormai solo un artificio. --Leo P. - Playball!. 22:49, 26 mar 2011 (CET)[rispondi]
Perfettamente d'accordo con Leo Pasini subito qui sopra, anzi vorrei sottolineare che erano evidentemente più quelli che dopo 20 anni di fascismo vedevano negli americani il nemico di coloro che vedevano nei tedeschi il nemico, in quei giorni di confusione. Poi le cose sarebbero cambiate, in parte, ma dire che l'Italia potesse essere pronta a consegnare se stessa agli americani, è un falso storico. Gli italiani, nonostante l'odio per la guerra che si prolungava da anni, avevano dimostrato di essere fortemente fedeli al fascismo e lo stesso re non aveva alcun controllo sulle gerarchie dell'esercito, né sulla società civile plagiata da Mussolini per decenni seguendo un modello anti-americano, molto diverso dal nostro attuale. --Luckyz (msg) 23:04, 6 apr 2011 (CEST)[rispondi]

Problema con Excel[modifica wikitesto]

Ho un centinaio di file xlsx che contengono tutti nello stesso riferimento di cella (riga, colonna) di un certo foglio di ciascun file dei dati che devo riportare in un unico file, in modo da averli nello stesso foglio. A parte il semplice "copia e incolla", che richiede molto tempo per così tanti file, conoscete una maniera veloce per svolgere questa operazione?

--Aushulz (msg) 04:58, 27 mar 2011 (CEST)[rispondi]

Personalmente non ho mai affrontato un problema del genere e non mi sembra semplice ma ci penso. I file origine sono in sequenza. Tipo file1.xls file2.xls...? Che versione hai di excel?--Pierpao.lo (listening) 08:58, 27 mar 2011 (CEST)[rispondi]
I titoli dei file corrispondono a delle date in formato numerico (aammgg), ma alcune date mancano, comunque sono disposti in ordine crescente. Uso Excel 2007. --Aushulz (msg) 14:50, 27 mar 2011 (CEST)[rispondi]
ad occhio la soluzione più rapida è scrivere una breve macro. non so quali siano le tue competenze in Excel VBA comunque qua ti spiega come aprire ogni file in una cartella (uno ad uno). poi fai cells(x,y).copy ed incolli nel tuo file excel di destinazione.--Hal8999 (msg) 14:58, 27 mar 2011 (CEST)[rispondi]
Non conosco bene il VBA, per cui alla fine ho preferito registrare una macro e modificarla un poco. Ti ringrazio comunque per il link che mi hai segnalato: ci sono molte informazioni utili, che poco alla volta cercherò di imparare. :) --Aushulz (msg) 14:33, 29 mar 2011 (CEST)[rispondi]

esiste la quarta stagione de "street football la compagnia dei celestini"?[modifica wikitesto]

--eli (msg) 15:42, 27 mar 2011 (CEST)[rispondi]

Qui (datato dicembre 2010) dice che è in produzione (The fourth season of Street Football, currently in development by Tele Images Productions...), e dà qualche informazione sulla trama. -- Syrio posso aiutare? 08:43, 28 mar 2011 (CEST)[rispondi]

Prosa brillante[modifica wikitesto]

Che vuol dire "il testo è scritto con una prosa brillante"? Spiegate con parole comprensibili (non dico terra terra, però tenete conto che non sono un letterato o un prof di italiano) --151.56.35.17 (msg) 08:56, 28 mar 2011 (CEST)[rispondi]

