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Károly Lotz (Bad Homburg vor der Höhe, 13 ottobre 1833 – Budapest, 21 agosto 1904) è stato un pittore ungherese.
Lotz Károly Antal Pál, o in tedesco Karl Anton Paul Lotz (Bad Homburg vor der Höhe, 16 dicembre 1833 – Budapest, 13 ottobre 1904) è stato un pittore tedesco - ungherese.
Carriera[modifica | modifica wikitesto]
Karl Lotz è nato a Bad Homburg vor der Höhe, in Germania, il settimo e più giovane figlio sopravvissuto di Wilhelm Christian Lotz e Antonia Höfflick (Höfflich). Suo padre era maggiordomo del principe Gustav zu Assia-Homburg all'epoca in cui lui rappresentava l'Austria al Congresso di Vienna, che tra le altre questioni trattava dei diritti di sovranità della Casa d'Assia-Homburg sull'Assia-Darmstadt. La morte improvvisa del giovane barone von Sinclair, incaricato d'affari, costrinse temporaneamente W. C. Lotz a ricoprire il ruolo. Mentre era in Ungheria nel 1815 fece la conoscenza della tredicenne Antonia Hoefflich, che la sposò tre anni dopo. Lei ha dato alla luce otto figli, di cui Karl era il più giovane.
W. C. Lotz morì nel 1837 e Antonia trasferì la famiglia a Pest (oggi una delle tre parti costitutive di Budapest; quella sulla riva orientale del fiume Danubio). Karl frequentò il Piaristengymnasium, dove, sebbene calvinista, gli venne assegnata una borsa di studio per il suo eccezionale rendimento accademico. Iniziò la sua carriera come allievo dell'Hofkapellmeister Destouches, poi nell'accademia del maestro veneziano Jacopo Marastoni (1804–1860). Successivamente fu allievo dei pittori storici Henrik Weber (1818–1866) a Pest e Carl Rahl (1812–1865) a Vienna.
Insieme a Rahl ha lavorato a numerose commissioni. Successivamente iniziò a realizzare le sue opere originali, prima come paesaggista romantico nelle scene dell'Alföld (la pianura ungherese), e poi come creatore di murali e affreschi monumentali nello stile del maestro veneziano Giambattista Tiepolo.
Dopo vari lavori a Budapest divenne attivo a Vienna. Ha elaborato progetti per un palazzo grandioso e ha completato i murali commissionati dall'abate dell'abbazia di Tihany per la sua chiesa abbaziale su una colle della riva del lago Balaton. Divenne noto per i suoi ritratti e nudi, per i quali posarono sia la moglie che le figlie (Katarina in particolare). Lotz trovò la felicità matrimoniale solo all'età di 58 anni, quando sposò la vedova Jacoboy, ex moglie di suo fratello Paul Johann Heinrich, morto nel 1828. Da quel momento in poi firmò le sue opere Károly Jacoboy-Lotz.
Nel 1882 Lotz fu nominato professore in varie accademie d'arte a Budapest e nel 1885 divenne preside di un dipartimento di nuova costituzione per pittrici. Fu membro onorario dell'Accademia delle arti pittoriche di Vienna.
La sua ultima importante commissione pubblica fu l'"Apoteosi della dinastia degli Asburgo", un enorme affresco sul soffitto della Sala degli Asburgo del Palazzo Reale recentemente ricostruito, che dipinse nel 1903, un anno prima della sua morte. Lotz era già gravemente malato quando lavorò all'affresco. L'"Apoteosi" seguì la tradizione della pittura barocca di corte e l'opera fu elogiata dalla critica contemporanea. L'affresco sopravvisse indenne alla seconda guerra mondiale, ma fu distrutto negli anni 1950.
Morì nel 1904 a Budapest. Come "Principe degli artisti ungheresi" gli furono dati funerali di stato e sepolto all'interno di un memoriale. I suoi quadri, disegni e schizzi furono donati allo Stato ungherese e ora si trovano nel Museo di belle arti di Budapest. Diverse città ungheresi hanno strade a lui intitolate, ci sono francobolli ungheresi con la sua immagine e c'è un busto nel Museo Nazionale di Budapest.
Lavori di pittura[modifica | modifica wikitesto]
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- Soffitto dell'Opera di Budapest (1884)
- Murale nella grande sala cerimoniale dell'Accademia ungherese delle Scienze a Budapest
- Murale sulle scale del Palazzo del Parlamento ungherese a Budapest (1897)
- Murale nel Museo Nazionale Ungherese a Budapest (1874)
- Murale nella Redoutensaal (Pesti Vigadó) della sala da concerto allora principale di Budapest
- Murale nel casinò di Theresienstadt (Terezín), Repubblica Ceca
- Soffitto e murale nella Basilica di Santo Stefano di Budapest e nel seminario
- "Apoteosi della dinastia degli Asburgo", affresco sul soffitto del Castello di Buda (1903, perduto)
- Murale nel mercato coperto principale di Budapest
- Murale nella stazione ferroviaria est di Budapest
- Murale nella sala di lettura della biblioteca dell'Università Loránd Eötvös a Budapest
- Soffitto e murale nella Matthiaskirche (Chiesa di Mattia) a Budapest
- Soffitto e murale nel Palazzo di Giustizia di Budapest (1894)
- Murale nel Museo delle Armi dell'Arsenale di Budapest
- Affreschi dell'Heinrichshof di Vienna (distrutti durante la seconda guerra mondiale)
- Vari lavori nel palazzo dei conti Károlyi
- Varie opere al palazzo del barone Weckheim
- Varie opere al palazzo del barone Lipthay
- Murale per il Tihany al Lago Balaton
Galleria[modifica | modifica wikitesto]
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Ritratto di una giovane donna -
Ritratto di Kornélia Lotz (1890) -
Dispiacente : Ritratto di Ilona Lippich (1894) -
Kornélia Lotz in bianco (1900) -
Aratura in primavera -
Abbeverare i cavalli sulla Puszta -
Il mosaico della Basilica di Santo Stefano a Budapest
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Citazioni[modifica | modifica wikitesto]
«...anche tra più di ottanta alunni brillavano le sue doti, il suo entusiasmo per la Verità e la sua instancabile diligenza.»
«Sebbene sia nato a Bad Homburg vor der Höhe, appartiene all'Ungheria in virtù della madre di origine ungherese e della residenza della sua famiglia in questo paese. Generosamente dotato in ogni altro modo, gli è stata negata soltanto la fortuna ed un proporzionato successo materiale; rimane quasi nascosto, nonostante il suo raro genio.»
Note[modifica | modifica wikitesto]
Link esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (DE) Katalog der Deutschen Nationalbibliothek (opere di e su Voxfax/Károly Lotz), su portal.dnb.de, Biblioteca nazionale tedesca.
- (in Hungarian) Detailed Biography of Károly Lotz
- Biography and Pictures of Károly Lotz
