Roc della Niera

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Roc della Niera
Il versante nord del Roc della Niera visto dalla vicina Rocca Bianca
StatiBandiera dell'Italia Italia
Bandiera della Francia Francia
Regione  Piemonte
Provenza-Alpi-Costa Azzurra
Provincia  Cuneo
Alpi dell'Alta Provenza
Altezza3 177 m s.l.m.
Prominenza230 m
CatenaAlpi
Coordinate44°39′21.28″N 6°56′50.69″E / 44.655912°N 6.947415°E44.655912; 6.947415
Altri nomi e significati(FR) Tête des Toillies
Data prima ascensione1879
Autore/i prima ascensionetenente Siccardi[1]
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Roc della Niera
Roc della Niera
Mappa di localizzazione: Alpi
Roc della Niera
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Sud-occidentali
SezioneAlpi Cozie
SottosezioneAlpi del Monviso
SupergruppoGruppo del Chambeyron in senso ampio
GruppoGruppo del Mongioia
SottogruppoCostiera Roc della Niera-Péouvou
CodiceI/A-4.I-A.3.b

Il Roc della Niera (3.177 m s.l.m.[2] - Tête des Toillies in francese) è una montagna delle Alpi Cozie.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

La struttura sommitale della montagna vista da nord-est.

Il Roc della Niera è situato fra il Colle dell'Agnello e il Mongioia. Il nome pare riferito all'aspetto scuro delle rocce. Geologicamente è costituita da gabbro.

Salita alla vetta[modifica | modifica wikitesto]

La via di salita è facile ma presenta un singolo breve passo su rocce esposte valutabile di II grado.

Partendo dal versante italiano la salita inizia da Chianale. Si sale fino a raggiungere il Colle Longet (2.828 m). Dal colle si sale per cresta verso sud fino ad arrivare ai piedi della struttura sommitale. Seguendo alcune indicazioni che si trovano in loco si supera il torrione sommitale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Roc della Niera o Tête des Toillies, in Rivista alpina italiana: periodico mensile del Club alpino italiano, vol. 9, 1899, p. 341. URL consultato il 5 febbraio 2020.
  2. ^ AA.VV., Le valli di Saluzzo, in Piemonte (non compresa Torino), Touring club italiano, 1976, p. 345. URL consultato il 5 febbraio 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Cartografia

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]