Campagna del Borneo: differenze tra le versioni

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}}{{CampagnaBox Seconda guerra mondiale}}{{Campagnabox Teatro del sud-ovest Pacifico}}La '''campagna de [[Borneo]]''' è stata l'ultima grande campagna [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleata]] nel [[Teatro del Pacifico sud-occidentale della seconda guerra mondiale|teatro del Pacifico sud-occidentale]] durante la [[Seconda guerra mondiale]]. In una seria di attacchi anfibi tra il 1° maggio ed il 21 luglio 1945, il 1° Corpo australiano, al comando del [[tenente generale]] [[Leslie Morshead]], attaccò le forze giapponesi che occupavano l'isola. Forze aeronavali della [[United States Seventh Fleet|7ª Flotta statunitense]] comandata dall'[[Ammiraglio]] [[Thomas Kinkaid]], la 1ª Tactical Air Force australiana e la [[Thirteenth Air Force]] statunitense parteciparono alla campagna. Le forze imperiali giapponesi nel sud e nel est dell'isola erano al comando del [[viceammiraglio]] Michiaki Kamada e nel sud ovest del tenente generale Baba Masao, comandante della 37ª Armata.
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Inizialmente il piano alleato si divideva in sei parti: l'operazioni ''Oboe 1'' doveva essere un attacco contro [[Tarakan]]; ''Oboe 2'' contro [[Battaglia di Balikpapan (1945)|Balikpapan]]; ''Oboe 3'' contro [[Banjarmasin|Banjermasin]]; ''Oboe 4'' contro [[Surabaya]] o [[Giacarta|Batavia]]; ''Oboe 5'' contro la parte orientale delle Indie orientali olandesi e ''Oboe 6'' contro il [[Borneo del Nord]]. Alla fine furono condotti sono le operazioni di Tarakan, Balikpapan e Borneo del Nord.
Inizialmente il piano alleato si divideva in sei parti: l'operazione ''Oboe 1'' doveva essere un attacco contro [[Tarakan]]; ''Oboe 2'' contro [[Battaglia di Balikpapan (1945)|Balikpapan]]; ''Oboe 3'' contro [[Banjarmasin|Banjermasin]]; ''Oboe 4'' contro [[Surabaya]] o [[Giacarta|Batavia]]; ''Oboe 5'' contro la parte orientale delle Indie orientali olandesi e ''Oboe 6'' contro il [[Borneo del Nord]]. Alla fine furono condotte solo le operazioni di Tarakan, Balikpapan e Borneo del Nord.


Il 30 aprile 1945, una forza anfibia australiana sbarcò su un'isola vicino a quella di [[Isola di Tarakan|Tarakan]] (''Oboe 1''), nel nord-est del Borneo, per piazzarci delle batterie d'artiglieria. Il giorno seguente, dopo un intenso bombardamento, 18.000 soldati australiani sbarcarono su Tarakan ed i giapponesi si ritirarono nell'interno, dove rimasero fino al termine delle ostilità.
Il 30 aprile 1945, una forza anfibia australiana sbarcò su un'isola vicino a quella di [[Isola di Tarakan|Tarakan]] (''Oboe 1''), nel nord-est del Borneo, per piazzarci delle batterie d'artiglieria. Il giorno seguente, dopo un intenso bombardamento, 18.000 soldati australiani sbarcarono su Tarakan ed i giapponesi si ritirarono nell'interno, dove rimasero fino al termine delle ostilità.
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Il 10 giugno un'altra operazione (''Oboe 6'') venne lanciata contemporaneamente sull'isola di [[Labuan]] e nel [[Borneo del Nord]], anche qui le forze imperiali giapponesi si ritirarono sulle alture nell'interno, opponendo una forte resistenza all'avanzata alleata.
Il 10 giugno un'altra operazione (''Oboe 6'') venne lanciata contemporaneamente sull'isola di [[Labuan]] e nel [[Borneo del Nord]], anche qui le forze imperiali giapponesi si ritirarono sulle alture nell'interno, opponendo una forte resistenza all'avanzata alleata.


