Utente:Daniele Alfano/Sandbox

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Bruno Grion (Gorizia, 10 Aprile 1918Maggio 1984) è stato un pittore, fotografo Intellettuale italiano.

Si distinse in gioventù come pugile e nel ciclismo su pista, nelle corse a velocità,si qualificò come campione regionale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Angelo Grion Sergente Maggiore della Marina Asburgica e di Krasna Giovanna "detta Nina" la quale era una commerciante di Trieste con una attività su Ponte Rosso. Il padre era cugino di Emilio Kravos, eroe Italiano della prima guerra mondiale. Fu presidente del Co.Pro.Ma. sotto Mussolini. Titolare di una fabbrica di ghiaccio e una di pellami.

Bruno Grion, da giovane, frequentò le scuole Magistrali e fece parte del coro Seghizzi nella sua città natale. La sua passione per la pittura nasce agli inizi degli anni trenta. Studiando per cinque anni le lezioni tenute dal pittore Tullio Crali, Viene quindi a contatto con le innovazioni dell'avanguardia futurista. E con il divenire sempre più influente e preponderante dell' aeropittura,Nel panorama culturale italiano. In un secondo tempo l' aeropittura evolverà in aeropittura cosmica.

Alla fine degli studi entra nell'esercito e presta servizio militare come Sergente maggiore nella compagnia comando della sanità presso Torino.


Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, tutta la compagnia viene inviata oltre confine, nell'attuale in Croazia nei pressi di Karlovac. Dal 1939 al 1942. In veste di attendente del Colonnello, viene incaricato di seguire molte attività amministrative tra cui anche seguire i contatti con la stampa. In quel periodo scrive e realizza molti disegni per le forze armate. Molti vengono pubblicati sulle riviste dell'esercito cui "La Tradotta". Disegnò anche delle cartoline militari.

8 settembre 1943 tutta la compagnia viene fatta prigioniera dal esercito tedesco,dopo la defezione degli ufficiali più alti in grado. Il Grion si trova ad essere l'unico graduato con 350 soldati. All'arrivo dei carri armati ,circondati, e con pochi armamenti. Viene fatta la resa. Con i treni piombati vengono deportati in un campo di prigionia verso la Germania. Dove al rifiuto di passare all'esercito tedesco,l'intera compagnia subisce la decimazione. Viene messa a regime carcerario duro.

Il primo anno i soldati lo trascorrono interamente in lager, mentre il secondo anno quel che resta delle truppe viene impiegato nel lavoro di scavo delle trincee e vengono continuamente spostati.Risulta certa la presenza di parte dei soldati, provenienti da Karlovac, preso la città di Dresda durante i famosi bombardamenti.

Durante la prigionia in lager, di nascosto, e con mezzi di fortuna disegna molti schizzi sulla vita nel campo di detenzione.Disegna anche per i prigionieri come nel caso della caricatura del compagno.

Verso la fine della seconda guerra mondiale i soldati, ormai liberi, restano senza direttive. inizialmente si mossero versi i territori dell'attuale Slovacchia. In una piccola cittadina, il pittore ed i suoi soldati furono fatti cittadini onorari per merito di guerra.

Poi incrociarono le truppe del esercito Russo. E furono portati a Viennernoischtac .

Nei campi russi B. Grion entrò a far parte della leadership artistica sovietica. Ed inserito nell'ufficio propaganda; per le sue qualità di ritrattista e disegnatore.

Produsse assieme ad alcuni artisti dell’accademia di Venezia grandi quadri di Karl Marx , Vladimir Lenin e Joseph Stalin, che furono usati durante le parate di stato.

Nell'ufficio propaganda disegnò cartoline e manifesti e risulta che tutto il materiale prodotto sia rimasto tuttora negli archivi di stato Russo.

Più volte venne invitato dal regime a trasferirsi a Mosca per lavorare come artista dello Stato Russo.

Ma la nostalgia per la patria e la famiglia lo spingono a ritornare nella amata Gorizia.

