Wikipedia:Bar/Discussioni/Voci delle stagioni

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Voci delle stagioni


Ho notato che ognuna delle voci riguardanti le stagioni iniziano in modo diverso l'una dall'altra.

Le riassumo qui:

  • Primavera: La primavera è la prima delle quattro stagioni, posta tra l'inverno e l'estate.
  • Estate: L'estate è una delle quattro stagioni in cui è diviso l'anno. Si distingue in astronomica e meteorologica.
  • Autunno: L'autunno è una delle quattro stagioni in cui è diviso l'anno. Si distingue in astronomico e meteorologico.
  • Inverno: L'inverno è l'ultima delle quattro stagioni, posta tra l'autunno e la primavera.

Quali stagioni vanno uniformate? Primavera/inverno o estate/autunno?

--Marcello Gianola (msg) 21:46, 21 mar 2018 (CET)[rispondi]

Considerato che l'anno inizia a gennaio, l'inverno dovrebbe essere sia la prima sia l'ultima stagione dell'anno. Dire che la primavera sia la prima stagione mi sembra completamente illogico. Tra l'altro, possono esserci calendari in cui l'andamento delle stagioni sia diverso da quello usuale, per cui dare un'ordine alle stagioni non ha molto senso.
Inoltre le stagioni dal punto di vista meteorologico non sono sempre 4, come si legge nella voce Stagione, per cui dire "le 4 stagioni" è errato.
Secondo me quindi l'incipit potrebbe essere del tipo:

Estate è il nome con il quale si designa una particolare stagione, il cui significato è differente in ambito astronomico e meteorologico.
In particolare, l'estate astronomica è una delle quattro stagioni in cui è diviso l'anno solare, successiva alla primavera, antecedente all'autunno e opposta all'inverno. L'inizio e la fine di tale stagione astronomica sono diversi tra emisfero australe ed emisfero boreale.
L'estate meteorologica ha invece significato e durata completamente differente (o può essere anche assente[senza fonte]) a seconda della specifica regione climatica alla quale tale termine fa riferimento.