Il 17 giugno gli alleati iniziarono bombardamento navale del porto petrolifero di Balikapan (''Oboe 2''), esso durò 14 giorni e fu uno dei più lunghi e più efficaci bombardamenti preliminari della guerra, gli aerei e le navi alleate utilizzarono 38.000 bombe, 114.000 colpi d'artiglieria e 7300 razzi, mentre numerosi dragamine liberavano dei canali d'accesso alla zona dello sbarco. Il 1° luglio la forza anfibia alleata sbarcò le truppe australiane, anche questa volta gli sbarchi furono quasi praticamente incontrastati ed i nipponici si ritirarono nell'interno, le forze australiane impiegarono 15 giorni di duri combattimenti per creare un perimetro profondo 80 km intorno a Balikapan. Nel frattempo le truppe sbarcate nel Borneo de Nord dichiararono che l'area era completamente nelle loro mani.
Il 17 giugno gli alleati iniziarono il bombardamento navale del porto petrolifero di Balikapan (''Oboe 2''), esso durò 14 giorni e fu uno dei più lunghi e più efficaci bombardamenti preliminari della guerra; gli aerei e le navi alleate utilizzarono 38.000 bombe, 114.000 colpi d'artiglieria e 7300 razzi, mentre numerosi dragamine liberavano dei canali d'accesso alla zona dello sbarco. Il 1° luglio la forza anfibia alleata sbarcò le truppe australiane, anche questa volta gli sbarchi furono quasi praticamente incontrastati ed i nipponici si ritirarono nell'interno; le forze australiane impiegarono 15 giorni di duri combattimenti per creare un perimetro profondo 80 km intorno a Balikapan. Nel frattempo le truppe sbarcate nel Borneo de Nord dichiararono che l'area era completamente nelle loro mani.


La guerra finì prima che l'isola fosse completamente conquistata, ma già dal 15 luglio la maggior parte delle posizioni chiave e dei centri più importanti erano in possesso degli alleati.
La guerra finì prima che l'isola fosse completamente conquistata, ma già dal 15 luglio la maggior parte delle posizioni chiave e dei centri più importanti erano in possesso degli alleati.


La campagna è stata criticata in Australia in quanto considerata inutile ed uno spreco di vite. Anche alcuni storici moderni tra i quali [[Max Hastings]] concordano con queste opinioni. {{Citazione|"Ogni razionale giudizio strategico, li avrebbe lasciati nelle loro posizioni, con solo una piccola forza alleata di guardia, fino alla resa della loro nazione."<ref>Hastings, M., (2007) ''Nemesis: The Battle for Japan, 1944-45'' (Harper Press; London) p368</ref> }}
La campagna è stata criticata in Australia in quanto considerata inutile ed uno spreco di vite. Anche alcuni storici moderni tra i quali [[Max Hastings]] concordano con queste opinioni. {{Citazione|"Ogni razionale giudizio strategico li avrebbe lasciati nelle loro posizioni, con solo una piccola forza alleata di guardia, fino alla resa della loro nazione."<ref>Hastings, M., (2007) ''Nemesis: The Battle for Japan, 1944-45'' (Harper Press; London) p368</ref> }}


Altri esprimono però opinioni diverse in quanto, in seguito alla campagna, una parte significante delle truppe giapponesi che occupavano le Indie olandesi orientali si trovarono ancora più isolate, furono catturati grandi depositi di petrolio e furono liberati prigionieri alleati che stavano vivendo in condizioni sempre più peggiori.
Altri esprimono però opinioni diverse in quanto, in seguito alla campagna, una parte significante delle truppe giapponesi che occupavano le Indie olandesi orientali si trovarono ancora più isolate, furono catturati grandi depositi di petrolio e furono liberati prigionieri alleati che stavano vivendo in condizioni sempre peggiori.


==Battaglie==
==Battaglie==
* 1 maggio &nbsp;– 21 giugno 1945: [[Battaglia di Tarakan (1945)|Battaglia di Tarakan]] (''Oboe 1'')
* 1 maggio – 21 giugno 1945: [[Battaglia di Tarakan (1945)|Battaglia di Tarakan]] (''Oboe 1'')
* 10 giugno&nbsp;– 15 agosto 1945: [[Battaglia del Borneo del Nord]] and [[Battaglia di Labuan]] (''Oboe 6'')
* 10 giugno – 15 agosto 1945: [[Battaglia del Borneo del Nord]] e [[Battaglia di Labuan]] (''Oboe 6'')
* 1–21 luglio 1945: [[Battaglia di Balikpapan (1945)|Battaglia di Balikpapan]] (''Oboe 2'')
* 1 – 21 luglio 1945: [[Battaglia di Balikpapan (1945)|Battaglia di Balikpapan]] (''Oboe 2'')


==Note==
==Note==
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==Collegamenti esterni==
==Collegamenti esterni==

*[http://www.ww2australia.gov.au/lastbattles/landings.html "Last Battles: The Landings", ''WW2 Australia]
*[http://www.ww2australia.gov.au/lastbattles/landings.html "Last Battles: The Landings", ''WW2 Australia]
*[http://www.awmlondon.gov.au/battles/borneo Borneo campaign] su AWM London
*[http://www.awmlondon.gov.au/battles/borneo Borneo campaign] su AWM London

Versione delle 23:39, 13 set 2016

Campagna del Borneo
parte della guerra del Pacifico della Seconda guerra mondiale
Mappa che mostra il progresso della campagna
Data30 aprile 1945 - 15 agosto 1945
LuogoBorneo
EsitoVittoria alleata
Schieramenti
Comandanti
Bandiera degli Stati Uniti Douglas MacArthur