Tornato in Italia apre uno studio d’arte e fotografia vicino al Caffè Teatro in via Rabatta a Gorizia

Li studio in via Rabatta diventa uno dei luoghi d’incontro del circolo culturale di Gorizia.

Prima della partenza il maestro Crali regalò uno dei suoi quadri “Tetti di Parigi” al amico Grion, che contraccambiò lasciando scegliere a Crali una delle sue opere, che si suppone sia ancora in possesso della famiglia del artista.

Tullio Crali propose a Bruno Grion di partecipare, in rappresentanza della città di Gorizia, ad una prestigiosa mostra pittorica organizzata dal Sindaco di Roma Darida, dove viene premiato da Pasolini con un premio speciale della giuria. Vengono presentati 2 quadri. Il primo ottiene il secondo posto. L'altro viene premiato da Pasolini con un premio speciale richiesto da Pasolini stesso e non era in programma durante l'esposizione pittorica.

Rifiuta l’invito a partecipare alla Quadriennale di Roma ed espone invece a Trieste assieme a De Chirico. I due artisti rimangono poi in contatto.

Gli impegni lavorativi dello studio fotografico limitano in parte la possibilità di esporre spesso e all'estero.

Ma Grion riesce a fare una nuova mostra personale presso il prestigioso caffè Teatro. Presentata e caldeggiata dal critico d'arte Giulio Montenero.

È la volta quindi di una nuova esposizione presso Gradisca al Centro Regionale di pittura. Questa mostra viene presentata dal critico d'arte Pattuna.Lo studio d'arte e fotografia ottiene varie collaborazioni con il Comune e con l'Unione Ginnastica Goriziana di cui il padre Angelo Grion ne era stato uno dei padri fondatori ed anche sponsor per molto tempo. Durante un carnevale Bruno Grion addobbò le sale dell'UGG con delle caricature di quattro/cinque metri; che rappresentavano gli uomini politici del tempo. Suscitando grande scalpore. Tra gli ultimi lavori con l'Unione Ginnastica Goriziana la realizzazione di molte foto e una pubblicità su supporto adesivo dove era presente come modella anche la nipotina di 9 anni

Il maestro Bruno Grion lavora poi alla presentazione di una mostra in Austria dedicata alla Ghestaltum, dove approfondisce gli studi di Paul Klee e Vasilij Kandinskij , sulla formazione e plasmazione. Di questa mostra rimangono circa 70 bozzetti.

La precaria salute lo obbliga a rinunciare al progetto ed ad abbandonare la tecnica ad olio. Passando quindi a quadri informali a tecnica mista;approfondendo le tecniche pittoriche antiche. È di questo periodo una tavoletta su legno, dipinta usando le tecniche delle cere rosse e doratura che rappresenta i tre santi . Affresco che si trova a Istanbul.

Riesce a esporre ancora nella vicina Città di Gradisca e a Gorizia. Con delle tele informali a tecnica mista,usando cere acrilici,biacca,graffite...

Realizza ancora due quadri uno dei quali incompiuto, che definisce come Neo-figurativi.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enciclopedia Generale De Agostini 1989
  • Storia d’Italia De Agostini cronologia 1815-1990
  • Catalogo centro culturale “Tullio Crali “ a cura di Orietta Grion
  • L’arte moderna di Giulio Carlo Argan
  • Futurismi postali di Maurizio Scudiero
  • Storia dell’arte Garzanti a cura di H.W.Jacson
  • Enciclopedia Europea Garzanti.
  • Stammlagher XVII A di Giuseppe Trevisan
  • Guida al novecento di Salvatore Guglielmino, principato editore Milano quarta edizione
  • Federico Zeri Dietro l’immagine 1987 edizione CDE spa-Milano
  • Arte del colore Kunst der Farbe, Johannes Itten 1961 Otto Mair Verlag, Ravensburg
  • Enciclopedia di tecnica pittorica editore Ulrico hoepli Milano quinta edizione

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Giuseppe Trevisan - Stammlager XVIIA