Della parte indicata senza fonti non sono sicuro.
In ogni caso, è importante che l'incipit sia più generico possibile, cosa che al momento non è, così battiamo anche stavolta la Treccani in esattezza e completezza dei contenuti! ;D
--Daniele Pugliesi (msg) 23:50, 21 mar 2018 (CET)[rispondi]
Se dobbiamo uniformare gli incipit bisogna fare riferimento al dato astronomico e dare una definizione univoca:
L'estate è la stagione astronomica in cui il valore della declinazione del Sole varia da +23°27' (massimo positivo) a 0°: ciò si verifica tra il solstizio d'estate e l'equinozio d'autunno, che cadono in momenti dell'anno diversi a seconda dell'emisfero terrestre di riferimento. L'estate astronomica coincide approssimativamente, nella zona temperata, con la corrispondente stagione climatica (estate meteorologica).
Trattandosi della sezione iniziale lascerei a parte i dettagli (com'è adesso), inclusi i distinguo sulla stagione meteorologica alle varie latitudini. --Erinaceus (msg) 00:38, 25 mar 2018 (CET) P.S. [@ Daniele Pugliesi] Sorry, la primavera è la prima stagione dell'anno, come scrive giustamente anche Treccani. Questo perché da sempre è vista come un nuovo inizio, un risveglio dopo gli stenti invernali. Che l'anno inizi a gennaio è solo un punto di vista e anche... un recentismo: nel calendario romano delle origini, non a caso, iniziava a marzo :-)[rispondi]
[@ Erinaceus] In un'ottica geopolitica non limitata (come per giusta regola dovremmo ragionare, al contrario della ormai povera Treccani, che è sfacciatamente "italocentrica"), la primavera non è necessariamente la prima stagione dell'anno, considerato che nel mondo non esiste solo il nostro calendario. Per quanto riguarda l'incipit proposto, non so se sia giusto dare più importanza al significato astronomico rispetto a quello meteorologico. Per me sono tutti e due importanti e non credo che uno dei due significati sia più prevalente, anche se è vero che la primavera astronomica è uguale per tutti. Comunque è sicuramente molto meglio l'incipit che hai proposto rispetto a quello attuale. Se non ci sono altri pareri, per me va benissimo modificare gli incipit così. L'importante è che svolgiamo le modifiche prima della fine della primavera... :D --Daniele Pugliesi (msg) 05:18, 25 mar 2018 (CEST)[rispondi]
Sull'ordine delle stagioni: mmm... no, mi riservo di approfondire il discorso se mai se ne discuterà. Mo' sto a pranzo. (Fossi in te però non mi infognerei nelle estreme conseguenze del localismo, altrimenti dovremmo adattare la definizione a tutti i mondi possibili). :-D
Sul resto, io non la vedo come una questione di prevalenza di significati, ma piuttosto di uniformità e certezza, anche perché come dici tu le stagioni meteorologiche non sono dappertutto le stesse. In più, le stagioni meteorologiche sono conseguenza delle stagioni astronomiche, che quindi dovrebbero essere il punto di partenza. Anzi, mi pare che le voci (almeno estate che ho sottomano) siano poco curate proprio sotto il profilo astronomico, non rendendo conto ad es. neppure dell'inclinazione dei raggi solari e trattando superficialmente la durata del dì rispetto alla notte (c'è scritto che è una «conseguenza» ma non si capisce di che cosa... e poi il dì non dura più della notte anche in primavera?).
Comunque se c'è consenso a reimpostarci su questo tipo di incipit potrei anche cominciare a mettere mano alle voci nel complesso (rl permettendo). Magari ci spostiamo nelle relative talk. --Erinaceus (msg)
Io taglierei la testa al toro uniformando tutti gli incipit con "è una delle quattro stagioni in cui è diviso l'anno". Poi nella voce si può spiegare perché è considerata prima o ultima e da chi. --Titore (msg) 18:34, 25 mar 2018 (CEST)[rispondi]
[@ Titore] Dicendo che le stagioni sono quattro dobbiamo però specificare che questa distinzione vale solo per le stagioni astronomiche. Secondo me un po' di spiegazioni nell'incipit come proposto da Erinaceus non guastano, giusto per dare quel tanto di rigore che basta. E poi nel corpo della voce bisognerà essere più precisi e verificare di non dare informazioni discordanti tra una voce e all'altra o all'interno della stessa voce. Purtroppo esiste questo dualismo (o pluralismo) di significati, per cui è necessario tenerne conto. --Daniele Pugliesi (msg) 01:22, 26 mar 2018 (CEST)[rispondi]
Giusto, io più che altro mi riferivo alla menzione di prima o ultima stagione. --Titore (msg) 03:03, 26 mar 2018 (CEST)[rispondi]
Essendo io la persona che - con IP diversi - ha scritto le ultime versioni (più o meno) delle stagioni, intervengo (ho notato solo ieri questa discussione). Ho riscritto la voce sulla primavera con uno stile differente, che secondo me potrebbe applicarsi anche alle altre stagioni. Cerco di spiegarmi per punti, sperando di risultare chiaro.
  1. Incipit conciso: la [nome della stagione] è una delle quattro stagioni in cui è diviso l'anno, posta/o tra [stagione precedente] e [stagione successiva].
  2. Durata: indicare, in forma testuale, le date convenzionali di inizio e fine (con tanto di dettaglio su equinozi e solstizi) con anche il riferimento ai segni in cui entra (cardinali) ed esce (mobili) il Sole: riportare poi il segno fisso, ovvero quello di metà stagione. La fonte de "la Repubblica" (del 2010) può usarsi in ciascuna delle 4 voci; descrizione del fatto che, tra emisfero australe e boreale, le stagioni siano invertite e accenno alla definizione meteorologica (anche qui, la fonte del Post è utilizzabile per tutte e 4).
  3. La stagione: riportare le caratteristiche principali della stagione, con corredo di fonti. Sarebbe preferibile, a mio avviso, una forma testuale simile in ciascuna voce: ovviamente, tenendo conto del fatto che la primavera risulta opposta all'autunno e l'inverno opposto all'estate.
  4. Nella cultura di massa: come viene definita la stagione nell'immaginario collettivo/popolare, specificando anche quali vantaggi possano derivare nascendo da quel periodo (e qui, ugualmente, ci sono fonti validi per ogni voce). Aggiungere poi le festività principali;
  5. Etimologia: da dove deriva il nome di quella stagione.
  6. Voci correlate: in ordine alfabetico riportare le altre 3 stagioni, oltre alle voci equinozio e solstizio.