(L' uso dell' imperativo non è tra i più indicati nel rivolgersi ai volontari) Ho provato a leggere la voce "prosa", ma non ne parla. Indica invece l' uso del termine "prosa" anche nel teatro; seguendo il link che rimanda a "generi teatrali" trovo nell' elenco la voce "prosa" che riporta però alla prosa letterale. Non è piacevole, sembra una presa in giro.--Utente:Debian_enzog (si accettano critiche!) 20:46, 28 mar 2011 (CEST)[rispondi]
Esempio fra i tanti possibili. --Pracchia 78 (scrivi qui) 20:55, 28 mar 2011 (CEST)[rispondi]
(Scusa, Enzog. La mia intenzione non era certo quella di imperare :P) Innanzitutto vi ringrazio per le risposte, però, purtroppo, nell'articolo linkato, c'è solo un cenno, e non è neanche spiegato cosa significhi quella parola.
Il fatto è che, girando fra le voci da vetrina e fra le linee guida, ho trovato questo. Incisiva, persino brillante: così non è la prosa, ma la lama di un coltello o una scheggia di vetro. --151.56.82.35 (msg) 06:41, 29 mar 2011 (CEST)[rispondi]
A prescindere da come è scritto, tale criterio della vetrina in parole povere vuol dire che bisogna scrivere nella maniera migliore possibile, cioè andando per esclusione se ci sono frase poco chiare, giri di parole inutili, ridondanze e altri difetti simili, la prosa non è "brillante". Nel dubbio, se hai una voce che vuoi proporre per la vetrina prima di proporla la fai leggere a qualcun altro e ricevi i suoi consigli o critiche sullo stile: se una frase "suona male" vuol dire che deve essere cambiata. --Aushulz (msg) 10:38, 29 mar 2011 (CEST)[rispondi]
Se uno non è in grado di capire l'espressione "prosa brillante", difficilmente sarà in grado di scrivere in prosa "brillante". Qui non si parla di correttezza formale, ma anche di una scrittura piacevole, che invogli il lettore a addentrarsi nella lettura. E questo lo si può fare se si padroneggia bene la lingua. Se si ha così poca ampiezza lessicale da confondere la prosa con un coltello, poveri noi ;-) --149.132.190.107 (msg) 16:42, 30 mar 2011 (CEST)[rispondi]
Frasi ed espressioni come non è in grado di capire e poveri noi, oltre che poco educate, sono poco incoraggianti (e gratificanti) nei confronti di chi ha avuto l'umiltà di chiedere spiegazioni su qualcosa che non sa. Probabilmente, 149.132 conosce il significato di prosa brillante fin dalla nascita. (Detto questo, lo ringrazio per aver aggiunto un altro tassello alla definizione che sto cercando.) --151.56.108.76 (msg) 17:11, 30 mar 2011 (CEST)[rispondi]
Mi spiace se "non è in grado di capire" è stata presa come una frase poco educata. D'altra parte i casi sono due: o chi ha posto la domanda sa cosa vuol dire "prosa brillante" e ha scritto solo per perdere (e far perdere) un po' di tempo all'Oracolo (ipotesi che sarebbe antipatica e ho voluto scartare), oppure non lo sa e dunque non arriva a capire questa espressione. E dal momento che non si tratta di un'espressione così ricercata ma abbastanza banale (mai sentito parlare di "una persona brillante"? Un aiutino: non si tratta di un individuo fosforescente), mi è parso inevitabile un certo sconforto (poveri noi). Ovviamente a tutto c'è rimedio: un salto in libreria e una buona dose di letture (con un bel dizionario accanto). Dai, 151.56, invece di lamentarti reagisci e dammi una lezione: allarga il tuo lessico e mettiti a scrivere voci una più bella dell'altra, in una prosa via via sempre più "brillante"! ;-) --93.32.36.150 (msg) 11:39, 2 apr 2011 (CEST)[rispondi]

InformaticaMente[modifica wikitesto]

Qualcuno che sa di informatica saprebbe risolvere il mio problema?
Leggendo la voce Istruzione (informatica) mi è sorto un dubbio; riporto le due frasi che mi creano confusione frase:

  1. Con il termine istruzione in informatica si intende il comando impartito ad un esecutore (processore) utilizzando un linguaggio ad esso comprensibile.
  2. Il processore opera le sue elaborazioni in termini di lettura/scrittura sui dispositivi hardware come la memoria, i registri e altri dispositivi ausiliari di elaborazione, come le unità di calcolo in virgola mobile. Ogni operazione che compie una modifica in questo senso, come ad esempio l'assegnazione o la lettura del valore di una variabile o la sua modifica è una istruzione.

Nella prima frase si asserisce che l'istruzione indica al calcolatore che tipo di operazione effettuare. Nella (2) invece sembra che l'istruzione è proprio l'operazione e non il comando che scatena l'operazione della CPU.
Dunque quale delle due frasi è corretta?
Grazie a tutti.--80.104.0.165 (msg) 20:43, 29 mar 2011 (CEST)[rispondi]

