Torre di San Francesco

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Torre di San Francesco
Torre di San Francesco
Disegno di Antonio Minasi del 1779, nel quale è raffigurata la Torre di San Francesco.
Ubicazione
Stato Regno di Napoli
CittàPalmi
Coordinate38°21′21.49″N 15°50′06.25″E / 38.35597°N 15.83507°E38.35597; 15.83507
Informazioni generali
TipoTorre d'avvistamento
Termine costruzione1565
CostruttoreCarlo II Spinelli
DemolizioneXIX secolo
Informazioni militari
UtilizzatoreUniversitas di Seminara[1]
Universitas di Palmi
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La Torre di San Francesco era una delle due antiche torri d'avvistamento cinquecentesche di Palmi, e sorgeva lungo il litorale della Costa Viola nella zona che a tutt'oggi porta appunto il nome di località Torre.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1549, quando avvenne la distruzione di Palmi a opera del corsaro turco Dragut Rais,[2] il duca di Seminara Carlo II Spinelli, che era diventato feudatario della città nel 1555, decise di riedificare la «terra di Palma» e di fortificarla.[2] Pertanto decise di costruire anche le due torri di guardia costiera.[3] Costruite all'incirca nel 1565, le due torri furono denominate una «di San Francesco» e l'altra, tuttora esistente, «di Pietrenere» (o «de Le Pietre Negre»).[3]

Nel XIX secolo la struttura fu utilizzata come sede del telegrafo.[4] Fu appunto dal telegrafo della Torre di San Francesco che il 22 agosto 1860, Giuseppe Garibaldi inviò un messaggio dopo lo sbarco a Palmi della spedizione dei mille. Il messaggio recitava: «Le truppe nemiche si sbandano, la nostra marcia è un trionfo...».[5]

La demolizione del manufatto avvenne nella seconda metà del XIX secolo, per dare spazio alla creazione del Belvedere Torre.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La torre era presumibilmente, per dimensioni e tipologia costruttiva, del tutto similare alla Torre di Pietrenere. Pertanto avrà avuto una circonferenza alla base di circa 22 metri, un'altezza di 15 metri ed i materiali usati per realizzarla saranno stati pietre naturali e mattoni.[6]

La struttura venne ritratta nel paesaggio di Palmi inciso da Antonio Minasi, nel 1779, e intitolato "Prospetto del Faro di Messina, riviera di Scilla-Costiera di Parma, e spiaggia di Gioia". Un altro disegno che raffigura la Torre di San Francesco è l'illustrazione di Palmi da parte del viaggiatore Richard Keppel Craven, nel 1821.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fino 1632, data d'indipendenza di Palmi.
  2. ^ a b De Salvo, p. 157.
  3. ^ a b De Salvo, p. 160.
  4. ^ Rocco Liberti, Quaderno Mamertino n° 17 "Pirateria e guerra di corsa".
  5. ^ Periodico "Madre Terra News" n. 19 - Luglio 2011 Pag. 17
  6. ^ Notizie sulla Torre di Pietrenere [collegamento interrotto], su latorresaracena.it. URL consultato il 17 febbraio 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonio De Salvo, Ricerche e studi storici intorno a Palmi, Seminara e Gioia Tauro, ed. Lopresti, 1889.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]