Più in generale, mi chiedevo se fosse possibile realizzare addirittura un template d'intestazione ma questo è un altro discorso, da affrontarsi in sede opportuna. Grazie per l'attenzione, e non esitate a contattarmi se ci sono problemi. --80.117.195.145 (msg) 15:53, 4 giu 2018 (CEST)[rispondi]

Non ho ancora visto il tuo contributo, ma leggendo la discussione mi sembra che come impostazione possa andare più o meno bene, tranne per il fatto che io preferirei una impostazione già dall'inizio meno localistica, ma siccome siamo su it.wikipedia, si presume che leggono prima di tutto gli italiani, allora vada pure bene come hai suggerito.
Sulle festività ho parecchi dubbi, proprio per il discorso che la definizione di stagione non è universale, per cui non avrebbe senso per esempio dire che "Natale è una festività dell'inverno", perché in altre zone del globo lo festeggiano in un'altra stagione. Le festività dovrebbero quindi essere strettamente collegate alla stagione in questione e al luogo in questione. Ad esempio, se in Cina si festeggia una "Festa della Primavera", va benissimo come festività da citare, mentre se ci sono feste che vengono festeggiate sempre durante la primavera in Cina, ma il cui significato ha poco o nulla a che vedere con la primavera, non le citerei (come nel caso del Natale in inverno, ma anche la Pasqua a primavera, mentre il ferragosto forse potrebbe essere inserito in quanto viene visto come "la fine dell'estate" nella cultura popolare, ma siamo al limite). --Daniele Pugliesi (msg) 05:25, 5 giu 2018 (CEST)[rispondi]

Proposta 2[modifica wikitesto]

La mia idea riguardo queste voci sarebbe di uniformarle così:

  • Breve incipit: la [nome stagione] è una delle quattro stagioni in cui si divide/è diviso l'anno, posta tra [stagione prima] e [stagione dopo]
  • Durata: indicare quando la stagione ha inizio e fine, specificando che si tratta di date approssimative con equinozi e solstizi. Accenno al significato meteorologico ed al fatto che nei due emisferi, le stagioni risultino invertite. La frase sull'astrologia può essere così formulata: la stagione si caratterizza per l'ingresso del Sole nel segno cardinale, per il transito in quello fisso e per l'uscita da quello mobile.
  • La stagione: descrizione delle principali caratteristiche della stagione.
  • Nella cultura di massa: come la stagione è raffigurata nell'immaginario popolare e quali vantaggi derivano dal nascere in una piuttosto che in un'altra. Riguardo le festività, sarebbero da inserire quelle più importanti (a titolo d'esempio: Pasqua per la primavera, Ferragosto per l'estate, Santi/Morti per l'autunno, Natale per l'inverno).

L'etimologia va benissimo quella già presente, mentre per le voci correlate basta ricordarsi di mantenere l'ordine alfabetico. A livello di singole fonti, gli articoli di Repubblica del 2 ottobre 2010 e 9 luglio 2013 possono venire usati in tutte. --79.37.71.75 (msg) 20:57, 9 ott 2019 (CEST)[rispondi]