Non capisco bene la domanda comunque cerco di spiegarti con un esempio. Una tipica istruzione è la somma che si può scrivere con il seguente codice
C=ADD(A,B)
Questa istruzione prende le variabili A,B e mette il risultato della somma il C. L'istruzione in senso stretto è la ADD ma se la guardi all'interno di un programma l'istruzioni comprende anche gli operandi (A,B,C). Spero di essere stato chiaro. Hellis (msg) 21:07, 29 mar 2011 (CEST)[rispondi]
Grazie, però mi resta comunque il problema, nel senso che non capisco se l'istruzione è il comando che impartisci oppure proprio "l'operatore" ADD. Cioè l'istruzione è il comando che impartisci tramite codice o l'operazione somma in se eseguita dal processore?? Perchè leggendo la frase (2) sembra che sia proprio che l'istruzione non sia il comando ma l'operazione svolta (es: lettura del valore di una variabile o somma moltiplicazione ecc.) Grazie--80.104.0.165 (msg) 21:59, 29 mar 2011 (CEST)[rispondi]
Quando dai un'istruzione in assembler, tradotta in linguaggio macchina, viene decodificato dalla parte della CPU chiamata unità di controllo che dice alla unità aritmetica e logica (ALU) cosa fare sul contenuto dei registri. --Vito (msg) 22:07, 29 mar 2011 (CEST)[rispondi]
Ok quindi l'istruzione è il comando impartito, cioè l'operazione che vuoi svolgere. Però nella frase (2) si dice che ogni operazione, come l'assegnazione o la lettura del valore di una variabile o la sua modifica è una istruzione. Cioè sembra che l'istruzione sia l'operazione e non il comando (come mi sembra di capire). Non sarebbe da correggere riscrivendo l'istruzione è il comando che permette di svolgere un'operazione come l'assegnazione, la lettura del valore di una variabile o la sua modifica è una istruzione.--80.104.0.165 (msg) 22:23, 29 mar 2011 (CEST)[rispondi]
Credo (e sottolineo "credo") di avere capito il punto. Forse la frase
«Ogni operazione che compie una modifica in questo senso, come ad esempio l'assegnazione o la lettura del valore di una variabile o la sua modifica è una istruzione.»
andrebbe riformulata in:
«Ogni istruzione genera un'operazione che compie una modifica in questo senso, come ad esempio l'assegnazione o la lettura del valore di una variabile o la sua modifica.»
-- Lepido (msg) 08:55, 30 mar 2011 (CEST)[rispondi]
Mi pare che la poca chiarezza delle definizioni, che sembrano in contrasto fra loro, dipenda soprattutto dal fatto che si mettono sullo stesso piano le istruzioni di un qualsiasi linguaggio di programmazione con le istruzioni in linguaggio macchina. Queste ultime corripondono a operazioni "elementari" compiute sui registri, come sopra ha ricordato Vito. Per queste, quindi, c'è una sostanziale equivalenza fra "comandi" e "operazioni" compiute dal processore. Invece un'istruzione in un linguaggio di "alto livello" (compilato o interpretato: Java, C, Visual Basic ecc.) è un'espressione che viene successivamente decodificata (dal compilatore o dall'interprete, che sono a loro volta insiemi di istruzioni) fino a produrre una sequenza (anche molto lunga) di comandi/operazioni in linguaggio macchina. --Guido (msg) 13:22, 30 mar 2011 (CEST)[rispondi]

Lepido ha esattamente centrato la domanda (mi complimento perchè la mia versione è molto pasticciata :)). Le istruzioni in linguaggio macchina però credevo non potessereo essere considerate come le operazioni "elementari" come dice Guido, perchè l'una (cioè l'istruzione) è il comando per scaturire la somma (es: in linguaggio macchina può essere l'istruzione 0001) mentre la somma in se è un operatore e non è la stessa cosa dell'istruzione che è il comando per svolgere l'ADD (la somma). Ecco questo è il succo di quello che volevo dire. Grazie a tutti davvero!!--80.104.0.94 (msg) 15:10, 30 mar 2011 (CEST)[rispondi]

Considera comunque anche gli approcci CISC e RISC (e l'intermedio MISC): il primo vuol dire "instruction set ricco di istruzioni complesse", il secondo "instruction set povero con istruzioni semplici", che poi per ogni istruzione del primo la CPU deva fare "più lavoro" (ed impieghi più cicli di clock) e nel secondo avvenga il contrario è abbastanza logico. --Vito (msg) 16:02, 30 mar 2011 (CEST)[rispondi]

Copiright delle barzellette[modifica wikitesto]

Le barzellette sono sottoposte a diritti d'autore? Se sì, quali? Esiste un modo semplice per capire se una determinata barzelletta è vincolata a diritti d'autore? --Aushulz (msg) 18:31, 30 mar 2011 (CEST)[rispondi]