Bandiera dell'Australia Leslie Morshead

Bandiera degli Stati UnitiThomas Kinkaid
Bandiera del Giappone Michiaki Kamada, Bandiera del Giappone Baba Masao
Effettivi
35 00015 000
Perdite
8 00010 000
Voci di battaglie presenti su Wikipedia

La campagna de Borneo è stata l'ultima grande campagna alleata nel teatro del Pacifico sud-occidentale durante la Seconda guerra mondiale. In una seria di attacchi anfibi tra il 1° maggio ed il 21 luglio 1945, il 1° Corpo australiano, al comando del tenente generale Leslie Morshead, attaccò le forze giapponesi che occupavano l'isola. Forze aeronavali della 7ª Flotta statunitense comandata dall'Ammiraglio Thomas Kinkaid, la 1ª Tactical Air Force australiana e la Thirteenth Air Force statunitense parteciparono alla campagna. Le forze imperiali giapponesi nel sud e nell'est dell'isola erano al comando del viceammiraglio Michiaki Kamada e nel sud ovest del tenente generale Baba Masao, comandante della 37ª Armata.

Inizialmente il piano alleato si divideva in sei parti: l'operazione Oboe 1 doveva essere un attacco contro Tarakan; Oboe 2 contro Balikpapan; Oboe 3 contro Banjermasin; Oboe 4 contro Surabaya o Batavia; Oboe 5 contro la parte orientale delle Indie orientali olandesi e Oboe 6 contro il Borneo del Nord. Alla fine furono condotte solo le operazioni di Tarakan, Balikpapan e Borneo del Nord.

Il 30 aprile 1945, una forza anfibia australiana sbarcò su un'isola vicino a quella di Tarakan (Oboe 1), nel nord-est del Borneo, per piazzarci delle batterie d'artiglieria. Il giorno seguente, dopo un intenso bombardamento, 18.000 soldati australiani sbarcarono su Tarakan ed i giapponesi si ritirarono nell'interno, dove rimasero fino al termine delle ostilità.

Il 10 giugno un'altra operazione (Oboe 6) venne lanciata contemporaneamente sull'isola di Labuan e nel Borneo del Nord, anche qui le forze imperiali giapponesi si ritirarono sulle alture nell'interno, opponendo una forte resistenza all'avanzata alleata.

Il 17 giugno gli alleati iniziarono il bombardamento navale del porto petrolifero di Balikapan (Oboe 2), esso durò 14 giorni e fu uno dei più lunghi e più efficaci bombardamenti preliminari della guerra; gli aerei e le navi alleate utilizzarono 38.000 bombe, 114.000 colpi d'artiglieria e 7300 razzi, mentre numerosi dragamine liberavano dei canali d'accesso alla zona dello sbarco. Il 1° luglio la forza anfibia alleata sbarcò le truppe australiane, anche questa volta gli sbarchi furono quasi praticamente incontrastati ed i nipponici si ritirarono nell'interno; le forze australiane impiegarono 15 giorni di duri combattimenti per creare un perimetro profondo 80 km intorno a Balikapan. Nel frattempo le truppe sbarcate nel Borneo de Nord dichiararono che l'area era completamente nelle loro mani.

La guerra finì prima che l'isola fosse completamente conquistata, ma già dal 15 luglio la maggior parte delle posizioni chiave e dei centri più importanti erano in possesso degli alleati.

La campagna è stata criticata in Australia in quanto considerata inutile ed uno spreco di vite. Anche alcuni storici moderni tra i quali Max Hastings concordano con queste opinioni.

«"Ogni razionale giudizio strategico li avrebbe lasciati nelle loro posizioni, con solo una piccola forza alleata di guardia, fino alla resa della loro nazione."[1]»

Altri esprimono però opinioni diverse in quanto, in seguito alla campagna, una parte significante delle truppe giapponesi che occupavano le Indie olandesi orientali si trovarono ancora più isolate, furono catturati grandi depositi di petrolio e furono liberati prigionieri alleati che stavano vivendo in condizioni sempre peggiori.

Battaglie

Note

  1. ^ Hastings, M., (2007) Nemesis: The Battle for Japan, 1944-45 (Harper Press; London) p368

Bibliografia

  • Peter Dennis (et al.), The Oxford Companion to Australian Military History, Melbourne, Oxford University Press, 1995.
  • Hoehn, John. (2011). Commando Kayak: The Australian Folboat in the Pacific Campaign. hirschbooks.net & ozatwar.com/hoehn. ISBN 978-3-033-01717-7
  • Bernard Millot, La guerra del Pacifico - Il più grande conflitto aeronavale della storia, RCS Libri S.p.A., 1995, ISBN 88-17-12881-3.

Collegamenti esterni

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