Utente:Saverio DSR/De Rege (famiglia)

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Antica famiglia piemontese di origine consortile.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il primo personaggio noto della famiglia di cui si ha memoria è Giacomo de Rege, il quale nel 1132 è reinvestito con altri della signoria di Arborio e Recetto dai conti di Biandrate e con le milizie del conte Guido III di Biandrate detto Guido il Grande, avrebbe partecipato alla Seconda Crociata in Terra Santa. Stefano, consignore di Vintebbio nel 1293, sposa la nobile Brunilde di Oberto Vignola. Giovanni nel 1295 è consignore di Arborio e Recetto e nelle milizie del Vescovo di Vercelli, Raniero Avogadro, combatte contro i ribelli di Fra Dolcino. Federico Antonio, consignore di Arborio nel 1330, sposa la nobile Matilde de Rogerino. Stefano, capitano nelle milizie, acquista casa in Vercelli nel 1394 e Uberto è consignore di Gattinara nel 1443. Giorgio, Vescovo di Senascopoli, nel 1459 è commendatario della parrocchia di Piasco e Antonio nel 1460 possiede una tenuta in Oldenico con il fratello. Giacomo nel 1467 è dottore in leggi e il figlio Giovanni nel 1520 è podestà di Tronzano e altri paesi e padre di Antonio e Stefano, entrambi notai ducali. Da Stefano discendono Carlo Giovanni e Carlo Francesco dai quali nel XVII secolo la famiglia si divide nei tre rami principali dei conti di Donato, già conti di Lignana con Veneria e dei conti di Como, discendenti da Carlo Giovanni e dei conti, già signori, di Gifflenga, discendenti da Carlo Francesco. Ebbero dimora in Vercelli nel palazzo de Rege di Gifflenga, in Tronzano nella villa de Rege di Gifflenga, in Santhià nei palazzi de Rege di Donato e de Rege di Como e in Torino nella casa de Rege di Lignana e nella villa de Rege di Gifflenga del "Rondolotto" e più di recente in Asti nel castello di Pino, in Vercelli nel palazzo de Rege Thesauro già Avogadro di Quinto, in Saluzzo nel castello della Manta e in Fossano nei palazzi Thesauro e de Rege di Donato già Bonino di Robassomero.

Francesco Stefano de Rege, Conte di Lignana con Veneria, poi Conte di Donato, nel 1698 fu nominato da Vittorio Amedeo II Consigliere di Stato e Mastro Auditore nella Camera dei Conti e nel 1711 fu Direttore e Ispettore delle Regie Gabelle Generali del Piemonte, della Valle d'Aosta, delle Terre del Contado di Nizza non occupate dai nemici e dei paesi di nuovo acquisto.

Carlo Luigi, Conte di Donato (Foglizzo 1787 - Torino 1861), fu poeta e inventore in Torino.

Il ramo di Gifflenga diede i natali al Generale don Alessandro de Rege, Conte di Gifflenga, Cavaliere e Barone dell'Impero Francese. Fu inoltre illustrato dalla figura di Padre Michele da Vercelli, al secolo Francesco Antonio de Rege dei conti di Gifflenga (1683 - 1764), Frate Cappuccino, Capo Moderatore del Piemonte, Confessore e Consigliere di Vittorio Amedeo II e di Carlo Emanuele III i quali sotto i pontificati di Clemente XII e di Benedetto XIV più volte gli offrirono la mitra vescovile che però egli sempre rifiutò per troppa umiltà d'animo.

La famiglia è attualmente rappresentata dai discendenti del ramo dei conti di Donato nella linea dei signori di San Raffaele. Il conte Carlo è stato adottato dallo zio Carlo Thesauro, conte di Meano, alla fine del XIX secolo, unendo al proprio nome quello dell'estinta famiglia Thesauro.

Stemma[modifica | modifica wikitesto]

Arma: Scaccato d'argento e d'azzurro col capo del primo caricato in palo d'un ramo di rosa fogliato e fiorito d'un pezzo.

Motto: VIRTUTE ET ARMIS

Sostegni: Due leoni rampanti con lo sguardo rivolto all'indietro.

Corona comitale.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Archivio di Stato di Torino

Archivio Storico del Comune di Vercelli - Sezione manoscritti e documenti rari

Biblioteca Civica di Vercelli

Collegio Araldico di Roma - Edizione XXVI del Libro d'Oro della Nobiltà Italiana - Istituto Araldico Romano

Dizionario feudale degli antichi Stati Sardi e della Lombardia di Francesco Guasco di Bisio

Il Patriziato Subalpino di Antonio Manno

Enciclopedia Storico - Nobiliare Italiana di Vittorio Spreti