Se le riporti verbatim, sono soggette al diritto d'autore, se le riformuli con parole tue, non lo so. Il caso che di solito si solleva è la certa prova di paternità del motto di spirito. --Pracchia 78 (scrivi qui) 21:18, 31 mar 2011 (CEST)[rispondi]
Tieni conto che non basta cambiare il nome del protagonista in Paolino o avere uno svizzero al posto di un tedesco per rendere la barzelletta originale. In realtà poi per molte barzellette l'autore praticamente non esiste, ma una barzelletta presa da un libro/giornale ha chiaramente un autore. --Cruccone (msg) 16:57, 1 apr 2011 (CEST)[rispondi]

Domanda per cinefili e grecisti[modifica wikitesto]

Sto curando questa voce, un anime dal contesto molto realistico ambientato nella Grecia degli anni 50. Ad un certo punto della storia i protagonisti vanno al cinema a vedere un film che chiamano "Un fiore a Parigi". Qui c'è la locandina del film come compare nell'anime e i due attori protagonisti. La storia racconta dell'amore senza speranza tra un uomo molto ricco (un principe?) e una fioraia. Il film termina con la parola "Fin" quindi presumo che sia francese. Purtroppo non ho trovato traccia di un film con tale titolo e anche gli attori (i cui nomi ho tradotto malamente dal greco) non mi pare di riconoscerli. C'è qualche anima pia che è in grado di darmi una dritta, in modo che io possa inserire il link della voce del film (se esiste) nella breve trama dell'episodio? Grazie -- Lepido (msg) 20:21, 31 mar 2011 (CEST)[rispondi]

Il titolo letteralmente è Il bouquet da Parigi, ma non so se corrisponda all'eventuale titolo italiano, di certo non ad un film greco, francese o inglese. I nomi dei protagonisti sono Eleni Katsigianni e Nikolaos Stefanidis, mentre in basso a sinistra della prima locandina c'é scritto "un film di Tomomi Mochizuki" (c'é la sua voce in en.wiki). Ho trovato su Google degli omonimi ma non gli attori, quindi forse è un film inventato (o la pubblicità per uno nuovo).--Keltorrics 21:55, 31 mar 2011 (CEST)[rispondi]
Innanzitutto ti ringrazio per la risposta e per le traduzioni (mi si erano incrociati gli occhi nel tentare di tradurre dal greco). Potrebbe essere un film inventato, anche se il realismo e la cura nei dettagli dell'anime non me lo fanno credere troppo. Inoltre gli spezzoni che si vedono nel cartone (in bianco e nero e in "live action" come si può vedere dall'immagine che ho indicato) fanno proprio pensare ad un film degli anni 50, non certo ad un nuovo film da pubblicizzare. Aggiungo che in un episodio successivo, un personaggio afferma che tale film, pur essendo ambientato a Parigi, è stato girato ad Hollywood. -- Lepido (msg) 22:15, 31 mar 2011 (CEST)[rispondi]
Mi rendo conto solo ora che Tomomi Mochizuki è troppo simile a Tomomitsu Mochizuki, che è il regista della serie anime. Ehm... sta a vedere che il film è veramente inventato :-) -- Lepido (msg) 22:21, 31 mar 2011 (CEST)[rispondi]
(bi-confl)Su IMDb sono incappato in questo, che non ho ben capito cosa sia (a occhio e croce più una cosa teatrale che un film, in fin dei conti non penso c'entri qualcosa). Sempre su IMDb la ricerca dei nomi detti da Keltorrics non ha prodotto niente né per lui né per lei. Tomomi Mochizuki c'è, ma come evidenzia anche la voce su en:wiki è un produttore di anime, non un regista; a tal proposito faccio notare che sulla voce di en:wiki dell'anime è riportato proprio lui come regista (su quella che stai curando il nome è leggermente diverso, come hai già notato :) ). Quindi, io avallo l'idea del film inventato; lo screenshot non potrebbe essere ripreso da qualche altro film (o nemmeno un film, magari il video delle vacanze degli amici del regista)? -- Syrio posso aiutare? 22:22, 31 mar 2011 (CEST)[rispondi]
Appurato che probabilmente si tratta di un "falso", è proprio confezionato bene. Lo screenshot l'ho preso dal film che i protagonisti dell'anime guardano al cinema (se ne vedono alcune sequenze): storia anni 50, attori con look anni 50, pellicola in BN anni 50, ecc. Era talmente curato che ci sono cascato. Scusate. -- Lepido (msg) 21:21, 1 apr 2011 (CEST)[rispondi]
E scusate di che? :) Un'ottima realizzazione per un anime fra l'altro, ci sarei cascato anch'io :) -- Syrio posso aiutare? 22:22, 1 apr 2011 (CEST)[rispondi]