Volo Iran Air 291

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Volo Iran Air 291
Il Boeing 727 coinvolto nell'incidente, fotografato nell'aprile del 1977
Tipo di eventoIncidente
Data21 gennaio 1980
TipoSistema di atterraggio strumentale e radar di terra malfunzionanti
LuogoMonti Elburz
StatoBandiera dell'Iran Iran
Coordinate35°44′00″N 51°25′00″E / 35.733333°N 51.416667°E35.733333; 51.416667
Tipo di aeromobileBoeing 727-86
OperatoreIran Air
Numero di registrazioneEP-IRD
PartenzaAeroporto Internazionale di Mashhad, Mashhad, Iran
DestinazioneAeroporto Internazionale di Teheran-Mehrabad, Teheran, Iran
Occupanti128
Passeggeri120
Equipaggio8
Vittime128
Feriti0
Sopravvissuti0
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Iran
Volo Iran Air 291
Dati estratti da Aviation Safety Network[1]
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Il volo Iran Air 291 era un volo passeggeri di linea nazionale dall'aeroporto Internazionale di Mashhad all'aeroporto Internazionale di Teheran-Mehrabad, in Iran. Il 21 gennaio 1980, un Boeing 727 operante il volo si schiantò durante l'avvicinamento alla pista 29 di Teheran in condizioni di nebbia e neve, provocando la morte di tutte le 128 persone a bordo. All'epoca, questo volo fu il disastro aereo con più vittime della storia iraniana.[1][2]

L'aereo[modifica | modifica wikitesto]

Il velivolo coinvolto nell'incidente era un Boeing 727-86, marche EP-IRD, numero di serie 19817, numero di linea 537. Venne consegnato a Iran Air il 18 febbraio 1968, quindi al momento dell'incidente aveva circa 12 anni. Era alimentato da 3 motori turboventola Pratt & Whitney JT8D-7B.[3]

L'incidente[modifica | modifica wikitesto]

Il giorno dell'incidente, i controllori del traffico aereo iraniano stavano scioperando, causando la cancellazione di centinaia di voli nazionali. Alle 16:00 ore locali lo sciopero fu interrotto e i voli ripresero. Alle 17:40, il volo 291 partì dall'aeroporto di Mashad verso l'aeroporto di Teheran-Mehrabad in Iran. A bordo c'erano 8 membri dell'equipaggio e 120 passeggeri (i rapporti iniziali affermavano che c'erano 8 membri dell'equipaggio e 116 passeggeri).

Alle 18:52 ora locale, il controllore all'aeroporto di Mehrabad a Teheran autorizzò l'equipaggio a effettuare un avvicinamento diretto alla pista 29. Alle 19:05 circa, il controllore ordinò all'equipaggio di virare a 360° per raggiungere il faro non direzionale dell'avvicinamento "Varamin". Senza aver ricevuto ulteriori istruzioni dall'ATC, i piloti si trovavano a 17 miglia a nord dalla rotta corretta. A questo punto, il primo ufficiale disse al capitano che il VORTAC stava dando una rotta radiale sbagliata, ma questi non rispose. Alle 19:11 ora locale, l'aereo colpì la cima di uno dei monti della catena dell'Elburz, 29 chilometri a Nord di Teheran. Tutti e 8 i membri dell'equipaggio e i 120 passeggeri morirono nella disintegrazione dell'aereo.

Le indagini[modifica | modifica wikitesto]

Gli investigatori conclusero che le probabili cause dell'incidente fossero un sistema di atterraggio strumentale e un radar di terra malfunzionanti. Il capo dell'autorità aeronautica civile iraniana e altri cinque funzionari vennero accusati di omicidio colposo a seguito dello schianto del volo 291.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Boeing 727-86 EP-IRD Tehran-Mehrabad Airport (THR), su aviation-safety.net. URL consultato il 15 maggio 2020.
  2. ^ (EN) Observer-Reporter - Google News Archive Search, su news.google.com. URL consultato il 15 maggio 2020.
  3. ^ (EN) EP-IRD | Boeing 727-86 | 19817, su JetPhotos. URL consultato il 15 maggio 2020.
  4. ^ (FA) سانحه بوئینگ 727 ایران ایر در کوه های لشکرک, su کن نیوز. URL consultato il 15 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2022).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]