Virgilio Lilli

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Virgilio Lilli con il figlio e la moglie Maria 1935

Virgilio Lilli (Cosenza, 7 febbraio 1907Zurigo, 11 gennaio 1976) è stato un giornalista, scrittore e pittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo essersi iscritto alla facoltà di ingegneria all'Università di Bologna, interrompe gli studi per poi laurearsi in giurisprudenza nel 1928 a Milano. Inizia la carriera giornalistica come critico teatrale presso il Resto del Carlino, passando poi alla Tribuna di Roma, da dove però viene allontanato. Ma nel 1934 inizia a lavorare per il Corriere della Sera, inizialmente come critico d'arte e poi come inviato di guerra al fronte.

Nel 1933 entra a far parte di un gruppo di traduttori/adattatori presso lo stabilimento di doppiaggio cinematografico della Metro-Goldwyn-Mayer, in via Maria Cristina 5, con l'incarico di tradurre i dialoghi ed adattarli alla lingua italiana[1], dove incontra Maria Carolina Antinori[2], da poco rientrata da Hollywood. Virgilio e Maria Carolina si sposeranno e avranno due figli: Laura e Alberto.

Nel 1945 fonda il Giornale della Sera, di cui diventa il direttore; poi è caporedattore del Tempo di Roma, quindi passa alla Stampa di Torino. Compie diversi viaggi intorno al mondo realizzando straordinari reportage, poi pubblicati in volume. È tra i primi giornalisti occidentali a entrare a Hiroshima devastata dallo scoppio della bomba atomica. Nel 1951 si risposa con Maria Sofia Braun von Stumm, con cui ha una figlia: Marina[3].

Nel 1961 pubblica Dentro la Cina rossa, un libro in cui rovescia il mito del maoismo. L'Ordine dei giornalisti lo elegge presidente nel 1971, succedendo al fondatore Guido Gonella. Dopo la perdita del figlio Alberto nel 1967[4] inizia a dipingere le sue prime tele, alternando l'attività di pittore a quella di giornalista sino ai suoi ultimi giorni[5].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Racconti di una guerra, Bompiani, 1941; Sellerio, 1988
  • Prima linea, Bompiani, 1944
  • Gazzettino, Garzanti, 1947
  • Penna vagabonda, SEI, 1953
  • Inchiesta su un adulterio, in "Teatro Scenario", giugno 1954, pp. 53-70
  • Buon viaggio, penna!, SEI, 1957
  • Una donna s'allontana, Mondadori, 1959; La Conchiglia, 2006
  • Dentro la Cina rossa, Mondadori, 1961
  • Mal di pittura, Martello, 1963
  • Il figlio di laboratorio, in "Il Dramma", giugno 1963, n. 321, pp. 9-35
  • Un calendario del secolo, Mondadori, 1964
  • Penna vagabonda, SEI, 1965
  • Microsaggi, Mondadori, 1968
  • Il terzo Giappone, Reporter, 1968
  • Giorgione, Rizzoli, 1968
  • ...e la neve si sciolse, Minerva Italica, 1970
  • Viaggio al centro della testa, Bietti, 1970
  • Il termometro del cervello, Bietti, 1972
  • La quinta stagione , Rusconi, 1974
  • Romanzo interno, Rusconi, 1977 (incompiuto)
  • Viaggio in Sardegna, Carlo Delfino Editore, 1999

Sceneggiature[modifica | modifica wikitesto]

Premi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mario Quargnolo, La parola ripudiata: l'incredibile storia dei film stranieri in Italia nei primi anni del sonoro, La Cineteca del Friuli, 1986
  2. ^ Morta a Roma nell'agosto 1944, a lei è ispirato il romanzo Una donna s'allontana (1959)
  3. ^ Il caro indimenticabile Virgilio Lilli in «La stanza di Montanelli», su Corriere della Sera, 2 dicembre 2000.
  4. ^ Il Luogo dei Ricordi di Alberto Lilli, su In Mia memoria.
  5. ^ Nello Ajello, Virgilio Lilli dal giornalismo alla pittura, su la Repubblica, 19 aprile 1998.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Presidente dell'Ordine dei giornalisti Successore
Guido Gonella 1971 - 1976 Saverio Barbati
Controllo di autoritàVIAF (EN51720623 · ISNI (EN0000 0001 1062 2311 · SBN CFIV083886 · BAV 495/316681 · LCCN (ENn82062985 · GND (DE119439255 · BNF (FRcb12109405m (data) · CONOR.SI (SL232644195 · WorldCat Identities (ENlccn-n82062985