Tales of Terror (Hallows Eve)

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Tales of Terror
album in studio
ArtistaHallows Eve
Pubblicazione12 luglio 1985[1]
Durata28:28
Dischi1
Tracce8
GenereSpeed metal[2][3]
Thrash metal[2][3]
EtichettaMetal Blade Records Bandiera degli Stati Uniti
Roadrunner Records Bandiera dell'Europa
ProduttoreHallows Eve
RegistrazioneAxis Studios di Atlanta[2]
FormatiLP, MC, CD (ristampe)
Hallows Eve - cronologia
Album precedente
Album successivo
(1986)

Tales of Terror è il primo album in studio del gruppo musicale thrash metal statunitense Hallows Eve pubblicato dall'etichetta discografica Metal Blade Records negli Stati Uniti e dalla Roadrunner Records in Europa nel 1985.[4]

Il disco[modifica | modifica wikitesto]

Il disco contiene le tracce Hallow's Eve, Valley of the Dolls e Metal Merchants, gli stessi brani che vennero in precedenza inclusi nell'omonimo demo del 1984.[5] Per le composizioni la band si avvalse di soluzioni stilistiche sviluppate su ritmiche veloci e riff aggressivi, presentando anche alcuni passaggi più melodici, e con sonorità tipicamente speed metal.[6][7] Le parti vocali vennero impostate sia su tonalità acute che su timbri bassi e quasi gutturali, interpretando i vari momenti dei testi incentrati quasi unicamente su tematiche di genere horror.[5][6] Gli argomenti trattati sono infatti correlati al titolo dell'album, che significa racconti del terrore, e riguardano ad esempio:

(EN)

«Alien forces from out of the sky conquering all who appear to their eyes»

(IT)

«Forze aliene sbucano dal cielo conquistando tutto ciò che vedono»

(EN)

«I lost reality long ago now I live in a Horrorshow!»

(IT)

«Da molto tempo ho smarrito la realtà, ora vivo in uno spettacolo dell'orrore!»

(EN)

«Demons of all kind appear, their faces all distort and leer»

(IT)

«Demoni di ogni tipo appaiono, con volti deformi ed occhi malevoli»

Per le caratteristiche sopra elencate, quando uscì destò interesse tra i fan dell'thrash metal, essendo uno dei primi dischi di questo genere.[12][13] Inoltre ricevette delle buone recensioni, venendo particolarmente apprezzato dalla rivista specializzata Rock Hard edita in Germania, la quale gli assegnò il voto nove.[2][14] Con questo lavoro il gruppo fu anche tra i precursori dell'heavy metal incentrato su argomenti legati al genere dell'orrore, se si escludono alcuni brani precedenti come Black Sabbath dell'omonima band (1970) e Phantom of the Opera degli Iron Maiden (1980), questo fu uno dei primi esempi di concept album di genere horror, similmente a quelli realizzati da King Diamond e Death SS.[15]

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Il disco venne dato alle stampe su musicassetta e su disco in vinile, entrambi i formati furono fabbricati e distribuiti negli U.S.A. da Combat Records su licenza della Metal Blade, la quale si avvalse della Roadrunner Records per la pubblicazione europea.[4] Uscì per la prima volta in CD nel 1990 ed in seguito fu ristampato nel 1994 e nal 1997, inoltre venne incluso, in versione rimasterizzata, nel box set History of Terror edito nel 2006.[4][16] L'album non godette di una produzione particolarmente elaborata e venne stampato senza il libretto dei testi, con una copertina rudimentale raffigurante una figura incappucciata armata di ascia e mazzafrusto, sul retro della quale vennero inseriti i titoli delle canzoni, una foto del gruppo scattata in un bosco e i nomi dei musicisti e di chi collaborò con loro alla realizzazione del disco.[12][13]

Nel 2011 fu ripubblicato per la prima volta da un'etichetta diversa dalla Metal Blade, ad opera dalla brasiliana Encore Records.[4]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Plunging to Megadeath – 4:54
  2. Outer Limits – 3:46
  3. Horrorshow – 2:28
  4. The Mansion – 3:05
  5. There Are No Rules – 1:43
  6. Valley of the Dolls – 1:07 – (strumentale)
  7. Metal Merchants – 3:20
  8. Hallows Eve (Including Routine) – 8:05

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

  • Stacy Anderson – voce
  • Skullator (Steve Shoemaker) – chitarra
  • David Stuart – chitarra
  • Tommy Stewart – basso
  • Ronny Appoldt – batteria (tracce 1-5)
  • Tym Helton – batteria (tracce 6-8)

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Hallows Eve “Tales of Terror”, su metalblade.com. URL consultato il 21 febbraio 2017.
  2. ^ a b c d (EN) Interviews: Hallows Eve, su lordsofmetal.nl, settembre 2005. URL consultato il 21 febbraio 2017.
  3. ^ a b (EN) Tommy & Skully (Hallows Eve) interview, su metal-temple.com, 18 novembre 2004. URL consultato il 21 febbraio 2017.
  4. ^ a b c d (DE) Hallows Eve: Tales Of Terror (1985), su musik-sammler.de. URL consultato il 19 febbraio 2017.
  5. ^ a b (EN) Interviews: Hallows Eve, su voicesfromthedarkside.de. URL consultato il 17 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2017).
  6. ^ a b (EN) Review of Hallows Eve - Tales of Terror, su metalcrypt.com, 25 marzo 2005. URL consultato il 17 febbraio 2017.
  7. ^ Recensione Hallows Eve - Tales of Terror, su .metallized.it. URL consultato il 21 febbraio 2017.
  8. ^ (EN) Outer Limits, su testicanzoni.mtv.it. URL consultato il 21 febbraio 2017.
  9. ^ (EN) Horroshow, su testicanzoni.mtv.it. URL consultato il 21 febbraio 2017.
  10. ^ (EN) The Mansion, su testicanzoni.mtv.it. URL consultato il 21 febbraio 2017.
  11. ^ (EN) Hallows Eve (including Routine), su testicanzoni.mtv.it. URL consultato il 21 febbraio 2017.
  12. ^ a b Hallows Eve, su icedtears.com. URL consultato il 21 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2017).
  13. ^ a b (EN) CD Gallery - Hallows Eve, su nolifetilmetal.com. URL consultato il 19 febbraio 2017.
  14. ^ (DE) Review Enzeigen - RH#13, su rockhard.de. URL consultato il 21 febbraio 2017.
  15. ^ Recensione: Deathtrip 69 - Necrophagia, su truemetal.it, 16 maggio 2011. URL consultato il 21 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2017).
  16. ^ (EN) Hallows Eve - History of Terror, su metalreviews.com, luglio 2006. URL consultato il 21 febbraio 2017.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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